Moti movimenti della terra rotazione e rivoluzione

 


 

Moti movimenti della terra rotazione e rivoluzione

 

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ROTAZIONE TERRESTRE

Movimento che la Terra compie attorno al proprio, asse muovendosi da Ovest verso Est in senso antiorario, per un osservatore posto in direzione del Polo Nord: questo movimento è detto diretto. Poiché ogni punto della Terra compie in un giorno una rotazione completa di 360°, la sua velocità angolare sarà identica a tutte le latitudini
La sua velocità lineare (distanza percorsa da un punto nell'unità di tempo) invece decresce al crescere della latitudine (ma cresce con l’altitudine), perchè i punti più distanti dall'asse di rotazione si spostano più velocemente: essa è massima all'equatore (circa 460 m/s) e nulla ai poli.

L’asse di rotazione è un asse immaginario che è perpendicolare all’equatore, ed è inclinato di 66°33’ rispetto al piano dell’orbita terrestre attorno al Sole, che prende il nome di eclittica.
Una rotazione completa richiede circa 24 ore, e questo periodo è detto giorno.
Tutto sul nostro pianeta partecipa a questo movimento, compresa l’atmosfera, quindi qualunque osservatore che si trovi sulla Terra non può apprezzarlo, anche se all’equatore la velocità di rotazione raggiunge gli 1668 Km/ora!
Perciò anche se in passato molti avevano intuito che la Terra non fosse immobile, le prime prove della rotazione risalgono al XVIII e al XIV secolo.

 

Prove della rotazione

Prove indirette (osservazionali): sono solo indicative del fenomeno, che non riescono a dimostrare.

1. Analogia con gli altri pianeti
Tutti i pianeti del Sistema Solare ruotano nello stesso verso della Terra (moto diretto), tranne Venere ed Urano che ruotano in senso opposto.

2. Rigonfiamento equatoriale
La Terra possiede un rigonfiamento equatoriale, formatosi proprio a causa del suo moto di rotazione quando il nostro pianeta era ancora caldo e fluido.

Prove dirette: sono anche quantitative, cioè riescono a misurare l’entità del fenomeno.

 

1. Esperienza di Guglielmini
Nel 1791 il fisico e astronomo G. B. Guglielmini fece un esperimento lanciando dalla Torre degli Asinelli di Bologna dei corpi: partendo da un’altezza di 100m, essi cadevano spostati verso est di 17mm rispetto alla posizione che avrebbero assunto se fossero caduti verticalmente.
Questo accade perchè qualsiasi corpo posto sulla Terra partecipa al suo moto di rotazione, e finisce per essere trascinato da ovest verso est con una velocità lineare tanto maggiore quanto più in alto esso si trova.
Perciò un corpo che si trovi fermo sulla sommità della torre ruota da ovest verso est più velocemente di uno che si trovi alla base. Quando il corpo cade, tende a mantenere costante la sua velocità di rotazione iniziale (legge d’inerzia), e raggiungerà il suolo, che si muove più lentamente della sommità della torre, in un punto tanto più spostato verso est quanto più in alto il corpo si trovava.

2. Esperienza di Foucault
Nel 1851 il fisico francese Léon Foucault sospese alla cupola del Panthéon di Parigi ad un’altezza di 68m, attraverso un perno girevole, una sfera di bronzo del peso di 28 Kg e la fece oscillare. La sfera era dotata di una punta, che lasciava una traccia sul pavimento sottostante cosparso di sabbia.

Il pendolo così costruito era dotato di oscillazioni molto lente, e dopo un certo tempo si poteva facilmente osservare che la punta non ripassava mai nello stesso solco, ma ne tracciava sempre di nuovi, come se il piano di oscillazione ruotasse da est verso ovest rispetto al suolo. Ma dal momento che già Galileo aveva dimostrato che il piano di oscillazione di un pendolo resta costante, se me doveva dedurre che a ruotare era in realtà stato il pavimento, e cioè più in generale la Terra, da ovest verso est.
A Parigi si ottenne una rotazione di 360° in circa 32 ore; se la prova fosse stata effettuata ai poli, sarebbe durata 24 ore, mentre all’equatore il piano di oscillazione sarebbe rimasto sempre lo stesso. Questo perchè esiste una formula matematica che lega il periodo di rotazione del piano del pendolo alla latitudine del luogo.

Scriveva Foucault all'indomani di questa sorprendente scoperta:
"Il fenomeno si sviluppa con calma: è fatale, irreversibile....Si sente, vedendolo nascere e intensificarsi, che non è possibile per lo sperimentatore affrontarne o ritardarne la manifestazione....Ogni uomo davanti ad un tale fatto....per qualche istante rimane pensoso e silenzioso e si ritira quindi recando in sè il senso pressante e vivissimo del nostro incessante movimento nello spazio."
(Dimostrazione sperimentale del movimento di rotazione della Terra, Journal des Debats, 31 marzo 1851).

