Quiz test di comprensione di un testo
Quiz test di comprensione di un testo
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Le risposte le trovate in fondo alla pagina
Test di Comprensione di un testo
1. Fino a qualche anno fa le cellule ... erano considerate poco più di un substrato inerte che per caratteristica principale aveva quella di essere poco reattivo per le cellule circolanti o per le proteine plasmatiche. Lo studio di queste cellule era reso molto difficile dalla loro relativa inacessibilità e dalla conseguente difficoltà a sviluppare sistemi ... adeguati. Le conoscenze erano quindi molto limitate e per lo più legate ad osservazioni ... nell'animale da esperimento. La possibilità di coltivare le cellule ..., che in questi ultimi anni è diventata routine, ha permesso di ampliare enormemente le nostre conoscenze sulla fisiopatologia dell'endotelio. Oggi appare come una cellula molto differenziata e ... che svolge una serie di attività fondamentali a livello del sistema della coagulazione, fibrinolitico o immunitario. Il suo ruolo consiste nella sintesi e nella liberazione di sostanze ... in circolo, nella espressione di proteine di membrana e nella espressione di recettori adesivi per le cellule circolanti.
Dal brano precedente sono stati cancellati 5 aggettivi (uno è ripetuto).
Qui di seguito vengono elencati in diversa successione 5 aggettivi (non declinati) di significato contrario a quelli eliminati. Scegliere la serie che meglio corrisponde alle esigenze logiche del testo (ricordando che uno degli aggettivi è ripetuto due volte).
A) Semplice, teorico, passivo, esoteliale, diretto
B) Esoteliale, semplice, teorico, passivo, diretto
C) Esoteliale, teorico, diretto, semplice, passivo
D) Passivo, semplice, diretto, esoteliale, teorico
E) Diretto, teorico, semplice, esoteliale, passivo
2. Nel primo secolo dell'era cristiana si valutava la totalità degli abitanti della terra a 210 o al massimo 250 milioni. Intorno al 500, l'Europa contava circa 20 milioni di abitanti e intorno al 1600 circa 100 milioni. Nel 1650 si valutava 545 milioni il totale degli abitanti della Terra, di cui 100 in Europa, 100 in Africa, 330 in Asia e appena 13 in America. Negli ultimi 300 anni, dal 1650 al 1950, la popolazione mondiale si quintuplicata con ritmo sempre più rapido. Rispetto al 1650 il raddoppio fu raggiunto nella prima metà del XIX secolo, cioè in circa 200 anni.
Quanti abitanti vivevano nel mondo intorno al 1850?
A) 500.000.000
B) 545.000.000
C) 590.000.000
D) 1.090.000.000
E) 1.900.000.000
3. "Come i fanciulli stanno ... e ... di tutto nelle tenebre ..., così noi alla luce temiamo eventi che non sono più ... delle larve ... dei bambini nell'oscurità. E questo terrore dell'anima nostra non dissiperanno né i raggi del sole, né i ... dardi del giorno, ma la conoscenza della natura e la luce dell'intelletto". (Lucrezio, "De rerum natura")
Dal testo di Lucrezio sono state espunte sei parole, elencate qui sotto in diversa successione. Indicare la serie che risponde alle esigenze logiche del testo.
A) Paurosi, trepidanti, terrificanti, lucidi, cieche, paurosi
B) Lucidi, paurosi, cieche, paurosi, trepidanti, terrificanti
C) Paurosi, trepidanti, terrificanti, paurosi, cieche, lucidi
D) Paurosi, terrificanti, trepidanti, lucidi, cieche, paurosi
E) Trepidanti, paurosi, cieche, paurosi, terrificanti, lucidi
4. Secondo la teoria di Oparin, l'energia elettrica dei fulmini e il calore generato dall'attività vulcanica possono aver indotto il metano, l'ammoniaca, il vapore acqueo e gli altri componenti dell'atmosfera primitiva a reagire tra loro per formare composti organici semplici. In questa soluzione calda, alcune molecole organiche avevano una maggiore tendenza ad associarsi in complessi o strutture con molecole assai grandi.
Quale delle seguenti affermazioni non può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) La reazione tra i componenti dell'atmosfera primitiva richiedeva energia
B) Nell'atmosfera primitiva erano presenti composti diversi da metano, ammoniaca e vapore acqueo
C) Nell'atmosfera primitiva erano presenti composti organici con molecole assai grandi
D) Alcune molecole organiche formate per reazione tra i componenti dell'atmosfera primitiva avevano tendenza ad associarsi
E) Una delle fonti energetiche per la reazione tra i componenti dell'atmosfera primitiva era rappresentata dall'energia elettrica dei fulmini
5. "Si prenda il Della Pittura, il trattato che Leon Battista Alberti dedicò nel 1436 a Filippo Brunelleschi. Nel proemio, dopo aver alluso alla gloria "dei virtuosissimi passati", l'autore individua nei contemporanei Brunelleschi e Donatello, Ghiberti, Luca della Robbia e Masaccio gli alfieri di una nuova stagione dello spirito destinata a competere vittoriosamente con l'antico. L'Alberti, prima di Leonardo, è il prototipo dell'uomo universale del Quattrocento; esperto di molti saperi, partecipe della cultura umanistica e di quella scientifica, teorico, artista e letterato, testimone e protagonista della politica e del costume del suo secolo. Tutte queste cose è stato l'Alberti, e sempre ad un livello di eccellenza.
C'è l'artista, prima di tutto, (...) c'è in lui il critico militante amico di Donatello e di Masaccio, (...) c'è l'umanista allievo del Panormita e del Filelfo, autore di opere in latino e in volgare, per cui i suoi Libri della famiglia improntati all'etica ciceroniana del bene et beate vivere restano un testo fondamentale della letteratura italiana. (...) La mostra dedicata a Leon Battista Alberti, che si è tenuta nell'autunno del 1994 nella bellissima Mantova, affrontava sistematicamente tutti questi aspetti dislocando dipinti e sculture, disegni e medaglie, manoscritti e planimetrie, insieme ai modelli lignei degli edifici albertiani.
(...) La casa è una città in miniatura, la città è una grande casa, aveva scritto l'Alberti. E aveva anche scritto che "nessuno scopo si può trovare nell'esistenza, a eccezione della virtù, al quale si debbano dedicare maggiori cure, fatiche, attenzioni, di quanto sia bene fare per abitare nel modo migliore con una famiglia felice". (A. Paolucci "Dapprima si edifichi la virtù" Presentazione di una mostra su Leon Battista Alberti)
L'opera dell'Alberti attesta (identificate l'affermazione non fondata esplicitamente su quanto riportato nel testo):
A) l'ambizione dell'artista a lasciar memoria di sé nel mondo
B) l'orgoglio di chi sa di rendere un servizio nobilissimo al naturale desiderio di felicità degli uomini
C) l'impegno di un umanista che mette a frutto molteplici aspetti della sua cultura
D) un impegno civile volto a far sì che l'uomo possa abitare con la sua famiglia in un ambiente armonioso
E) la convinzione che il XV secolo può, nelle opere dello spirito, non essere inferiore ai modelli classici
6. "Si prenda il Della Pittura, il trattato che Leon Battista Alberti dedicò nel 1436 a Filippo Brunelleschi. Nel proemio, dopo aver alluso alla gloria "dei virtuosissimi passati", l'autore individua nei contemporanei Brunelleschi e Donatello, Ghiberti, Luca della Robbia e Masaccio gli alfieri di una nuova stagione dello spirito destinata a competere vittoriosamente con l'antico. L'Alberti, prima di Leonardo, è il prototipo dell'uomo universale del Quattrocento; esperto di molti saperi, partecipe della cultura umanistica e di quella scientifica, teorico, artista e letterato, testimone e protagonista della politica e del costume del suo secolo. Tutte queste cose è stato l'Alberti, e sempre ad un livello di eccellenza.
C'è l'artista, prima di tutto, (...) c'è in lui il critico militante amico di Donatello e di Masaccio, (...) c'è l'umanista allievo del Panormita e del Filelfo, autore di opere in latino e in volgare, per cui i suoi Libri della famiglia improntati all'etica ciceroniana del bene et beate vivere restano un testo fondamentale della letteratura italiana. (...)
La mostra dedicata a Leon Battista Alberti, che si è tenuta nell'autunno del 1994 nella bellissima Mantova, affrontava sistematicamente tutti questi aspetti dislocando dipinti e sculture, disegni e medaglie, manoscritti e planimetrie, insieme ai modelli lignei degli edifici albertiani.
(...) La casa è una città in miniatura, la città è una grande casa, aveva scritto l'Alberti. E aveva anche scritto che "nessuno scopo si può trovare nell'esistenza, a eccezione della virtù, al quale si debbano dedicare maggiori cure, fatiche, attenzioni, di quanto sia bene fare per abitare nel modo migliore con una famiglia felice". (A. Paolucci "Dapprima si edifichi la virtù" Presentazione di una mostra su Leon Battista Alberti)
Tra le note che chiariscono il significato che assumono alcuni termini nel testo riportato, UNA offre una spiegazione inaccettabile: quale?
A) Alfieri: portabandiere, assertori, precursori
B) Militante: che si impegna attivamente, che prende posizioni esplicite, anche polemiche
C) Volgare: non tecnico, divulgativo
D) Dislocando: ripartendo opportunamente in luoghi diversi
E) In miniatura: in formato molto ridotto rispetto all'originale
7. Nelle scienze fisiche, è detto ... un gas tanto caldo che dà luce. Di ... sono fatti il Sole e le stelle (il novanta per cento, forse, della materia dell'Universo): mentre sulla Terra sono di ... la traccia del fulmine nell'aria, le fiamme, il globo accecante dell'esplosione nucleare. Il fisico inglese W. Crookes, che scoprì i raggi catodici, chiamò "quarto stato della materia" la sostanza luminosa che appariva nel suo tubo: allo stesso modo è stato definito il ...
Nel brano è stata cancellata una sola parola, sempre la stessa. Sceglierla fra le 5 sottoindicate.
A) Vapore
B) Ossigeno
C) Plasma
D) Laser
E) Quasar
8. Un raro ... scoperto recentemente potrebbe in futuro essere utilizzato in agricoltura per proteggere i raccolti da alcune delle più frequenti malattie e per incrementare la produzione. Il ... è stato isolato nel 1987 ed i suoi effetti sono stati studiati sia in laboratorio sia sul campo in oltre 40 specie di vegetali, dai cereali agli eucalipti. Il ..., che è in grado di formare spore o corpi fruttiferi, colonizza le radici della pianta e ne accelera la crescita. In ciascuna delle specie saggiate, il ... ha mostrato di saper prevenire gravi malattie delle radici causate da altri ... Apparentemente il ... secerne una molecola con proprietà antibiotiche nei confronti di altri ... competitori.
Un'altra proprietà peculiare del nuovo ... è quella di riuscire ad infettare ogni specie di pianta su cui è stato provato.
Dal testo è stata eliminata una sola parola che ricorre 8 volte. Di quale delle seguenti parola si tratta?
A) Batterio
B) Fungo
C) Virus
D) Plasmide
E) Imenottero
9. Nella stessa area, e nello stesso intervallo di tempo ('80-'90) il numero dei pazienti con oltre 45 anni che arrivano alla dialisi è aumentato del 75%. Si può dedurre che il numero assoluto dei soggetti con meno di 45 anni:
A) è praticamente invariato
B) è aumentato, ma meno di quello dei soggetti più anziani
C) si è ridotto
D) è aumentato del 10%
E) è sbagliato tentare delle deduzioni di questo tipo dalle affermazioni disponibili
10. "La legge e la medicina sono due scienze, che ben maneggiate possono essere utili all'uman genere. La prima è quasi interamente fittizia, e quanto più bella e ben fatta, tanto minore è il bisogno che ella ha di chi la professi; la seconda si appoggia all'osservazione della natura, ed ella deve esser dovunque difficile a ben apprendersi; ma un soverchio numero o di legisti o di medici cesserebbe sempre d'esser utile ad una società: o dovrebbero essere cittadini oziosi, ovvero dovrebbero fomentar le liti e le cabale, e le malattie protrarre in lungo per essere occupati, le quali occupazioni non sarebbero certamente degne del nome di studi utili". (Pietro Verri, dal Caffè, I, XXVIII)
UNA sola delle seguenti affermazioni è coerente con il testo di Verri. Individuare quale.
A) La legge e la medicina sono scienze sempre utili alla società
B) Meno numerose sono le leggi, minore è il numero degli esperti di diritto che occorrono in una società
C) Fomentare liti e favorire malattie è occupazione a cui indulgono in ogni società alcuni medici e legisti
D) Quando sono troppo numerosi medici e legisti non possono che diventare cittadini oziosi e parassitari
E) Non sempre l'osservazione della natura è la base delle scienze utili alla società
11. Una spedizione italo-russa ha rinvenuto nel golfo di Finlandia un vascello del IX-X secolo dei vareghi-vichinghi. L'attribuzione deriva, oltre che dalla zona di ritrovamento, dalla tecnica costruttiva, propria dei popoli:
A) Pomerani del Baltico
B) Goti
C) Slavi
D) Caucasici
E) Proto-finnici
12. Nella malattia X i risultati dell'esame A risultano normali (e il test è definito come positivo) complessivamente nel 60% dei pazienti; nel sottogruppo dei casi più gravi di questa malattia la percentuale di positività è però più elevata e raggiunge l'80%. Nell'85% dei pazienti nei quali il test A risulta positivo si ritrova la malattia X in forma avanzata. Un secondo test, qui indicato come B, risulta positivo nel 30% dei casi gravi di malattia X, ma una positività è riscontrabile anche in un 78% dei casi affetti dalla malattia Y, ben distinta da quella X e nei confronti della quale è molto importante una diagnosi differenziale, in quanto il trattamento è diverso. L'esame A è negativo in caso di malattia Y. Nel 92% dei casi con una contemporanea positività del test A e di quello B si ritrova la malattia X in fase avanzata. In caso di positività del test B e di negatività di quello A, può essere presente sia la malattia X sia quella Y.
UNA sola delle risposte è lecita in base alle informazioni precedenti: quale?
A) Per la diagnosi di malattia X grave è indispensabile una positività del test A
B) Per la diagnosi di malattia X grave è indispensabile una positività del test B
C) La contemporanea positività del test A e di quello B consente automaticamente di far diagnosi di malattia X in fase avanzata
D) Il test A non viene impiegato per dimostrare la presenza della malattia Y
E) Una negatività di entrambi i test A e B consente di escludere la presenza della malattia X
13. Nella malattia X i risultati dell'esame A risultano normali (e il test è definito come positivo) complessivamente nel 60% dei pazienti; nel sottogruppo dei casi più gravi di questa malattia la percentuale di positività è però più elevata e raggiunge l'80%. Nell'85% dei pazienti nei quali il test A risulta positivo si ritrova la malattia X in forma avanzata. Un secondo test, qui indicato come B, risulta positivo nel 30% dei casi gravi di malattia X, ma una positività è riscontrabile anche in un 78% dei casi affetti dalla malattia Y, ben distinta da quella X e nei confronti della quale è molto importante una diagnosi differenziale, in quanto il trattamento è diverso. L'esame A è negativo in caso di malattia Y. Nel 92% dei casi con una contemporanea positività del test A e di quello B si ritrova la malattia X in fase avanzata. In caso di positività del test B e di negatività di quello A, può essere presente sia la malattia X sia quella Y.
In base al brano precedente, UNA sola delle seguenti affermazioni è ERRATA: quale?
A) Se vien fatto riferimento solo ai test A e B può risultare impossibile diagnosticare una forma lieve di malattia X
B) La contemporanea positività del test A e di quello B è fortemente indicativa per la presenza della malattia X, ma non consente una certezza assoluta
C) Una netta positività del test B, con sicura negatività del test A orienta verso la malattia Y, pur non permettendo di escludere la malattia X
D) Una negatività del test B consente di escludere sia la malattia X sia quella Y
E) Una negatività del test A non permette di escludere la malattia Y
14. Ecco qualche dato recente sullo stato del nucleare nel mondo. Nel corso dell'anno 1989 la quota nucleare dell'energia elettrica prodotta è cresciuta in 15 paesi. In tutto il mondo, nel 1989, circa 1855 terawattora sono stati erogati per via nucleare. Per produrre lo stesso quantitativo di energia elettrica sarebbero stati necessari 57.000 milioni di tonnellate di carbone oppure 3350 milioni di tonnellate di petrolio. Alla fine dell'anno il totale di elettricità generata ammontava a 14.538 terawattora.
Quale delle seguenti frazioni di elettricità è stata approssimativamente prodotta nel 1989 per via nucleare?
A) 1 su 3
B) 1 su 4
C) 1 su 5
D) 1 su 6
E) 1 su 7
15. Tra le novelle di Verga "La chiave d'oro" è una delle più belle e delle meno conosciute. Ecco il racconto di Verga riassunto da Sciascia: un povero ladro di olive viene ammazzato da un campiere, nella proprietà di un canonico; il campiere, una specie di mafioso, scappa: e il canonico resta a far fronte alla "giustizia", cioè a un giudice che arriva minaccioso accompagnato da medico, cancelliere e sbirri. Fatto il sopralluogo, il Giudice accetta "un boccone": vale a dire un pranzo abbondante e accurato, che finisce col caffè "fatto con la macchina" e un moscadello vecchio "che avrebbe resuscitato un morto" (ma non quel povero morto rimasto sotto l'olivo). Il giorno dopo, un messo viene a dire al canonico che il Sig. Giudice aveva perso nel frutteto la chiave dell'orologio: "e che la cercassero bene che doveva esserci di certo". Il canonico capisce, compra una bella chiave d'oro da due onze, la manda al Giudice: "e il processo andò liscio per la sua strada", il canonico indenne, il campiere indultato poi da Garibaldi. E il canonico usava poi dire al Giudice: "Fu un galantuomo! Perché invece di perdere la sola chiave, avrebbe potuto farmi cercare anche l'orologio e la catena". ... E alla non fatta giustizia del Giudice borbonico, succede l'indulto di Garibaldi. La parabola si compie spietatamente, tremendamente, con questa frase: "nel frutteto sotto l'albero vecchio dove è sepolto il ladro delle ulive, vengono cavoli grossi come teste di bambini" (da L. Sciascia "Cruciverba").
UNA sola delle seguenti affermazioni è deducibile dal testo:
A) l'indulto è un atto contrario alla giustizia
B) l'unica persona onesta del racconto è il canonico; non ha compiuto reato
C) la chiave dell'orologio del giudice è stata persa nel frutteto durante il sopralluogo
D) Garibaldi ristabilisce il rispetto delle leggi in Sicilia
E) il Giudice non accetta dal canonico nulla se non l'offerta di un pranzo
16. Alcune recenti teorie, convalidate da risultati sperimentali ancora limitati, indicano che il protone (costituente dei nuclei atomici) si può trasformare in altre particelle. Queste stesse teorie prevedono anche l'esistenza di un nuovo tipo di particella, il monopolo magnetico, del quale non vi è ancora alcuna evidenza sperimentale. Solo un esperimento di grandi dimensioni ha la possibilità di fornire una risposta precisa sulla validità di queste teorie. Notevoli sono anche i riflessi cosmologici, in quanto queste teorie riguardano processi che avrebbero avuto luogo nei primissimi istanti di vita dell'universo. È così nata una nuova scienza, la cosmologia sperimentale, che si spinge ben più oltre nel tempo di quanto sia consentito con i mezzi tradizionali di indagine astrofisica.
Delle seguenti affermazioni una sola, benché vera, non è tratta dal testo. Quale?
A) I nuclei atomici sono costituiti da protoni e neutroni
B) La cosmologia sperimentale può approfondire alcuni temi più della astrofisica
C) L 'esistenza del monopolo magnetico non è ancora sperimentalmente provata
D) Il protone può trasformarsi in altre particelle
E) Alcuni processi a cui si fa riferimento nelle nuove teorie della fisica riguardano gli albori dell' universo
17. "A livello accademico era diventata di moda (nel '39) la scienza ..., il cui oggetto era di promuovere il miglioramento della razza. Uno scienziato ..., impegnato nella campagna ..., assegnò ad un laureando, come tema di laurea, di dimostrare il grave rischio di connubi tra ariani ed ebrei. Se infatti, come affermava il docente, il nascituro ereditava lo scheletro robusto del padre di razza ... e i visceri gracili della madre ..., il "meticcio", come era invalso l'uso di definire i nati da coniugi misti, avrebbe sofferto della incongruità di organi inadatti ad una simile impalcatura." (R. Levi Montalcini)
Dal testo di Rita Levi Montalcini sono state espunte cinque parole elencate qui sotto in diversa successione: indicare la serie che risponde alle esigenze logiche del testo:
A) genetista, razziale, semita, eugenetica, ariana
B) razziale, genetista, eugenetica, ariana, semita
C) eugenetica, genetista, razziale, ariana, semita
D) ariana, razziale, genetista, eugenetica, semita
E) eugenetica, razziale, genetista, ariana, semita
18. "Facendo seguito alla richiesta del dottor Rossi Ludovico di poter frequentare l'Istituto da me diretto, comunico che egli potrà accedere alle strutture, ai locali ed ai servizi di cui all'oggetto a far tempo dal 15 Ottobre prossimo venturo".
Quanti errori grammaticali sono contenuti in questa frase e dove?
A) 1 nella terza riga
B) 2 nella quarta riga
C) 2 nella terza riga
D) 1 in ciascuna riga
E) 1 nella seconda ed 1 nella terza riga
19. "I criminali che hanno polverizzato parte della chiesa di San Giorgio al Velabro aggiungono un nuovo, sinistro capitolo alla storia di Roma antica, che pure si identifica nei secoli con la sua progressiva distruzione. I molteplici Sacchi, Alarico nel 410, I Vandali nel 455, i Goti nel 538, i Saraceni nell'846, i Normanni nel 1084, fino ai lanzichenecchi nel 1527, rientrano per così dire nell'ordinaria atrocità delle guerre. Lo smontaggio dei monumenti pagani ad opera del Cristianesimo trionfante, a partire dal IV secolo, serve alla Chiesa per costruire chiese e basiliche e quindi edificare una Roma cristiana emula della Roma Imperiale. Le maggiori distruzioni, paradosso della storia, sono state perpetrate nel corso del Rinascimento: i suoi uomini, scriveva un secolo fa il grande archeologo Rodolfo Lanciani, sono stati i veri "carnefici" di Roma Antica. Ma allora i monumenti antichi valevano come canone, come modello, e poco importava la loro conservazione fisica. Roma antica fu utilizzata come una miniera, marmi e travertini ridotti in calce e usati come materiali da costruzione. Del Circo Massimo, che poteva ospitare 100.000 spettatori, non è rimasta una sola pietra. Il vandalismo moderno inizia dopo l'Unità, con gli sterri selvaggi per le costruzioni dei nuovi quartieri e la cementificazione spietata dei parchi e delle ville (...). Col fascismo si afferma un'idea stravolta di romanità: si pretende di risuscitare, con un'operazione negromantica, la Roma Imperiale isolando i monumenti, raschiandoli per riportarli al loro presunto "prisco aspetto", facendo tabula rasa di interi quartieri storici (...). Oggi l'eterno Sacco di Roma si colora di sangue a scopo di intimidazione e di eversione politica, si trasforma in terrorismo culturale (...). Né si potrà più dire, con l'antico umanista, che "el bello di Roma sono le cose disfatte", quando la loro contemplazione suscitava grandi sentimenti circa la caducità delle cose umane, l'invidia del tempo e la varietà della fortuna. Oggi quelle cose vengono disfatte dalla criminalità politica che, al Velabro come al Laterano, a Firenze come a Milano, infierisce sui simboli della nostra stessa identità culturale, sulle più preziose espressioni della nostra memoria storica. "Gli antichi lavoravano per l'eternità: tutto essi hanno preveduto tranne la demenza dei devastatori", scriveva Goethe l'11 novembre 1786 (...)". (da "I carnefici di Roma" di Antonio Cederna, Repubblica, 30 luglio 1993)
UNA sola delle seguenti affermazioni NON è coerente con l'analisi condotta da Antonio Cederna:
A) gli uomini del Rinascimento non consideravano affatto esemplari, come si crede generalmente, l'arte e l'architettura antica
B) l'edificazione della Roma Cristiana ha comportato la distruzione di molti monumenti pagani
C) l'Unità d'Italia è stata occasione di molti scempi urbanistici in Roma
D) la celebrazione della romanità non impedì al Fascismo ulteriori scempi
E) le esplosioni di quest'estate sono un esempio di offesa alle espressioni più alte della civiltà del nostro passato
20. "I criminali che hanno polverizzato parte della chiesa di San Giorgio al Velabro aggiungono un nuovo, sinistro capitolo alla storia di Roma antica, che pure si identifica nei secoli con la sua progressiva distruzione. I molteplici Sacchi, Alarico nel 410, I Vandali nel 455, i Goti nel 538, i Saraceni nell'846, i Normanni nel 1084, fino ai lanzichenecchi nel 1527, rientrano per così dire nell'ordinaria atrocità delle guerre. Lo smontaggio dei monumenti pagani ad opera del Cristianesimo trionfante, a partire dal IV secolo, serve alla Chiesa per costruire chiese e basiliche e quindi edificare una Roma cristiana emula della Roma Imperiale. Le maggiori distruzioni, paradosso della storia, sono state perpetrate nel corso del Rinascimento: i suoi uomini, scriveva un secolo fa il grande archeologo Rodolfo Lanciani, sono stati i veri "carnefici" di Roma Antica. Ma allora i monumenti antichi valevano come canone, come modello, e poco importava la loro conservazione fisica. Roma antica fu utilizzata come una miniera, marmi e travertini ridotti in calce e usati come materiali da costruzione. Del Circo Massimo, che poteva ospitare 100.000 spettatori, non è rimasta una sola pietra. Il vandalismo moderno inizia dopo l'Unità, con gli sterri selvaggi per le costruzioni dei nuovi quartieri e la cementificazione spietata dei parchi e delle ville (...). Col fascismo si afferma un'idea stravolta di romanità: si pretende di risuscitare, con un'operazione negromantica, la Roma Imperiale isolando i monumenti, raschiandoli per riportarli al loro presunto "prisco aspetto", facendo tabula rasa di interi quartieri storici (...). Oggi l'eterno Sacco di Roma si colora di sangue a scopo di intimidazione e di eversione politica, si trasforma in terrorismo culturale (...). Né si potrà più dire, con l'antico umanista, che "el bello di Roma sono le cose disfatte", quando la loro contemplazione suscitava grandi sentimenti circa la caducità delle cose umane, l'invidia del tempo e la varietà della fortuna. Oggi quelle cose vengono disfatte dalla criminalità politica che, al Velabro come al Laterano, a Firenze come a Milano, infierisce sui simboli della nostra stessa identità culturale, sulle più preziose espressioni della nostra memoria storica. "Gli antichi lavoravano per l'eternità: tutto essi hanno preveduto tranne la demenza dei devastatori", scriveva Goethe l'11 novembre 1786 (...)". (da "I carnefici di Roma" di Antonio Cederna, Repubblica, 30 luglio 1993)
Tra i giudizi sotto elencati elencare quello NON rigorosamente ed esplicitamente fondato sull'analisi condotta da A. Cederna:
A) Goethe giudicava insensate le devastazioni dei monumenti antichi
B) i monumenti logorati dal tempo possono apparire belli proprio perché segnati dai secoli
C) la Roma Cristiana volle distruggere anche la memoria della Roma pagana
D) la pretesa di riportare all'originario splendore gli edifici antichi è stata perniciosa
E) gli odierni terroristi dimostrano di voler offendere i simboli più preziosi del nostro passato
21. "I criminali che hanno polverizzato parte della chiesa di San Giorgio al Velabro aggiungono un nuovo, sinistro capitolo alla storia di Roma antica, che pure si identifica nei secoli con la sua progressiva distruzione. I molteplici Sacchi, Alarico nel 410, I Vandali nel 455, i Goti nel 538, i Saraceni nell'846, i Normanni nel 1084, fino ai lanzichenecchi nel 1527, rientrano per così dire nell'ordinaria atrocità delle guerre. Lo smontaggio dei monumenti pagani ad opera del Cristianesimo trionfante, a partire dal IV secolo, serve alla Chiesa per costruire chiese e basiliche e quindi edificare una Roma cristiana emula della Roma Imperiale. Le maggiori distruzioni, paradosso della storia, sono state perpetrate nel corso del Rinascimento: i suoi uomini, scriveva un secolo fa il grande archeologo Rodolfo Lanciani, sono stati i veri "carnefici" di Roma Antica. Ma allora i monumenti antichi valevano come canone, come modello, e poco importava la loro conservazione fisica. Roma antica fu utilizzata come una miniera, marmi e travertini ridotti in calce e usati come materiali da costruzione. Del Circo Massimo, che poteva ospitare 100.000 spettatori, non è rimasta una sola pietra. Il vandalismo moderno inizia dopo l'Unità, con gli sterri selvaggi per le costruzioni dei nuovi quartieri e la cementificazione spietata dei parchi e delle ville (...). Col fascismo si afferma un'idea stravolta di romanità: si pretende di risuscitare, con un'operazione negromantica, la Roma Imperiale isolando i monumenti, raschiandoli per riportarli al loro presunto "prisco aspetto", facendo tabula rasa di interi quartieri storici (...). Oggi l'eterno Sacco di Roma si colora di sangue a scopo di intimidazione e di eversione politica, si trasforma in terrorismo culturale (...). Né si potrà più dire, con l'antico umanista, che "el bello di Roma sono le cose disfatte", quando la loro contemplazione suscitava grandi sentimenti circa la caducità delle cose umane, l'invidia del tempo e la varietà della fortuna.
