Effluvio e defluvio
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Effluvio e defluvio
EFFLUVIO E DEFLUVIO
Effluvio
La caduta dei capelli costituisce spesso l'unico vero sintomo di calvizie incipiente. D'altra parte quanto più questa è vistosa tanto meno corrisponde, nella quasi totalità dei casi, ad un reale pericolo di calvizie.
La caduta di alcune centinaia, talvolta migliaia, di capelli al giorno definisce il fenomeno dell'effluvio, evento impressionante, spesso fonte di ansia e disperazione, ma generalmente benigno, autolimitato, reversibile, senza mai vera involuzione del pelo verso il vellus o perdita dell'annesso cutaneo per atrofia del follicolo. Nell'effluvio non c'è quindi una vera perdita di capelli.
L'effluvio è comunissimo, tanto che possiamo affermare che non esiste persona che non lo abbia sperimentato almeno una volta nella vita, e la sua benignità rende ragione dell'efficacia di tante "cure" empiriche e irrazionali. Nonostante le cure quasi sempre l'effluvio si arresterà e regredirà spontaneamente con soddisfazione di tutti: paziente e terapeuta.
Distinguiamo un effluvio in telogen (telogen effluvium) ed un effluvio in anagen (anagen effluvium).
Effluvio in telogen
Il telogen effluvio, quale descritto da Kligman, è un fatto acuto che segue un episodio emotivamente importante. E' caratterizzato dalla caduta in telogen di centinaia e talvolta migliaia di capelli al giorno. All'esame microscopico si potrà osservare che si tratta quasi esclusivamente di capelli in fase telogen, perfettamente formati (terminali) e senza segni di involuzione (non vellus): "telogen maturi". Si tratta in pratica di un' "onda di muta".
Generalmente a causare un telogen effluvio acuto è un evento "stressante", forte e di breve durata, che colpisce i capelli nella sottofase anagen 6° costringendoli a "rifugiarsi" in telogen.
L'evento può colpire un numero altissimo di capelli, fino all'85% (cioè tutti gli anagen 6), provocandone una caduta diffusa che inizia dopo 12-15 settimane per protrarsi circa 3 mesi (cioè la durata della fase telogen). Successivamente la caduta di capelli si arresta spontaneamente ed i capelli ricrescono.
La maggior parte dei pazienti con telogen effluvio lamenta "dolore alla base capelli" o la "sensazione di punture di spillo sul cuoio capelluto". La causa di questa sensazione non è affatto chiara ma è troppo semplicistico definirla di natura nevrotica o psicologica.
Durante l'effluvio il rapporto fra anagen e telogen (tricogramma) si altera in modo impressionante: almeno il 25% fino all'85% dei capelli si trova in questo periodo in fase telogen. La conta dei capelli caduti (Wash test)raggiunge i 600 - 1000 capelli ed oltre. Infilando le dita fra i capelli del paziente e tirando delicatamente (Pull test) si possono contare talvolta centinaia di capelli che rimangono fra le dita. I test ematochimici sono raramente utili, se non sono presenti i sintomi di una malattia sistemica, ma talvolta (nelle forme post infettive) ci può essere una linfocitosi superiore al 33% con punte di 4500 linfociti /ml.
L'unico trattamento razionale del telogen effluvio acuto è quello di allontanare la causa che lo ha provocato, ma spesso si rende necessario fornire al paziente preoccupato una qualsiasi "terapia" che dimostrerà "l'interessamento" del medico e farà trascorrere il tempo necessario a che l'effluvio si risolva spontaneamente. Possiamo comunque affermare che i corticosteroidi giovano! Solitamente prescriviamo l'applicazione locale di un derivato non alogenato dell'idrocortisone (ad esempio idrocortisone butirrato) e, nelle forme più gravi, una iniezione intramuscolare ogni 7 - 10 giorni di metilprednisolone da 40 mg per una - tre volte. Spesso i risultati a breve sono rapidissimi con arresto dell'effluvio e ripresa dell'anagen dei follicoli.
CAUSE COMUNI DI TELOGEN EFFLUVIO ACUTO
stress acuti fisici o psicologici
interventi chirurgici
parto e allattamento
malattie febbrili
avvelenamenti
emorragie
lutti
etc.
Nel telogen effluvio cronico il paziente, più spesso una donna, lamenta da mesi o da anni una rilevante caduta di capelli senza variazioni stagionali e la causa dovrà essere ricercata in un evento perturbante del ciclo pilare ad andamento cronico, spesso senza tendenza alla risoluzione spontanea. Il tricogramma è alterato: almeno il 20% dei capelli si trova in fase telogen. Al Wash test il numero di capelli caduti si attesta intorno a 200. Al pull test si potrà contare qualche decina di capelli fra le dita. Con il tempo si rende evidente una ipotrichia più o meno spiccata.
