Sensazioni e percezioni
Sensazioni e percezioni
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Sensazioni e percezioni
5. La Sensazione e la Percezione
Sono forme basilari dell’adattamento fra organismo e ambiente
Una sorta di interfaccia tra la realtà esterna (materiale) e la realtà interna (psicologica)
SENSAZIONE (Def.) = impressione soggettiva, immediata e semplice che corrisponde a una determinata intensità dello stimolo fisico
Catena psicofisica è lo studio delle relazioni psicofisiche, nelle quali a determinate configurazioni di stimoli fisici corrispondono determinate sensazioni sul piano psicologico, studia la concatenazione dei processi: da quelli fisici a quelli biologici -fisiologici per giungere a quelli psicologici
- dalle stimolazioni distali (= eventi fisici) alle stimolazioni prossimali (organi recettori)
- alla trasmissione di specifici messaggi nervosi inviati al sistema nervoso (= eventi fisiologici)
- all’elaborazione di processi psicologici (= eventi psichici)
Gli apparati recettivi e i limiti della sensibilità umana
Siamo in grado di rispondere soltanto a quelle forme fisiche di stimolazione per le quali abbiamo a disposizione particolari apparati recettivi (che riguardano il tipo di stimolo o la forma di energia fisica)
Le sensazioni sono eventi soggettivi, privati, dei quali soltanto ciascuno di noi ha una esperienza diretta.
Sono comunicabili, comprensibili agli altri, confrontabili?
In una certa misura, probabilmente sì, perché le sensazioni di un individuo sono simili a quelle di un altro individuo che gli è simile.
Nell’organizzazione percettiva I dati sensoriali si organizzano in unità secondo una serie di processi e di fenomeni percettivi fondamentali
PERCEZIONE (Def.) = l’organizzazione immediata, dinamica e significativa delle informazioni sensoriali, corrispondenti a una data configurazione di stimoli, che rileva la presenza di determinate forme della realtà ambientale
Teoria empiristica di Helmholtz (1870)
La percezione di oggetti ed eventi deriva dalla sintesi di sensazioni elementari (corrispondenti ai dati sensoriali) mediante processi di associazione e in virtù dell’esperienza passata
La scuola della Gestalt (primi decenni del ‘900)
La scuola della Gestalt (opponendosi radicalmente all’empirismo di Helmholtz) sostiene che la percezione non è preceduta da sensazioni ma è un processo primario e immediato, risultante dall’organizzazione interna delle “forze” che si vengono a creare fra le diverse componenti di uno stimolo nel campo percettivo. Di conseguenza, gli oggetti appaiono come unità coerenti e come totalità strutturate (cioè, come Gestalt = forma).
La segmentazione del campo visivo
Il campo percettivo non è né omogeneo (o indifferenziato) né caotico, ma è organizzato secondo unità percettive in funzione del principio di unificazione degli stimoli e delle cosiddette leggi dell’unificazione formale enunciate dalla Psicologia della Gestalt:
- legge della vicinanza
- legge della somiglianza
- legge del destino comune
- legge della buona direzione
- legge della chiusura
- legge della pregnanza
Queste “leggi” sono governate dal principio del tutto (il tutto è qualcosa di diverso e di più della somma delle singole parti)
L’articolazione figura-sfondo
E' la prima segmentazione del flusso delle stimolazioni: non c’è figura senza sfondo e viceversa
Le leggi dell’articolazione figura-sfondo:
- inclusione
- convessità
- area relativa
- orientamento
Fenomeno delle figure reversibili (figure nelle quali si ha una inversione sistematica fra figura e sfondo); la reversibilità è un chiaro segno di instabilità percettiva; parimenti è impossibile percepire contemporaneamente i due stimoli entrambi o come figura o come sfondo
Fenomeni di discrepanza tra la realtà fisica e la realtà fenomenica (percetti)
- assenza dell’oggetto fenomenico e presenza dell’oggetto fisico (figure mascherate)
- assenza dell’oggetto fisico e presenza dell’oggetto fenomenico (figure con contorni anomali)
- discrepanza fra oggetto fenomenico e oggetto fisico (contrasto cromatico; illusioni ottico-geometriche)
Il principio del rispetto-sospetto
Significa trattare i fenomeni percettivi con il dovuto rispetto e con il necessario sospetto, in modo da evitare gli errori percettivi più ricorrenti: descrivere non ciò che si vede ma ciò che si sa, confondendo i percetti con i concetti o attribuire alla realtà proprietà che sono invece esclusive della percezione
La percezione della profondità
Indizi binoculari (stereoscopia)
- la convergenza
- l’accomodazione del cristallino
- la disparazione binoculare(fenomeno della diplopia)
Indizi monoculari
- la densità microstrutturale (fenomeno del gradiente di densità della microstruttura delle superfici sulla retina)
- gli indizi pittorici
- il chiaroscuro
- l’occlusione o la sovrapposizione parziale
- l’altezza sul piano dell’orizzonte
Fonte: http://digidownload.libero.it/kaos1972/HTMLobj-267/5._LA_SENSAZIONE_e_LA_PERCEZIONE.doc
Sito web da visitare: http://digidownload.libero.it/kaos1972
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