Oggi quelle cose vengono disfatte dalla criminalità politica che, al Velabro come al Laterano, a Firenze come a Milano, infierisce sui simboli della nostra stessa identità culturale, sulle più preziose espressioni della nostra memoria storica. "Gli antichi lavoravano per l'eternità: tutto essi hanno preveduto tranne la demenza dei devastatori", scriveva Goethe l'11 novembre 1786 (...)". (da "I carnefici di Roma" di Antonio Cederna, Repubblica, 30 luglio 1993)
Tra le definizioni sotto elencate di cinque parole che compaiono nell'articolo di A. Cederna UNA è imprecisa:
A) emula: chi desidera eguagliare e superare
B) canone: esempio importante
C) travertini: pietre da costruzione
D) sterri: operazioni di scavo
E) caducità: condizione effimera
22. "Alcuni non riescono a far quadrare le proprie idee ugualitarie con test che misurano il quoziente di intelligenza, e bandiscono come immorare e illegittima l'idea che si possano tentare di valutare le capacità e il carattere dell'uomo. Soprattutto tra i marxisti, la quantificazione delle capacità intellettuali tende ad essere giudicata condannabile da un punto di vista ideologico; sotto questo aspetto i marxisti non si discostano da Freud nel ritenere che tutte le importanti differenze tra gli uomini sono prodotte dall'ambiente, e sono quindi successive alla nascita".
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) I test di intelligenza sono immorali
B) È solo l'ambiente a produrre le differenze tra gli uomini
C) Non tutti accettano il metodo di misurare l'intelligenza attraverso test
D) È solo dopo la nascita che si creano le differenze tra gli uomini
E) L'ideologia dei marxisti è profondamente diversa da quella di Freud
23. "Come i fanciulli stanno ... e ... di tutto nelle tenebre ..., così noi alla luce temiamo eventi che non sono più ... delle larve ... dei bambini nell'oscurità. E questo terrore dell'anima nostra non dissiperanno né i raggi del sole, né i ... dardi del giorno, ma la conoscenza della natura e la luce dell'intelletto". (Lucrezio, "De rerum natura")
Indicare quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo di Lucrezio:
A) la conoscenza della natura ha il potere di rendere l'uomo più sereno
B) l'intelletto libera l'uomo da molti timori
C) le paure degli uomini sono spesso infondate
D) i raggi del sole e la luce del giorno non mettono fine a tutte le nostre paure
E) la ragione non è sempre in grado di farci conoscere la natura
24. "Ci imbarcammo sulla nave da ricerca oceanografica per una di serie di rilevamenti mediante sonar sulla Dorsale del Pacifico orientale, una catena montuosa vulcanica che si trova sotto l'oceano Pacifico e che fa parte della struttura lunga 75.000 chilometri denominata Dorsale medio-oceanica. Come la cucitura di una palla da baseball, la dorsale serpeggia intorno alla Terra dal mar Glaciale Artico all'oceano Atlantico. Sebbene la dorsale sia decisamente la più lunga struttura della superficie terrestre, le sue caratteristiche ... erano meno note di quelle dei crateri sulla faccia nascosta della Luna".
Quale dei seguenti aggettivi va accostato alla parola CARATTERISTICHE?
A) Chimico-fisiche
B) Climatiche
C) Fisiologiche
D) Fisiografiche
E) Fisiognomiche
25. A nulla di più dobbiamo badare che a non seguire, come le pecore, la schiera di coloro che ci precedono, andando non dove si deve andare, ma dove si va. Nulla in effetti ci induce in maggiori errori quanto il fatto che ci conformiamo a ciò che tutti vanno dicendo, ritenendo che le cose più giuste siano quelle che sono confortate da un più ampio assenso e di cui abbiamo molti esempi, così che non viviamo secondo ragione, ma secondo imitazione ... Ci perdiamo seguendo gli esempi altrui; potremo salvarci purché abbiamo il coraggio di separarci dalla massa. (Seneca, "De vita beata")
UNA delle considerazioni qui riportate NON è deducibile dal testo:
A) adeguarsi ai comportamenti più diffusi induce spesso in gravi errori
B) chi vuol essere giusto deve sapersi assumere la responsabilità di giudicare in modo autonomo
C) il giusto non fa mai ciò che fanno gli altri
D) un ampio assenso dà una notevole forza di suggestione alle opinioni
E) chi considera ciò che si fa, anziché ciò che si dovrebbe fare, abdica alla propria umanità
26. L'epidemiologia si occupa delle relazioni tra incidenze di malattie e tassi demografici. La misura più semplice della ...1... è data da quozienti "grezzi", che esprimono il rapporto fra il numero delle ...2... in un determinato intervallo di tempo e la dimensione media della popolazione nell'intervallo considerato; essi permettono di confrontare quozienti in popolazioni di paesi ...3... In questo quoziente non vengono considerate le differenze, anche se notevoli, che possono riscontrarsi nella mortalità di gruppi diversi all'interno delle popolazioni. Ciò viene considerato in statistiche suddivise per sesso e per età in cui il numero di decessi all'interno di un gruppo d'età viene riferito a mille ...4... di questo gruppo. La mortalità infantile, che ha una grande importanza nel quadro della mortalità generale, non viene riferita a mille vivi del primo anno di età, ma a mille nati vivi nel ...5... considerata.
Nel brano sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito vengono indicati i loro contrari. Associate, al numero di riferimento riportato nel brano, la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) natalità
B) nascite
C) morti
D) uguali
E) eternità
27. L'epidemiologia si occupa delle relazioni tra incidenze di malattie e tassi demografici. La misura più semplice della ...1... è data da quozienti "grezzi", che esprimono il rapporto fra il numero delle ...2... in un determinato intervallo di tempo e la dimensione media della popolazione nell'intervallo considerato; essi permettono di confrontare quozienti in popolazioni di paesi ...3... In questo quoziente non vengono considerate le differenze, anche se notevoli, che possono riscontrarsi nella mortalità di gruppi diversi all'interno delle popolazioni. Ciò viene considerato in statistiche suddivise per sesso e per età in cui il numero di decessi all'interno di un gruppo d'età viene riferito a mille ...4... di questo gruppo. La mortalità infantile, che ha una grande importanza nel quadro della mortalità generale, non viene riferita a mille vivi del primo anno di età, ma a mille nati vivi nel ...5... considerata.
Nel brano sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito vengono indicati i loro contrari. Associate, al numero di riferimento riportato nel brano, la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) natalità
B) nascite
C) morti
D) uguali
E) eternità
28. L'epidemiologia si occupa delle relazioni tra incidenze di malattie e tassi demografici. La misura più semplice della ...1... è data da quozienti "grezzi", che esprimono il rapporto fra il numero delle ...2... in un determinato intervallo di tempo e la dimensione media della popolazione nell'intervallo considerato; essi permettono di confrontare quozienti in popolazioni di paesi ...3... In questo quoziente non vengono considerate le differenze, anche se notevoli, che possono riscontrarsi nella mortalità di gruppi diversi all'interno delle popolazioni. Ciò viene considerato in statistiche suddivise per sesso e per età in cui il numero di decessi all'interno di un gruppo d'età viene riferito a mille ...4... di questo gruppo. La mortalità infantile, che ha una grande importanza nel quadro della mortalità generale, non viene riferita a mille vivi del primo anno di età, ma a mille nati vivi nel ...5... considerata.
Nel brano sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito vengono indicati i loro contrari. Associate, al numero di riferimento riportato nel brano, la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) natalità
B) nascite
C) morti
D) uguali
E) eternità
29. L'epidemiologia si occupa delle relazioni tra incidenze di malattie e tassi demografici. La misura più semplice della ...1... è data da quozienti "grezzi", che esprimono il rapporto fra il numero delle ...2... in un determinato intervallo di tempo e la dimensione media della popolazione nell'intervallo considerato; essi permettono di confrontare quozienti in popolazioni di paesi ...3... In questo quoziente non vengono considerate le differenze, anche se notevoli, che possono riscontrarsi nella mortalità di gruppi diversi all'interno delle popolazioni. Ciò viene considerato in statistiche suddivise per sesso e per età in cui il numero di decessi all'interno di un gruppo d'età viene riferito a mille ...4... di questo gruppo. La mortalità infantile, che ha una grande importanza nel quadro della mortalità generale, non viene riferita a mille vivi del primo anno di età, ma a mille nati vivi nel ...5... considerata.
Nel brano sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito vengono indicati i loro contrari. Associate, al numero di riferimento riportato nel brano, la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) natalità
B) nascite
C) morti
D) uguali
E) eternità
30. L'epidemiologia si occupa delle relazioni tra incidenze di malattie e tassi demografici. La misura più semplice della ...1... è data da quozienti "grezzi", che esprimono il rapporto fra il numero delle ...2... in un determinato intervallo di tempo e la dimensione media della popolazione nell'intervallo considerato; essi permettono di confrontare quozienti in popolazioni di paesi ...3... In questo quoziente non vengono considerate le differenze, anche se notevoli, che possono riscontrarsi nella mortalità di gruppi diversi all'interno delle popolazioni. Ciò viene considerato in statistiche suddivise per sesso e per età in cui il numero di decessi all'interno di un gruppo d'età viene riferito a mille ...4... di questo gruppo. La mortalità infantile, che ha una grande importanza nel quadro della mortalità generale, non viene riferita a mille vivi del primo anno di età, ma a mille nati vivi nel ...5... considerata.
Nel brano sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito vengono indicati i loro contrari. Associate, al numero di riferimento riportato nel brano, la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) natalità
B) nascite
C) morti
D) uguali
E) eternità
31. Le variazioni della popolazione sono dovute alle nascite, alle morti ed alle migrazioni. Combinando questi elementi si ottiene la popolazione totale. Specie in Europa e nei territori in cui prevale la popolazione d'origine europea, si registra una continua diminuzione delle nascite. La mortalità infantile è ancora assai elevata in alcune popolazioni anche se i relativi indici vanno rapidamente abbassandosi. I cambiamenti numerici della popolazione dipendono anche dalle migrazioni. Vari paesi europei, la cui popolazione fino alla fine del XIX secolo aumentava con ritmo assai più rapido che negli altri continenti, contribuirono a incrementare la popolazione di quei continenti. Dalla prima metà del XIX secolo fino al 1930 circa, le grandi migrazioni intercontinentali trapiantarono in meno di cento anni milioni di persone da un capo all'altro del globo.
Quale delle seguenti informazioni NON è contenuta nel testo precedente?
A) La natalità è in diminuzione
B) La mortalità infantile è in diminuzione
C) Il movimento migratorio è avvenuto prevalentemente dall'Europa verso gli altri continenti
D) Fino al 1930 la popolazione europea è cresciuta più di quella degli altri continenti
E) Le grandi migrazioni dall'Europa verso gli altri continenti avvennero dopo il 1800
32. I sostenitori del vitalismo "scientistico" sono stati numerosi ed annoverano nelle loro file scienziati di grande valore. Ma, mentre una cinquantina d'anni or sono i vitalisti si reclutavano fra i biologi (il più noto dei quali, H. Driesch, abbandonò l'embriologia per dedicarsi alla filosofia), oggi essi provengono soprattutto dalle scienze fisiche, come Elsasser e Polanyi. Ed è comprensibile che la stranezza degli esseri viventi abbia colpito i fisici in misura ancor maggiore dei biologi. Per quanto riguarda, ad esempio, Elsasser, il suo atteggiamento è in sintesi il seguente: le proprietà strane degli esseri viventi, l'invarianza e la teleonomia, non violano probabilmente la fisica, ma esse non sono spiegabili appieno in termini di forze fisiche e di interazioni chimiche, rilevate dallo studio dei sistemi non viventi. È dunque indispensabile ammettere che alcuni principi, i quali si sommerebbero a quelli della fisica, operano nella materia vivente e non nei sistemi non viventi, dove di conseguenza essi, come principii elettivamente vitali, non possono essere reperiti. Sono questi principi (o leggi biotoniche, per usare la terminologia di Elsasser) che è necessario chiarire.
Sulla base della lettura del testo sopra riportato, quale delle seguenti affermazioni è FALSA?
A) Elsasser sosteneva che tutti i fenomeni viventi sono spiegabili in termini di interazioni chimiche e forze fisiche
B) i sostenitori del vitalismo scientifico al giorno d'oggi provengono prevalentemente dalle scienze fisiche
C) Elsasser definisce "leggi biotoniche" i principi che operano nella materia vivente
D) Elsasser ammette che alcuni principi sommantisi alle leggi della chimica e della fisica operano nella materia vivente e non nei sistemi non viventi
E) il vitalismo scientistico tenta di spiegare le proprietà strane degli esseri viventi, quali l'invarianza e la teleonomia
33. "E chi dubita che la nuova introduzione, del voler che gli intelletti, creati liberi da Dio, si faccian schiavi dell'altrui volontà, non sia par partorire scandoli gravissimi?" (Galileo Galilei).
Questo passo allude:
A) al diffondersi della schiavitù
B) all'assolutismo monarchico
C) ad eventi scandalosi del XVII secolo
D) al principio di autorità diffuso nel XVII secolo
E) alle Sacre Scritture
34. Una stima fatta nel 1960 aveva dato la cifra di 110 miliardi di persone vissute fino al 1950. Ma l'ipotesi era basata su una presenza di 125 mila persone nel mondo di un milione di anni fa, includendo specie "anteriori" come l'"Homo erectus" e l'"Homo abilis". Si sono stabilite otto date-chiave basandosi sulla progressione geometrica, piuttosto che su quella aritmetica e stabilendo una vita media di 20 anni nei tempi primitivi e di 50 per quelli successivi. Si è preso poi l'anno 298.000 a.C. come punto di partenza per l'"Homo sapiens". Così da due esemplari di Homo sapiens nel 298.000 a.C. sono discesi 2 miliardi e 700 milioni di persone nel corso dei 258 mila anni dell'Età Paleolitica. Si sono stabiliti anche i vari momenti in cui la popolazione sembra avere raggiunto la più alta crescita. Nel passaggio dall'Età Paleolitica a quella Mesolitica, 40.000 a.C. per esempio, la popolazione era di circa tre milioni. Nell'8000 a.C. all'alba della diffusione dell'agricoltura, era di circa cinque milioni. Alla nascita di Cristo, era di 200 milioni. Un altro dei punti chiave per il calcolo è l'anno 1650, quando si pensa che la popolazione del mondo fosse sui 500 milioni. Nel 1850, transizione all'era industriale, c'erano un miliardo di uomini.
Qual è la differenza fra il numero degli abitanti della terra all'inizio del neolitico ed il numero degli abitanti all'inizio dell'era cristiana?
A) 125.000
B) 298.000
C) 2.700.000.000
D) 195.000.000
E) 1.300.000.000
35. "Secondo la concezione Tolemaica, la Terra non era esattamente al centro di orbite circolari, che erano ... rispetto ad essa; soltanto il Sole e la Luna percorrevano esattamente la rispettiva circonferenza, mentre gli altri pianeti si muovevano su di un altro cerchio il cui centro ruotava con moto uniforme rispetto al cerchio principale".
Dal testo è stata eliminata una delle seguenti parole; quale?
A) Vicine
B) Lontane
C) Periferiche
D) Concentriche
E) Eccentriche
36. "Possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo della letteratura attraverso i secoli: l'una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra le cose come una nube, o meglio un pulviscolo sottile, o meglio ancora come un campo d'impulsi magnetici; l'altra tende a comunicare al linguaggio il peso, lo spessore, la concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni.
Alle origini della letteratura italiana - e europea - queste due vie sono aperte da Cavalcanti e da Dante. L'opposizione vale naturalmente nelle sue linee generali, ma richiederebbe innumerevoli specificazioni, data l'enorme ricchezza di risorse di Dante e la sua straordinaria versatilità (...). Nella Vita Nova, Dante tratta la stessa materia del suo maestro e amico, e vi sono parole, motivi, concetti che si trovano in entrambi i poeti: quando Dante vuole esprimere leggerezza, anche nella Divina Commedia, nessuno sa farlo meglio di lui; ma la sua genialità si manifesta nel senso opposto, nell'estrarre dalla lingua tutte le possibilità sonore ed emozionali e d'evocazione di sensazioni, nel catturare nel verso il mondo in tutta la varietà dei suoi livelli e delle sue forme e dei suoi attributi, nel trasmettere il senso che il mondo è organizzato in un sistema, in un ordine, in una gerarchia dove tutto trova il suo posto. Forzando un po' la contrapposizione potrei dire che Dante dà solidità corporea anche alla più astratta speculazione intellettuale, mentre Cavalcanti dissolve la concretezza dell'esperienza tangibile in versi (...). L'essermi soffermato su Cavalcanti m'è servito a chiarire meglio (almeno a me stesso) cosa intendo per "leggerezza". La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, con la vaghezza e l'abbandono al caso (...). La gravità senza peso di cui ho parlato a proposito di Cavalcanti riaffiora nell'opera di Cervantes e di Shakespeare: è quella speciale connessione tra melanconia e umorismo, che è stata studiata in Saturn and Melancholy... Come la melanconia è la tristezza diventa leggera, così lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea, quella dimensione di carnalità umana che pur fa grandi Boccaccio e Rabelais (...).
Melanconia e humour mescolati e inseparabili caratterizzano l'accento del Principe di Danimarca che abbiamo imparato a riconoscere in tutti o quasi i drammi shakespeariani sulle labbra dei tanti avatars (cioè incarnazioni) del personaggio Amleto. (...). Non è una melanconia compatta e opaca, ma un velo di particelle minutissime d'umori e sensazioni, un pulviscolo d'atomi come tutto ciò che costituisce l'ultima sostanza della molteplicità delle cose. Confesso
che la tentazione di costruirmi uno Shekespeare seguace dell'atomismo lucreziano è per me molto forte, ma so che sarebbe arbitrario. Il primo scrittore del mondo moderno che fa esplicita professione d'una concezione atomistica dell'universo nella sua trasfigurazione fantastica, lo troviamo solo alcuni anni dopo, in Francia: Cyrano de Bergerac". (da Italo Calvino, Lezioni Americane. Lezione I: Leggerezza)
Delle seguenti considerazioni, UNA sola è AUTORIZZATA dal testo di Calvino: quale?
A) Se la leggerezza linguistica implica precisione e determinazione, il linguaggio che ha peso e corpo tenderà all'approssimazione e all'imprecisione.
B) Grazie alla sua versatilità, Dante esprime la sua genialità tanto nella leggerezza quanto nella densità delle immagini e del linguaggio.
C) Che il mondo di uno scrittore non sia, come quello di Dante, gerarchicamente ordinato e organizzato in un sistema non implica che in quel mondo domini la casualità.
D) Lo stile di chi è più portato alla speculazione intellettuale che interessato all'esperienza sensibile non può essere preciso e leggero.
E) Guido Cavalcanti fu maestro e amico di Dante, ma le loro opere sono, per contenuto e linguaggio, radicalmente diverse.
37. "Possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo della letteratura attraverso i secoli: l'una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra le cose come una nube, o meglio un pulviscolo sottile, o meglio ancora come un campo d'impulsi magnetici; l'altra tende a comunicare al linguaggio il peso, lo spessore, la concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni.
Alle origini della letteratura italiana - e europea - queste due vie sono aperte da Cavalcanti e da Dante. L'opposizione vale naturalmente nelle sue linee generali, ma richiederebbe innumerevoli specificazioni, data l'enorme ricchezza di risorse di Dante e la sua straordinaria versatilità (...). Nella Vita Nova, Dante tratta la stessa materia del suo maestro e amico, e vi sono parole, motivi, concetti che si trovano in entrambi i poeti: quando Dante vuole esprimere leggerezza, anche nella Divina Commedia, nessuno sa farlo meglio di lui; ma la sua genialità si manifesta nel senso opposto, nell'estrarre dalla lingua tutte le possibilità sonore ed emozionali e d'evocazione di sensazioni, nel catturare nel verso il mondo in tutta la varietà dei suoi livelli e delle sue forme e dei suoi attributi, nel trasmettere il senso che il mondo è organizzato in un sistema, in un ordine, in una gerarchia dove tutto trova il suo posto. Forzando un po' la contrapposizione potrei dire che Dante dà solidità corporea anche alla più astratta speculazione intellettuale, mentre Cavalcanti dissolve la concretezza dell'esperienza tangibile in versi (...).
L'essermi soffermato su Cavalcanti m'è servito a chiarire meglio (almeno a me stesso) cosa intendo per "leggerezza". La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, con la vaghezza e l'abbandono al caso (...). La gravità senza peso di cui ho parlato a proposito di Cavalcanti riaffiora nell'opera di Cervantes e di Shakespeare: è quella speciale connessione tra melanconia e umorismo, che è stata studiata in Saturn and Melancholy... Come la melanconia è la tristezza diventa leggera, così lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea, quella dimensione di carnalità umana che pur fa grandi Boccaccio e Rabelais (...).
Melanconia e humour mescolati e inseparabili caratterizzano l'accento del Principe di Danimarca che abbiamo imparato a riconoscere in tutti o quasi i drammi shakespeariani sulle labbra dei tanti avatars (cioè incarnazioni) del personaggio Amleto. (...). Non è una melanconia compatta e opaca, ma un velo di particelle minutissime d'umori e sensazioni, un pulviscolo d'atomi come tutto ciò che costituisce l'ultima sostanza della molteplicità delle cose. Confesso che la tentazione di costruirmi uno Shekespeare seguace dell'atomismo lucreziano è per me molto forte, ma so che sarebbe arbitrario. Il primo scrittore del mondo moderno che fa esplicita professione d'una concezione atomistica dell'universo nella sua trasfigurazione fantastica, lo troviamo solo alcuni anni dopo, in Francia: Cyrano de Bergerac". (da Italo Calvino, Lezioni Americane. Lezione I: Leggerezza)
(1) Don Chisciotte, l'eroe di Cervantes, è malinconico e insieme comico.
(2) Tristezza e umorismo caratterizzano il linguaggio di Amleto
(3) È suggestivo, ma sarebbe una forzatura illecita, leggere Shakespeare come un seguace dell'atomismo classico.
(4) Amleto, principe maliniconico ma dotato di humour, è unico e inconfondibile nel teatro shakespeariano.
(5) Sulla via aperta da Cavalcanti ci sono Cervantes e Shakespeare. Altra è la via aperta da Dante.
UNA sola delle seguenti possibilità può essere RIGOROSAMENTE dedotta dal testo di Calvino: quale?
A) Solo 5
B) Sia 2 sia 1
C) Solo 4
D) Sia 3 sia 5
E) Sia 1 sia 4
38. "Possiamo dire che due vocazioni opposte si contendono il campo della letteratura attraverso i secoli: l'una tende a fare del linguaggio un elemento senza peso, che aleggia sopra le cose come una nube, o meglio un pulviscolo sottile, o meglio ancora come un campo d'impulsi magnetici; l'altra tende a comunicare al linguaggio il peso, lo spessore, la concretezza delle cose, dei corpi, delle sensazioni.
Alle origini della letteratura italiana - e europea - queste due vie sono aperte da Cavalcanti e da Dante. L'opposizione vale naturalmente nelle sue linee generali, ma richiederebbe innumerevoli specificazioni, data l'enorme ricchezza di risorse di Dante e la sua straordinaria versatilità (...). Nella Vita Nova, Dante tratta la stessa materia del suo maestro e amico, e vi sono parole, motivi, concetti che si trovano in entrambi i poeti: quando Dante vuole esprimere leggerezza, anche nella Divina Commedia, nessuno sa farlo meglio di lui; ma la sua genialità si manifesta nel senso opposto, nell'estrarre dalla lingua tutte le possibilità sonore ed emozionali e d'evocazione di sensazioni, nel catturare nel verso il mondo in tutta la varietà dei suoi livelli e delle sue forme e dei suoi attributi, nel trasmettere il senso che il mondo è organizzato in un sistema, in un ordine, in una gerarchia dove tutto trova il suo posto. Forzando un po' la contrapposizione potrei dire che Dante dà solidità corporea anche alla più astratta speculazione intellettuale, mentre Cavalcanti dissolve la concretezza dell'esperienza tangibile in versi (...).
L'essermi soffermato su Cavalcanti m'è servito a chiarire meglio (almeno a me stesso) cosa intendo per "leggerezza". La leggerezza per me si associa con la precisione e la determinazione, con la vaghezza e l'abbandono al caso (...). La gravità senza peso di cui ho parlato a proposito di Cavalcanti riaffiora nell'opera di Cervantes e di Shakespeare: è quella speciale connessione tra melanconia e umorismo, che è stata studiata in Saturn and Melancholy... Come la melanconia è la tristezza diventa leggera, così lo humour è il comico che ha perso la pesantezza corporea, quella dimensione di carnalità umana che pur fa grandi Boccaccio e Rabelais (...).
Melanconia e humour mescolati e inseparabili caratterizzano l'accento del Principe di Danimarca che abbiamo imparato a riconoscere in tutti o quasi i drammi shakespeariani sulle labbra dei tanti avatars (cioè incarnazioni) del personaggio Amleto. (...). Non è una melanconia compatta e opaca, ma un velo di particelle minutissime d'umori e sensazioni, un pulviscolo d'atomi come tutto ciò che costituisce l'ultima sostanza della molteplicità delle cose. Confesso
che la tentazione di costruirmi uno Shekespeare seguace dell'atomismo lucreziano è per me molto forte, ma so che sarebbe arbitrario. Il primo scrittore del mondo moderno che fa esplicita professione d'una concezione atomistica dell'universo nella sua trasfigurazione fantastica, lo troviamo solo alcuni anni dopo, in Francia: Cyrano de Bergerac". (da Italo Calvino, Lezioni Americane. Lezione I: Leggerezza)
Punto di partenza e motivo conduttore del discorso di Calvino è l'analisi, UNA sola considerazione è CORRETTA: quale?
A) Della bellezza di alcune opere letterarie classiche esemplari
B) Di concezioni del mondo espresse nelle grandi opere del passato
C) Dei caratteri salienti delle opere alle origini della letteratura italiana e europea
D) Dei diversi tipi di melanconia dei personaggi più noti di Shekespeare
E) Di alcuni caratteri salienti e contrapposti, costanti nel tempo, del linguaggio letterario.
39. Se un giovane ha allenato i propri muscoli e la propria resistenza fisica con la ginnastica e con le passeggiate, egli sarà adatto più tardi a ogni lavoro fisico. Ciò è anche vero per l'allenamento della mente ... Per questo motivo non sono affatto ansioso di prendere posizione nella lotta fra i seguaci dell'educazione classica, filologica e storica, e quelli della educazione più attenta alle scienze naturali. D'altra parte intendo respingere l'idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate e quelle cognizioni che si dovranno usare poi direttamente nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato ... Lo sviluppo dell'attitudine generale a pensare e a giudicare indipendentemente dovrebbe sempre essere al primo posto, e non l'acquisizione di conoscenze specializzate. Se una persona ha imparato a pensare e a lavorare indipendentemente, troverà sicuramente la propria strada, e inoltre sarà in grado di adattarsi al progresso e ai mutamenti più di una persona la cui istruzione consiste principalmente nell'acquisizione di una conoscenza particolareggiata. (A. Einstein, Pensieri degli anni Difficili)
Non è sufficiente che all'uomo venga insegnato un lavoro specializzato. Può darsi che con quello egli divenga una specie di utile macchina, non una personalità armoniosamente sviluppata. È importante invece che lo studente impari a sentire vivamente i valori. Egli deve acquistare un vivo senso del bello e del bene morale. Altrimenti con tutta la sua conoscenza specializzata somiglierà più ad un cane bene addestrato che ad una persona armoniosamente sviluppata. (A. Einstein da "Idee e Opinioni")
Quale delle seguenti definizioni è coerente con i pensieri citati? Secondo Einstein l'educazione e gli studi dovrebbero avere un'impostazione:
A) umanistica
B) indipendente
C) scientifica
D) critica
E) apolitica
40. In molti casi l'altruismo che si riscontra tra gli animali ha una componente egoistica. Ciò avviene tutte le volte in cui tra i membri di una società esiste un rapporto di parentela. L'usignolo selvatico maschio canta a squarciagola lontano dal nido per attrarre su di sé l'attenzione dei predatori e deviarla dalla famiglia in formazione. Le caste sterili degli insetti sociali in generale hanno scelto la sterilità per allevare le uova e le larve loro sorelle. Un simile comportamento è in contrasto con la finalità del successo riproduttivo che ciascun individuo si propone, ma in realtà quello che conta, più che la sopravvivenza dell'individuo, è la sopravvivenza del gruppo familiare. Si è osservato che anche nei mammiferi un genitore trasmette i suoi geni alla generazione successiva non solo direttamente generando dei figli, ma anche favorendo la riproduzione di suoi parenti che hanno una parte di geni in comune con lui, proprio a causa della parentela (comportamento altruistico).
Su quali dei seguenti argomenti non sono fornite informazioni dal testo?
A) Su un comportamento degli insetti sociali
B) Sulla trasmissione genetica nei mammiferi
C) Sulla trasmissione genetica degli insetti sociali
D) Sull'altruismo tra i mammiferi
E) Sull'egoismo tra gli animali
41. La funzione del meccanismo cerebrale è quella di ricacciare la massima parte del passato nell'inconscio per introdurre nella coscienza solo ciò che può illuminare la situazione attuale, agevolare l'azione che si prepara, compiere un lavoro utile. Talvolta qualche ricordo non necessario riesce a passare di contrabbando per la porta socchiusa; e questi messaggeri dell'inconscio ci avvertono del carico che trasciniamo dietro di noi senza averne la consapevolezza (H. Bergson).