Malattie infettive croniche, collagenopatie, stati carenziali, disturbi endocrini, situazioni nevrotiche o depressive, uso o abuso cronico di farmaci sono tutte cause possibili di telogen effluvio cronico e vanno ricercate. Ci soffermiamo qui solo su alcuni aspetti particolari. Talvolta si potrà dimostrare una leucopenia ed in questo caso sarà necessaria la ricerca degli anticorpi antinucleo La presenza nel siero di anticorpi antinucleari, a titolo generalmente basso, non dovrà essere sottovalutata perché un telogen effluvio cronico può essere causato da tutte le collagenopatie autoimmuni e può anche essere il segno d'esordio di un lupus eritematoso sistemico, talvolta anche "minimo", di cui l'effluvio può essere il sintomo predominante. Sarà perciò sempre necessario indagare anamnesticamente il paziente, di solito una donna, su un eventuale fenomeno di Raynaud, artralgie, afte orali, pleuriti, nefriti, aborti ripetuti: questi sintomi devono essere chiesti esplicitamente perché è difficile che il paziente li riferisca. Nei casi in cui si sospetta una condizione di "pre-lupus" o di "lupus minimo" si può tentare un ciclo di prednisone o di clorochina. La sideropenia è di riscontro frequente, specie nelle donne, il suo ruolo come causa di effluvio è discutibile, ma può essere il segnale della carenza di altri oligoelementi la cui importanza è basilare nella fisiologia pilare come il magnesio ed ancor più lo zinco. Il fabbisogno giornaliero di zinco è stimato intorno a 10-15 mg per l'adulto. La zinchemia normale è di 0,8-1,5 mg/l di siero (0,082 - 0,158 mg/dl). Valori di zinchemia sotto 0,6 mg/l si accompagnano a telogen effluvio cronico e sono causati da insufficiente apporto del metallo con la dieta o a difetto di assorbimento intestinale. A quei pazienti in cui sia accertato un basso livello plasmatico di zinco prescriveremo quindi supplementi di solfato di zinco. Se la zinchemia, corretta dall'apporto extra del metallo, non si manterrà normale nel tempo, dovremo sospettare un deficit di assorbimento che dovrà essere cronicamente corretto. I deficit di minerali ed elettroliti (ferro, magnesio, zinco, calcio, sodio, potassio) dovranno comunque tutti essere ricercati, indagati e corretti. Nelle giovani donne è bene far attenzione alla qualità e alla quantità della alimentazione. Sono frequenti oggi le forme palesi e larvate di anoressia nervosa e le diete incongrue e deficitarie intraprese per convinzioni pseudo-salutistiche, "morali" o religiose.
CAUSE COMUNI DI TELOGEN EFFLUVIO CRONICO
malattie sistemiche croniche (infettive metaboliche o neoplasiche)
donazioni di sangue frequenti
gravi malattie psichiche
uso cronico di farmaci (retinoidi, interferon, allopurinolo, anticonvulsivanti, antitiroidei, betabloccanti, eparina, litio,dicumarolici,
vitamina A, certi contraccettivi orali, etc…)
distiroidismi
etc.
Effluvio in anagen
Quando l'evento stressante che colpisce la fase anagen 6° è di intensità tale da non permettere al capello di "rifugiarsi" in telogen, questo cade in anagen. Si tratta di un effluvio di molte centinaia o migliaia di capelli al giorno che si manifesta dopo pochi giorni dall'evento che lo ha provocato. In questo caso al tricogramma il rapporto anagen e telogen può essere normale ma all'esame microscopico si potrà facilmente osservare che buona parte (fino all'85%) dei capelli caduti sono anagen distrofici.
Sono naturalmente frequenti anche forme di passaggio fra effluvio in telogen ed effluvio in anagen, quando lo squilibrio metabolico che colpisce il capello non è sufficientemente forte da far cadere tutti gli anagen ma permette ad una parte di questi di arrivare al telogen. Il tricogramma in questi casi non sarà normale ma sarà simile a quello di un defluvio in telogen, però l'esame microscopico mostrerà che i capelli caduti sono, in numero elevato, anagen distrofici.
L'esempio clinico di gran lunga più importante di anagen effluvio è l'alopecia areata, quadro che è ampiamente trattato in un capitolo dedicato.
Anche l'anagen effluvium è, il più delle volte, ad andamento benigno e spontaneamente reversibile ed il trattamento di scelta consiste ancora nell'allontanamento della causa scatenante, quando questo è possibile.