 

Conseguenze della rotazione

1. Alternarsi del dì e della notte
La Terra risulta costantemente divisa dal circolo di illuminazione in due emisferi, uno illuminato (dì) ed uno in ombra (notte). Per la presenza dell’atmosfera che provoca fenomeni di diffusione, il passaggio dal dì alla notte non avviene bruscamente (come ad esempio sulla Luna), ma gradualmente. La fascia di passaggio dal dì alla notte è rappresentata dai crepuscoli, la cui durata aumenta con la latitudine perchè i raggi solari, essendo più inclinati, devono attraversare uno strato di atmosfera maggiore.

 

2. Movimento apparente della sfera celeste
Essa sembra ruotare in 24 ore da est verso ovest, trascinando con sé le stelle, che apparentemente non sembrano cambiare le loro posizioni reciproche (in realtà a causa del moto di rivoluzione questo accade, ma a causa dell’enorme distanza delle stelle l’entità del fenomeno è minima).

 

3. Forza di Coriolis
Descritta per la prima volta dal fisico francese G. Coriolis nel 1835: si tratta di una forza apparente che possiede ogni corpo libero di muoversi sulla superficie terrestre non parallelamente all’equatore. Esso subisce una deviazione rispetto alla sua destra se si trova nell’emisfero nord, o alla sua sinistra se si trova nell’emisfero sud.
                                                                                                                                                                  Il fenomeno si spiega ricordando che la velocità lineare di rotazione di ogni punto della Terra diminuisce con la latitudine: massima all’equatore, vale zero ai poli. Quindi un corpo che parta dall’equatore e si sposti ad esempio verso il Polo Nord attraverserà regioni che possiedono velocità lineare di rotazione sempre minore: esso però tende a conservare la sua velocità iniziale (legge d’inerzia) e quindi “guadagnerà spazio”, finendo per spostarsi sempre più verso la sua destra.
Questo fenomeno interessa ad esempio le masse d’aria o le correnti marine in movimento, e il valore della “deriva” dipende innanzitutto dalla latitudine, ma è tanto più evidente quanto maggiore è la velocità del corpo.

 

 

 

Movimento delle correnti marine, la cui traiettoria è influenzata dalla forza di Coriolis

 

 

 

 

 

 

RIVOLUZIONE TERRESTRE

Movimento che la Terra compie in senso antiorario, per un osservatore posto in direzione del Polo Nord, descrivendo lungo l’eclittica in 365 d 6h 9min un’orbita ellittica di cui il Sole occupa uno dei due fuochi (prima legge di Keplero).
Il punto più vicino al Sole è detto perielio (circa 147 milioni di Km, raggiunto il 3 gennaio) e il punto più lontano è detto afelio (circa 152 milioni di Km, raggiunto il 2 luglio). Anche la velocità di rivoluzione non è costante, in accordo alla seconda legge di Keplero: in perielio vale 30,3 Km/sec, in afelio vale 29,3 Km/sec.
Come già detto, l’asse di rotazione dell’orbita terrestre è inclinato di 66°33’ rispetto al piano dell’eclittica, e durante il moto di rivoluzione esso si può considerare sempre parallelo a se stesso.

Il moto di rivoluzione della Terra viene spiegato dalle Leggi di Keplero (1571-1630). 
Studiando le caratteristiche del moto dei corpi celesti, egli cercò di coglierne il principio unificatore.

Prima legge di Keplero o legge delle orbite: i pianeti si muovono attorno al Sole descrivendo orbite ellittiche di cui il Sole occupa uno dei due fuochi.
Quindi percorrendo le loro orbite i pianeti non si troveranno sempre alla stessa distanza dal Sole.

 

Seconda legge di Keplero o legge delle aree: il raggio che unisce il Sole al pianeta (raggio  vettore) descrive aree uguali in tempi uguali.
Nel descrivere la sua orbita attorno al Sole un pianeta non si muoverà quindi sempre alla stessa velocità: esso sarà più veloce in perielio e più lento in afelio.

 

Terza legge di Keplero o legge dei periodi: I quadrati dei periodi di rivoluzione dei pianeti sono proporzionali ai cubi delle loro distanze medie dal Sole                 t2 /d3 = k
I pianeti più esterni hanno tempi di rivoluzione lunghissimi: infatti al crescere della distanza, espressa secondo un valore cubico, affinchè il rapporto t2/d3 resti costante bisognerà che il tempo di rivoluzione aumenti molto di più.