Quale delle seguenti affermazioni PUÒ essere dedotta dalla lettura di questo brano:
A) la funzione del meccanismo cerebrale è quella di ricacciare tutto il passato nell'inconscio
B) se un ricordo non necessario sfugge alla coscienza non può più essere ricuperato
C) tutti i ricordi vengono trattenuti nell'inconscio per permettere che venga di volta in volta introdotta nella coscienza quella parte di passato utile al presente
D) il passato è esclusivamente ciò che rimane bloccato nell'inconscio di ciascuno
E) il meccanismo celebrale cerca di trattenere nell'inconscio i ricordi non immediatamente utili all'azione pratica
42. A nulla di più dobbiamo badare che a non seguire, come le pecore, la schiera di coloro che ci precedono, andando non dove si deve andare, ma dove si va. Nulla in effetti ci induce in maggiori errori quanto il fatto che ci conformiamo a ciò che tutti vanno dicendo, ritenendo che le cose più giuste siano quelle che sono confortate da un più ampio assenso e di cui abbiamo molti esempi, così che non viviamo secondo ragione, ma secondo imitazione ... Ci perdiamo seguendo gli esempi altrui; potremo salvarci purché abbiamo il coraggio di separarci dalla massa. (Seneca, "De vita beata")
Quali delle seguenti contrapposizioni qui elencate è presente nel brano di Seneca qui riportato?
A) Esempio - ragionamento
B) Conformismo - originalità
C) Consuetudine - imprevedibilità
D) Coraggio - paura
E) Verità - errore
43. In Italia, a fronte dei sempre più numerosi articoli anti-fumo che compaiono sia su riviste specializzate sia su riviste a larga diffusione e della apparentemente accresciuta consapevolezza dei danni provocati dalla nicotina, la percentuale di fumatori è ancora assai alta. Una recente inchiesta, condotta su un campione di 6000 italiani, ha infatti rilevato che, malgrado il 70% della popolazione sia conscio dei danni che derivano dal fumo, nella fascia di età tra i 25 e i 45 anni più del 40% della popolazione continua a fumare. Le proiezioni sulla popolazione nei decenni futuri saranno per noi ancora sfavorevoli finché non si sarà trovata la corretta strategia su cui basare un'efficace campagna anti-fumo. In che modo e secondo quali programmi possiamo intervenire nella campagna anti-fumo? Quanto tempo va dedicato alla educazione dell'individuo in modo che la cessazione del fumo avvenga subito e non come conseguenza di una malattia respiratoria o cardiocircolatoria?
Scegliere tra i seguenti il titolo più idoneo al brano:
A) fumo e cancro
B) fumo e malattie cardio-vascolari
C) crescente diffusione del fumo in Italia
D) dedichiamo più articoli, su giornali e riviste, alla campagna anti-fumo
E) ruolo del medico nella campagna anti-fumo
44. La sequenza di questi aminoacidi costituisce un segnale che fa trattenere ogni ... all'interno della cellula. La trasfezione, cioè il trasferimento operato con tecniche di ingegneria genetica, del gene che produce tale sequenza in cellule infettate per esempio da un virus, potrebbe allora bloccare l'espressione sulla membrana cellulare di ... virali. In altre parole, la presenza indotta di questo gene in una cellula "intrappola" all'interno della cellula stessa ... del virus conferendo così alla cellula una sorta di protezione dalle conseguenze della infezione virale.
Dal testo è stata cancellata per 3 volte la stessa parola: quali delle seguenti (non declinate e senza articolo)?
A) Microrganismo
B) DNA
C) Proteina
D) Cromosoma
E) Molecola
45. "Numerosi sono gli elementi a favore dell'uso del computer nella didattica medica. Uniformandosi alle direttive CEE, la Tab. XVIII stabilisce che le ore di apprendimento nel corso di laurea in Medicina e Chirurgia siano non inferiori a 5500. Qualora tradotto in lezioni formali, questo elevato impiego di tempo da parte degli studenti e dei docenti provoca un notevole affaticamento fisico ed intellettuale di entrambi. In questo contesto, l'apprendimento mediante computer rappresenta un valido supporto a sostegno e in alternativa alla didattica formale".
Quale delle seguenti affermazioni può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) L'uso del computer nell'università ha esclusivamente una funzione di sostegno alla didattica tradizionale
B) È necessario ridurre le ore di apprendimento
C) L'uso del computer può sostituire in parte la didattica formale
D) È possibile che le ore di apprendimento vengano ridotte a meno di 5500
E) La Tab. XVIII impone l'uso del computer nella didattica medica
46. In questa sequenza, UNO dei cinque brani NON è coerente con gli altri. Quale?
A) Negli ultimi due anni il test di identificazione mediante il DNA ha quasi sostituito quello sui gruppi sanguigni nelle perizie legali per l'attribuzione della paternità. La tecnica si basa su metodologie sviluppate per identificare geni responsabili di malattie genetiche ed utilizza microrganismi quali i batteri come strumenti di "ingegneria" genetica.
B) Il trasferimento di DNA nei batteri può avvenire in tre modi diversi: la trasformazione che comporta l'assunzione di DNA libero da parte del batterio, la trasposizione e la coniugazione, che comportano entrambe il trasferimento del DNA da un batterio ad un altro o per opera di un batteriofago o direttamente.
C) La caratterizzazione della sequenza di DNA può essere eseguita su campioni molto piccoli e con materiale biologico prelevato da molto tempo.
D) L'identificazione mediante il DNA attribuisce ad ogni individuo un codice genetico unico che si può paragonare alle impronte digitali.
E) Una delle principali varianti introdotte nei laboratori, ai fini dell'attribuzione, è stato quello di saggiare più sistemi genetici (gruppi sanguigni, sequenze di DNA, ecc.) contemporaneamente, in modo da aumentare l'affidabilità del test di attribuzione della paternità.
47. L'educazione sanitaria deve già iniziare nei programmi della scuola materna.
Se non si modificano le abitudini sanitarie sin dalla più tenera età, non si può sperare di migliorare in futuro la salute degli adulti e degli anziani. Gli investimenti in programmi di educazione sanitaria nell'età prescolare possono essere utili per la società intera e comportare un risparmio di spesa per l'assistenza.
A quale conclusione è corretto pervenire in base a quanto su riportato?
A) L'educazione sanitaria dei bambini non è utile per loro
B) L'educazione sanitaria dei bambini produce posti di lavoro
C) La società dovrebbe ridurre le spese dell'assistenza per indurre i cittadini a provvedere in proprio
D) L'incapacità di attuare un programma di educazione sanitaria è stata causata dalla recessione
E) L'educazione sanitaria dei bambini può essere utile sia a loro singolarmente sia alla società
48. Mediamente il 60% del peso dell'uomo è costituito da acqua. Nel corso della vita questa percentuale varia e tende a ridursi dalla nascita alla vecchiaia. Si supponga che una sostanza, ad esempio un farmaco, sia capace di diffondersi liberamente in tutta l'acqua corporea. Per ottenerne un'identica concentrazione in un bambino, in un adulto e in un anziano, se ne dovrà somministrare una quantità, relativamente al peso corporeo (una sola delle possibilità è CORRETTA):
A) identica nei tre soggetti
B) maggiore nell'anziano che nel bambino
C) maggiore nel bambino che nell'adulto
D) minore nell'adulto che nell'anziano
E) maggiore nell'adulto che nel bambino
49. La talassemia è una malattia ereditaria che deve la sua diffusione in molte parti del mondo ad una proprietà particolare: provoca un'alterazione dei globuli rossi del sangue che rende più difficile al parassita che causa la malaria di
allignarvi. Ecco dunque la malattia divenire potenzialmente benefica nelle zone in cui la malaria è frequente. Ma solo gli individui che ricevono il gene della talassemia da uno dei due genitori e il gene normale dall'altro sono "portatori sani", cioè non hanno sintomi patologici e resistono meglio del resto della popolazione agli attacchi della malaria. Di conseguenza in presenza di malaria i portatori sani muoiono meno degli individui che non hanno il gene della talassemia e trasmettono ai figli la resistenza. Il gene quindi aumenta di frequenza una generazione dopo l'altra, e quando vi sono parecchi portatori sani diventa più probabile che due di essi si sposino e generino un figlio affetto da talassemia.
Quale delle seguenti informazioni è DEDUCIBILE dal testo?
A) I malati di malaria sono più esposti alla talassemia
B) I malati di talassemia resistono alla malaria che però trasmettono ai figli
C) I portatori del gene della malaria possono trasmetterlo ai figli
D) I portatori del gene della talassemia sono più resistenti alla malaria
E) I portatori del gene della talassemia sono più resistenti alla malaria ma più esposti ad altre malattie
50. In generale le grandi scimmie antropomorfe (gorilla, orangutan, scimpanzé) sono caratterizzate, rispetto alle scimmie più lontane dall'uomo, da una maggior tendenza alla innovazione e da una minor ripetitività. Le grandi scimmie mostrano inoltre un'elevata tendenza a generalizzare ed a "inventare" risposte originali usando strategie di tipo astratto. Ad esempio le scimmie antropomorfe fanno uso di strumenti rudimentali, intuiscono che un bastone può essere usato per raggiungere del cibo inaccessibile o per minacciare e percuotere un avversario. La capacità di ricombinare ed associare elementi diversi e di creare nuove soluzioni è una caratteristica dei primati e delle grandi scimmie, che differiscono quindi dalle altre scimmie e mammiferi più per creatività che per le prestazioni raggiunte in condizioni sperimentali, basate su tecniche di condizionamento o apprendimento. Una delle novità più importanti che derivano dal maggior sviluppo della corteccia cerebrale consiste nella varietà di azioni e di cose che un animale può compiere con un oggetto.
Dalla lettura di questo brano si evince che una sola è la risposta CORRETTA: quale?
A) Le grandi scimmie rivelano in condizioni sperimentali un apprendimento decisamente superiore a quello delle scimmie più lontane dall'uomo
B) Le tecniche di condizionamento danno risultati decisamente migliori con le grandi scimmie e i primati
C) Le grandi scimmie associano l'uso di un medesimo strumento a più funzioni
D) Le grandi scimmie, pur più evolute delle altre, non sono capaci di usare strategie risolutive di tipo astratto, caratteristiche della mente umana
E) La varietà di comportamenti non differisce sostanzialmente tra le grandi scimmie e le altre
51. ... due emigranti, due contadini, traversavano l'oceano su un piroscafo traballante. Uno di questi contadini dormiva nella stiva, l'altro stava sul ponte e si accorgeva che c'era una gran burrasca con delle onde altissime e che il piroscafo oscillava. E allora questo contadino, impaurito, domanda ad un marinaio: "Ma siamo in pericolo?" E questo dice: "Se continua questo mare, tra mezz'ora il bastimento affonda". Allora lui corre nella stiva e dice: "Beppe! Beppe! Beppe!" "Che c'è?" "Se continua questo mare, tra mezz'ora il bastimento affonda!" Quello allora: "Che m'importa? Non è mica mio!". (Pietro Calamandrei)
Una sola delle interpretazioni qui proposta è CORRETTA: con quest'apologo Pietro Calamandrei ammonisce a considerare :
A) il dramma dell'emigrazione contadina
B) la stupidità di chi dorme in viaggio
C) la scarsa solidarietà tra i diseredati
D) l'angoscia di chi teme il mare
E) l'insensatezza dell'indefferentismo politico
52. La morte verrà dal computer. Sarà lui a decidere se il paziente deve morire. Non è fantascienza, ma la controversa idea del Primario del reparto di Terapia Intensiva - nel quale si praticano cure molto complesse, tecnologicamente avanzate, ma molto costose e nel quale la mortalità è ancora elevata - di un ospedale londinese. Il medico in questione - secondo l'inviato a Londra della Stampa (25/8/94) - avrebbe deciso che in futuro la diagnosi definitiva, con una valutazione delle probabilità di sopravvivenza del paziente, dovrebbe essere elettronica: chiunque poi risultasse avere meno di tre mesi di vita davanti a sé, dovrebbe essere subito abbandonato al suo destino. Per ottenere una valutazione di questo genere basta fornire alla macchina una lunga lista di dati sui precedenti del paziente e sulle sue attuali condizioni, più una serie di parametri fissi (dai dati fisici all'età) e in pochi attimi il computer valuterà le possibilità statistiche della sua salvezza.
Dalle prove eseguite risulterebbe che il computer azzecca le valutazioni nel 95/96% dei casi. Il programma per il computer esiste già ed è stato messo a punto negli Stati Uniti, ma per aiutare i medici nel loro lavoro, fornendo un supporto statistico al trattamento che essi intraprendono, e per non condannare i casi più gravi. È un coro di proteste - prosegue l'articolo - quello che si è levato dai medici dello stesso ospedale dove è stata fatta la proposta, della British Medical Association e soprattutto dai pazienti che un giorno potrebbero finire in terapia intensiva. Secondo il quotidiano, gli argomenti adotti a sua difesa dall'autore di questa controversa proposta sono innanzitutto di ordine finanziario: le economie che gli sono state imposte lo costringerebbero a scegliere tra la riduzione del numero di pazienti e la limitazione della lunghezza delle cure. Alla domanda "e quel rimanente 4 o 5% dei casi con previsione sbagliata, quei condannati che potrebbero invece salvarsi?", la risposta sarebbe stata: "è uno scarto minimo, decisamente inferiore al possibile errore dei medici." Al direttore finanziario dell'ospedale, che tagliando corto, aveva affermato "le economie si possono fare in un altro modo", il primario avrebbe ribattuto: "Fino a quanto denaro pubblico allora posso spendere, sapendo che il paziente è destinato a morire?"
Alla proposta di cui sopra possono essere fatte numerose obiezioni razionali, morali e legali. Tra le seguenti, UNA NON è sostenibile da nessuno di questi punti di vista: quale?
A) Nessun medico può decidere se vale la pena o meno di tentare di salvare la vita di un paziente che chiede di essere curato
B) I pazienti si affidano al medico nella fiducia che questi sfrutti al massimo le possibilità di curarli al meglio
C) Il non prendere aprioristicamente in considerazione una sia pur esigua possibilità di successo (chi deciderà poi che è esiguo un 3% piuttosto che un 9% o un 20%?) infrange il tacito patto di fiducia tra medico e paziente
D) Un criterio di questo genere stabilisce una differenza tra chi non potrebbe e chi potrebbe investire anche una fortuna su una pur esigua probabilità di sopravvivenza
E) Un computer non potrà mai affiancarsi al medico supportandolo nella valutazione di situazioni molto complesse come quelle della probabilità di sopravvivenza del paziente
53. La morte verrà dal computer. Sarà lui a decidere se il paziente deve morire. Non è fantascienza, ma la controversa idea del Primario del reparto di Terapia Intensiva - nel quale si praticano cure molto complesse, tecnologicamente avanzate, ma molto costose e nel quale la mortalità è ancora elevata - di un ospedale londinese. Il medico in questione - secondo l'inviato a Londra della Stampa (25/8/94) - avrebbe deciso che in futuro la diagnosi definitiva, con una valutazione delle probabilità di sopravvivenza del paziente, dovrebbe essere elettronica: chiunque poi risultasse avere meno di tre mesi di vita davanti a sé, dovrebbe essere subito abbandonato al suo destino. Per ottenere una valutazione di questo genere basta fornire alla macchina una lunga lista di dati sui precedenti del paziente e sulle sue attuali condizioni, più una serie di parametri fissi (dai dati fisici all'età) e in pochi attimi il computer valuterà le possibilità statistiche della sua salvezza.
Dalle prove eseguite risulterebbe che il computer azzecca le valutazioni nel 95/96% dei casi. Il programma per il computer esiste già ed è stato messo a punto negli Stati Uniti, ma per aiutare i medici nel loro lavoro, fornendo un supporto statistico al trattamento che essi intraprendono, e per non condannare i casi più gravi. È un coro di proteste - prosegue l'articolo - quello che si è levato dai medici dello stesso ospedale dove è stata fatta la proposta, della British Medical Association e soprattutto dai pazienti che un giorno potrebbero finire in terapia intensiva. Secondo il quotidiano, gli argomenti adotti a sua difesa dall'autore di questa controversa proposta sono innanzitutto di ordine finanziario: le economie che gli sono state imposte lo costringerebbero a scegliere tra la riduzione del numero di pazienti e la limitazione della lunghezza delle cure. Alla domanda "e quel rimanente 4 o 5% dei casi con previsione sbagliata, quei condannati che potrebbero invece salvarsi?", la risposta sarebbe stata: "è uno scarto minimo, decisamente inferiore al possibile errore dei medici." Al direttore finanziario dell'ospedale, che tagliando corto, aveva affermato "le economie si possono fare in un altro modo", il primario avrebbe ribattuto: "Fino a quanto denaro pubblico allora posso spendere, sapendo che il paziente è destinato a morire?"
Ipotizzando che la discussa proposta sopra riportata debba essere considerata NON come operativa, ma soltanto come una provocazione polemica, identificare tra quelle sottoelencate l'UNICA motivazione inappropriata ed incongruente con questa interpretazione della proposta stessa:
A) cercare di ottenere un finanziamento maggiore, dimostrando a quali conseguenze possa portare una situazione economica troppo precaria
B) dimostrare le conseguenze alle quali può portare, in campo sanitario, l'applicazione rigida di un criterio puramente economico
C) denunciare i misfatti che inevitabilmente conseguono all'impiego dell'informatica in campo sanitario
D) coinvolgere l'opinione pubblica, spesso restia ad accettare oneri consistenti per la sanità, mostrando cosa può comportare l'economia mal intesa in questo campo
E) dimostrare come il progresso tecnologico significhi spesso una rapida espansione della spesa sanitaria, senza che ne conseguano risultati immediatamente consistenti
54. "In un passo della Repubblica, Platone diceva che neppure una banda di briganti o di ladri potrebbe mettersi insieme e portare a termine una malefatta qualsiasi, se non rispettasse nel suo interno le regole della giustizia (...). Queste regole tendono a far sì che gli uomini, invece di ammazzarsi e nuocersi a vicenda, possano vivere insieme e progettare e coordinare le attività da cui dipende la loro vita nel mondo. Tendono altresì ad eliminare i conflitti o a diminuirli o a stabilire criteri per la loro soluzione pacifica; nonché a favorire e dirigere certe trasformazioni dei moduli cui si conforma la vita associata o ad escluderne altre." (Nicola Abbagnano: La Stampa, 1966)
Questa concezione attribuisce alle regole che costituiscono la giustizia o, in generale, la vita morale, un carattere (individuare la definizione ADEGUATA al testo proposto):
A) assoluto
B) funzionale
C) trascendente
D) naturale
E) relativo al momento storico
55. Quale dei seguenti verbi ha il significato più simile ad "asserire"?
A) Affermare
B) Rispondere con sicurezza
C) Dimostrare
D) Riferire
E) Assentire
56. Tra le novelle di Verga "La chiave d'oro" è una delle più belle e delle meno conosciute. Ecco il racconto di Verga riassunto da Sciascia: un povero ladro di olive viene ammazzato da un campiere, nella proprietà di un canonico; il campiere, una specie di mafioso, scappa: e il canonico resta a far fronte alla "giustizia", cioè a un giudice che arriva minaccioso accompagnato da medico, cancelliere e sbirri. Fatto il sopralluogo, il Giudice accetta "un boccone": vale a dire un pranzo abbondante e accurato, che finisce col caffè "fatto con la macchina" e un moscadello vecchio "che avrebbe resuscitato un morto" (ma non quel povero morto rimasto sotto l'olivo). Il giorno dopo, un messo viene a dire al canonico che il Sig. Giudice aveva perso nel frutteto la chiave dell'orologio: "e che la cercassero bene che doveva esserci di certo". Il canonico capisce, compra una bella chiave d'oro da due onze, la manda al Giudice: "e il processo andò liscio per la sua strada", il canonico indenne, il campiere indultato poi da Garibaldi. E il canonico usava poi dire al Giudice: "Fu un galantuomo! Perché invece di perdere la sola chiave, avrebbe potuto farmi cercare anche l'orologio e la catena" ... E alla non fatta giustizia del Giudice borbonico, succede l'indulto di Garibaldi. La parabola si compie spietatamente, tremendamente, con questa frase: "nel frutteto sotto l'albero vecchio dove è sepolto il ladro delle ulive, vengono cavoli grossi come teste di bambini" (da L. Sciascia "Cruciverba").
Il racconto di Verga secondo Sciascia è (UNA sola delle definizioni qui elencate è esatta):
A) un racconto poliziesco
B) una ricostruzione storica
C) un memoriale
D) un apologo
E) una fiaba
57. Si è concluso, a giugno 1990, l'anno di presidenza italiana del programma europeo EUREKA, e i dati per giudicarlo sembrano esserci tutti. Sono stati approvati infatti 91 nuovi progetti, che vanno ad aggiungersi ai 297 già in corso al termine del primo quinquennio di questa esperienza europea nel campo della ricerca di tecnologie competitive. Il volume complessivo di affari per i 19 paesi aderenti supera i 7700 milioni di ECU, pari a oltre 11.500 miliardi di lire, con il coinvolgimento di circa 2000 partecipanti. Dei 91 progetti approvati, 37 sono orientati a problematiche ambientali, 23 sono a direzione italiana, altri 17 vedono l'Italia partecipe: l'impegno finanziario complessivo del nostro paese è di circa 300 milioni di ECU.
Qual è, in lire, l'impegno finanziario dell'Italia?
A) 450 milioni
B) 4500 milioni
C) 45 miliardi
D) 450 miliardi
E) 4500 miliardi
58. "Hanno occupato l'ozio di qualche lettore: a questo tutti gli scritti si riducono; e da Talete fino ai ... delle nostre università, e fino ai più chimerici ..., e ai loro..., nessun filosofo ha avuto influenza sui costumi degli ... della propria via. Perché? Per il fatto che gli ... si comportano secondo il costume e non secondo la metafisica". (Voltaire, Il filosofo ignorante).
Dal testo sono state espuntate 5 parole elencate qui sotto in diversa successione: indicare la serie che risponde alle esigenze logiche del testo:
A) ragionatori, professori, plagiari, uomini, abitanti
B) professori, plagiari, ragionatori, uomini, abitanti
C) ragionatori, professori, plagiari, abitanti, uomini
D) professori, ragionatori, plagiari, abitanti, uomini
E) plagiari, ragionatori, professori, abitanti, uomini
59. Leporello: "Notte e giorno faticar per chi nulla sa gradir; pioggia e vento sopportar, mangiar male e mal dormir ... Voglio fare il gentiluomo, e non voglio più servir. Oh che caro galantuomo! Vuol star dentro con la bella, ed io far la sentinella! Ma mi par ... che venga gente; non mi voglio far sentir." (Da Ponte - Mozart, Don Giovanni, atto I, scena I)
Una delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo: in questa scena, la prima dell'opera, il servo di Don Giovanni, Leporello:
A) confronta la condizione di servitore con quella di gentiluomo
B) rivela che il suo nobile padrone, nonostante tutto, gli è caro
C) si propone di cambiare vita
D) spiega quale sia l'occupazione del suo padrone
E) è offeso dall'ingratitudine di Don Giovanni
60. "Gli uomini, non avendo potuto guarire la morte, la miseria, l'ignoranza, hanno creduto meglio, per essere felici, di non pensarci". "L'uomo è manifestamente nato a pensare; qui sta tutta la sua dignità e tutto il suo pregio; e tutto il suo dovere sta nel pensare rettamente".
Individuare quale delle seguenti illazioni è da considerare arbitraria in quanto NON deducibili dai testi citati di Pascal.
A) L'ignoranza non impedisce la felicità
B) L'uomo, non potendo evitarla, ha il dovere morale di non pensare alla morte
C) Per essere felice l'uomo evita il pensiero della morte
D) La dignità dell'uomo è intimamente connessa all'esercizio del pensiero
E) Non usare rettamente il pensiero è per l'uomo una colpa
61. Le infezioni urinarie sono molto diffuse: circa 20% delle donne ha, almeno una volta nella vita, sintomi di malattia; negli USA, le visite mediche collegate alle infezioni urinarie supererebbero annualmente i 5 milioni. L'infezione può interessare tutto o parte dell'apparato urinario ed essere sintomatica o asintomatica; in quest'ultimo caso si presenta talora solo con una batteriuria (presenza di batteri nelle urine) che, essendo l'unico segno di anormalità, è definita come "isolata". Le forme sintomatiche sono molto fastidiose - i disturbi più comuni sono bruciori intensi alla minzione (emissione delle urine) e frequenti stimoli ad urinare, anche ogni pochi minuti - e talora pericolose; per contro, le batteriurie isolate (che possono anche essere la conseguenza di un'infezione non correttamente trattata) sono in genere ben tollerate soggettivamente, pur con il rischio di un aggravamento, con comparsa di una sintomatologia di varia entità, o della subdola induzione di gravi lesioni del rene e/o delle vie urinarie. Specie nel bambino e nell'anziano, oltre al significato di malattia, queste infezioni - specialmente se recidivanti - hanno talora anche quello di spia di una situazione che favorisce l'impianto dei germi nell'apparato urinario. Alcune di queste anormalità (come ad esempio lesioni ostruttive al deflusso urinario, congenite od acquisite), se non corrette in tempo, sono capaci di causare gravi danni al rene.
Nel soggetto sano le urine contenute in vescica sono sterili (ciò può essere facilmente dimostrato con un prelievo diretto delle urine in vescica con un catere o con una puntura sovrapubica, metodi che peraltro non sono impiegati in routine) e ritrovarvi dei batteri ha significato di infezione. Nelle urine emesse spontaneamente sono invece presenti normalmente dei batteri, che provengono dal tratto più distale delle vie urinarie che collega la vescica all'esterno, l'uretra, sulla cui superficie sono fisiologicamente presenti.
Nello studio delle infezioni urinarie la dimostrazione della presenza dei germi nelle urine, la loro identificazione e la determinazione della loro sensibilità ad agenti antibatterici è, ovviamente, di fondamentale importanza.
Nella pratica clinica, per superare il problema posto dalla contaminazione che avviene durante la minzione, si ricorre a tecniche di conteggio batterico, che si basano sul rilievo che in caso di contaminazione durante la minzione si ha una positività a bassi conteggi (100/mL o più, in genere, comunque, meno di 10.000/mL); quando invece i germi sono già presenti in vescica (e vi è cioè l'infezione urinaria), in genere essi vanno incontro ad una rapida moltiplicazione che ne aumenta il numero in maniera esponenziale: se si ha l'avvertenza di seguire il conteggio su urine rimaste per un certo numero di ore in vescica (in genere: almeno cinque), in caso di infezione, si avranno pertanto conteggi elevati (100.000/mL o più) ed il test è definito come positivo.
Un conteggio di 100.000 germi/mL nell'85% dei casi significa che vi è un'infezione; la probabilità si avvicina al 100% se la positività di oltre 100.000 batteri/mL è accertata su tre urine diverse. Per questi motivi, una corretta esecuzione del test prevede che si utilizzi preferibilmente l'urina della prima minzione del mattino (dopo almeno 5 ore dall'ultima minzione), che le urine siano raccolte in un recipiente sterile, e che siano conservate a freddo prima dell'esecuzione dell'esame, per evitare che durante questa attesa avvenga una moltiplicazione batterica.
In base al testo UNA sola risposta tra le cinque seguenti è CORRETTA: quale?
A) La presenza di 102 germi/mL in un conteggio batterico eseguito su un campione di urine ottenuto a caso nel corso della giornata consente di escludere con sicurezza un'infezione urinaria
B) Un conteggio urinario di 105 germi/mL è sicuramente segno d'infezione
C) Un conteggio urinario di 105 germi/mL ottenuto casualmente in un giovane del tutto asintomatico, può essere considerato come un dato trascurabile
D) Un conteggio urinario di 105 germi/mL ottenuto casualmente in un soggetto apparentemente sano, del tutto asintomatico, richiede la ripetizione dell'esame per una conferma prima del trattamento
E) Siccome le infezioni urinarie trascurate possono essere pericolose, un conteggio urinario di 105 germi/mL ottenuto casualmente in un paziente del tutto asintomatico, richiede sempre un trattamento energico
62. Le infezioni urinarie sono molto diffuse: circa 20% delle donne ha, almeno una volta nella vita, sintomi di malattia; negli USA, le visite mediche collegate alle infezioni urinarie supererebbero annualmente i 5 milioni.
L'infezione può interessare tutto o parte dell'apparato urinario ed essere sintomatica o asintomatica; in quest'ultimo caso si presenta talora solo con una batteriuria (presenza di batteri nelle urine) che, essendo l'unico segno di anormalità, è definita come "isolata". Le forme sintomatiche sono molto fastidiose - i disturbi più comuni sono bruciori intensi alla minzione (emissione delle urine) e frequenti stimoli ad urinare, anche ogni pochi minuti - e talora pericolose; per contro, le batteriurie isolate (che possono anche essere la conseguenza di un'infezione non correttamente trattata) sono in genere ben tollerate soggettivamente, pur con il rischio di un aggravamento, con comparsa di una sintomatologia di varia entità, o della subdola induzione di gravi lesioni del rene e/o delle vie urinarie. Specie nel bambino e nell'anziano, oltre al significato di malattia, queste infezioni - specialmente se recidivanti - hanno talora anche quello di spia di una situazione che favorisce l'impianto dei germi nell'apparato urinario. Alcune di queste anormalità (come ad esempio lesioni ostruttive al deflusso urinario, congenite od acquisite), se non corrette in tempo, sono capaci di causare gravi danni al rene.
Nel soggetto sano le urine contenute in vescica sono sterili (ciò può essere facilmente dimostrato con un prelievo diretto delle urine in vescica con un catere o con una puntura sovrapubica, metodi che peraltro non sono impiegati in routine) e ritrovarvi dei batteri ha significato di infezione. Nelle urine emesse spontaneamente sono invece presenti normalmente dei batteri, che provengono dal tratto più distale delle vie urinarie che collega la vescica all'esterno, l'uretra, sulla cui superficie sono fisiologicamente presenti.