CAUSE COMUNI DI ANAGEN EFFLUVIO
alopecia areata
chemioterapia antineoplastica
radiazioni ionizzanti
forti rialzi termici
dieta aproteica
avvelenamenti
farmaci (arsenico, bismuto, colchicina, tallio, citostatici etc.)
Defluvio
Il defluvio è una caduta di capelli, per lo più di entità modesta ma definitiva per la progressiva involuzione del capello verso il pelo vellus o per la perdita progressiva del follicolo per sclerosi o atrofia. Nel defluvio i capelli che cadono vanno pertanto in gran parte perduti.
Defluvio in telogen
Per defluvio in telogen intendiamo una caduta di capelli in telogen, per lo più di intensità modesta, ma con le caratteristiche tipiche del capello in involuzione. Il defluvio in telogen si identifica praticamente con il defluvio androgenetico. Nel defluvio in telogen la conta dei capelli caduti non supera il numero di 100. Con il pull test si ottengono, di solito solo due o tre capelli. Il tricogramma appare alterato in modo modesto con valori dei capelli anageni intorno all'80% per la riduzione temporale della fase anagen del follicolo. A causa di un anagen di breve durata, una percentuale variabile fra il l0 ed il 60% dei capelli caduti sono corti, appaiono poi sottili e con bulbi di diametro ridotto e sono allogati più superficialmente nel derma rispetto ai capelli con sviluppo "normale". Questi capelli presentano cioè caratteristiche intermedie fra i pelo terminale ed il pelo vellus. Sono pertanto da considerarsi capelli in involuzione ad anagen breve: "telogen prematuri" che cadono prematuramente, piccoli ed involuti dopo un anagen di breve durata e sono patognomonici di questa forma. Il follicolo rimane a lungo istologicamente presente, anche se sempre meno profondo e con un capello sempre più involuto, solo tardivamente va in ialinosi e l'alopecia che ne consegue tende pian piano ad assomigliare ad una forma cicatriziali con perdita degli annessi.
CAUSE COMUNI DI DEFLUVIO IN TELOGEN maschile
alopecia frontoparietale maschile
alopecia androgenetica
CAUSE COMUNI DI DEFLUVIO IN TELOGEN femminile
alopecia androgenetica ereditaria
alopecia androgenetica postmenopausale
alopecia androgenetica da deficit enzimatico surrenalico
alopecia androgenetica da tumore secernente androgeni
alopecia androgenetica da ovaio policistico
alopecia androgenetica da iperprolattinemia
alopecia androgenetica da anoressia nervosa
Defluvio in anagen
Per defluvio in anagen intendiamo una caduta di capelli in anagen dovuta a perdita progressiva del follicolo. Si ha come conseguenza di vari processi patologici che comportano comunque tutti la distruzione finale del follicolo pilifero. Spesso il capello cade portando con sé quel che resta della guaina follicolare interna per una perdita di coesione fra questa e la guaina esterna. Ricordiamo fra le forme più comuni il lupus eritematoso discoide, il lichen alopecizzante, la follicolite decalvante, la pseudoarea di Brocq.
CAUSE COMUNI DI DEFLUVIO IN ANAGEN
alopecia del lichen planus
alopecia del LED e nel LES (cicatriziale)
alopecia della sclerodermia
alopecia della follicolite decalvante
alopecia della pseudoarea di Brocq
alopecia (cicatriziale) da radiazioni
alopecia della tricomalacia
Considerazioni di fisiopatologia pilare
Il termine telogen effluvium fu introdotto da Kligman (1961) per indicare una caduta dei capelli benigna ed acuta che fa seguito ad uno stress di varia natura, intenso e breve. Successivamente Rebora ha introdotto il concetto di telogen effluvio cronico e ha definito i rapporti nosologici fra effluvi, alopecia areata e alopecia androgenetica.
Il telogen effluvium può essere acuto o cronico. Nel primo caso la caduta di capelli, improvvisa ed intensissima, segue ad uno fatto "stressante" breve e violento (incidenti stradali, morte di familiari, interventi chirurgici, febbre elevata, parti difficili etc.) che, bloccando le mitosi cellulari della matrice, spinge i capelli dall'anagen in telogen. Il fenomeno dura da 2 a 3 mesi (cioè il tempo che impiegano a cadere i capelli che si sono "rifugiati" in telogen) e si risolve generalmente con il "ritorno in anagen" dei capelli caduti. Nel secondo caso la causa "stressante" è molto più sfumata (problemi di adattamento, stati di ansia, somministrazione cronica di taluni farmaci, diete inadeguate, malattie debilitanti croniche etc.) e si assiste ad una caduta di capelli numericamente elevata per mesi o anni, senza importanti variazioni stagionali, senza tendenza alla remissione spontanea che, con il tempo, porta ad una ipotrichia diffusa di varia gravità.
