una storia semplice
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una storia semplice
“una storia semplice”
1- Scheda bibliografica
Autore: Leonardo Sciascia
Titolo: Una storia semplice
Edizione: Adelphi
Luogo di edizione: Milano
Data della prima edizione: 1989
2- Analisi della narrazione
a) Il genere della narrazione di questo brano é il giallo, che ha come sfondo la mafia diffusa in Sicilia e il traffico di droga.
b) Le macrosequenze in questo racconto sono cinque. La prima parla della telefonata di Roccella in questura; la seconda della scoperta del cadavere di Roccella; la terza del duplice omicidio alla stazione di Monterosso; la quarta é la macrosequenza che contiene più avvenimenti ed è quella in cui il brigadiere effettua le indagini e il commissario si tradisce; la quinta e ultima é la conclusione in cui il brigadiere uccide il commissario.
c) Il tema fondamentale dell’opera é la storia di un brigadiere, di nome Antonio Lagandara, in Sicilia, che deve risolvere un’apparente caso di suicidio; non individuo temi secondari.
d) La narrazione si svolge ai giorni nostri e la vicenda si conclude in circa quattro giorni.
e) In questo racconto l’autore descrive alcuni ambienti della Sicilia e inoltre descrive la casa di Roccella; non sono raccontati altri situazioni o particolari ambientazioni sociali.
3- Analisi dei personaggi
a) Antonio Lagandara é un’uomo originario di un paesino contadino siciliano vicino alla città in cui lavora come brigadiere; é una persona alla ricerca della verità ed é diffidente per natura. L’antagonista si può identificare nel commissario, però non ci sono descrizioni riguardo a questo personaggio.
b) I personaggi secondari sono l’uomo della Volvo, il professore Carmelo Franzò, il questore, il colonnello, il magistrato, padre Cricco, il figlio e la moglie di Roccella; non ci sono descrizioni significative di queste persone all’interno del romanzo (solo padre Cricco e l’uomo della Volvo hanno qualche caratteristica scritta molto brevemente).
4-Analisi dello stile
a) Il narratore scrive la vicenda standone al di fuori, descrivendola da un punto di vista onnisciente.
b) Le tecniche narrative utilizzate sono sia il discorso diretto che il discorso indiretto, oltre a naturalmente sequenze narrative.
c) L’autore utilizza un linguaggio corrente e a volte usa qualche termine un po' specialistico.
5-Comprensione critica
a) Non individuo punti chiave che individuano la particolare visione del mondo dello scrittore, perché Sciascia esprime in tutti i suoi libri in tutto il libro il suo messaggio, cioè rimediare al problema della mafia in Italia.
b) Il messaggio che l’autore esprime con questo racconto é di reagire alla mafia che si sviluppa nel sud Italia; infatti molti dei suoi romanzi sono mirati a suscitare movimenti all’interno della società italiana per risolvere questo problema. Questo messaggio nel racconto si deduce dall’ultimo capitolo, in cui l’uomo della Volvo ricorda padre Cricco come persona che fa parte della congrega e lui decide di non dire niente alle autorità; da qui si capisce che la mafia é veramente molto diffusa (inoltre anche la colpevolezza del commissario non é inserita a caso dall’autore) e che é diffusa anche l’omertà della gente che non si riferisce alle forze dell’ordine per evitare problemi.
c) Leonardo Sciascia é nato a Racalmuto, in provincia di Agrigento, nel 1921, ed é morto a Palermo nel 1989. Ha esordito con “Le parrocchie di Regalpetra” nel 1956; a questo si sono aggiunti numerosi romanzi sempre sullo stesso tema, e cioè sulla Sicilia e il sud Italia e i suoi problemi; si é sempre distinto nella panoramica degli scrittori contemporanei in quanto non si é lasciato influenzare dalle correnti letterarie del suo tempo.
d) Non provo interesse per nessuna delle problematiche che questo libro tratta.
e) Questo racconto mi é piaciuto molto perché ha suscitato in me molta tensione e, pur essendo breve, mi ha tenuto col fiato sospeso fino alla fine; trovo anche che la tecnica narrativa utilizzata dall’autore sia molto adatta per questo genere di racconti.
Fonte: http://supertia.altervista.org/FILES/unastoriasemplice2.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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