Nello studio delle infezioni urinarie la dimostrazione della presenza dei germi nelle urine, la loro identificazione e la determinazione della loro sensibilità ad agenti antibatterici è, ovviamente, di fondamentale importanza. Nella pratica clinica, per superare il problema posto dalla contaminazione che avviene durante la minzione, si ricorre a tecniche di conteggio batterico, che si basano sul rilievo che in caso di contaminazione durante la minzione si ha una positività a bassi conteggi (100/mL o più, in genere, comunque, meno di 10.000/mL); quando invece i germi sono già presenti in vescica (e vi è cioè l'infezione urinaria), in genere essi vanno incontro ad una rapida moltiplicazione che ne aumenta il numero in maniera esponenziale: se si ha l'avvertenza di seguire il conteggio su urine rimaste per un certo numero di ore
in vescica (in genere: almeno cinque, in caso di infezione, si avranno pertanto conteggi elevati (100.000/mL o più) ed il test è definito come positivo.
Un conteggio di 100.000 germi/mL nell'85% dei casi significa che vi è un'infezione; la probabilità si avvicina al 100% se la positività di oltre 100.000 batteri/mL è accertata su tre urine diverse. Per questi motivi, una corretta esecuzione del test prevede che si utilizzi preferibilmente l'urina della prima minzione del mattino (dopo almeno 5 ore dall'ultima minzione), che le urine siano raccolte in un recipiente sterile, e che siano conservate a freddo prima dell'esecuzione dell'esame, per evitare che durante questa attesa avvenga una moltiplicazione batterica.
In base alle informazioni riportate nel brano, UNA sola delle risposte è ERRATA: quale?
A) Specialmente nei bambini e negli anziani, infezioni urinarie recidivanti giustificano la ricerca di una lesione congenita od acquisita del rene o delle vie escretrici
B) La frequenza di infezioni urinarie nella donna in età fertile è così comune che non merita tenerne conto
C) Nella pratica clinica, la prescrizione di un conteggio batterico sulle urine non è razionalmente giustificata solo dal riscontro di sintomi clinici di infezione urinaria (bruciori, stimoli frequenti alla minzione, ecc.)
D) La corretta esecuzione di un conteggio batterico richiede che siano date al paziente precise istruzioni sulle modalità di raccolta e conservazione del campione da esaminare
E) Ritardare di alcune ore la consegna al laboratorio del campione urinario da esaminare, mantenendolo a temperatura ambiente, può rendere falsamente positivi i risultati del conteggio batterico
63. Le infezioni urinarie sono molto diffuse: circa 20% delle donne ha, almeno una volta nella vita, sintomi di malattia; negli USA, le visite mediche collegate alle infezioni urinarie supererebbero annualmente i 5 milioni.
L'infezione può interessare tutto o parte dell'apparato urinario ed essere sintomatica o asintomatica; in quest'ultimo caso si presenta talora solo con una batteriuria (presenza di batteri nelle urine) che, essendo l'unico segno di anormalità, è definita come "isolata". Le forme sintomatiche sono molto fastidiose - i disturbi più comuni sono bruciori intensi alla minzione (emissione delle urine) e frequenti stimoli ad urinare, anche ogni pochi minuti - e talora pericolose; per contro, le batteriurie isolate (che possono anche essere la conseguenza di un'infezione non correttamente trattata) sono in genere ben tollerate soggettivamente, pur con il rischio di un aggravamento, con comparsa di una sintomatologia di varia entità, o della subdola induzione di gravi lesioni del rene e/o delle vie urinarie. Specie nel bambino e nell'anziano, oltre al significato di malattia, queste infezioni - specialmente se recidivanti - hanno talora anche quello di spia di una situazione che favorisce l'impianto dei germi nell'apparato urinario. Alcune di queste anormalità (come ad esempio lesioni ostruttive al deflusso urinario, congenite od acquisite), se non corrette in tempo, sono capaci di causare gravi danni al rene.
Nel soggetto sano le urine contenute in vescica sono sterili (ciò può essere facilmente dimostrato con un prelievo diretto delle urine in vescica con un catetere o con una puntura sovrapubica, metodi che peraltro non sono impiegati in routine) e ritrovarvi dei batteri ha significato di infezione. Nelle urine emesse spontaneamente sono invece presenti normalmente dei batteri, che provengono dal tratto più distale delle vie urinarie che collega la vescica all'esterno, l'uretra, sulla cui superficie sono fisiologicamente presenti.
Nello studio delle infezioni urinarie la dimostrazione della presenza dei germi nelle urine, la loro identificazione e la determinazione della loro sensibilità ad agenti antibatterici è, ovviamente, di fondamentale importanza. Nella pratica clinica, per superare il problema posto dalla contaminazione che avviene durante la minzione, si ricorre a tecniche di conteggio batterico, che si basano sul rilievo che in caso di contaminazione durante la minzione si ha una positività a bassi conteggi (100/mL o più, in genere, comunque, meno di 10.000/mL); quando invece i germi sono già presenti in vescica (e vi è cioè l'infezione urinaria), in genere essi vanno incontro ad una rapida moltiplicazione che ne aumenta il numero in maniera esponenziale: se si ha l'avvertenza di seguire il conteggio su urine rimaste per un certo numero di ore
in vescica (in genere: almeno cinque, in caso di infezione, si avranno pertanto conteggi elevati (100.000/mL o più) ed il test è definito come positivo.
Un conteggio di 100.000 germi/mL nell'85% dei casi significa che vi è un'infezione; la probabilità si avvicina al 100% se la positività di oltre 100.000 batteri/mL è accertata su tre urine diverse. Per questi motivi, una corretta esecuzione del test prevede che si utilizzi preferibilmente l'urina della prima minzione del mattino (dopo almeno 5 ore dall'ultima minzione), che le urine siano raccolte in un recipiente sterile, e che siano conservate a freddo prima dell'esecuzione dell'esame, per evitare che durante questa attesa avvenga una moltiplicazione batterica.
In base alle informazioni riportate, UNA sola delle risposte è CORRETTA: quale?
A) Ritrovare un conteggio sulle urine di 102 germi/mL in un paziente con forti bruciori e frequentissimi stimoli alla minzione permette di escludere la diagnosi di infezione urinaria
B) Se, in tre uroculture eseguite sulle prime urine del mattino, si ritrova un conteggio di 103 germi/mL, una diagnosi di infezione urinaria è praticamente certa
C) Il prelievo delle urine con catetere, manovra che evita la contaminazione, è comune prassi di raccolta per eseguire il conteggio batterico
D) Durante la raccolta delle urine per il conteggio batterico il paziente non deve assolutamente bere
E) Dato il principio sul quale si basa, il conteggio batterico urinario non è utilizzato per mettere in evidenza le infezioni esclusivamente localizzate all'uretra
64. "Durante gli otto anni della presidenza di Ronald Reagan, le casse del tesoro americano si sono svuotate: da un lato la spesa, specie quella militare, è andata alle stelle, dall'altro è stata ridotta drasticamente l'imposizione fiscale. Bush ha ereditato un buco di circa tremila miliardi di dollari, ma sperava di raddrizzare il timone attraverso tagli graduali alle spese. All'inizio il deficit sembrava sotto controllo, ma negli ultimi mesi si è liberato di ogni briglia. Sulle finanze di Washington hanno pesato negativamente tre fattori: primo, la salita dei tassi di interesse, che ha costretto il Tesoro a pagare di più per il rifinanziamento del debito americano; secondo, l'accentuarsi della crisi delle casse di risparmio, il cui salvataggio si sta rivelando molto più costoso delle previsioni; infine, le entrate fiscali che in occasione della denuncia dei redditi, il 15 aprile scorso, sono state inferiori alle aspettative".
La Amministrazione Reagan ha lasciato un grosso deficit del bilancio degli U.S.A. perché:
A) è aumentato il tasso di interesse
B) la spesa militare è stata eccessiva e le imposte sono state ridotte
C) quest'anno le entrate fiscali sono state minori delle aspettative
D) Bush non è riuscito, con tagli alla spesa, a colmare un "buco" di 3000 miliardi di dollari
E) le casse di risparmio erano in crisi
65. Il controllo domiciliare della glicemia nei soggetti diabetici è oggi reso possibile dall'uso di strisce reattive la cui lettura visiva (in mancanza di reflettometro portatile) fornisce risultati sufficientemente indicativi ai fini dell'aggiustamento terapeutico da parte del paziente stesso. Un errore in cui il paziente incorre comunemente è quello di sospendere il consueto trattamento con insulina poiché "salta i pasti" a causa della nausea e dell'inappetenza che accompagnano una malattia infettiva; ne consegue uno scompenso glicemico, talora con rischio di chetoacidosi. Tali episodi possono essere prevenuti istruendo opportunamente i pazienti diabetici sul comportamento da tenere nei casi di malattie non gravi, come l'influenza: assunzione di piccoli pasti frequenti, controllo della glicemia e della chetonuria a scadenze fisse, contatto con il medico.
Solo una affermazione tra le seguenti non è derivabile dalla lettura del testo:
A) i pazienti diabetici possono essere adeguatamente istruiti ai fini di una parziale autogestione della malattia
B) il diabete indebolisce le difese dell'organismo nei confronti delle malattie infettive
C) sospendere il trattamento insulinico è in ogni caso un rischio
D) è possibile misurare la glicemia a domicilio mediante strisce reattive, e tale tecnica è consigliabile al paziente
E) il diabetico non dovrebbe modificare la terapia senza il parere del medico
66. "La clemenza ... dovrebbe essere esclusa in una perfetta legislazione ... Si consideri che la clemenza è la virtù del legislatore e non dell'esecutore delle leggi; che deve risplendere nel codice, non già nei giudizi particolari; che il far vedere agli uomini che si posson perdonare i delitti e che la pena non ne è la necessaria conseguenza è un fomentare la lusinga dell'impunità, è un far credere che, potendosi perdonare, le condanne non perdonate siano piuttosto violenza della forza che emanazioni della giustizia. Siano dunque inesorabili le leggi, inesorabili gli esecutori di esse nei casi particolari ... (Cesare Beccaria).
Quale delle seguenti illazioni è da considerarsi arbitraria in quanto non deducibile dal testo di Beccaria?
A) C'è giustizia nei paesi in cui la legge viene sempre applicata senza cedimenti
B) La clemenza è virtù essenziale di chi formula le leggi
C) L'inesorabile applicazione delle leggi appare un atto di violenza se può essere temperata dalla clemenza
D) La clemenza è virtù essenziale di chi deve far rispettare le leggi
E) La pena deve chiaramente apparire la necessaria conseguenza dei delitti
67. Il signor ... mi diceva: "Le ragioni mi vengono in mente dopo: sulle prime, una cosa mi piace o mi spiace senza che ne sappia il motivo; eppure, mi spiace per il motivo che scopro più tardi". Ma io credo che non la cosa spiaccia per le ragioni che si trovano in un secondo tempo, bensì che queste ragioni vengano trovate solo perché la cosa spiace. (Blaise Pascal, Pensieri, 276)
Dal pensiero riportato risulta che il giudizio della ragione è (UNA sola definizione è CORRETTA) :
A) obiettivo
B) parziale
C) spassionato
D) autonomo
E) universale
68. Si immagini di percorrere, in auto, una strada rettilinea in un bosco. La velocità e la direzione del moto si possono dedurre dall'osservazione del movimento apparente delle piante del bosco: nella direzione del moto gli alberi sembrano dividersi gli uni dagli altri, in direzione perpendicolare al moto sembrano scorrere all'indietro e, infine, nella direzione dalla quale si proviene, gli alberi sembrano ricongiungersi. Lo stesso avviene nel nostro caso, anche se l'analogia è più complessa in quanto le stelle, a differenza degli alberi, possiedono un loro proprio moto: il calcolo statistico dei moti individuali di tutte le singole stelle rende appunto possibile mettere chiaramente in evidenza il fenomeno.
La similitudine riportata tende ad illustrare il movimento:
A) delle stelle
B) di un auto
C) delle piante
D) della galassia
E) del sole
69. Un giorno, ero allora liceale, un professore disse: "quando sarete innamorati, scriverete lettere bellissime". Se l'affermazione del professore fosse fondata, la storia della letteratura sarebbe in primo luogo formata da epistolari amorosi; invece non è così. Che strano. Nella vita ci si innamora da una a 12 volte, ma gli epistolari memorabili, quelli da tesi di laurea, da premio Nobel, saranno qualche decina, mettendo assieme tutte le letterature del mondo. (...) In realtà, chiunque abbia conosciuto innamorati - e capita a tutti - e si ricorda di se medesimo amoroso o amorosa, sa benissimo che chi è trafitto d'amore è un personaggio monotono, ripetitivo, dall'aggettivazione scialba e iterativa, emotivamente instabile, solipsita, convinto che l'oggetto del suo amore sia di interesse generale, e più stupito che irritato se nota una certa tendenza alla noia nei più cari e pazienti sodali. L'innamorato è socialmente una peste, un diluvio innocente, un farneticante, un ossessivo, e sebbene tutto ciò sia assai nobile e fondamentale dal punto di vista della storia psicologica specifica, non è credibile che costui sia in grado di produrre testi letterari interessanti. (...) Gli epistolari amorosi letterariamente eccitanti o erano scritti da perfetti mentitori, o erano opera di scrivani pagati per esprimere pene d'amore. Se qualcuno mi pagasse in modo esorbitante credo che potrei scrivere un epistolaria decente; forse meglio sarebbe scrivere le lettere di entrambi gli innamorati. (...) L'idea di fondo, cioè che "l'innamorato scrive troppo e male" mi pare sana. E non è solo probabile, ma pressoché certo che tutti gli epistolari siano o falsi o infinti: scritti da altri o scritti da una gelida anima letteraria. (...) Se ad esempio, a Carlo Bo, a Geno Pampaloni, ed a me, una lettera amorosa sembra bella, buona, letterariamente rimarchevole, al cuore amante della persona a cui è destinata restano poche soluzioni: viaggio per mare, convento, o porto d'armi, o quanto meno stiletto. A meno che non si tratti di qualcuno che si è affidato alla complicità di un onesto estraneo; un tale che scrive d'amore per soldi. Che è l'unica ragionevole ragione per scrivere d'amore, come sanno tutti i romanzieri. (da Giorgio Manganelli, Il rumore sottile della prosa, Adelphi, 1994)
Questo divertente e paradossale elzeviro di Manganelli è fondato su di una precisa concezione dei caratteri propri di un'opera letteraria. Identificate, tra le affermazioni sopra riportate, quella che NON è in accordo con le riflessioni dell'autore:
A) la sincerità del sentimento è un ostacolo quasi insormontabile per chi si esprime con intenzioni letterarie
B) la sincerità e la spontaneità non sono credibilmente caratteri di opere letterarie di valore
C) si ha bene ragione di dubitare fortemente che Francesco Petrarca sia stato veramente innamorato di Laura
D) gli innamorati tanto più sono sinceri ed appassionati, tanto più risultano poveri e ripetitivi nelle loro espressioni
E) l'avidità di denaro difficilmente può ispirare opere che esprimano efficacemente profondi sentimenti
70. Un giorno, ero allora liceale, un professore disse: "quando sarete innamorati, scriverete lettere bellissime". Se l'affermazione del professore fosse fondata, la storia della letteratura sarebbe in primo luogo formata da epistolari amorosi; invece non è così. Che strano. Nella vita ci si innamora da una a 12 volte, ma gli epistolari memorabili, quelli da tesi di laurea, da premio Nobel, saranno qualche decina, mettendo assieme tutte le letterature del mondo. (...) In realtà, chiunque abbia conosciuto innamorati - e capita a tutti - e si ricorda di se medesimo amoroso o amorosa, sa benissimo che chi è trafitto d'amore è un personaggio monotono, ripetitivo, dall'aggettivazione scialba e iterativa, emotivamente instabile, solipsita, convinto che l'oggetto del suo amore sia di interesse generale, e più stupito che irritato se nota una certa tendenza alla noia nei più cari e pazienti sodali. L'innamorato è socialmente una peste, un diluvio innocente, un farneticante, un ossessivo, e sebbene tutto ciò sia assai nobile e fondamentale dal punto di vista della storia psicologica specifica, non è credibile che costui sia in grado di produrre testi letterari interessanti. (...) Gli epistolari amorosi letterariamente eccitanti o erano scritti da perfetti mentitori, o erano opera di scrivani pagati per esprimere pene d'amore. Se qualcuno mi pagasse in modo esorbitante credo che potrei scrivere un epistolaria decente; forse meglio sarebbe scrivere le lettere di entrambi gli innamorati. (...) L'idea di fondo, cioè che "l'innamorato scrive troppo e male" mi pare sana. E non è solo probabile, ma pressoché certo che tutti gli epistolari siano o falsi o infinti: scritti da altri o scritti da una gelida anima letteraria. (...) Se ad esempio, a Carlo Bo, a Geno Pampaloni, ed a me, una lettera amorosa sembra bella, buona, letterariamente rimarchevole, al cuore amante della persona a cui è destinata restano poche soluzioni: viaggio per mare, convento, o porto d'armi, o quanto meno stiletto. A meno che non si tratti di qualcuno che si è affidato alla complicità di un onesto estraneo; un tale che scrive d'amore per soldi. Che è l'unica ragionevole ragione per scrivere d'amore, come sanno tutti i romanzieri. (da Giorgio Manganelli, Il rumore sottile della prosa, Adelphi, 1994)
Tra le note che chiariscono il significato che assumono alcuni termini nel testo del Manganelli, UNA offre una spiegazione SCORRETTA: quale?
A) Iterativo: ripetitivo
B) Solipsista: che fa del proprio io il centro di ogni interesse
C) Sodali: persone solidali, che esprimono la propria solidarietà
D) Farneticante: che appare in preda al delirio
E) Stiletto: arma piccola e acuminata
71. "Il clima della Valle d'Aosta presenta una notevole varietà, legata alla complessità morfologica del territorio; in genere il clima stesso può essere definito come semicontinentale di montagna, di tipo temperato freddo, con precipitazioni assai scarse, specie in autunno e in inverno: la piovosità è assai ridotta sopratutto nella parte centrale della valle (Aosta 580 mm di pioggia media annua, Saint Marcel 475 mm, circa la metà di Napoli). Ciò obbliga a ricorrere all'irrigazione artificiale delle colture".
Quale delle seguenti affermazioni PUÒ essere dedotta dalla lettura del brano?
A) L'irrigazione artificiale delle colture in Valle d'Aosta deve essere effettuata in autunno e in inverno
B) La piovosità media annua a Napoli è inferiore a 475 mm
C) La piovosità media annua a Napoli è di poco inferiore a 1 m
D) A Napoli non è necessario ricorrere all'irrigazione artificiale delle colture
E) A Napoli piove sempre più che ad Aosta
72. Richard C. Lewontin, eminente genetista di popolazioni dell'Università di Harvard, e Martin Kreitman, suo giovane collaboratore, stanno sequenziando un gene particolare in diverse varietà di Drosofila. La Drosofila è il celeberrimo moscerino della frutta che costituisce da oltre mezzo secolo il banco di prova preferito dei genetisti. Il gene di cui Kreitman e Lewontin stanno analizzando la sequenza dirige la sintesi di un enzima piuttosto banale, una deidrogenasi dell'alcool, ideale per cogliere le differenze genetiche, spesso infinitesime, tra individui di una stessa specie. In genetica queste differenze si chiamano polimorfismi. Il più noto caso nell'uomo è quello dei gruppi sanguigni (A, B, AB, O). Uno dei risultati più sorpendenti delle ricerche di Kreitman e Lewontin è che le regioni silenti dei geni, dette introni, mutano esattamente alla stessa frequenza delle regioni codificanti, dette esoni. Questi segmenti dormienti, che si trovano all'interno dei geni degli organismi superiori, non sono mai "tradotti" o "espressi" in prodotti finiti, cioè in proteine.
Delle seguenti affermazioni, una sola non è tratta dal brano. Quale?
A) La Drosofila è stata lungamente studiata dai genetisti
B) La deidrogenesi dell'alcool è un enzima
C) Le differenze genetiche tra individui di una stessa specie si chiamano polimorfismi
D) I polimorfismi dei gruppi sanguigni sono diversi da quelli degli enzimi
E) Le regioni dei geni si distinguono in introni ed esoni
73. Una recente stima compiuta negli U.S.A. ha valutato che il 10% della popolazione è destinata a soffrire di depressione con sintomatologia clinica nel corso della propria vita. Questa stima, che pure molti esperti considerano prudente, è più alta di quella che potrebbe essere fatta per altri paesi occidentali e per il Giappone - che pure hanno uno stile di vita analogo a quello degli U.S.A. - semplicemente perché i medici di questi paesi tendono a formulare meno facilmente la diagnosi di depressione, preferendo dire al paziente che è affetto da gastrite, insonnia, stanchezza psicofisica e così via, in realtà tutti sintomi che discendono dalla malattia psichiatrica principale.
La percentuale di individui destinati a soffrire di depressione viene valutata maggiore negli U.S.A. che in altri paesi occidentali ed in Giappone perché:
A) negli U.S.A. è maggiore il numero dei pazienti affetti da gastrite, insonnia o stanchezza psicofisica
B) lo stile di vita degli U.S.A. è analogo a quello degli altri paesi occidentali e del Giappone
C) la depressione è in realtà una conseguenza di altre affezioni, quali insonnia, stanchezza psicofisica, gastrite, etc.
D) gastrite, insonnia o stanchezza psicofisica sono, in realtà, tutti sintomi della depressione
E) i medici degli U.S.A. tendono a formulare più facilmente la diagnosi di depressione
74. "Durante la guerra qualcuno tentò di convincere un grande scienziato olandese che il potere veniva prima del diritto nella storia dell'uomo. - Non so confutare l'esattezza della vostra affermazione - egli rispose - ma so che non mi importerebbe di vivere in un tale mondo -. Dobbiamo pensare, sentire e agire come quest'uomo, rifiutandoci di accettare dei compromessi fatali!" (A. Einstein)
Quale delle seguenti deduzioni È AUTORIZZATA dal testo proposto?
A) Einstein è in grado di dimostrare che la giustizia è il risultato di imposizioni a cui l'umanità si è adattata
B) Einstein è in grado di dimostrare che la giustizia non è il risultato di imposizioni a cui l'umanità si è adattata
C) Einstein ritiene che lo scienziato non si possa sottrarre al compromesso con il potere sotto cui si opera, qualunque esso sia
D) Einstein è in grado di dimostrare che esiste un diritto naturale, da cui procede la giustizia
E) Einstein ritiene che tavolta si debba rifiutare ogni compromesso con il potere, anche quando qualunque forma di resistenza sembri destinata allo scacco
75. L'isola di Creta è in una posizione geografica particolarmente favorevole: allungandosi da Ovest a Est, è un ponte naturale dal Peloponneso all'Asia Minore. Il suo carattere prevalentemente montuoso consente lo sfruttamento del suolo soltanto in piccole zone: la fascia costiera Canea, la pianura di Eraclion, dove sorge Cnosso, la pianura orientale costiera dove c'è Zakros e la pianura di Mesarà, nella quale si trovano Festos e Haghia Triada. La disposizione stessa dei palazzi al centro delle aree pianeggianti mostra subito quale fosse la loro principale funzione: la raccolta dei prodotti agricoli e la loro ridistribuzione. Nel neolitico, con la trasformazione dell'uomo da cacciatore in agricoltore, il passaggio dall'insediamento più antico, in grotta, allo stanziamento all'aperto è molto probabilmente legato allo sviluppo dell'agricoltura. Dei primi insediamenti all'aperto, presumibilmente capanne di paglia e fango, non sono rimaste tracce. Le più antiche strutture risalgono al sub-neolitico/Minoico Antico I e testimoniano, pur nella loro semplicità, un'abitazione legata all'agricoltura. La pianta di una casa di Magasà (circa 2800 a.C.) presenta un ingresso che si affaccia su di un vestibolo usato forse come magazzino, da dove si passa in un'unica stanza. Questa struttura racchiude
in sé i due elementi tipici dell'architettura minoica.
Su quale dei seguenti argomenti non sono fornite informazioni dal testo?
A) La morfologia dell'isola di Creta
B) L'uso del territorio in epoca minoica
C) Il passaggio dal Paleolitico al Neolitico
D) La topografia dell'edilizia privata
E) La topografia dell'edilizia pubblica
76. "Io trovo che tutti i successi degli uomini derivano dalla volontà e dalla capacità: se si manca in una delle due necessariamente si fallisce lo scopo ... I medici moderni sono carenti in entrambe ..., o l'una ce l'hanno, l'altra manca loro. Che non nasca nessuno con una capacità spirituale a seguire un'arte così umanitaria non mi pare ragionevole, essendo il mondo uguale in passato e ora ... È ragionevole pensare che sia a causa dell'educazione cattiva cui si sottopongono gli uomini d'oggi e del fatto che la ricchezza è più pregiata della virtù ... Non è certo possibile ricercare il guadagno e esercitare una così nobile arte (ma è necessario che colui che si impegna di più in una delle due cose disprezzi l'altra)" (Galeno).
Cercare, tra le osservazioni relative al brano di Galeno, quella NON coerente con il testo:
A) i medici moderni non hanno più per natura le capacità spirituali dei medici del passato
B) nei tempi moderni gli uomini amano di meno la virtù
C) gli uomini sono responsabili del modo in cui utilizzano le loro capacità naturali
D) l'esercizio della medicina richiede impegno morale
E) la trasmissione dei valori positivi nell'educare i giovani è importante per il bene della società
77. Ciascuno di noi è cosciente di sé stesso e dell'ambiente che lo circonda: pertanto, la conoscenza è una funzione complessa costituita dall'interazione di numerose attività cerebrali in grado di ricevere dall'ambiente esterno parecchi
stimoli visivi, tattili, uditivi ecc. e di fornire, di conseguenza, risposte adeguate.
In questo brano sono contenuti tre errori situati:
A) 2 nella prima e uno nella 2 riga
B) 1 nella prima e 2 nella terza riga
C) 1 nella prima e 2 nella quarta riga
D) 2 nella prima e 1 nella terza riga
E) 2 nella seconda e 1 nella quarta riga
78. Negli ultimi 15-20 anni gli studiosi di mammiferi ...1... hanno rivolto la massima attenzione ai metodi di comunicazione tra le balene. Questi cetacei comunicano per mezzo di suoni, benché gli organi di cui dispongono per emetterli non siano ...2...: questi animali non possiedono infatti corde vocali. Si pensa che i suoni emessi siano importanti per la comunicazione ...3... e sessuale; mantengono anche in contatto reciproco gli individui in branchi aperti, e forse segnalano i pericoli. Una situazione ...4... è stata descritta in una specie di lupo nordamericano: gli individui stanno per lunghi periodi a una distanza di chilometri l'uno dall'altro, ma si mantengono in contatto mediante ...5... richiami.
Nel brano precedente sono sottintese e numerate 5 parole. Qui di seguito sono indicati i loro contrari. Associare al numero di riferimento all'interno del brano la lettera corrispondente al contrario della parola sottintesa.
A) ignoti
B) terrestri
C) asociale
D) differente
E) uniformi
79. La densità della popolazione (numero di abitanti per kmq) dipende sia da cause di ordine geografico (orografia, idrografia, caratteristiche climatiche ecc.), sia da cause di ordine economico (sviluppo dell'agricoltura, dell'industria, della viabilità ecc.). La densità della popolazione dei cacciatori-raccoglitori nelle regioni delle foreste tropicali è valutabile a una persona per ogni tre kmq. Nelle zone aride e desertiche è considerevolmente più bassa (Boscimani: una persona ogni 55 kmq; Australiani: una ogni 110 kmq). Popoli con sistemi primitivi di agricoltura e di allevamento del bestiame raggiungono densità fino a 10 persone per kmq; in regioni la cui base economica è costituita da sistemi intensivi di agricoltura, la densità è notevolmente superiore (Cina 60, India 116, Corea 127), ma sempre ben lontana dai valori raggiunti in paesi a economia industriale (Belgio 291, Gran Bretagna 210, Repubblica Federale Tedesca 204, Italia 167).
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo? La densità della popolazione:
A) è più alta tra i Boscimani che tra gli Australiani
B) è legata prevalentemente a fattori geografici
C) dipende dal tipo di economia
D) è più alta nelle foreste tropicali che nelle zone aride
E) nelle zone ad agricoltura intensiva è minore di quella delle zone industriali
80. Con il corpo e la coda da rettile ed ali e penne innegabilmente simili a quelle di un uccello, l'Archaeopterix costituisce la prova più convincente del fatto che gli uccelli si sono evoluti dai rettili. Questo animale preistorico della taglia di un colombo è noto solo da sei scheletri fossili e dall'impronta di una penna isolata. Fin dall' epoca della sua scoperta, avvenuta più di un secolo fa, è stato oggetto di accese discussioni tra sostenitori e critici della teoria darwiniana dell'evoluzione, ma è sempre riuscito a difendere la propria reputazione - e indirettamente quella della stessa teoria di Darwin - da ogni attacco, compreso quello secondo cui il celebre fossile sarebbe un falso.
A quale tra le seguenti discipline riferireste lo studio dell'Archaeopterix?