Prove della rivoluzione

E’ difficile portare delle prove alla rivoluzione: la periodicità con cui la Terra incontra le stelle cadenti o il confronto con quanto accade per gli altri pianeti sono soltanto prove indirette di questo fenomeno.
Le due prove dirette della rivoluzione terrestre, l’aberrazione stellare e la parallasse, sono due fenomeni complessi che vennero scoperti solo con l’avvento di telescopi sufficientemente potenti.

 

1. Aberrazione stellare


Scoperta da James Bradley nel 1727, è un fenomeno ottico per cui a causa dello spostamento della Terra lungo l’eclittica, una stella ci appare in una posizione sempre proiettata leggermente in avanti rispetto alla sua posizione reale: a causa di ciò, quando si osserva una stella bisogna puntare il telescopio in una direzione che non corrisponde realmente alla sua posizione effettiva.
Per quanto si tratti di un paragone approssimativo, l’effetto di aberrazione è simile a quanto accade quando stiamo correndo sotto la pioggia: per proteggerci dobbiamo inclinare in avanti l’ombrello, anche se la pioggia cade in verticale. A causa dell’aberrazione, ogni stella sembra descrivere in cielo in un anno una piccolissima ellisse.

 

 

 

 

 


 

2. Parallasse stellare
Questa prova, a lungo cercata dagli astronomi antichi, fu trovata fa Friedrich Bessel nel 1838, e si basa sulla considerazione che se la Terra descrive in un anno un’orbita ellittica attorno al Sole, allora osservando la posizione di una stella vicina e ripetendo l’osservazione dopo sei mesi, se ne dovrebbe notare lo spostamento rispetto alle stelle più lontane, considerate “fisse”. Questo è in realtà ciò che accade, ma ancora una volta lo spostamento è talmente piccolo che può essere apprezzato solo con telescopi sufficientemente potenti, e anche in questo caso la stella sembra descrivere in cielo in un anno una piccolissima ellisse, la cui ampiezza va diminuendo all’aumentare della sua distanza dalla Terra.

 

 

 

 

Conseguenze della rivoluzione
Se l’asse terrestre fosse perpendicolare al piano dell’eclittica, il circolo di illuminazione sarebbe perpendicolare all’equatore ed avremmo così in ogni punto della Terra 12 ore di dì e 12 ore di buio. Poichè invece l’asse terrestre è inclinato di 66°33’ rispetto all’eclittica, la situazione è alquanto diversa: l’inclinazione con cui i raggi solari colpiscono la Terra colpiscono la Terra cambia nel corso dell’anno (vedi oltre), e così pure la durata del dì e della notte.
Solo all’equatore permangono 12 ore di dì e di notte                                                                                                                                                                                                                                                    .                                                                          per tutto l’anno


1. Alternanza delle stagioni
Quattro sono i momenti fondamentali di questo fenomeno:

- Equinozio di primavera (21 marzo)
I raggi solari sono perpendicolari (allo zenit) a mezzogiorno all’equatore, e il circolo di illuminazione passa per i poli: quindi in ogni punto della Terra il dì è uguale alla notte, ognuno di 12 ore. Si osservi che a causa della curvatura della Terra, l’inclinazione dei raggi solari va aumentando allontanandosi dall’equatore sino ai poli, dove essi sono paralleli all’orizzonte.

- Solstizio d’estate (21 giugno)
Il Sole raggiunge lo zenit a mezzogiorno sul Tropico del Cancro (un parallelo con 23°27’ di latitudine Nord), e si ha il momento di massima illuminazione del nostro emisfero. Si evidenzia il Circolo Polare Artico, a 66°33’ di latitudine nord, dove in questo giorno il Sole non tramonta mai. Oltre il Circolo Polare Artico, cioè a latitudini maggiori, i periodi di illuminazione diventano sempre più lunghi, finchè al Polo Nord si avranno 6 mesi di luce continua perchè il Sole, pur restando basso sull’orizzonte, non tramonterà mai.

- Equinozio d’autunno (23 settembre)
Rispetto all’equinozio di primavera risulta invertita la posizione dell’emisfero in luce e in ombra.

- Solstizio d’inverno (22 dicembre)
Rispetto al Solstizio d’estate risulta invertita la situazione nei due emisferi Nord e Sud.
Il Sole raggiunge lo Zenit a mezzogiorno sul Tropico del Capricorno (23°27’ di latitudine Sud), e si ha il momento di massima illuminazione dell’emisfero Sud. Si evidenzia il Circolo Polare Antartico, a 66°33’ di latitudine sud, dove in questo giorno il Sole non tramonta mai. A latitudini maggiori i periodi di illuminazione diventano sempre più lunghi, finchè al Polo Sud si avranno 6 mesi di luce continua perchè il Sole, pur restando basso sull’orizzonte, non tramonterà mai.