La distinzione fra telogen effluvio ed alopecia areata, apparentemente così netta sul piano clinico, è invece molto difficile e sfumata sul piano nosologico, anche se nell'un caso il capello cade in telogen e nell'altro in anagen distrofico. Nell'alopecia areata (vedi anche il capitolo dedicato), l'insulto causale provoca rapido arresto delle mitosi della matrice del pelo in anagen e quindi la sua caduta come anagen distrofico (o catagen?). Perché la caduta dei capelli si manifesti a chiazze occorre ammettere che l'insulto causale trovi, in quelle chiazze, capelli più sensibili rispetto alle altre aree del cuoio capelluto e, dato che la sensibilità delle cellule ad un insulto "citostatico", qualunque esso sia, dipende dal grado di attività mitotica delle cellule della matrice, i capelli che cadono nell'alopecia areata devono obbligatoriamente trovarsi tutti in quella fase dell'anagen a più alta attività, cioè in anagen 6°, se così non fosse i capelli dell'area non cadrebbero tutti e l'alopecia non sarebbe areata ma sarebbe, probabilmente, una alopecia areata "incognita" o, se l'insulto fosse appena meno violento e/o le mitosi cellulari appena meno rapide, un telogen effluvio.
I capelli del vertice e del margine posteriore di inserzione del cuoio capelluto, che hanno un anagen più lungo, hanno pertanto maggiore probabilità di incorrere nella alopecia areata e di cadere come anagen distrofici; la chiazza di alopecia areata può allargarsi perché, persistendo lo stimolo citostatico, altri capelli, nella zona circostante, raggiungeranno la fase del ciclo vitale nella quale sono maggiormente sensibili allo stimolo stesso (anagen 6°).
L'alopecia areata è più rara in chi ha già un'alopecia androgenetica per vari motivi: in caso di una alopecia androgenetica la fase anagen è accorciata e molti più capelli si trovano in fase telogen, ci sono quindi meno capelli che possono cadere come anagen. Inoltre nella alopecia androgenetica i capelli tendono a "sincronizzare" i loro cicli come negli animali a pelo lungo, cioè tendono ad "animalizzarsi". In questa situazione sarà assai meno probabile che l'insulto citostatico trovi i capelli nel periodo anagen 6° più sensibile mentre sarà più facile che lo stesso insulto determini un'accelerazione verso la fase telogen e, dopo circa tre mesi, una massiccia caduta di capelli con le caratteristiche cliniche di un "telogen effluvio acuto".
Può anche verificarsi che lo stimolo causale di un telogen effluvium colpisca i capelli di un cuoio capelluto con normale asincronia dei cicli fra follicoli vicini, determinando prima un repentino passaggio alla fase telogen e quindi un telogen effluvio, successivamente una "sincronizzazione", poiché questi capelli "rinasceranno" tutti più o meno nello stesso momento in anagen. Lo stesso stimolo ripetuto ora potrà provocare una alopecia areata totale. Come abbiamo visto la sincronizzazione favorisce infatti il persistere del telogen effluvium piuttosto che l'alopecia areata.
BIBLIOGRAFIA
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Hordinsky M.K.: "General evaluatin of patient with alopecia" Dermatol Cl. 1987; 3:483.
Jeanmougin M.: "Patologia dei capelli e del cuoio capelluto" edizione italiana a cura di CE.D.RI.M. s.r.l. Milano, 1991, p. 14 - 17.
Kligman A.M.: "Pathologic diagnosis of human hair loss" Arch Dermatol 1961; 83: 175.
Marliani A.: "I grandi effluvi" in: Marliani A. et al (Eds) "I Capelli" Etruria Medica, Firenze, 1989: 70-72.
Rebora A.: "Considerazioni di fisiopatologia pilare" Gior It Derm e Vener 1988; 4 : 139.
Rebora A.: "Alopecia areata incognita: a hypotesis" Dermatologica 1987; 174: 214.
Stroud J.D.: "Diagnosis and management of the hair loss patient" Cutis 1987; 40: 272.
Fonte: estratto / citazione da http://www.sitri.it/marliani.doc
"TRICOLOGIA" -diagnostica e terapia- II edizione elettronica 1997
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Autore del testo:
ANDREA MARLIANI
Proprietà letteraria ed artistica riservata all'Autore.©
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