A) Etologia
B) Etnologia
C) Entomologia
D) Paleografia
E) Paleontologia
81. Ma pure rifletto talvolta che ben potrà darsi il caso che i miei colleghi in istoriografia si mettano a scoprire in Mussolini tratti generosi e geniali, ... e mentalmente m'indirizzo verso loro per avvertirli che desistano, che resistano in questo caso alla seduzione delle tesi paradossali, ingegnose e "brillanti", perché l'uomo, nella sua realtà, era di corta intelligenza, correlativa alla sua radicale deficienza di sensibilità morale, ignorante, di quella ignoranza sostanziale che è nel non intendere e non conoscere gli elementari rapporti della vita umana e civile, incapace di autocritica al pari che di scrupoli di coscienza, vanitosissimo, privo di ogni gusto in ogni sua parola e gesto, sempre tra il pacchiano e l'arrogante. Ma egli, chiamato a rispondere del danno e dell'onta in cui ha gettato l'Italia, con le sue parole e la sua azione e con tutte le sue arti di sopraffazione e di corruzione, potrebbe rispondere agli italiani come quello sciagurato capopolo di Firenze, di cui ci parla Giovanni Villani, rispose ai suoi compagni d'esilio che gli rinfacciavano di averli condotti al disastro di Montaperti: - E voi perché mi avete creduto? -. Il problema che solo è degno d'indagine e di meditazione non riguarda la personalità di lui, che è nulla, ma la storia italiana ed europea, nella quale il corso delle idee e dei sentimenti ha messo capo alla fortuna di uomini siffatti. (Benedetto Croce dai "Taccuini")
Quale delle seguenti illazioni NON è deducibile dal testo?
A) Mussolini era tanto aggressivo quanto privo di senso morale
B) Quello che merita cercare di comprendere è perché e come uomini come Mussolini abbiano avuto seguito in Italia e in Europa
C) Gli storiografi non dovrebbero lasciarsi sedurre da tesi paradossali
D) Il problema del "fascismo" non si risolve indagando sulla personalità di Mussolini
E) È grave l'ignoranza di chi non intende i rapporti del viver civile
82. La pianta può essere considerata come una macchina alimentata ad energia solare. ... fornisce energia per la fotosintesi, il processo mediante il quale l'anidride carbonica e l'acqua vengono trasformati in zuccheri, amido ed ossigeno. È un errore, tuttavia, credere che per la pianta ... non rappresenti altro che un combustibile: ... influisce sull'altezza, sul numero di foglie che possono germogliare, sul momento esatto della fioritura e della fruttificazione. Più che costituire una semplice fonte di energia. ... controlla la forma della pianta stessa attraverso il processo della morfogenesi.
Dal testo è stata cancellata quattro volte la stessa parola. Quale delle seguenti risulta la più pertinente?
A) L'acqua
B) L'aria
C) La luce
D) Il calore
E) L'ossigeno
83. Se un giovane ha allenato i propri muscoli e la propria resistenza fisica con la ginnastica e con le passeggiate, egli sarà adatto più tardi a ogni lavoro fisico. Ciò è anche vero per l'allenamento della mente ... Per questo motivo non sono affatto ansioso di prendere posizione nella lotta fra i seguaci dell'educazione classica, filologica e storica, e quelli della educazione più attenta alle scienze naturali. D'altra parte intendo respingere l'idea che la scuola debba insegnare direttamente quelle conoscenze specializzate e quelle cognizioni che si dovranno usare poi direttamente nella vita. Le esigenze della vita sono troppo molteplici perché appaia possibile un tale insegnamento specializzato ... Lo sviluppo dell'attitudine generare a pensare e a giudicare indipendentemente dovrebbe sempre essere al primo posto, e non l'acquisizione di conoscenze specializzate. Se una persona ha imparato a pensare e a lavorare indipendentemente, troverà sicuramente la propria strada, e inoltre sarà in grado di adattarsi al progresso e ai mutamenti più di una persona la cui istruzione consiste principalmente nell'acquisizione di una conoscenza particolareggiata. (A. Einstein, Pensieri degli anni Difficili)
Non è sufficiente che all'uomo venga insegnato un lavoro specializzato. Può darsi che con quello egli divenga una specie di utile macchina, non una personalità armoniosamente sviluppata. È importante invece che lo studente impari a sentire vivamente i valori. Egli deve acquistare un vivo senso del bello e del bene morale. Altrimenti con tutta la sua conoscenza specializzata somiglierà più ad un cane bene addestrato che ad una persona armoniosamente sviluppata. (A. Einstein da "Idee e Opinioni")
Quale delle affermazioni seguenti è coerente con gli scritti di Einstein?
In questi pensieri Einstein afferma che:
A) è utopistico che la scuola possa educare all'amore del bene e del bello
B) le esigenze della vita e della scienza si sono tanto moltiplicate che la scuola ha il dovere di offrire conoscenze mirate ad affrontarne con competenza almeno alcune
C) compito primario della scuola è affrancare al massimo i giovani da possibili condizionamenti mentali
D) un'educazione attenta essenzialmente alla dimensione storico-filologica è più adatta a trasmettere valori morali
E) l'agilità mentale è un carattere innato che la scuola deve potenziare
84. "Sono un ... solo che lavora, e tutte le settimane aspetto la domenica. Non dico che questo ... mi piaccia, ma faccio festa come tutti perché un ... ci vuole. Una volta, quando ero ancora ..., pensai che, se avessi lavorato anche la domenica, sarei diventato uomo più presto degli altri, e mi feci dare la chiave dell'officina. Tutte le macchine erano ferme, ma io preparavo il ... del lunedì in poco tempo, e poi giravo nello stanzone vuoto tendendo l'orecchio e godendomela". (Pavese, Ferie d'Agosto).
Dal testo sono state espunte 5 parole elencate qui sotto in diversa successione: indicare la serie che risponde alle esigenze logiche del testo:
A) uomo, riposo, lavoro, ragazzo, giorno
B) ragazzo, giorno, lavoro, uomo, riposo
C) ragazzo, riposo, lavoro, uomo, giorno
D) uomo, giorno, riposo, ragazzo, lavoro
E) uomo, lavoro, riposo, ragazzo, giorno
85. La fotomorfogenesi. Le conoscenze attuali hanno aperto uno spiraglio sulle modalità con le quali la luce, con precisione squisita, regola la crescita, lo sviluppo e la senescenza delle piante. Una conoscenza più approfondita del processo di fotomorfogenesi avrebbe innumerevoli aspetti vantaggiosi per l'agricoltura. Forse la scienza riuscirà a produrre piante che siano in grado di immagazzinare in modo più efficiente l'energia solare. Tuttavia, lo studio della fotomorfogenesi ha un'importanza che va ben al di là delle sue applicazioni pratiche. La relazione tra luce e piante, nella sua azione di controllo della fonte primaria di ossigeno, primo anello della catena alimentare, è uno degli aspetti più importanti e più affascinanti della vita sul nostro pianeta.
La fotomorfogenesi è:
A) il processo secondo cui la luce regola la genesi delle piante
B) una nuova tecnica di coltivazione delle piante
C) una tecnica per produrre piante anche in mancanza di luce
D) il processo di emissione di energia solare
E) il processo secondo cui la luce regola la vita delle piante
86. Ma pure rifletto talvolta che ben potrà darsi il caso che i miei colleghi in istoriografia si mettano a scoprire in Mussolini tratti generosi e geniali, ... e mentalmente m'indirizzo verso loro per avvertirli che desistano, che resistano in questo caso alla seduzione delle tesi paradossali, ingegnose e "brillanti", perché l'uomo, nella sua realtà, era di corta intelligenza, correlativa alla sua radicale deficienza di sensibilità morale, IGNORANTE, di quella ignoranza sostanziale che è nel non intendere e non conoscere gli elementari rapporti della vita umana e civile, INCAPACE di autocritica al pari che di scrupoli di coscienza, vanitosissimo, PRIVO di ogni gusto in ogni sua parola e gesto, sempre tra il PACCHIANO e l'arrogante. Ma egli, chiamato a rispondere del danno e dell'onta in cui ha gettato l'Italia, con le sue parole e la sua azione e con tutte le sue arti di sopraffazione e di corruzione, potrebbe rispondere agli italiani come quello SCIAGURATO capopolo di Firenze, di cui ci parla Giovanni Villani, rispose ai suoi compagni d'esilio che gli rinfacciavano di averli condotti al disastro di Montaperti: - E voi perché mi avete creduto?
-. Il problema che solo è DEGNO d'indagine e di meditazione non riguarda la personalità di lui, che è nulla, ma la storia italiana ed europea, nella quale il corso delle idee e dei sentimenti ha messo capo alla fortuna di uomini siffatti. (Benedetto Croce dai "Taccuini")
Individuare la serie in cui tutti gli aggettivi hanno il significato opposto a quello delle parole riportate in carattere maiuscolo nel testo:
A) corto, dotato, fornito, volgare, fortunato, indegno
B) saggio, capace, dotato, fracassone, responsabile, meritevole
C) sapiente, capace, fornito, raffinato, scriteriato, indegno
D) istruito, capace, fornito, volgare, indegno, meritevole
E) colto, capace, dotato, raffinato, responsabile, indegno
87. "Edonistico in quei momenti nei quali io ero ascetico, materialista mentre le mie tendenze erano spirituali, egocentrico laddove io tendevo ad essere altruista, Andrea rappresentava la ... di tutto ciò nel quale io credevo e, ciononostante, invece di ..., ciò che si era sviluppata tra noi era una profonda comprensione ed amicizia".
Dal periodo precedente sono state espunte due parole. Scegliere, tra le coppie qui sotto riportate, quelle che, inserite al posto dei trattini, meglio rispondono alla logica del testo.
A) Apoteosi-diffidenza
B) Antitesi-antipatia
C) Opposizione-inimicizia
D) Dissimulazione-dissenso
E) Negazione-rivalità
88. L'archeologia dice ancora poco, ma la genetica ci informa di più. Lo studio del DNA mitocondriale ci ha detto che la data di separazione di Africani e non Africani deve essere posteriore a 200.000 anni fa. I mitocondri costituiscono una piccolissima parte del nostro corredo genetico (un duecentomillesimo), ed abbiamo imparato che è necessario rivolgersi a un materiale più vasto. Sono stati studiati molti altri geni, e si è creato un vastissimo corpo di conoscenze (migliaia di pubblicazioni) di cui è stata fatta una paziente elaborazione statistica.
Una delle affermazioni seguenti non è suffragata dal testo. Quale?
A) La data di separazione di Africani e non Africani non risale a più di 200.000 anni
B) I mitocondri non costituiscono la totalità del nostro corredo genetico
C) I geni mitocondriali sono meno informativi del complesso di tutti gli altri geni
D) Lo studio archeologico indica una data di separazione di Africani e non Africani di 200.000 anni fa
E) La genetica può dare più informazioni dell'archeologia
89. Individuare in quale delle seguenti proposizioni il termine "virtù" NON assume un significato strettamente morale, cioè non fa chiaramente riferimento alla categoria di bene o, per contrapposizione, a quella di male:
A) "quanto alla virtù, non è sufficiente conoscerla, ma bisogna cercare di possederla e di usarla come ogni altro modo in cui possiamo essere buoni" (Aristotele)
B) per un principe "si troverà qualche cosa che parrà virtù, e seguendola sarebbe la ruina sua; e qualche altra che parrà vizio, e seguendola ne riesce la sicurtà e il bene essere suo" (Machiavelli)
C) nel XV secolo l'Italia "ridotta tutta in somma pace e tranquillità, ... fioriva d'uomini prestantissimi nella ammirazione delle cose pubbliche, e di ingegni molto nobili in tutte le dottrine e in qualunque arte preclare ... Nella quale felicità ... si attribuiva laude non piccola alla industria e virtù di Lorenzo de' Medici ..." (Guicciardini)
D) "non proferir mai verbo che plauda il vizio o la virtù derida" (Manzoni)
E) mirare alla semplicità e alla chiarezza è la prima virtù degli intellettuali; per loro "la mancanza di chiarezza è un peccato, la pretenziosità un delitto" (Karl Popper)
90. A partire dal 1955 tutti i lavoratori impiegati nell'industria edile portano il casco. Sulla scorta di quali dei seguenti elementi può ritenersi CORRETTA tale asserzione?
A) Nessun lavoratore ha portato il casco prima del 1955 ma tutti lo hanno portato successivamente
B) I lavoratori dell'industria edile sono stati i primi ad essere obbligati a portare il casco
C) I lavoratori dell'industria edile portavano il casco prima del 1955
D) Alcuni lavoratori possono aver portato il casco prima del 1955, ma tutti quelli dell'industria edile sono stati obbligati ad usarlo a partire da tale data
E) I lavoratori possono aver portato un qualsiasi tipo di casco prima del 1955, ma successivamente, tutti hanno dovuto portarne un tipo standardizzato
91. "Forse era ver, ma non però credibile a chi del senno suo fosse signore; ma parve facilmente a lui possibile, ch'era perduto in vie più grave errore. Quel che l'uom vede, Amor gli fa invisibile, e l'invisibil fa vedere Amore. Questo creduto fu; che 'l miser suole dar facile credenza a quel che vuole". (Ariosto, Orlando Furioso, canto I, 56)
Da questa riflessione dell'Ariosto sulla credulità dell'innamorato Sacripante di fronte alla bella Angelica si deduce che (UNA delle illazioni sottoelencate è ERRATA) :
A) il savio sa sempre riconoscere la verità meglio di chi è posseduto da Amore
B) il vero può talora apparire incredibile ad alcuni
C) Amore può nascondere all'uomo la verità
D) il misero innamorato crede facilmente ciò che vorrebbe fosse vero
E) l'innamorato pazzo può dar credito al vero prima del savio
92. La colonizzazione romana ha prodotto cambiamenti nel sistema politico, amministrativo, commerciale, edilizio, piuttosto che sostituzioni di intere popolazioni. Analogamente, l'adozione di un'unica lingua, il latino, non è certo stata completa, se ancora oggi ciascuna regione d'Italia parla un dialetto diverso, in cui si trovano molti relitti delle lingue usate dagli abitanti più antichi. L'analisi genetica dell'Italia sembra concordare con alcune osservazioni che la dialettologia aveva da tempo avanzato. Si è detto, per esempio, che la maggior fedeltà e somiglianza del toscano al latino rispetto ad altri dialetti sarebbe dovuta al substrato etrusco, troppo differente dal latino per consentire ibridazioni. Anche le affinità linguistiche dei dialetti nord-occidentali, dall'Emilia-Romagna al Piemonte, ma escludendo il Veneto, sono dovute al substrato comune celtoligure di queste regioni, cioè ad insediamenti che precedono la nostra era.
Dal testo si inferiscono alcune affermazioni. Di quelle che seguono una sola, benché vera, non è tratta dal testo.
A) I Romani hanno provocato nelle colonie mutamenti di tipo politico, militare, amministrativo, commerciale
B) Il latino non è stato ovunque adottato senza contaminazioni con le lingue preesistenti
C) Il dialetto toscano è, più degli altri dialetti italiani, simile al latino
D) È possibile interpretare la struttura genetica dell'Italia anche alla luce della dialettologia
E) Il dialetto Veneto non possiede un substrato celto-ligure
93. "Chè anzi, ciò che veramente mi parve di aver appreso nell'entrare in questo periodo - scrive Benedetto Croce nel 1915 - è l'arte dell'imparare, senza più dissiparmi come innanzi mi accadeva, senza aggregare sterilmente cognizioni a cognizioni con metodo estrinseco: d'imparare muovendo da bisogni interiori, guidato da principi, consapevole delle difficoltà, paziente nell'attendere e lasciar maturare. Onde ho sperimentato in me stesso la falsità della dottrina pedagogica che confina l'educazione a una prima parte della vita (alla prefazione del libro), e la verità della dottrina contraria che concepisce la vita intera come continua educazione, e il sapere come unità del sapere e dell'imparare. E quando si sa senza più poter imparare, quando si è educati senza possibilità di meglio educarsi, la vita si arresta e non si chiama più vita ma morte".
Quale delle seguenti considerazioni è arbitraria, in quanto NON DEDUCIBILE dal testo di Benedetto Croce?
A) Nella giovinezza si immagazzinano facilmente molte nozioni, ma ciò ai fini di raggiungere un sapere autentico non è sempre proficuo
B) Per impadronirsi del sapere bisogna essere pazienti
C) La vecchiaia è l'età in cui, più che apprendere cose nuove, si rielabora e si approfondisce ciò che si è appreso
D) In tutte le età della vita ci si sente insoddisfatti di ciò che si è appreso e di ciò che si è diventati, e si sente il bisogno di migliorarsi e di arricchirsi di nuove conoscenze
E) L'arte di imparare senza disperdere energie è una preziosa conquista
94. "La conoscenza aumenta sicuramente nel corso degli studi medici, mentre successivamente alla laurea sono possibili sia un ulteriore incremento che un impoverimento legato alla perdita delle nozioni non strettamente legate alla routine professionale. In ogni caso, le caratteristiche della conoscenza si modificano sostanzialmente quando il medico entra in contatto con la realtà professionale".
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) È possibile che alcuni medici aumentino le loro conoscenze dopo la laurea
B) A contatto con la realtà professionale si verificano modifiche qualitative della conoscenza
C) Una parte delle nozioni acquisite durante gli studi può andare perduta dopo la laurea
D) Gli studenti di medicina aumentano le loro conoscenze durante gli studi
E) Gran parte delle nozioni acquisite durante gli studi va comunque perduta dopo la laurea
95. Nelle zone forestali predomina l'agricoltura, con piantagioni di igname, manioca e banane, che sono la base dell'alimentazione anche nelle savane. In queste compaiono inoltre colture di mais, miglio, fagioli e arachidi, in proporzione crescente andando verso l'interno. Nel nordovest vige la risicoltura, sia all'asciutto che negli acquitrini. Per quanto riguarda la coltivazione dei campi, gli uomini compiono esclusivamente il disboscamento per incendio e lasciano alle donne tutti gli altri lavori, con zappe, bastoni da semina e vanghe. La caccia ha notevole importanza. Nelle foreste, dove essa presenta molte difficoltà, vi si dedicano tutti gli uomini; nelle savane solo cacciatori specialisti. Inoltre sono rilevanti la raccolta di commestibili vegetali selvatici e la caccia-raccolta della selvaggina minore. La pesca è molto praticata, sia nelle acque dolci sia nelle lagune; ci si spinge anche in alto mare.
Su quale dei seguenti argomenti NON sono state fornite informazioni dal testo appena letto?
A) Sulle piantagioni nelle zone forestali
B) Sulla divisione del lavoro dei campi tra uomini e donne
C) Sui compiti delle donne nella caccia
D) Sulla coltivazione del riso
E) Sulla pratica della pesca
96. "Una persona che legga esclusivamente giornali o al massimo libri di autori contemporanei rassomiglia, a mio avviso, a colui che, affetto da una fortissima miopia, disdegna l'uso di occhiali; costui è talmente schiavo dei pregiudizi e delle mode del suo tempo da non aver occhi e orecchi per altro. In un secolo ci sono solo pochi uomini illuminati, di mente lucida, di stile e di buon gusto. Ciò che si è salvato della loro opera figura ora tra i beni più preziosi dell'umanità. Nulla è più necessario che lasciarsi dietro lo snobismo modernista". (A. Einstein "Idee e opinioni")
UNA sola delle seguenti affermazioni è deducibile dal testo di Einstein:
A) il nostro tempo è più libero da pregiudizi dei secoli passati
B) è un errore dedicare troppo tempo allo studio del passato
C) nessuna epoca merita un interesse esclusivo
D) nel nostro secolo imperano più che mai le mode
E) non è bene leggere troppi giornali e libri contemporanei
97. ... della fisica è fatto/a di istanti solo quantitativamente differenti e distinti uno dall'altro, mentre ... dell'esistenza è costruito/a da momenti anche qualitativamente differenti e che si compenetrano tra loro; il primo concetto trova la sua immagine in una collana di perle, il secondo in un gomitolo di filo (H. Bergson).
Indicare quale delle seguenti espressioni si PUÒ inserire nel testo:
A) lo spazio
B) la durata
C) la natura
D) il tempo
E) la teoria
98. Negli ultimi cento anni l'acidità della pioggia e della neve nella zona Est degli Stati Uniti e nel Nord dell'Europa è aumentata di più di 30 volte, con il risultato che il pH dei laghi e dei fiumi in queste zone è diminuito da 5,6 a circa 5,0. La pioggia acida si forma nell'atmosfera per reazione dell'acqua con gli ossidi di zolfo e azoto derivanti dalla combustione del carbone e del petrolio, che contengono appunto piccole quantità di zolfo e di azoto. Così la pioggia diventa in realtà una soluzione diluita di acidi fosforico e nitrico.
Quale delle seguenti affermazioni non può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) Il pH dei laghi e dei fiumi è diminuito di 30 volte nelle zone interessate dalle pioggie acide
B) L'acido fosforico si forma per interazione dell'acqua con ossidi di zolfo
C) Gli ossidi di zolfo e di azoto derivano dalla combustione di impurità contenute nel carbone e nel petrolio
D) Nell'acqua piovana è contenuto acido solforico
E) Nell'acqua piovana è contenuto acido nitrico
99. Mefistofele: "L'essenza della medicina è facile: studi bene la natura e il corpo umano ed alla fine lasci che vada come a Dio piace. Addentrarsi in indagini scientifiche non serve: ... Lei è piuttosto un bel ragazzo, di faccia tosta non dovrebbe esser scarso. Basterà abbia un poco di fiducia in se stesso, che in lei, gli altri, ne avranno. E soprattutto impari a trattare le donne! ... Un titolo, anzi tutto, a farle persuase che l'arte sua la vince su tante altre ..." (Goethe, "Faust")
Individure l'osservazione che NON è coerente con il testo di Goethe:
A) sono soprattutto le donne che un medico deve convincere del proprio valore
B) un medico troppo sicuro di sé fa giustamente paura
C) per ispirare fiducia sono utili un bell'aspetto e molta sicurezza
D) i titoli onorifici non sono irrilevanti per i medici
E) è inutile che un medico lotti con il destino
100. Si ammetta che un ormone in forma biologicamente attiva possa essere dosato nel siero sfruttando la presenza di un gruppo terminale NH2. Questo gruppo è presente oltre che nell'ormone intatto, biologicamente attivo, anche in suoi frammenti biologicamente inattivi, risultanti dai processi normali di degradazione. Si ammetta inoltre che, in una certa condizione morbosa, possa essere accresciuta la produzione dell'ormone e/o che l'eliminazione dei frammenti di degradazione possa risultare molto rallentata. Si immagini ora che, in una condizione morbosa di questo tipo, il metodo di dosaggio dell'ormone in questione nel siero, che sfrutta la presenza di NH2 terminali, fornisca un valore tre volte maggiore del massimo normale.
In base alle informazioni sopra esposte una sola delle seguenti deduzioni è CORRETTA:
A) la produzione dell'ormone in oggetto è triplicata
B) la produzione dell'ormone è aumentata di una volta e mezza
C) non ci sono elementi per distinguere tra aumento della produzione dell'ormone e ritenzione dei suoi frammenti di degradazione
D) l'attività dell'ormone in forma biologicamente attiva è sicuramente aumentata
E) sono aumentati i livelli dei frammenti ormonali inattivi e quindi l'attività biologica non è aumentata
101. L'idea di trapiantare in Italia il sistema sanitario di tipo americano, in sostituzione del nostro Servizio Sanitario Nazionale, trova sostenitori sempre più numerosi. Le potenzialità della medicina statunitense, la sua eccellenza sul piano scientifico ed i suoi progressi sul piano tecnico sono fuori discussione. Sono invece discutibili altri aspetti e le notizie che giungono dagli Stati Uniti, infatti, dimostrano almeno due cose. La prima è che negli Stati Uniti i costi del sistema sanitario tendono a crescere molto più velocemente rispetto ai paesi europei e che molto maggiore, rispetto ai paesi europei, è negli Stati Uniti la quota di ricchezza nazionale che viene drenata verso i consumi sanitari e sottratta agli investimenti produttivi. La seconda cosa è che l'asserita capacità del libero mercato di assicurare, insieme con un'alta qualità dei servizi offerti, una equità del sistema sul piano umano e sociale, è spesso falsa.
Dalla lettura del brano si evidenzia che (una sola risposta è esatta).
A) È convinzione generale che sarebbe opportuno trapiantare in Italia il sistema sanitario di tipo americano
B) Negli Stati Uniti la percentuale del prodotto nazionale lordo investito nei consumi sanitari è più consistente che in Europa
C) Negli Stati Uniti il denaro investito nei consumi sanitari è molto minore che in Europa
D) Sul piano sociale e umano il libero mercato offre maggiori garanzie di equità
E) L'eccellenza della medicina statunitense sul piano scientifico non è affatto indiscutibile
102. "Il meccanismo della mortalità delle specie è un problema che può essere affrontato con metodi matematici. Studi condotti su diverse specie hanno rivelato che la cosiddetta curva di sopravvivenza ha pressoché lo stesso andamento per tutte le specie, è soltanto la scala del tempo ad essere diversa. La curva di sopravvivenza illustra i concetti di età media e di età massima: l'età media di una specie è quella raggiunta dal 50% degli individui; l'età massima è invece la più elevata delle età raggiunte, anche da un solo individuo".
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente:
A) la durata della vita di un singolo individuo può essere inferiore all'età media
B) l'andamento della curva di sopravvivenza è simile in tutte le specie
C) metà degli individui raggiunge l'età media
D) l'età degli individui di una specie raggiunge l'età massima
E) basta un solo individuo longevo per innalzare l'età massima di una specie
103. In una data popolazione, il numero annuo di nuovi casi registrati di una certa malattia, definito come incidenza, ed in genere riferito ad un milione di abitanti, indica il numero delle nuove diagnosi. Questo numero non coincide necessariamente con il numero reale dei soggetti che si ammalano della malattia in questione; infatti, se la malattia è difficile da diagnosticare, la sua "incidenza annua" registrata potrà risultare in seguito inferiore a quella reale.
Per questo e molti altri motivi, quali la presenza di controindicazioni di vario tipo, un trattamento specifico di un processo morboso può non venire utilizzato in tutti i soggetti che ne sono realmente affetti: ne risulta che il numero dei nuovi casi che ogni anno vengono sottoposti ad un trattamento di questo genere non coincide necessariamente con l'incidenza reale della malattia per la quale il trattamento è indicato e neppure sempre con il numero delle nuove diagnosi. Analizzare l'incidenza nel tempo di alcune malattie può essere utile, ad esempio, per valutare l'efficacia della loro prevenzione. Si tratta di analisi interessanti, ma non facili, soprattutto per la necessità di disporre di rilevazioni complete ed attendibili non soltanto sulla malattia in esame, ma anche sulla composizione della popolazione generale. In effetti, se la malattia è più comune in una o più decadi di età che in altre, variazioni della composizione anagrafica della popolazione generale potranno determinare modificazioni dell'incidenza della malattia in esame.
La malattia NR, di interessse quasi esclusivamente pediatrico, è dovuta in gran parte a fattori congeniti, ed è di difficile diagnosi. Nel biennio 1989/90, nella popolazione considerata, ne è stata registrata un'incidenza superiore di quattro volte a quella del biennio 1981/82.
Anche in base alle informazioni fornite nei paragrafi precedenti, può essere dedotta UNA sola delle affermazioni appresso elencate:
A) l'aumento è dovuto alla minor mortalità infantile
B) l'aumento può essere dovuto alla migliore accuratezza diagnostica
C) l'aumento è legato alla maggiore natalità
D) si tratta di un fenomeno apparente, legato alle modificazioni della popolazione in esame
E) non è affatto vero che la malattia NR sia di interesse prevalentemente pediatrico
104. In una data popolazione, il numero annuo di nuovi casi registrati di una certa malattia, definito come incidenza, ed in genere riferito ad un milione di abitanti, indica il numero delle nuove diagnosi. Questo numero non coincide necessariamente con il numero reale dei soggetti che si ammalano della malattia in questione; infatti, se la malattia è difficile da diagnosticare, la sua "incidenza annua" registrata potrà risultare in seguito inferiore a quella reale.
Per questo e molti altri motivi, quali la presenza di controindicazioni di vario tipo, un trattamento specifico di un processo morboso può non venire utilizzato in tutti i soggetti che ne sono realmente affetti: ne risulta che il numero dei nuovi casi che ogni anno vengono sottoposti ad un trattamento di questo genere non coincide necessariamente con l'incidenza reale della malattia per la quale il trattamento è indicato e neppure sempre con il numero delle nuove diagnosi. Analizzare l'incidenza nel tempo di alcune malattie può essere utile, ad esempio, per valutare l'efficacia della loro prevenzione. Si tratta di analisi interessanti, ma non facili, soprattutto per la necessità di disporre di rilevazioni complete ed attendibili non soltanto sulla malattia in esame, ma anche sulla composizione della popolazione generale. In effetti, se la malattia è più comune in una o più decadi di età che in altre, variazioni della composizione anagrafica della popolazione generale potranno determinare modificazioni dell'incidenza della malattia in esame.
Il numero dei nuovi casi trattati per anno per milione di abitanti maschi della malattia D è raddoppiato nel 1989/90 rispetto al 1981/82; l'aumento si è verificato esclusivamente per i soggetti con oltre 70 anni.
Una sola tra le conclusioni elencate appresso NON è deducibile dalle informazioni fornite nei paragrafi precedenti:
A) l'incremento è legato all'aumento degli anziani nella popolazione esaminata
B) è possibile che siano cambiate le indicazioni della terapia negli anziani
C) siccome sta aumentando il numero degli anziani ci sono più soggetti a rischio di ammalarsi della malattia D
D) la malattia D è molto diffusa tra gli anziani
E) le indicazioni alla terapia per la malattia D negli anziani sono sicuramente cambiate
105. Il sangue è formato da una frazione corpuscolata (globuli rossi, globuli bianchi e piastrine) e da una frazione plasmatica nella quale vi sono proteine e sostanze non proteiche, tra le quali l'urea, i cui valori normali per l'uomo sono compresi tra 30 e 60 mg%. Le prime e parte delle seconde frazioni plasmatiche contengono azoto, che è complessivamente indicato come azoto totale del plasma. L'azoto contenuto nelle sostanze non proteiche viene complessivamente indicato come azoto non proteico del plasma. Circa il 50% dell'azoto non proteico è rappresentato dall'azoto ureico, che costituisce circa il 50% del peso dell'urea. Nella pratica clinica il dosaggio dell'azoto non proteico e dell'urea è importante soprattutto perché si verifica un loro aumento in presenza di danno renale.
Se un esame di laboratorio indica che un paziente ha un dosaggio di 61 mg% di azoto ureico, se ne deduce che si tratta di un livello (solo UNA delle cinque affermazioni è CORRETTA) :
A) praticamente normale
B) sospetto
C) non aumentato in maniera significativa
D) molto prossimo ai limiti fisiologici
E) molto aumentato
106. Don Giovanni: "Lasciar le donne? Pazzo! Lasciar le donne! Sai ch'elle per me son necessarie più che 'l pan che mangio, dell'aria che respiro!" Leporello: "E avete core d'ingannarle poi tutte?" Don Giovanni: "È tutto amore. Chi a una sola è fedele verso l'altre è crudele; io, che in me sento sì esteso sentimento, vò bene a tutte quante: le donne poi, che calcolar non sanno, il mio buon natural chiamano inganno." Leporello: "Non ho veduto mai naturale più vasto e più benigno".
Quale delle seguenti affermazioni NON è deducibile dal testo citato? In questo breve dialogo con il suo servo Leporello, Don Giovanni:
A) asserisce di non poter vivere senza amare
B) afferma che la fedeltà è ingenerosa
C) deride ogni principio morale
D) dice che la propria naturale inclinazione è buona
E) nega di essere cinico e senza cuore
107. Numerose malattie che interessano i reni (es. glomerulonefrite, malattie vascolari ecc.) possono causare una perdita progressiva ed irreversibile della loro funzione. Per mesi o anni è possibile ovviare alla progressiva degenerazione funzionale con terapie dietetiche e farmacologiche ma, oltre un certo limite, queste terapie non sono più adeguate, ed il paziente morrebbe se non ricorresse ad un trattamento sostitutivo artificiale della funzione renale, denominato "dialisi". Conoscendo, di una data regione, il numero dei pazienti che annualmente iniziano il trattamento e le cause della malattia, si possono raccogliere informazioni sulla diffusione dell'insufficienza renale, sull'importanza delle malattie renali nelle differenti aree e sulle eventuali modificazioni registrate nel tempo. Ipotizzando che in una certa area, tra il
1980/90, il numero di pazienti per milione di abitanti sottoposti annualmente alla dialisi sia progressivamente aumentato da 60 a 92 (circa il 50%), nel 1980, il 20% tra questi pazienti aveva meno di 45 anni e la glomerulonefrite figurava nel 51% delle nefropatie; nel 1990 la percentuale dei casi affetti da questa malattia era praticamente invariata. Nel 1980, nel 15% dei casi figuravano patologie vascolari e nel 1990 tale percentuale saliva al 30%.
Sulla base di questi dati, indicare l'UNICA affermazione corretta:
A) il numero di pazienti che nei due anni indicati sono arrivati alla dialisi per una glomerulonefrite è rimasto costante
B) tra l'80 e il '90 il numero di pazienti affetti da glomerulonefrite è aumentato di circa il 50%
C) il numero dei pazienti affetti da malattie vascolari renali avviati alla dialisi è quadruplicato nel '90 rispetto all'80
D) tra il 1980/90 il numero del secondo gruppo è rimasto invariato
E) siccome non si conosce il numero assoluto degli abitanti della regione non è possibile fare questo genere di valutazioni
108. Come completare nella misura idonea il seguente periodo?
"In molti annunci pubblicitari sono inseriti messaggi subliminali per incrementare le vendite. Annunci luminosi e colorati possono attirare molte persone; stimoli uditivi (suoni, canzoni) possono richiamarne altre. Alla base di questi stimoli sensoriali vi è lo scopo di ...":
A) fare un annuncio elegante
B) richiamarsi alla sensibilità uditiva
C) stimolare anche il subconscio
D) aumentare l'audience
E) aumentare la lunghezza del messaggio commerciale
109. Le meteoriti sono corpi solidi provenienti dallo spazio caduti sulla superficie terrestre. La loro origine è legata a comete o a piccoli pianeti (asteroidi) la cui orbita si localizza tra Giove e Marte. Con il nome di meteora gli scienziati indicano la scia luminosa prodotta dal passaggio di porzioni di materiale meteoritico nelle parti superiori dell'atmosfera. Generalmente queste masse si consumano prima di arrivare sulla terra e sono chiamate popolarmente "stelle cadenti". Alcune meteore particolarmente luminose vengono chiamate "bolidi" e talora precipitano sul nostro pianeta dando origine ai cosiddetti crateri di impatto. Le meteoriti non sono altro che frammenti di bolidi dispersi sulla superficie terrestre in seguito a queste collisioni.
Delle seguenti affermazioni una sola è FALSA. Quale?
A) I crateri di impatto sono determinati dai bolidi
B) I bolidi sono delle meteoriti
C) L'origine delle meteoriti è legata agli asteroidi
D) Il materiale meteoritico produce una scia luminosa
E) Le stelle cadenti hanno origine dalla caduta di materiale meteoritico
110. "Il compito del medico è di sbagliar poco qua e là; e io molto loderei quel medico che poco sbagliasse, ma la certezza raramente è dato vedere. È certo che ai più dei medici tocca la stessa sorte che ai cattivi piloti. Anch'essi infatti, quando sbagliano governando con mare calmo, passano inosservati, ma quando li coglie una grande tempesta e vento contrario, chiaramente allora a tutti si rivela che han perduto la nave per ignoranza ed errore. Così anche i cattivi medici, e sono i più, quando curano uomini che non hanno nulla di grave, e ai quali anche commettendo i più immensi errori non si causa alcun danno, se in tali circostanze sbagliano, passano inosservati ai profani; ma se s'imbattono in una malattia grave, violenta e pericolosa, allora i loro errori e l'imperizia a tutti si fan chiari; e per entrambi così, medico e pilota, il castigo non è differito ..." (Ippocrate).
Indicare quale delle seguenti illazioni è arbitraria in quanto NON deducibile dal testo di Ippocrate:
A) dai medici non si può pretendere l'infallibilità
B) è nei casi gravi della vita che si manifesta la competenza di scienziati e tecnici
C) la medicina non è una scienza perché non raggiunge quasi mai certezze
D) in medicina è già lodevole non sbagliare molto
E) la punizione del cattivo medico o pilota è immediata (e consiste) nel non salvare il malato o la nave
111. "Il contrasto tra Rousseau e Nietzsche può essere illustrato proprio dal diverso atteggiamento che l'uno e l'altro esprimono rispetto alla naturalità e artificialità dell'uguaglianza e della diseguaglianza. Nel discorso sull'origine della diseguaglianza, Rousseau parte dalla considerazione che gli uomini sono nati uguali, ma la società civile, vale a dire al società che si sovrappone lentamente allo stato di natura attraverso lo sviluppo delle arti, li abbia resi diseguali. Nietzsche, al contrario, parte dal presupposto che gli uomini siano per natura diseguali (ed è un bene che lo siano, perché, fra l'altro una società fondata sulla schiavitù come quella greca era, proprio in ragione dell'esistenza degli schiavi, una società evoluta) e soltanto la società, con la sua morale del gregge, con la sua religione della compassione e della rassegnazione, li ha resi tutti eguali. Quella stessa corruzione, che per Rousseau ha generato la diseguaglianza, ha generato, per Nietzsche, l'uguaglianza. Là dove Rousseau vede diseguaglianze artificiali, e quindi da condannare e da abolire perché in contrasto con la fondamentale eguaglianza della natura, Nietzsche vede un'eguaglianza artificiale, e quindi da esecrare in quanto riduttiva della benefica diseguaglianza che la natura ha voluto regnasse tra gli uomini. L'antitesi non potrebbe essere più radicale: in nome dell'eguaglianza naturale, l'egualitario condanna la diseguaglianza sociale; in nome della diseguaglianza naturale, l'inegualitario condanna l'uguaglianza sociale. (...) L'idea qui formulata, secondo cui la distinzione tra sinistra e destra corrisponde alla differenza tra egualitarismo e inegualitarismo (...) si pone ad un tale livello di astrazione che può servire tutt'al più a distinguere due tipi ideali. (...) Ripeto ancora una volta che non sto dicendo che una maggiore eguaglianza è un bene e una maggiore diseguaglianza un male. Come ho detto sin dall'inizio, sospendo ogni giudizio di valore (...). Del resto, se l'eguaglianza può essere interpretata negativamente come livellamento, la diseguaglianza può essere interpretata positivamente come riconoscimento della irriducibile singolarità di ogni individuo. Non c'è ideale che non sia acceso da grande passione. La ragione o meglio il ragionamento che adduce argomenti pro e contro per giustificare le scelte di ciascuno di fronte agli altri, e prima di tutto di fronte a se stessi, viene dopo. Per questo i grandi ideali resistono il tempo e al mutar delle circostanze e sono, l'uno all'altro, irriducibili. La spinta verso una sempre maggiore eguaglianza tra gli uomini è, come aveva osservato nel secolo scorso Tocqueville, irresistibile. (...) Mai come nella nostra epoca sono state messe in discussione le tre fonti principali di diseguaglianza, la classe, la razza, il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola società famigliare, poi nella più grande società civile e politica, è uno dei segni più certi dell'inarrestabile cammino del genere umano verso l'eguaglianza". (da Norberto Bobbio, Destra e Sinistra, 1994)
UNA sola di queste deduzioni è conseguente al testo riportato:
A) che la storia proceda verso una sempre maggiore eguaglianza implica che la concezione ispirata a Nietzsche, che sostiene la diseguaglianza, prima o poi cesserà di esistere
B) ai movimenti di sinistra, in quanto caratterizzati dall'utopia egualitaria, Bobbio riconosce una funzione inequivocabilmente e innegabilmente più positiva che ai movimenti di destra
C) il vedere nella diseguaglianza il riconoscimento della irriducibile singolarità dell'individuo caratterizza il nicianesimo che, in quanto sconfitto dalla storia, è destinato a scomparire
D) se l'adesione al partito dell'eguaglianza è per lo più passionale, aderire al partito opposto è generalmente frutto di un procedimento, pur discutibile, di analisi razionale
E) le contrastanti concezioni di "stato di natura" di Rousseau e Nietzsche sono state assunte come fondamento di diversi progetti ideali
112. "Un livello di colesterolo nel sangue anche moderatamente elevato aumenta significativamente il rischio di malattie cardiovascolari. Gli europei si nutrono con diete ricche in colesterolo; se la quantità di questa sostanza nelle diete degli europei fosse notevolmente ridotta, si avrebbe una diminuzione dell'incidenza di malattie cardiovascolari nelle popolazioni in questione".
Quale delle seguenti affermazioni NON può essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) Il rischio di malattie cardiovascolari è unicamente una caratteristica dei popoli europei
B) Esiste correlazione tra i contenuti di colesterolo nella dieta e nel sangue
C) Il rischio di malattie cardiovascolari è correlato al contenuto di colesterolo nella dieta
D) Sarebbe auspicabile una riduzione del contenuto di colesterolo nella dieta degli europei
E) Gli europei sono particolarmente suscettibili alle malattie cardiovascolari a causa della loro dieta
113. "Il contrasto tra Rousseau e Nietzsche può essere illustrato proprio dal diverso atteggiamento che l'uno e l'altro esprimono rispetto alla naturalità e artificialità dell'uguaglianza e della diseguaglianza. Nel discorso sull'origine della diseguaglianza, Rousseau parte dalla considerazione che gli uomini sono nati uguali, ma la società civile, vale a dire al società che si sovrappone lentamente allo stato di natura attraverso lo sviluppo delle arti, li abbia resi diseguali. Nietzsche, al contrario, parte dal presupposto che gli uomini siano per natura diseguali (ed è un bene che lo siano, perché, fra l'altro una società fondata sulla schiavitù come quella greca era, proprio in ragione dell'esistenza degli schiavi, una società evoluta) e soltanto la società, con la sua morale del gregge, con la sua religione della compassione e della rassegnazione, li ha resi tutti eguali. Quella stessa corruzione, che per Rousseau ha generato la diseguaglianza, ha generato, per Nietzsche, l'uguaglianza. Là dove Rousseau vede diseguaglianze artificiali, e quindi da condannare e da abolire perché in contrasto con la fondamentale eguaglianza della natura, Nietzsche vede un'eguaglianza artificiale, e quindi da esecrare in quanto riduttiva della benefica diseguaglianza che la natura ha voluto regnasse tra gli uomini. L'antitesi non potrebbe essere più radicale: in nome dell'eguaglianza naturale, l'egualitario condanna la diseguaglianza sociale; in nome della diseguaglianza naturale, l'inegualitario condanna l'uguaglianza sociale. (...) L'idea qui formulata, secondo cui la distinzione tra sinistra e destra corrisponde alla differenza tra egualitarismo e inegualitarismo (...) si pone ad un tale livello di astrazione che può servire tutt'al più a distinguere due tipi ideali. (...) Ripeto ancora una volta che non sto dicendo che una maggiore eguaglianza è un bene e una maggiore diseguaglianza un male. Come ho detto sin dall'inizio, sospendo ogni giudizio di valore (...). Del resto, se l'eguaglianza può essere interpretata negativamente come livellamento, la diseguaglianza può essere interpretata positivamente come riconoscimento della irriducibile singolarità di ogni individuo. Non c'è ideale che non sia acceso da grande passione. La ragione o meglio il ragionamento che adduce argomenti pro e contro per giustificare le scelte di ciascuno di fronte agli altri, e prima di tutto di fronte a se stessi, viene dopo. Per questo i grandi ideali resistono il tempo e al mutar delle circostanze e sono, l'uno all'altro, irriducibili. La spinta verso una sempre maggiore eguaglianza tra gli uomini è, come aveva osservato nel secolo scorso Tocqueville, irresistibile. (...) Mai come nella nostra epoca sono state messe in discussione le tre fonti principali di diseguaglianza, la classe, la razza, il sesso. La graduale parificazione delle donne agli uomini, prima nella piccola società famigliare, poi nella più grande società civile e politica, è uno dei segni più certi dell'inarrestabile cammino del genere umano verso l'eguaglianza". (da Norberto Bobbio, Destra e Sinistra, 1994)
Tra le seguenti affermazioni UNA è in contrasto con l'analisi condotta da Bobbio:
A) un ipotetico stato di natura assume il significato di modello per una società migliore sia in Rousseau che in Nietzsche
B) la diseguaglianza, e non l'educazione alla compassione, è per Nietzsche il solo frutto positivo del progresso civile
C) l'allontanamento dallo stato di natura ha, secondo Rousseau, corrotto l'umanità
D) l'eguaglianza di cui parla Rousseau secondo Nietzsche non ha affatto caratterizzato lo stato di natura
E) la civiltà, in quanto allontanamento dallo stato di natura, ha secondo Nietzsche corrotto l'umanità
114. Una delle seguenti affermazioni NON consegue alle informazioni riportate nella domanda precedente:
A) l'obesità e il fumo sono tra i fattori responsabili dell'ipertensione arteriosa
B) in ogni iperteso bisogna ricercare sistematicamente l'eventuale presenza di ipercolesterolemia, di ipertrigliceridemia e di iperglicemia
C) il rischio dell'ipertensione arteriosa può essere accresciuto da altri fattori, come ad esempio il fumo ed alcune abitudini dietetiche
D) il problema dell'ipertensione arteriosa non può essere ignorato
E) tra le informazioni che devono essere richieste ad un soggetto iperteso non si devono dimenticare quelle relative all'eventuale consumo di alcool
115. I processi ... sono un fattore decisivo nell'evoluzione geochimica della superficie della Terra e della sua atmosfera: per esempio le piante verdi hanno un ruolo importante nel limitare la concentrazione di anidride carbonica nell'atmosfera e così molti altri composti ... sono controllati dall'attività biologica e sono originati direttamente dalla biosfera. Si potrebbe immaginare che nei confronti dell'ambiente ... terrestre, la biosfera avesse un ruolo analogo a quello che ha un termostato nel regolare la temperatura di una stanza, mantenendola intorno a un valore prestabilito. Naturalmente, negli organismi viventi agiscono meccanismi. ... molto più complessi di quello costituito dal termostato, meccanismi in grado di controllare contemporanemente ma in modo simile un gran numero di variabili ...
Dal brano precedente sono stati cancellati cinque aggettivi che vengono riportati qui di seguito, non declinati, in diversa successione. Scegli la serie con la successione di aggettivi che corrisponde alle esigenze logiche del testo:
A) chimico-fisico, fisico, biologico, chimico, omeostatico
B) chimico-fisico, biologico, fisico, omeostatico, chimico
C) biologico, chimico, chimico-fisico, omeostatico, fisico
D) fisico, chimico, biologico, chimico-fisico, omeostatico
E) omeostatico, chimico, chimico-fisico, fisico, biologico
116. (A) Secondo Machiavelli il Principe deve spesso impegnare la sua parola in promesse che lo vincolano a nemici o alleati,
(B) ma, quando mantenere la parola può costituire un danno per lo Stato, il Principe deve venir meno ai patti.
UNA sola delle affermazioni sotto elencate CONSEGUE RIGOROSAMENTE dalle promesse A e B:
A) il tradimento non è sempre riprovevole dal punto di vista etico
B) per il Principe ogni mezzo è buono anche da un punto di vista morale
C) non è bene, per Machiavelli, che il Principe impegni la sua parola in promesse
D) i principi morali non sempre possono accordarsi con la ragion di stato
E) nel mondo politico vince chi è disonesto e senza scrupoli
117. La signora F, moglie di un ambasciatore delle Nazioni Unite, ha invitato diverse mogli di delegati per un pranzo. Ella desidera che le sue ospiti siano in grado di conversare almeno con una persona, seduta direttamente alla propria destra o sinistra. Ha dunque preparato la seguente lista:
la signora F parla solo inglese
la signora G parla inglese e francese
la signora H parla inglese e russo
la signora J parla solo russo
la signora K parla solo inglese
la signora L parla solo francese
la signora M parla francese e tedesco
la signora N parla inglese e tedesco
la signora O parla inglese e francese
la signora P parla tedesco e russo
la signora Q parla francese e tedesco
la signora R parla solo inglese
Quale delle seguenti disposizioni soddisfa i desideri della signora F?
I) FOLMPJHKGQNR
II) FRNLPKHJGMQO
III) FRGJHOLMQPKN
A) Solo la I
B) Solo la II
C) Solo la III
D) La I e la II
E) La I e la III
118. A proposito di alcune sue riflessioni su Tangentopoli, che avevano scatenato polemiche e suscitato reazioni impreviste, Umberto Eco scrive: "... voglio provare a spiegarmi meglio con un esempio. Supponiamo che io e tre altre persone ci troviamo per strada e vediamo un tale che sta ammazzando un altro a coltellate. Irrigiditi dallo spavento, non alziamo un dito (e dire che forse, in quattro, avremmo potuto aver ragione di quel forsennato, rischiando al massimo qualche sfregio). Poi quello scompare, e noi telefoniamo alla polizia. L'accoltellatore è certamente colpevole di omicidio, ma noi siamo veramente innocenti? No, quel morto ce l'abbiamo sulla coscienza anche noi". (Umberto Eco, dall'Espresso del 18/4/93)
UNA sola delle seguenti deduzioni è autorizzata dal testo:
A) analogamente, non abbiamo il diritto di pretendere esemplari condanne per i responsabili di Tangentopoli, in quanto siamo stati "maggioritari consenzienti"
B) data la nostra vigliaccheria, non abbiamo diritto di pretendere che l'accoltellatore sia condannato
C) se nessun giudice può condannarci, non possiamo per questo ritenerci moralmente innocenti
D) visto che siamo tutti, sia pure in diversa misura, colpevoli non abbiamo il diritto di compiacerci troppo dell'opera dei giudici di "Mani pulite"
E) se la vita è una giungla non è colpa nostra, ed è assurdo che ci sentiamo umiliati se ci manca il coraggio di lottare
119. Due libri di recente usciti negli Stati Uniti portano avanti (come si usa dire) il discorso su un tema che pare non esaurirsi mai, l'opera e la figura di Walt Disney. Il primo, dovuto ai due animatori veterani dello studio, Ollie Johnston e Frank Thomas, si intitolerà The Disney Villain ed è edito dalla Hyperion di New York. La sua novità consiste nel porre finalmente in risalto (...) il fascino dei "cattivi" che regolarmente appaiono come deuteragonisti nei corti e nei lungometraggi d'animazione. "Per catturare l'attenzione del nostro pubblico, esteso a tutto il mondo e a tutte le età - scriveva in un memorandum lo stesso Walt - la nostra narrazione deve essere elementare. Bene e Male, gli antagonisti di ogni dramma, devono essere personalizzati in modo credibile". Dove le parole chiave sono le ultime, che in parte contraddicono l'assunto iniziale. I "cattivi", i villains, vengono sempre dotati di una personalità assai ricca, complessa e mutevole, nella quale (in maniera appunto tutt'altro che "elementare") i fattori di malvagità, violenza, ostilità si mescolano regolarmente, sia in termini iconografici, sia in termini comportamentali, con la comicità, la vulnerabilità, la tenerezza. In poche parole mentre il "cattivo" impersonato da un attore può permettersi di essere unidimensionale perché il pubblico dà per sottinteso che dietro la maschera c'è un uomo, nel caso dell'animazione invece il personaggio deve essere raffinatamente delineato, altrimenti il regresso alla vignetta sarebbe breve. In quest'ottica Johnston e Thomas compiono una lunga e brillante cavalcata cronologica dai primi cortometraggi fino ai giorni nostri, analizzando con grande sottigliezza furfanti disegnati come il lupo dei Tre porcellini, la strega di Biancaneve, il demonio della Notte sul Monte Calvo, il gatto Lucifero di Cenerentola, su su fino alla Bestia e a Gaston della Bella e la bestia e a Jafar di Aladdin. (da "Mondo a strisce", di G. Bendazzi, su il Sole-24 Ore, 21/8/94)
Tra le seguenti considerazioni, UNA è in CONTRADDIZIONE con quanto osservato nell'articolo: quale?
A) Che la narrazione, nei film d'animazione disneiani, sia elementare non implica che i personaggi debbano essere semplici e sempre uguali a se stessi
B) Per essere riuscito il personaggio dei cartoni animati deve essere disegnato con sottigliezza psicologica e raffinato mestiere
C) Lo scontro tra Bene e Male è il tema di ogni storia disneiana, ed i personaggi antagonisti incarnano le due categorie in modo radicale e integrale
D) Il lupo, la strega di Biancaneve e il gatto Lucifero, pur impersonando il Male, esercitano un particolare fascino sul pubblico
E) Diversamente da quanto può capitare in un film, i furfanti disegnati nei cartoni animati non possono mancare si sfumature e di spessore
120. In medicina non è raro che le variazioni di un fenomeno siano indicate solo in valori percentuali, senza riferimento ai valori assoluti. Ad esempio, si può trovare affermato: ... la guarigione della malattia W, in un gruppo di pazienti trattati con la nuova terapia Z, è stata ottenuta nel 50% dei casi, mentre in un altro gruppo di soggetti trattati con la terapia tradizionale X, la guarigione era avvenuta nel 25% dei casi; la terapia Z ha pertanto consentito un incremento di risultati positivio di circa il 100%.
Uno solo dei giudizi su questo tipo di indicazione è valido. Si tratta di un criterio di valutazione:
A) consacrato dall'uso e quindi corretto, anche se impreciso
B) corretto in quanto il confronto tra valori percentuali è sempre significativo
C) corretto in quanto valori assoluti e percentuali sono sempre egualmente indicativi
D) non corretto, in quanto non indica se si tratta di pochi o di molti casi (ad esempio di 4 o di 400), fatto che condiziona la significatività dell'osservazione
E) attendibile, in quanto la traduzione in percentuale rende irrilevante la precisazione del numero dei casi presi in esame
121. "Tra le grandi figure del Barocco romano del '600, il nome di Francesco Borromini sta in una categoria a parte. La sua architettura inaugura una nuova tendenza. Nonostante le loro innovazioni, Bernini, Cortona, Rainaldi, Longhi e gli altri architetti barocchi non intaccarono mai l'essenza della tradizione del Rinascimento. Non così il Borromini, nonostante le molte vie per cui la sua opera è collegata all'architettura antica e cinquecentesca. I suoi contemporanei ebbero la sensazione netta che egli avesse introdotto un modo nuovo e tumultuoso di affrontare vecchi problemi. Quando Bernini parlò a Parigi di Borromini, furono tutti d'accordo, secondo il signor di Chantelou, che la sua architettura era stravagante e in stridente contrasto con la procedura normale; mentre il disegno di un edificio, si argomentava, di solito era in rapporto alle proporzioni del corpo umano, Borromini aveva rotto questa tradizione ed eretto fantastiche "chimeriche" strutture. In altre parole, questi critici sostenevano che il Borromini aveva gettato a mare il concetto classico antropomorfico dell'architettura che dai tempi di Brunelleschi era stato implicitamente accettato". (Rudolf Wittkower "Arte e architettura in Italia 1600-1750", ed. Einaudi)
UNA sola delle seguenti affermazioni è rigorosamente deducibile dal testo di Rudolf Wittkower sopra riportato:
A) Bernini e il signor di Chantelou ammiravano l'impostazione stravagante ed anticonformista dell'opera architettonica di Borromini
B) l'architettura di Borromini non ha punti in comune con quella di Bernini, Cortona e Rainaldi
C) l'architettura è caratterizzata, dal Rinascimento fino almeno al Borromini, dall'adesione ad una concezione geometrica, e quindi classica, del disegno degli edifici
D) Borromini è il primo architetto che rivoluziona le proporzioni classiche dell'architettura rinascimentale
E) Borromini si distingue tra gli architetti barocchi per il coraggio dimostrato nel distaccarsi completamente dalla tradizione rinascimentale
122. "Due misteriosi affreschi di scuola giottesca tornano a richiamare l'attenzione sull'abbazia di Chiaravalle, alle porte di Milano. Si tratta di un'Annunciazione nella quale l'angelo, inginocchiato di fronte a Maria, le porge la palma, simbolo del martirio; e di una Dormizione dipinta secondo i canoni dell'iconografia bizantina (...).
Sulla "anomalia" dei due affreschi, Gianfranco Rossetti, studioso d'arte e guida dell'abbazia, avanza alcune tesi, nessuna delle quali però gli sembra per ora conclusiva: la palma potrebbe spiegarsi come anticipazione simbolica del "martirio" della Vergine in quanto madre che vedrà il figlio morire sulla croce, ma questo implicherebbe un'esaltazione del significato della parola "martirio" che non è affatto canonica. L'iconografia pre-bizantina della Dormizione è poi ancora meno spiegabile. Il piccolo mistero delle due pale di Chiaravalle resta insomma sconosciuto. Almeno per ora. (Da "Bell'Italia", agosto 93)
Nell'articolo sopra riportato, cinque parole sono state sostituite a quelle originali. Esse sono identificabili in quanto sono qui usate in maniera scorretta. Individuate la serie in cui sono tutte presenti:
A) iconografia, simbolo, anticipazione, canonica, sconosciuto
B) palma, canoni, esaltazione, pre-bizantina, pale
C) misteriosi, palma, anticipazione, canonica, sconosciuto
D) palma, canoni, tesi, simbolica, pale
E) tesi, esaltazione, pre-bizantina, pale, sconosciuto
123. (A) Una delle caratteristiche dello Stato di Natura era rappresentata dall'eguaglianza tra gli uomini.
(B) Allontanandosi con la civiltà dallo Stato di Natura gli uomini sono diventati più infelici
UNA sola delle conclusioni sotto elencate è autorizzata esplicitamente dalle sole premesse A e B:
A) l'ineguaglianza è per tutti motivo di infelicità
B) nel mondo civile dominano l'egoismo e l'ingiustizia
C) l'ineguaglianza è caratteristica della civiltà
D) lo stato di natura è più felice di quello della civiltà
E) la giustizia consiste nel riportare l'eguaglianza tra gli uomini
124. Con la dizione "tempo di dimezzamento plasmatico", si indica quello spazio di tempo in cui la quantità di un farmaco che si trova nel plasma si riduce della metà; questa diminuzione può avvenire attraverso l'escrezione o attraverso il decadimento biologico. Al tempo zero viene iniettato in un paziente un farmaco che ha un tempo di dimezzamento plasmatico di 8 ore. Dopo 24 ore si trovano nel plasma del paziente ancora 10 milligrammi del farmaco.
Quanti milligrammmi del farmaco sono stati iniettati nel paziente?
A) 40 milligrammi
B) 80 milligrammi
C) 160 milligrammi
D) 200 milligrammi
E) 400 milligrammi
125. Si avverte sempre più la necessità di ottimizzare la verifica dell'apprendimento e la sua relativa certificazione: il fine di questa attività è soprattutto quella di proteggere la società dal personale sanitario incompetente. I medici infatti manipolano, e in futuro manipoleranno sempre di più, farmaci ed apparecchiature diagnostiche e terapeutiche, la cui pericolosità diventa sempre più concreta.
Quale delle seguenti affermazioni PUÒ essere dedotta dalla lettura del brano precedente?
A) È necessario incrementare la qualità degli studi medici
B) Una migliore verifica dell'apprendimento favorirà la produzione di farmaci meno pericolosi
C) Buona parte del personale sanitario è incompetente
D) È necessario migliorare la qualità degli accertamenti dell'apprendimento in riferimento alla validità della preparazione
E) È necessario ridurre la pericolosità dei farmaci
126. "Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte, il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza, e così via ...
Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la Terra, per togliersi dall'imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa.
La leggenda sottace il fatto che quel sovrano dovette pagare in seguito un prezzo ben maggiore: egli si appassionò al nuovo gioco fino a smarrire la ragione. L'esosità del mitico inventore, infatti, è pari solo a quella del giocatore stesso." (Paolo Maurensig: La variante di Luneburg, Adelphi, 1993)
UNA sola delle considerazioni sotto elencate NON è autorizzata da questo incipit del romanzo di Maurensig:
A) il gioco degli scacchi può rovinare economicamente chi lo pratica, anche se ricchissimo
B) l'avidità è una cattiva consigliera e può indurre a chiedere l'impossibile
C) l'invenzione degli scacchi è opera di un personaggio leggendario
D) è imprudente pensare di poter approfittare delle promesse di un potente
E) la passione del gioco può indurre un uomo alla follia
127. "Sembra che l'invenzione degli scacchi sia legata a un fatto di sangue.
Narra infatti una leggenda che quando il gioco fu presentato per la prima volta a corte, il sultano volle premiare l'oscuro inventore esaudendo ogni suo desiderio. Questi chiese per sé un compenso apparentemente modesto, di avere cioè tanto grano quanto poteva risultare da una semplice addizione: un chicco sulla prima delle sessantaquattro caselle, due chicchi sulla seconda, quattro sulla terza, e così via ...
Ma quando il sultano, che aveva in un primo tempo accettato di buon grado, si rese conto che a soddisfare una simile richiesta non sarebbero bastati i granai del suo regno, e forse neppure quelli di tutta la Terra, per togliersi dall'imbarazzo stimò opportuno mozzargli la testa.
La leggenda sottace il fatto che quel sovrano dovette pagare in seguito un prezzo ben maggiore: egli si appassionò al nuovo gioco fino a smarrire la ragione. L'esosità del mitico inventore, infatti, è pari solo a quella del giocatore stesso." (Paolo Maurensig: La variante di Luneburg, Adelphi, 1993)
1, il gioco degli scacchi secondo la leggenda è stato inventato da un uomo oscuro, avido e imprudente;
2, i potenti, come il sultano, non sanno apprezzare il grande valore di un gioco intelligente, che può ben valere grandi ricchezze;
3, la passione suscitata dal gioco ha fatto perdere la ragione al suo inventore;
4, il sultano ha commesso un atto crudele di cui, a quanto narra la leggenda, ha pagato il fio;
5, la leggenda allude al fatto che ci può essere qualcosa di crudele in un gioco apparentemente pacifico.
Delle note interpretative del testo di Maurensig qui sotto riportate, UNA COPPIA sola dimostra una lettura attenta alla lettera ed al significato della leggenda narrata:
A) 1 3
B) 3 5
C) 2 4
D) 1 5
E) 2 3
128. Recenti scoperte hanno respinto l'infondatezza della tesi secondo la quale non è vera l'impossibilità che lo stress sia alla base di alcune gravi malattie mentali. Il CORRETTO significato della precedente affermazione è:
A) Lo stress fa diventare matti
B) Le malattie mentali sono causate da stress
C) Lo stress può essere causa di alcune malattie mentali
D) Lo stress porta inevitabilmente alla malattia mentale
E) Non è possibile che lo stress sia la causa di alcune gravi malattie mentali
129. "La restrizione della conoscenza ad un gruppo di élite distrugge lo spirito della società e conduce al suo impoverimento intellettuale" (Albert Einstein)
Questa affermazione di Einstein legittima UNA sola delle considerazioni sotto elencate:
A) la presenza di una élite è nociva per un ordinato sviluppo della società
B) non è auspicabile che il sapere resti appannaggio di gruppi ristretti di scienziati, tecnologi o teorici
C) il progresso richiede la sistematica distruzione di ogni élite intellettualmente chiusa
D) il grado di sviluppo intellettuale della società e la consistenza numerica dei gruppi di élite culturali che si formano al suo interno sono inversamente proporzionali
E) le soluzioni teoriche e pratiche dei problemi dell'uomo possono risultare solo da un ampio dibattito democratico
130. L'archeologia dice ancora poco, ma la genetica ci informa di più. Lo studio del DNA mitocondriale ci ha detto che la data di separazione di Africani e non Africani deve essere posteriore a 200.000 anni fa. I mitocondri costituiscono una piccolissima parte del nostro corredo genetico (un 200 millesimo), ed abbiamo imparato che è necessario rivolgersi a materiale più vasto. Sono stati studiati molti altri geni, e si è creato un vastissimo corpo di conoscenze (migliaia di pubblicazioni), di cui è stata fatta una paziente elaborazione statistica.
Una delle affermazioni seguenti NON è suffragata dal testo. Quale?
A) La data si separazione di Africani e non Africani non risale a più di 200.000 anni
B) I mitocondri non costituiscono la totalità del nostro corredo genetico
C) I geni mitocondriali sono meno informativi del complesso di tutti i geni
D) Lo studio archeologico indica una data di separazione di Africani e non Africani di 200.000 anni fa
E) La genetica può dare più informazioni dell'archeologia
131. "... Il tradimento alto o basso, abietto o nobile, è sempre stato fonte di ispirazione per la letteratura in virtù del suo duplice, ambiguo aspetto (...). Ci sono episodi di tradimento totalmente vile, senza una motivazione ideale (vera o pretestuosa) come quelli di Giuda, di Gano di Maganza, e quasi sempre dietro c'è il denaro. Tutti gli altri, innumerevoli, si prestano a variazioni senza fine, con temi contigui e terribilissimi, come l'orrore, l'amicizia, la parola data, la fiducia, la patria, la religione, il partito. (...) Shakespeare salva Bruto, mentre condanna gli altri (cosa che non avrebbe fatto Dante)...
Gli storici dovrebbero essere i più obiettivi degli scrittori. Ma come si fa a rispondere se Wallentestein sia stato veramente un traditore o chi o cosa abbia veramente tradito? ... Il fatto è che l'arco di oscillazione del giudizio è molto ampio: il pendolo si muove tra due estremi, il primo costituito dal precetto di Machiavelli, illustrato nel Principe nel capitolo XVIII, il più discusso e criticato dell'opera: la neccessità per il Principe di non osservare la parola data "quando tale osservanza li torni contro e che sono spente le cagioni che la fecion promettere". Mentre all'altro estremo ci sono le regole delle società mafiose, in cui si entra con il sangue e si esce con il sangue, come dicono gli stessi mafiosi. E dove il tradimento è il peggiore dei delitti e i traditori vengono considerati degli "infami", senza nessuna giustificazione.
Tra questi due poli la casistica può essere infinita".
Tra i seguenti giudizi UNO solo è rigorosamente fondato sul testo proposto, comparso su un quotidiano del mese di agosto '93.
A) Gli storici sono veramente obiettivi quando non pronunciano giudizi morali, ma si attengono ai fatti
B) L'esempio di Wallenstein dimostra che il traditore è sempre un vile
C) Il Principe per Machiavelli non è mai tenuto ad osservare la parola data
D) Dietro i tradimenti più vili c'è sempre il denaro
E) Gli storici sono stati spesso affascinati dalla natura moralmente ambigua dei traditori
132. "La cultura tardo medioevale aveva come centro motore la visione della ...; la società moderna si è costituita perché la gente era mossa dalla visione dello sviluppo della ... Nel nostro secolo tuttavia questa visione è andata deteriorandosi, fino a ridursi a quella della ..., che ormai comincia a crollare e rischia di travolgere tutti nella sua rovina. Se la ... e la ... costituiscono la tesi e l'antitesi, una nuova sintesi rappresenta l'unica alternativa al caos: la sintesi tra il nucleo spirituale del mondo tardo medioevale e lo sviluppo, avvenuto a partire dal Rinascimento, del pensiero razionale e della scienza.
Questa costituisce la..." (Erich Fromm)
Dal testo di Erich From sono state espunte 6 espressioni elencate qui sotto in diverse successioni. Indicare la serie che corrisponde alle esigenze logiche del testo.
A) Città di Dio, Città dell'Essere, Torre di Babele, Città Terrena, Città di Dio, Città Terrena
B) Città di Dio, Città Terrena, Torre di Babele, Città dell'Essere, Città Terrena, Città di Dio
C) Città dell'Essere, Città Terrena, Torre di Babele, Città di Dio, Città Terrena, Città di Dio
D) Città di Dio, Città dell'Essere, Torre di Babele, Città Terrena, Città di Dio, Città Terrena
E) Città di Dio, Città Terrena, Torre di Babele, Città di Dio, Città Terrena, Città dell'Essere
133. "La democrazia non può compiutamente caratterizzarsi solo come governo della maggioranza, benché l'istituzione delle elezioni generali sia della massima importanza. Infatti una democrazia può governare in maniera tirannica.
(La maggioranza di coloro che hanno una statura inferiore a sei piedi può decidere che sia la minoranza di coloro che hanno statura superiore a sei piedi a pagare tutte le tasse). In una democrazia i poteri dei governanti devono essere limitati ed il criterio di una democrazia è questo: in una democrazia i governanti possono essere licenziati dai governati senza spargimento di sangue. Quindi se gli uomini al potere non salvaguardano quelle istituzioni che assicurano alla minoranza la possibilità di lavorare per un cambiamento pacifico, il loro governo è una tirannia". (Karl Popper: La società aperta e i suoi nemici)
In questo scritti di Popper UNA delle seguenti prerogative NON è indicata come essenziale alla democrazia:
A) il diritto delle minoranze di collaborare attivamente alla gestione del governo
B) il diritto del popolo di cambiare i propri governanti senza dover far ricorso alla violenza
C) il diritto delle minoranze di organizzarsi in vista di un'alternanza
D) il dovere dei governanti di garantire la possibilità di un cambiamento pacifico di governo
E) il dovere dei governanti di accettare limitazioni del proprio potere
134. Con il termine "unità pane" (BE) si definisce la quantità di cibo in grammi che contiene 12 grammi di carboidrati. Il metabolismo di un grammo di carboidrati libera nell'organismo la quantità di energia corrispondente a 16 chilojoules (kJ). Un paziente a dieta deve assumere ogni giorno 4800 chilojoules, solo un quinto di questi sotto forma di carboidrati.
A quante "unità pane" corrispondono giornalmente?
A) 60 BE
B) 25 BE
C) 6 BE
D) 5 BE
E) 0,5 BE
135. È nozione comune, ripetutamente riportata dai mass media, che il numero di neoplasie diagnosticate negli ultimi anni è in costante aumento, almeno nei paesi occidentali.
UNA delle seguenti affermazioni NON costituisce una plausibile spiegazione di questo fenomeno:
A) l'affinamento delle tecniche diagnostiche
B) la progressiva riduzione della natalità
C) il progressivo aumento della durata della vita media
D) l'esposizione ad agenti inquinanti, il consumo voluttuario di alcool e fumo
E) la ridotta mortalità per malattie cardivascolari
136. Le due linee del grafico indicano la sopravvivenza media percentuale sino a cinque anni, in due gruppi diversi di pazienti, trattati rispettivamente con la terapia X o con la terapia Y. La terapia Y può essere utilizzata in tutti i pazienti affetti dalla malattia in questione, indipendentemente dalla loro età (ed in effetti nella casistica Y il 40% dei casi ha più di 65 anni) e dalla presenza concomitante di condizioni di alto rischio, ad esempio di lesioni cardiovascolari (lesioni che configurino una situazione di alto rischio sono appunto presenti nel 62% dei pazienti della casistica Y). La terapia X trova invece indicazioni solo in soggetti con meno di 65 anni e senza condizioni di alto rischio.
Delle seguenti deduzioni una sola è CORRETTA:
A) il confronto tra le due terapie non è lecito perché i due gruppi di pazienti non sono omogenei
B) bisogna attendere almeno quattro anni perché la differenza dei risultati tra le due terapie sia evidente
C) i pazienti giovani hanno più probabilità di sopravvivere a lungo se sono trattati con la terapia X
D) la terapia Y è meno vantaggiosa di quella X allo scadere di ogni anno ed è quindi o meno efficace o più pericolosa
E) le due sopravvivenze sono differenti solo perché l'età media dei pazienti è differente e se si tiene conto di questo fatto le sopravvivenze si equivalgono
137. Perché l'assassinio premeditato di 6 milioni di innocenti, dichiarati dall'ideologia e dallo Stato Nazista antiuomini, è l'evento capitale della storia? Perché in nessun altro - finora - si è manifestato in modo altrettanto radicale la sua disumanità. (...). L'unicità dell'Olocausto (termine improprio per il suo significato religioso, ma ormai entrato nell'uso) non è un nuovo mito, ma un fatto accertabile con la riflessione razionale, con gli strumenti e le verifiche dell'indagine storica. Garantire a priori alla Shoah, il genocidio degli ebrei d'Europa, uno status sovrastorico e quindi irrazionale, sarebbe l'attacco più subdolo e devastante alla sua realtà. L'atroce realtà, non il mito, inevitabilmente consolatorio, del genocidio deve guidare la nostra visione dell'uomo e della storia. E non esiste realtà storica al di là della sua ricostruzione paziente, obiettiva, particolareggiata, per dolorosa che possa essere. Lo scrittore Elie Wiesel, premio Nobel per la letteratura, ha detto che la Shoah sarà sempre "una sfida alla comprensione". È vero: la massima sfida. Ma
questa sfida va accettata perché da essa dipende il futuro della specie umana (...). Lo studio obiettivo della Shoah e il tentativo di comprenderla con il suo carico incommensurabile di sofferenza, sono oggi l'unica via, con tutte le sue inevitabili imperfezioni, per rendere giustizia alle vittime e manifestare una concreta solidarietà. Questo studio sta facendo in tutto il mondo enormi progressi. I risultati delle ricerche, che sempre più spesso mettono da parte le polemiche sulle interpretazioni generali per approfondire fatti specifici ed indagare aspetti nuovi, non solo non indeboliscono, ma rafforzano con elementi inoppugnabili la consapevolezza della sua unicità, e al tempo stesso ne rendono concreta la comprensione. Tali risultati sono riassunti in modo esemplare da Michael Marrus, professore dell'università di Toronto, in un libro "l'Olocausto nella storia" che è una lettura sconvolgente proprio perché non è una denuncia, ma un esame spassionato dei fatti, e del dibattito storico che ha cercato di interpretarli (...). Lo stesso spirito anima "The Final Solution", 17 saggi dei maggiori storici mondiali da poco pubblicati a New York, che affrontano analiticamente lo studio, oltre che dei fatti, delle ideologie e della pianificazione del progetto di "soluzione finale" (...). Queste ricerche confutano ogni pregiudizio collettivo indiscriminato: sui tedeschi, le vittime, i complici, i governi alleati. Ogni problema è indagato in concreto, caso per caso. Respingendo con scrupolo esagerazioni e deformazioni, il lavoro dello storico rafforza, non attenua, l'indignazione, l'orrore, la solidarietà sia pure postuma, con le vittime. (da "La storia vista dalla Shoah", di A. Casalegno, il Sole 24 Ore, 21/8/94)
UNA sola affermazione NON CONTRASTA con le tesi dell'articolo:
A) La disumanità della storia della Shoah ne rende impossibile una piena comprensione
B) L'Olocausto, come il Diluvio Universale, è un evento sovrastorico, mitico, che si sottrae ad ogni indagine razionale
C) La freddezza e il distacco dell'indagine storica attenuano l'orrore e fanno tacere l'indignazione
D) Le ricerche sugli eventi storici della Shoah prescindono dalle interpretazioni generali e rifuggono da ogni giudizio collettivo indiscriminato
E) Considerare l'Olocausto come evento storico da indagare nei suoi vari aspetti comporta il liberarsi dal pregiudizio della sua unicità
138. Perché l'assassinio premeditato di 6 milioni di innocenti, dichiarati dall'ideologia e dallo Stato Nazista antiuomini, è l'evento capitale della storia? Perché in nessun altro - finora - si è manifestato in modo altrettanto radicale la sua disumanità. (...). L'unicità dell'Olocausto (termine improprio per il suo significato religioso, ma ormai entrato nell'uso) non è un nuovo mito, ma un fatto accertabile con la riflessione razionale, con gli strumenti e le verifiche dell'indagine storica. Garantire a priori alla Shoah, il genocidio degli ebrei d'Europa, uno status sovrastorico e quindi irrazionale, sarebbe l'attacco più subdolo e devastante alla sua realtà. L'atroce realtà, non il mito, inevitabilmente consolatorio, del genocidio deve guidare la nostra visione dell'uomo e della storia. E non esiste realtà storica al di là della sua ricostruzione paziente, obiettiva, particolareggiata, per dolorosa che possa essere. Lo scrittore Elie Wiesel, premio Nobel per la letteratura, ha detto che la Shoah sarà sempre "una sfida alla comprensione". È vero: la massima sfida. Ma
questa sfida va accettata perché da essa dipende il futuro della specie umana (...). Lo studio obiettivo della Shoah e il tentativo di comprenderla con il suo carico incommensurabile di sofferenza, sono oggi l'unica via, con tutte le sue inevitabili imperfezioni, per rendere giustizia alle vittime e manifestare una concreta solidarietà. Questo studio sta facendo in tutto il mondo enormi progressi. I risultati delle ricerche, che sempre più spesso mettono da parte le polemiche sulle interpretazioni generali per approfondire fatti specifici ed indagare aspetti nuovi, non solo non indeboliscono, ma rafforzano con elementi inoppugnabili la consapevolezza della sua unicità, e al tempo stesso ne rendono concreta la comprensione. Tali risultati sono riassunti in modo esemplare da Michael Marrus, professore dell'università di Toronto, in un libro "l'Olocausto nella storia" che è una lettura sconvolgente proprio perché non è una denuncia, ma un esame spassionato dei fatti, e del dibattito storico che ha cercato di interpretarli (...). Lo stesso spirito anima "The Final Solution", 17 saggi dei maggiori storici mondiali da poco pubblicati a New York, che affrontano analiticamente lo studio, oltre che dei fatti, delle ideologie e della pianificazione del progetto di "soluzione finale" (...). Queste ricerche confutano ogni pregiudizio collettivo indiscriminato: sui tedeschi, le vittime, i complici, i governi alleati. Ogni problema è indagato in concreto, caso per caso. Respingendo con scrupolo esagerazioni e deformazioni, il lavoro dello storico rafforza, non attenua, l'indignazione, l'orrore, la solidarietà sia pure postuma, con le vittime. (da "La storia vista dalla Shoah", di A. Casalegno, il Sole 24 Ore, 21/8/94)
Dalle recenti ricerche storiche alle quali si riferisce l'articolo di Casalegno si può correttamente dire che (identificate la SOLA affermazione NON corretta):
A) si presentano come denuncia di un progetto tanto inspiegabile quanto disumano
B) si presentano come l'esame di una serie di fatti concreti
C) esaminano il dibattito storico sui fatti considerati
D) conducono un'analisi delle ideologie e dei programmi che hanno condotto all'Olocausto
E) tendono a rimuovere ogni esagerazione e generalizzazione
139. Il trattamento dell'ipertensione arteriosa è giustificato da almeno tre considerazioni: in presenza di ipertensione il rischio di mortalità e morbilità per cause cardiovascolari aumenta; la frequenza di incidenti vascolari cerebrali e di insufficienza cardiaca diminuisce se l'ipertensione arteriosa viene corretta; la riduzione dei rischi cardiovascolari può essere ottenuta con la correzione sia dell'ipertensione severa e moderata, sia di quella lieve. L'ipertensione arteriosa coesiste, più spesso di quanto comporterebbe la casualità, con un aumento dei livelli ematici del colesterolo, dei trigliceridi e della glicemia, che a loro volta sono elementi aggiuntivi di rischio cardiovascolare. L'obesità contribuisce ad aumentare in maniera importante questo tipo di rischio. Il consumo di alcool e, almeno in una parte dei pazienti, un elevato apporto alimentare di sale possono favorire l'aumento dei valori pressosi. Il fumo accentua ulteriormente, ed in misura molto rilevante, il rischio cardiovascolare dovuto all'ipertensione ed all'ipercolesterolemia. Per questi motivi un approccio terapeutico che non tenga conto della multifattorialità del rischio cardiovascolare non è razionale. Sulla base di queste osservazioni, in un soggetto iperteso, obeso, buon bevitore e forte fumatore, avviare un trattamento farmacologico ipotensivo, senza prevedere anche la correzione delle sue abitudini dietetiche e l'interruzione del fumo, può essere considerato in base alle considerazioni riportate (UNA sola delle seguenti affermazioni è INSOSTENIBILE):
A) un intervento di minima
B) un provvedimento che non deve dare al paziente la sicurezza di aver risolto al meglio i propri problemi
C) un inutile spreco di farmaci e di denaro
D) un intervento parziale
E) un provvedimento iniziale
140. Questo brano di Banana Yoshimoto (da Kitchen, Feltrinelli '93) è stato ricopiato introducendo un errore sintattico: in corrispondenza di quale lettera si trova?
"Non c'è posto al mondo che io ami più della cucina"
A) Anche le cucine incredibilmente sporche mi piacciono da morire
B) Mi piacciono con il pavimento disseminato di pezzettini di verdura, così sporche
C) Che la suola delle pantofole diventa subito nera, e grandi, di una grandezza esagerata
D) Con un frigo enorme pieno di provviste che bastassero tranquillamente
E) Per un intero inverno, un frigo imponente al cui piano metallico potermi appoggiare
141. Tutti gli studenti amano i libri.
Chi partecipa ad assemblee è sovente un rivoluzionario.
Alcuni rivoluzionari sono studenti
Se le precedenti affermazioni sono vere, quali delle seguenti deduzioni è infondata?
A) Non si può dire che chi studia non ama i libri
B) Chi partecipa alle assemblee può amare i libri
C) Chi ama i libri è un rivoluzionario
D) Alcuni rivoluzionari amano i libri
E) Alcuni studenti è probabile che partecipino ad assemblee
142. Nel nostro ambiente, la malattia U in fase terminale viene attualmente diagnosticata ogni anno in circa 100 nuovi pazienti per milione di abitanti. Lasciata a sé, questa condizione li condurrebbe a morte entro poche settimane. Da oltre 20 anni nuovi trattamenti consentono invece una sopravvivenza prolungata. Come indicato nel grafico (A) le possibilità di sopravvivenza (sono qui stati raggruppati i risultati di tutte le tecniche disponibili) sono legate all'età dei pazienti all'inizio del trattamento e, come semplificato nel grafico (B) , all'eventuale presenza di altre malattie concomitanti (ad esempio: una cardiopatia, un diabete, o un'ipertensione arteriosa grave). La malattia U ed il suo stato terminale sono più comuni negli anziani: ad esempio se ci si riferisce alle fasce di età della popolazione generale, il numero annuo di nuovi casi con questa diagnosi è 10 volte maggiore tra i soggetti con 60, 70 anni che tra quelli con 30, 40 anni. La popolazione generale sta invecchiando e ciò è alla base di un continuo aumento del numero dei pazienti che arrivano ogni anno ad una fase terminale di questa malattia e del fatto che il numero di casi con età avanzata sta aumentando. Negli ultimi 10 anni i trattamenti dei quali si parla hanno subito un'importante evoluzione, che ha permesso un miglioramento della tollerabilità e della sicurezza. Per valutare se si sono ottenuti contemporaneamente anche dei risultati positivi nei confronti della sopravvivenza, è stata avviata un'indagine, nella quale il decennio in esame è stato suddiviso in 5 anni. Nell'area della quale si parla, durante i primi 5 anni hanno iniziato la terapia 1850 pazienti (al momento d'inizio della terapia il 52% aveva oltre 60 anni; il 36% aveva almeno una condizione di alto rischio; età media globale: 54 anni). Nel secondo hanno iniziato la terapia 2316 pazienti (al momento d'inizio della terapia il 65% aveva oltre 60 anni; il 44% aveva almeno una condizione di alto rischio; età media globale: 60 anni). Nei due quinquenni considerati, la sopravvivenza media globale dei pazienti è rimasta invariata (ad esempio, dopo un anno di trattamento la sopravvivenza nel primo e nel secondo quinquennio era rispettivamente 86 e 85,8%, a tre anni 63 e 63,5%).
Tra le conclusioni che si possono trarre dai dati sopra riportati UNA sola è CORRETTA:
A) i miglioramenti tecnologici e metodologici della terapia in esame consentono un miglioramento soggettivo dei pazienti, ma non hanno ancora ridotta la loro mortalità
B) siccome la terapia è migliorata, il mancato aumento della sopravvivenza, deve far ricercare un'eventuale minore abilità nell'applicazione dei trattamenti
C) il fatto che la sopravvivenza non sia migliorata nel secondo quinquennio rispetto al primo rappresenta un rilievo molto negativo, in quanto le conoscenze sull'argomento lo lascerebbero prevedere
D) i miglioramenti tecnologici e metodologici adottati non hanno significato pratico
E) si tratta di un risultato positivo in quanto, nel secondo quinquennio, ci si poteva in realtà attendere un peggioramento dei risultati di sopravvivenza
143. Orazio, poeta epicureo, conclude così una sua affettuosa lettera all'amico Albio Tibullo, malato di malinconia: "Tra le speranze e gli affanni, tra i timori e le ire, fa conto che la luce di ogni giorno sia stata per te l'ultima: gradita sopraggiungerà l'ora che non avrai sperato. Quando vorrai ridere vieni a trovare me, grasso e lucido, dalla pelle ben curata, porcello del gregge di Epicuro".
UNA delle seguenti considerazioni NON è autorizzata da questo testo di Orazio:
A) per apprezzare la vita la ricetta migliore è tener conto della sua fragilità
B) Orazio allude all'opinione diffusa secondo cui gli epicurei, come le bestie, si curavano solo del corpo e non dello spirito
C) per vivere meglio occorre non fare troppo assegnamento sul futuro
D) ci sono particolarmente graditi i doni che non abbiamo sperato
E) gli affanni e le ire in cui consumiamo l'esistenza, secondo Orazio sono assurdi
144. Quale delle seguenti asserzioni potrebbe essere inequivocabilmente confutata sulla base di uno o più dati sperimentali precisi:
A) le persone invidiose hanno sempre un inconsapevole o inconfessato complesso di inferiorità
B) la gelosia è sintomo inequivocabile di un'insicurezza di cui il geloso può non essere cosciente
C) tutti i conflitti hanno la loro origine in interessi economici, anche se non sempre chiaramente individuabili
D) la genialità è sempre conseguente ad un'educazione familiare affettuosa, aperta e stimolante
E) l'invidia nasce dalla convinzione, spesso inconsapevole, di essere superiori agli altri
145. La tela di Penelope, o chi inganna chi.
Molti anni fa viveva in Grecia un uomo chiamato Ulisse (il quale, nonostante fosse abbastanza saggio, era molto astuto) sposato con Penelope, donna bella e ricca di doti, il cui unico difetto era una smisurata passione per la tessitura, abitudine grazie alla quale aveva potuto trascorrere da sola lunghi periodi.
Dice la leggenda che ogni volta che Ulisse con la sua astuzia scopriva che, nonostante le proibizioni, lei si accingeva a iniziare un'ennesima volta una delle sue interminabili tele, lo si poteva vedere di notte preparare alla chetichella gli stivali e una buona barca, e poi, senza dirle niente, se ne andava a girare il mondo e a cercare se stesso. In questo modo lei riusciva a tenerlo lontano mentre civettava con i suoi pretendenti, facendo credere loro che tesseva perché Ulisse viaggiava, e non che Ulisse viaggiava perché lei tesseva, come avrebbe potuto immaginare Omero, che però, come si sa, a volte dormiva e non si accorgeva di nulla (da Augusto Monterroso: "La pecora nera e altre favole").
Questa interpretazione anticonformista della leggenda di Ulisse permette di trarre alcune illazioni: tra quelle qui formulate una non è autorizzata dal testo. Individuatela:
A) la passione per la tessitura di Penelope era una finzione; in realtà lei desiderava restar sola e civettare liberamente con i pretendenti
B) se Omero non avesse, come si sa, a volte dormito, avrebbe potuto immaginare il vero motivo per cui Ulisse viaggiava
C) è molto difficile che una persona discretamente saggia sia anche capace di astuzia
D) la conoscenza del mondo e la ricerca di se stesso sono il fine, non la causa dei viaggi di Ulisse
E) Penelope ama civettare con i suoi ammiratori convincendoli che virtuosamente tesse perché Ulisse è lontano
146. "... A chi voglia conoscere l'umanità nella sua intima essenza (...) le opere dei grandi, immortali poeti presenteranno un quadro molto più fedele e chiaro di quello che possono mai offrirgli gli storici. (...) Nella storia vera e propria agiscono non tanto uomini, quanto popoli ed eserciti, e gli individui che ci compaiono, appariscono a tanta distanza, in sì numerosa compagnia e con sì grande seguito, coperti per giunta da abiti di gala o da pesanti e inflessibili armature, che è davvero difficile riconoscere attraverso tutto questo l'attività umana. Invece, la descrizione fedele della vita dell'individuo ci mostra, in una sfera ristretta, la condotta degli uomini in tutte le sue sfumature e forme, l'eccellenza, la virtù, anzi la santità di singole persone, la perversità, la miseria morale, la malizia dei piu, la scelleraggine di parecchi. Anzi (...) è del tutto indifferente se gli oggetti sui quali verte l'azione siano, relativamente considerati, di piccola o di grande importanza, se siano masserie o regni ..." (da Schopenhauer: "Il mondo come volontà e rappresentazione").
Una sola delle seguenti affermazioni è rigorosamente dedotta dal testo riportato:
A) lo storico, attento ai grandi eventi, non può occuparsi dei motivi dell'agire umano
B) è impossibile riconoscere nel principe o nel condottiero l'uomo e le sue passioni
C) esclusivamente nella solitudine gli uomini rivelano il loro animo e manifestano le loro passioni
D) è solo nei momenti decisivi della storia che si riconosce il carattere degli uomini
E) le virtù e i vizi umani si riconoscono meglio nella narrazione biografica che nella indagine storica
147. "Dal fatto che le opinioni si rivelano tutte ugualmente confutabili o sostenibili, Socrate non trae, come Protagora, la convinzione che la dialettica abbia il compito di persuadere o dissuadere in merito all'una o all'altra, indipendentemente dal vero, cioè egli non ne evince la tesi che tutte le opinioni sono vere, bensì, al contrario, che esse, in quanto possono essere tanto vere quanto false, non hanno quel carattere di sapere stabile proprio dell'universale, cioè della scienza. Il compito della dialettica diventa un compito critico: essa non deve mettersi al servizio di questa o di quella opinione, per sostenerla o per demolirla, ma deve invece mettere alla prova tutte le opinioni cercando di confutarle nella loro pretesa di valere come vero sapere, pur non essendolo" (da Franco Volpi: Schopenhauer e la dialettica).
Una sola delle seguenti affermazioni è rigorosamente dedotta dal testo di F. Volpi:
A) Socrate afferma, in polemica con Protagora, che l'uomo può e deve cercare la verità
B) La dialettica secondo Socrate ha il compito di definire i limiti della validità delle opinioni
C) Protagora ritiene che non esista una verità "universale" da difendere nelle discussioni
D) La dialettica, cioè l'arte del persuadere, secondo Socrate è utile solo a chi voglia sostenere o demolire un'opinione
E) Socrate afferma che l'uomo può distinguere con sicurezza il vero dal falso
148. "Tolkien, da filologo conoscitore di antiche lingue e antiche epopee, ha trasfuso nella sua opera il senso profondo di esse, l'afflato, il respiro, colpendo quindi le corde più intime dell'animo del lettore... L'Altra Realtà proposta da Tolkien si oppone totalmente a quella in cui viviamo, ma in senso positivo e propositivo. La Terra di Mezzo in cui si svolgono le avventure degli hobbit, la lotta della Compagnia dell'Anello contro l'Oscuro Signore Sauron, è un mondo in cui vigono 'valori' che questa nostra società ha dimenticato o ripudiato, ma che evidentemente (considerato il successo delle sue opere) i lettori nel loro intimo desiderano ancora. Si entra nella lettura di questa immensa saga ... quasi come in una vacanza dello spirito, per respirare aria pura, per prendere una boccata di ossigeno, e ritornare poi ritemprati alla vita di ogni giorno (da G. De Turris: Tolkien, il Signore della Terra di Mezzo).
Uno dei giudizi qui espressi è in contraddizione con l'interpretazione di Tolkien sopra riportata:
A) i modelli delle antiche epopee non hanno perso del tutto la loro capacità di toccare il lettore di oggi
B) il Signore degli Anelli non è opera di pura e semplice evasione, ma lascia il lettore arricchito e ritemprato
C) i valori che la saga di Tolkien celebra sono assolutamente estranei allo spirito dei lettori odierni
D) la competenza storico-letteraria di Tolkien è fondamento e base della sua invenzione narrativa
E) il successo di Tolkien testimonia la vitalità dei valori che vi si esprimono, anche se lontani dal mondo moderno
149. Negli ultimi decenni del XIX secolo Giovanni Morelli propose un metodo per l'attribuzione dei quadri antichi che suscitò vivo interesse. Per attribuire un'opera non firmata non bisogna badare, dice Morelli, ai caratteri più appariscenti, e perciò più facilmente imitabili, dei quadri, ma occorre esaminare i particolari più trascurabili, come i lobi delle orecchie, le unghie, la forma delle mani e delle dita. La personalità va cercata "là dove lo sforzo personale è meno intenso", e quindi l'espressione è più spontanea.
Con Morelli si disse d'accordo Freud che, nel saggio sul Mosè di Michelangelo, riconosce che il metodo morelliano è "strettamente imparentato con la psicoanalisi medica. Anche questa è avvezza a penetrare cose segrete e nascoste in base a elementi poco apprezzati o inavvertiti, ai detriti o rifiuti della nostra osservazione".
Il metodo di Morelli è stato accostato anche a quello che negli stessi anni veniva attribuito a Sherlock Holmes dal suo creatore, Arthur Conan Doyle. Il conoscitore d'arte è paragonabile al detective che scopre l'autore del delitto sulla base di indizi apparentemente trascurabili, impercettibili ai più.
Come si spiega questa triplice analogia? La risposta è molto semplice: Freud era un medico; Morelli si era laureato in medicina; Conan Doyle aveva fatto il medico prima di dedicarsi alla letteratura. In tutti e tre i casi si intravvede il modello della semeiotica medica, la disciplina che consente di diagnosticare le malattie più "misteriose" sulla base di sintomi per lo più irrilevanti agli occhi di chi, come il buon dottor Watson, bada soltanto ai segni più clamorosi e codificati nei testi tradizionali (da Carlo Ginzburg: Miti Emblemi Spie).
Le frasi sotto riportate sono state tutte, meno una, tratte dal saggio su Morelli del quale qui è stata citata una parte significativa. Individuate, in quanto incongruente, la frase indebitamente inserita:
A) Il nucleo intimo dell'individualità artistica è identificabile negli elementi sottratti al controllo della coscienza
B) Nessuno impara il mestiere del conoscitore o del diagnostico limitandosi ad applicare regole preesistenti
C) Nella diagnostica attributiva o medica entrano in gioco colpo d'occhio, intuizione e attenzione ai particolari
D) Gli indizi evidenti e codificati sono il punto di partenza per chi cerca in campi diversi una realtà più profonda
E) Sintomi, indizi, segni pittorici a prima vista di per sé irrilevanti sono tracce di una realtà più profonda
150. "... tra le cattive abitudine del pensiero scientifico occidentale possiamo annoverare le posizioni che chiamiamo atomismo, riduzionismo e determinismo. Dietro queste c'è l'idea che le totalità debbano essere comprese scomponendole nelle loro unità basilari, che le proprietà di unità microscopiche possano generare e spiegare il comportamento dei loro risultati macroscopici, che tutti gli eventi e gli oggetti abbiano cause precise, prevedibili e determinate. Queste idee ci sono state utili nello studio degli oggetti semplici, che sono costituiti di pochi componenti e che non sono influenzati dalla storia. ... Ma gli organismi sono molto di più che un semplice amalgama di geni. Essi hanno una storia che ha importanza e le parti che li compongono interagiscono tra di loro in maniera complessa. Gli organismi sono costituiti di geni che operano di concerto, influenzati dall'ambiente, tradotti in parti che la selezione vede, e in parti che sono ad essa invisibili" (da Stephen Jay Gould: "Darwiniana", in "Il pollice del panda").
Una sola delle seguenti affermazioni è deducibile dal testo riportato:
A) lo studio degli organismi richiede criteri che non coincidono sempre con quelli del determinismo scientifico
B) la concezione determinista della scienza classica non ha alcuna utilità quando si debbano spiegare fenomeni biologici
C) la concezione atomista deve essere assolutamente rinnegata quando si studiano gli organismi complessi
D) cercare le cause che spiegano e permettono di prevedere i fenomeni è sempre inutile nell'ambito della scienza biologica
E) un organismo non è mai riducibile ai suoi componenti e pertanto deve essere studiato solo in una prospettiva storica
151. La ... è la scienza che studia i sintomi morbosi per interpretarli; la ... è la scienza che descrive gli stati morbosi e ne fa la storia.
Inserite nella frase la coppia di parole opportune:
A) patologia/semeiotica
B) patologia/diagnostica
C) semeiotica/patologia
D) diagnostica/bioetica
E) bioetica/anamnestica
152. "La dottrina di Seneca non si rivolge alla folla: si rivolge all'individuo. E colloquio, non predicazione. Lo stile di Seneca, come anche quello di Tacito, è lo stile drammatico dell'anima umana che è in guerra con se stessa ...; fatto di frasi brevi, staccate, acute, luminose, improvvise è - fra le pagine degli scrittori latini - quello che parla a noi il linguaggio più vivo. E se la prosa di questi due sommi e così diversi scrittori può essere definita, ante litteram, ... ciò è perché l'anima umana è ..." (da Concetto Marchesi: Storia della letteratura latina).
Dal testo è stato espunto un aggettivo ripetuto due volte. Individuatelo:
A) classica
B) efficace
C) spezzata
D) neoclassica
E) barocca
153. In una certa regione una malattia che indicheremo con la sigla U, mortale se non adeguatamente curata con trattamenti complessi e costosi, colpisce attualmente ogni anno circa 120 nuove persone ogni milione di abitanti. Attualmente un 25% di questi nuovi ammalati ha cinquant'anni o meno.
Negli ultimi tre quinquenni la percentuale dei nuovi soggetti con più di cinquant'anni che ogni anno si ammalano si è triplicata e si è raddoppiato il numero dei soggetti che all'inizio della malattia presentano contemporaneamente una o più altre condizioni morbose, spesso pericolose per la vita: ad esempio un'insufficienza cardiaca, o lesioni vascolari periferiche gravi, ecc.
I mezzi tecnici ai quali è affidata la terapia della malattia U e che consistono in trattamenti ripetuti regolarmente alcune volte alla settimana, hanno intanto subita una straordinaria evoluzione che, a prezzo di un costo maggiore, ne ha aumentata l'efficacia, tanto che la durata di ogni trattamento ha potuto essere dimezzata, mentre la conduzione può essere affidata agli infermieri o allo stesso paziente.
Nonostante questi progressi, la mortalità annua dei pazienti trattati è rimasta costante.
Una sola delle deduzioni è pienamente e rigorosamente giustificata da quanto riportato nel testo:
A) la riduzione della durata dei trattamenti ha annullato gli effetti positivi della terapia
B) affidare i trattamenti agli infermieri ed ai pazienti è stato un errore
C) i trattamenti attuali non sono eseguiti a regola d'arte
D) le attuali terapie hanno risultati non risolutivi, ma positivi, migliori di quelli del passato
E) le attuali tecnologie non consentono alcun miglioramento e vanno quindi modificate
154. In una certa regione il numero assoluto di soggetti che è stato guarito da una condizione morbosa, che definiremo come U, sempre mortale se non trattata, è molto elevato, ma varia da uno all'altro dei centri specializzati. Data l'importanza anche sociale della malattia U, il numero di questi centri è progressivamente aumentato negli ultimi vent'anni e attualmente è ritenuto sufficiente a trattare, secondo schemi condivisi e regolarmente aggiornati e controllati, tutti i pazienti che nella regione si ammalano della malattia in questione.
La differenza del numero assoluto dei soggetti guariti nei diversi centri è però significativa, e ha probabilmente radici complesse; il testo giustifica peraltro una sola delle seguenti ipotesi esplicative:
A) il diverso anno di inizio dell'attività del centro
B) l'effetto di schemi terapeutici diversi
C) un differente aggiornamento dei diversi centri
D) una mancata aderenza ai protocolli di terapia da parte di alcuni centri
E) la insufficiente specializzazione di alcuni centri
155. Secondo il quotidiano "la Repubblica" del 31/7/98, che riferisce la conclusione tragica di un tentativo di trattare con arti magiche una grave malattia per la quale esistono peraltro cure mediche efficaci, opererebbe in Italia un vero esercito di maghi, con un fatturato annuo di circa 5000 miliardi; sarebbero circa 9 milioni gli Italiani che si rivolgono a maghi e veggenti per l'interpretazione di sogni, la previsione del futuro, e il trattamento "magico" di malattie.
Indipendentemente dall'esattezza di queste stime, difficilmente documentabili con precisione in quanto si riferiscono ad eventi in gran parte "sommersi", il fenomeno sembra comunque avere una grande estensione nel nostro Paese.
Delle seguenti riflessioni una sola non ha un fondamento documentabile:
A) la divinazione è una pratica antica e hanno fatto ricorso ad essa personaggi noti per la loro grandezza
B) le numerose forze occulte, anche astrali, che regolano la nostra vita, se conosciute, possono essere modificate o almeno controllate
C) esistono notizie precise di preveggenza di eventi che si sono poi avverati
D) l'interpretazione di sogni è ricordata come una pratica credibile anche dalla Bibbia
E) l'influenza degli astri sulla nostra vita quotidiana era studiata già nelle civiltà mesopotamiche
156. Una sola delle seguenti asserzioni potrebbe essere inequivocabilmente confutata sulla base di dati sperimentali precisi:
A) i comportamenti umani sono sempre spiegabili da sentimenti di superiorità o di inferiorità
B) tutti gli eventi storici hanno una spiegazione economica, anche se non immediatamente evidente
C) i comportamenti umani hanno, purché la si sappia cercare, una spiegazione nell'inconscio
D) i comportamenti dei cani domestici sono sempre amichevoli nei confronti dell'uomo
E) il cammino della storia è, talvolta nonostante le apparenze, un continuo progresso
157. "Ahimè - disse il topo - il mondo diventa ogni giorno più angusto. Prima era talmente vasto che ne avevo paura, corsi avanti e fui felice di vedere finalmente dei muri lontano a destra e a sinistra, ma questi lunghi muri precipitano così in fretta l'un verso l'altro che io mi trovo già nell'ultima camera, e là nell'angolo sta la trappola in cui andrò a cadere." "Non hai che da mutar direzione" disse il gatto, e se lo mangiò (da Franz Kafka: da Il messaggio dell'imperatore).
Tra le ipotesi di interpretazione allegorica della favola di Kafka individuate quella che non è proponibile:
A) dell'impossibilità della creature di sottrarsi al loro destino di morte
B) della velocità con cui la vita precipita senza requie verso l'annientamento
C) del bisogno delle creature di compiere scelte vincolanti che limitino il loro campo d'azione
D) della vertigine paurosa che la libertà produce in chi cerca la propria strada nel mondo
E) della difesa che mettono in atto le creature rifiutandosi di vedere la morte che li attende
158. "Più fortunate dunque quelle scienze e quelle arti che più partecipano delle nostre follie; ... non ogni follia può considerarsi funesta; altrimenti Orazio non avrebbe detto: 'O m'illude un'amabile follia?'. Né Platone avrebbe posto il furore dei poeti, dei profeti e degli amanti fra i principali beni della vita ... in verità vi sono due specie di follia: la prima è quella che dall'inferno mandano di nascosto le furie vendicatrici, ogni volta che, lanciando i loro serpenti, gettano nel cuore umano furor di guerra, sete insaziabile di oro, passioni immonde e scellerate, parricidi, incesti, sacrilegi e delitti di tal fatta ... Ma esiste un'altra forma di follia che non ha niente a che fare con la prima, quella cioè che ha origine da me, ed è la cosa più desiderabile che si possa immaginare. E questa si ha ogni volta che un giocondo errore, una specie di alienazione mentale, non solo libera l'animo dallo stringimento di quegli affanni, ma lo inonda di varia, inesauribile voluttà." (da Erasmo: Elogio della pazzia, cap. XXXVIII).
Una sola delle seguenti affermazioni non è deducibile dal testo di Erasmo:
A) solo la follia rende dolce e amabile l'esistenza
B) un pizzico di follia può rendere più amabile la vita
C) la follia, se è avida e aggressiva, genera ogni sorta di mali
D) l'amore, come la poesia, è una desiderabile pazzia
E) non si può dir bene o male della pazzia in generale
159. "L'opera di Tolkien è a modo suo un mondo vero di fatti, è quello che è, non adombra né eventi e personaggi della cosiddetta realtà, cioè non è ... , né grandi figurazioni generiche di tipo morale, cioè non è ... , ma, in quanto costituisce un ponte, un legame tra basso e alto, tra microcosmo e macrocosmo, può essere analizzato come ... ... L'autore del 'Signore degli anelli' ha reso ... , facendolo accettare a giovani e meno giovani, il genere letterario fantasy o heroic fantasy, nobilitandolo per la forma e il contenuto. In secondo luogo ha creato un mondo ... al nostro, descritto in modo pacato e piano, ricorrendo a materiali mitici ... Anche la trama si rifà ai testi classici dell'antichità: il viaggio, l'eroe, la lotta tra il Benne e il Male, le insidie del Potere ..." (da G. De Turris: Tolkien, il Signore della Terra di Mezzo).
In quale delle serie sotto proposte si trovano nell'esatta successione le parole espunte dal testo?
A) allegorico, simbolico, popolare, alternativo, metaforico
B) simbolico, alternativo, metaforico, popolare, allegorico
C) allegorico, metaforico, popolare, simbolico, alternativo
D) metaforico, allegorico, simbolico, popolare, alternativo
E) alternativo, metaforico, popolare, allegorico, simbolico
160. "Tolkien, da filologo conoscitore di antiche lingue e antiche epopee, ha trasfuso nella sua opera il senso profondo di esse, l'afflato, il respiro, colpendo quindi le corde più intime dell'animo del lettore... L'Altra Realtà proposta da Tolkien si oppone totalmente a quella in cui viviamo, ma in senso positivo e propositivo. La Terra di Mezzo in cui si svolgono le avventure degli hobbit, la lotta della Compagnia dell'Anello contro l'Oscuro Signore Sauron, è un mondo in cui vigono 'valori' che questa nostra società ha dimenticato o ripudiato, ma che evidentemente (considerato il successo delle sue opere) i lettori nel loro intimo desiderano ancora. Si entra nella lettura di questa immensa saga ... quasi come una vacanza dello spirito, per respirare aria pura, per prendere una boccata di ossigeno, e ritornare poi ritemprati alla vita di ogni giorno (da G. De Turris: Tolkien, il Signore della Terra di Mezzo).
Tra le definizioni sotto riportate una è inesatta:
A) vacanza: libertà dagli impegni (lavorativi)
B) afflato: alito, soffio, ispirazione
C) ripudiato: rifiutato, respinto
D) saga: racconto epico eroico
E) filologo: studioso delle lingue antiche
161. Secondo il critico d'arte Giovanni Morelli, attivo negli ultimi decenni del XIX secolo, particolari considerati di solito senza importanza, o addirittura triviali, "bassi", forniscono una chiave privilegiata per accedere ai prodotti più elevati dello spirito umano. "I miei avversari - scriveva ironicamente Morelli - si compiacciono di qualificarmi per uno il quale non sa vedere il senso spirituale di un'opera d'arte e per questo dà una particolare importanza a mezzi esteriori, quali le forme della mano, dell'orecchio, e persino, horribile dictu, di un così antipatico oggetto qual è quello delle unghie". Ma questi dati marginali sono, per Morelli, rivelatori, perché costituiscono i momenti in cui il controllo dell'artista, legato alla tradizione culturale, si allenta per cedere il posto a tratti puramente individuali, "che gli sfuggono senza che egli se ne accorga" (da Carlo Ginzburg: Miti Emblemi Spie).
Le frasi sotto riportate sono state tutte, meno una, tratte dal saggio su Morelli del quale qui è stata citata una parte significativa. Individuate, perché incongruente, la frase indebitamente inserita:
A) Data l'attenzione evidente per gli elementi inconsci dell'attività dell'artista, si può comprendere come Morelli abbia interessato Freud
B) I nostri piccoli gesti inconsapevoli possono rivelare il nostro carattere più di qualunque atteggiamento formale
C) Grazie al suo metodo indiziario Morelli fu in grado di proporre nuove attribuzioni nei principali Musei d'Europa
D) I grandi artisti non sono influenzati dalle norme della tradizione, a cui per lo più si contrappongono
E) Se la realtà è opaca, esistono zone privilegiate - spie, indizi - che consentono a un osservatore attento di decifrarla
162. "Nulla è più affascinante di un antico mistero. ... Chi era Jack lo squartatore? Shakespeare era Shakespeare? L'enigma storico più gustoso della mia professione, la paleontologia, risale a un quarto di secolo fa. Nel 1953, l'uomo di Piltdown fu definitivamente considerato una frode sicura, perpetrata da uno sconosciuto. Da allora il mio interesse per questo caso non è mai diminuito. In questo articolo, più che chiederci ancora una volta 'chi è il colpevole', affronteremo quella che per me è una questione più interessante dal punto di vista intellettuale: come è possibile che qualcuno abbia accettato l'uomo di Piltdown (un uomo dotato di un cranio moderno e di una mascella non modificata di scimmia antropomorfa)? ... sono un lettore appassionato di racconti del mistero e non potrò esimermi dall'esprimere la mia opinione su questo enigma. ...
L'ipotesi senza dubbio più interessante è quella che vede nell'affare di Piltdown una burla, messa in atto con una comunicazione alla società britannica di geologia nel dicembre 1912 e spintasi troppo in là, più che un imbroglio vero e proprio. Ma, a parte il divertimento e la polemica, rimane aperta la prima e più importante questione: come è possibile che per più di quarant'anni in ambito scientifico si sia dato credito all'uomo di Piltdown e se ne sia discusso?
Si trattava di una creatura improbabile fin dall'inizio, e già nel 1913 David Waterston del King's College di Londra aveva affermato molto chiaramente che quel cranio era umano, mentre la mascella era di scimmia antropomorfa. 'A mio
parere - concludeva - attribuire la mascella e il cranio allo stesso individuo sarebbe altrettanto folle che cercare di attaccare il piede di uno scimpanzè alle ossa di una coscia e di una gamba essenzialmente umane.'
La spiegazione corretta era stata a portata di mano fin dall'inizio, ma la speranza, il desiderio e il pregiudizio impedirono che fosse accettata" (da Stephen Jay Gould: "Il pollice del panda").
Una sola delle seguenti affermazioni è rigorosamente deducibile dal testo riportato:
A) Jay Gould si chiede perché e come i colleghi scienziati abbiano dato a lungo credito all'affare dell'uomo di Piltdown
B) Nessun paleontologo, in quanto scienziato, ha dato veramente credito alla storia dell'uomo di Piltdown
C) Per una quarantina d'anni nessuno denunciò apertamente l'errore o sospett la frode nella faccenda di Piltdown
D) Jay Gould si interroga soprattutto sui motivi che hanno indotto l'autore della frode, o burla, ad agire
E) Le passioni negli scienziati non sono mai tanto forti da impedire loro di riconoscere la verità
163. "Fra coloro 'che non leggono' i più accorti impareranno a parlare intorno: eccelleranno nell'arte inflazionistica del commento, nella pratica restringitiva della scheda, nella caccia alla citazione intelligente, sapranno maneggiare lo scalpello dell'analisi lineare e diventeranno esperti nella sapiente navigazione fra i 'brani scelti', che conduce sicuramente al diploma di maturità, alla laurea, persino al dottorato ... ma non necessariamente all'amore per il libro" (da Daniel Pennac: "Come un romanzo").
Una sola delle seguenti affermazioni è rigorosamente dedotta dal testo sopra riportato:
A) L'amore per la lettura aborrisce da ogni forma di interpretazione critica o di commento dei libri
B) Le citazioni intelligenti non interessano assolutamente mai chi ama la lettura
C) Analisi, commenti, schede sono i nemici più acerrimi dell'amore per la lettura
D) Orientarsi tra i brani antologicizzati è scolasticamente utile ma è sicuro segno di scarso amore per il libro
E) Chi non ama i libri può benissimo imparare a condurre analisi accorte e a compilare eccellenti schede riassuntive
164. In una certa regione il numero di persone con oltre cinquant'anni di età è progressivamente aumentato di circa il 40%, mentre la popolazione di età inferiore è rimasta numericamente costante. In questa stessa area, una malattia che indicheremo con la sigla M, mortale se non adeguatamente curata con trattamenti complessi e costosi, colpisce attualmente ogni anno circa 120 nuove persone ogni milione di abitanti. Un 25% di questi ammalati ha cinquant'anni o meno. Negli ultimi due decenni ci si è impegnati molto nella prevenzione ma, contro le aspettative, in una quindicina d'anni, il numero complessivo di casi che ogni anno si ammala della malattia M è radoppiato. In questo stesso periodo, la percentuale dei soggetti con cinquant'anni o meno che ogni anno si ammalano si è dimezzata.
Una sola delle seguenti affermazioni ha un preciso fondamento in quanto esplicitamente dichiarato nel testo:
A) la malattia M è incurabile
B) la malattia M non può essere in alcun modo prevenuta
C) nella regione si sta ottenendo una riduzione dei casi di malattia M
D) la malattia M colpisce soprattutto gli anziani
E) l'attuale aumento della malattia tra gli anziani è dovuto al fatto che solo di recente è stata avviata un'efficace prevenzione tra i giovani
165. Un farmaco ha un'azione ... quando allevia la sofferenza o limita il disagio connesso con uno stato morboso; ha invece un'azione ... quando agisce modificando e correggendo le condizioni da cui deriva la malattia.
Inserite nella frase la coppia di parole opportune:
A) palliativa/sintomatica
B) sintomatica/positiva
C) negativa/curativa
D) positiva/risolutiva
E) sintomatica/terapeutica
166. In una certa regione esistono alcuni centri specializzati nel trattamento di una malattia che esige terapie complesse di alta specializzazione. I pazienti sono ammessi, su richiesta loro o più spesso dei medici di famiglia, ad uno di questi centri che operano tutti secondo schemi condivisi, regolarmente aggiornati e controllati. Negli ultimi cinque anni i progressi ottenuti nella terapia hanno consentito di allargarne le indicazioni anche a soggetti anziani ed a casi complicati, in precedenza non considerati idonei ai trattamenti, che non avevano ancora raggiunto gli attuali livelli di sicurezza e di efficacia. Questo allargamento delle accettazioni al trattamento si è accompagnato ad un notevole incremento del numero dei soggetti anziani e/o più compromessi nel centro maggiore, situato in una grande area urbana. Questo fenomeno si è invece verificato in misura molto ridotta in due altri centri collocati in aree prevalentemente rurali.
Tra le seguenti ipotesi esplicative del fenomeno, una sola deve essere scartata a priori in quanto in contraddizione con ciò che è affermato nel testo:
A) il centro "cittadino" è preferito dai medici e dai pazienti più anziani
B) il centro cittadino applica terapie più efficaci e moderne
C) nell'area rurale i medici di famiglia hanno un miglior rapporto con i loro assistiti e li curano meglio
D) nell'area urbana ci si ammala di più
E) nell'area urbana i criteri di accettazione nel programma terapeutico sono più ampi
167. Secondo il quotidiano "la Repubblica" del 31/7/98, che riferisce la conclusione tragica di un tentativo di trattare con arti magiche una grave malattia, per la quale esistono peraltro cure mediche efficaci, opererebbe in Italia un vero esercito di maghi, con un fatturato annuo di circa 5000 miliardi e sarebbero circa 9 milioni gli Italiani che si rivolgono a maghi e veggenti per l'interpretazione di sogni, la previsione del futuro, e il trattamento "magico" di malattie. Indipendentemente dall'esattezza di queste stime, difficilmente documentabili con precisione in quanto si riferiscono ad eventi in gran parte "sommersi", il fenomeno sembra comunque avere una grande estensione nel nostro Paese.
Tra le diverse riflessioni che possono essere suggerite da queste notizie una sola non ha un fondamento documentabile:
A) il ricorso ad arti magiche rientra nella cultura popolare di molte regioni italiane
B) gli Italiani fanno un largo uso, in genere considerato con benevolenza, di amuleti e scongiuri e non deve stupire quindi che ricorrano alla "magia"
C) di fronte ad eventi terrificanti, come certe malattie, la fuga nell'irrazionale, anche sotto la spinta della paura, è relativamente frequente
D) le "guarigioni" ottenute da maghi e guaritori sono sempre negate dai medici per interessi inconfessati o per un inconscio orgoglio professionale
E) esistono anche nel nostro paese persone disposte a sfruttare credulità e ignoranza
SOLUZIONI
1.C 2.D 3.E 4.C 5.A 6.C 7.C 8.B 9.C 10.E 11.A 12.D 13.D 14.E 15.A 16.A 17.C 18.A 19.A 20.C 21.B 22.C 23.E 24.D 25.C 26.A 27.B 28.D 29.C 30.E 31.D 32.A 33.D 34.D 35.E 36.C 37.D 38.E 39.D 40.C 41.E 42.A 43.D 44.C 45.C 46.B 47.E 48.C 49.D 50.C 51.E 52.E 53.C 54.B 55.A 56.D 57.D 58.D 59.B 60.B 61.D 62.B 63.E 64.B 65.B 66.D 67.B 68.E 69.E 70.C 71.C 72.D 73.E 74.E 75.E 76.A 77.D 78.B 79.B 80.E 81.A 82.C 83.C 84.D 85.E 86.E 87.B 88.D 89.C 90.D 91.A 92.A 93.C 94.E 95.C 96.C 97.D 98.A 99.B 100.C 101.B 102.D 103.B 104.E 105.E 106.C 107.B 108.C 109.B 110.C 111.E 112.A 113.B 114.A 115.C 116.D 117.A 118.C 119.C 120.D 121.D 122.E 123.D 124.B 125.D 126.A 127.D 128.C 129.B 130.D 131.E 132.E 133.A 134.D 135.B 136.A 137.D 138.A 139.C 140.D 141.C 142.E 143.D 144.D 145.A 146.E 147.B 148.C 149.D 150.A 151.C 152.E 153.D 154.A 155.B 156.D 157.E 158.A 159.D 160.E 161.D 162.A 163.E 164.D 165.E 166.B 167.D
fonte: http://schiattarella.altervista.org/scuola/TEST/CULTURA_GENERALE/comprensione.doc
Sito web: http://schiattarella.altervista.org
Autrice del testo: Carolina Schiattarella
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