Differenza di insolazione tra estate ed inverno

La causa del perchè in estate faccia più caldo che in inverno è da ricercarsi nella diversa inclinazione dei raggi solari in questi due momenti: nel disegno a fianco una stessa porzione di suolo è raggiunta in estate da una quantità molto maggiore di raggi solari, e di conseguenza l’insolazione del territorio è molto maggiore.
Differenza tra le stagioni nei due emisferi
A causa della seconda legge di Keplero, la Terra ha una diversa velocità di rivoluzione nel corso dell’anno (maggiore al perielio e minore all'afelio). Quindi le stagioni astronomiche non hanno tutte la stessa durata: nell'emisfero boreale abbiamo complessivamente un semestre caldo (primavera - ­estate) più lungo di circa 7 giorni e 6 ore del semestre freddo (autunno - inverno) ed il contrario si ha nell'emisfero australe.
Inoltre trovandosi in estate la Terra prossima all’afelio, essa riceve un’insolazione minore perchè il Sole è più lontano. Ne deriva che nel nostro emisfero le estati sono anche più fresche (e gli inverni più miti) rispetto all’emisfero sud.

 

Zone astronomiche
I due Tropici e i due Circoli Polari dividono la Terra in cinque zone astronomiche, caratterizzate da climi profondamente diversi:
- zona torrida
Compresa tra i due Tropici: qui le notti non sono mai molto lunghe e il Sole durante tutto l’anno rimane sempre molto alto in cielo, trovandosi ogni giorno allo zenit da qualche parte. Il clima è sempre molto caldo e le variazioni stagionali sono minime, in quanto l’escursione termica annua non è mai superiore ai 10°C.
- due zone temperate
Comprese tra i Tropici e i Circoli Polari: qui i raggi solari sono più obliqui rispetto alla zona torrida, e non raggiungono mai lo zenit. La durata del dì è molto variabile nel corso dell’anno, e così pure il clima, fortemente influenzato dalla latitudine del luogo. Le stagioni sono notevolmente differenziate.
- due zone polari
Comprese tra i Circoli Polari e i Poli: il Sole non si alza mai molto sopra l’orizzonte e la durata del dì e della notte varia notevolmente, con notti lunghissime d’inverno e dì lunghissimi in estate, che ai poli durano ognuno sei mesi. Poichè i raggi solari sono sempre molto obliqui, il clima è freddo con piccole variazioni stagionali.

 

2. Moto apparente annuo del Sole nella sfera celeste


 

 

 

 

 

 


A seconda del periodo dell’anno, il Sole occupa delle diverse posizioni sulla sfera celeste, con un moto apparente da est verso ovest  per un osservatore posto in direzione del Polo Nord.
Il Sole sembra cioè spostarsi lungo le costellazioni dello zodiaco, sorgendo e tramontando con una particolare costellazione che cambia mese dopo mese: quindi se si afferma che il 21 marzo il Sole entra nella costellazione dell’Ariete, significa che in questo giorno il Sole sorge all’alba assieme a questa costellazione, che quindi non sarà visibile. Al tramonto del Sole sorgerà in cielo la costellazione opposta, cioè la Bilancia, che tramonterà al sorgere del Sole.

Bibliografia

Crippa M - Fiorani M: Geografia Generale. A. Mondadori Scuola ed.
Elvidio Lupia Palmieri - Maurizio Parotto: Il globo terrestre e la sua evoluzione. Zanichelli ed.
Alfonso Bosellini: Le scienze della Terra. Bovolenta ed.
Ivo Neviani - Cristina PIgnocchino Feyles: Geografia generale. Sei ed.
Brian Skinner - Stephen C. Porter: La Terra pianeta azzurro. Le Monnier ed.
Arona - Damasio: Scienze della Terra. Paccagnella ed.
Siti internet visitati:        www.meteomin.it         www.planetariodimodena.it
Sito internet consigliato per le animazioni:    www.mogi-vice.com/Pagine/scaricamento.html

 

A cura della prof.ssa Franca Perin
Fonte: http://www.liceocuriel.it/Perin/moti%20della%20Terra.doc

 

 

I MOTI DELLA TERRA

 

MOTO DI ROTAZIONE


La terra gira su se stessa in senso antiorario, attorno ad un asse immaginario che passa per i due poli. L'asse di rotazione è inclinato di 66° e 33' sul piano dell'orbita terrestre.
La rotazione avviene in circa 24 ore  se si prende come riferimento il sole (giorno solare), se invece si prende come riferimento le stelle il giorno dura 23 ore, 56' e 4'' (giorno sidereo).
Le volocità di rotazione sono: velocità angolare = 15 ° l'ora, velocità lineare diversa a seconda della distanza del punto a cui ci riferiamo dall'asse di rotazione (circa 1700 km/h all'equatore, 0 km/h ai poli).
Il giorno sidereo è l'intervallo di tempo compreso fra due passaggi consecutivi di una stella sullo stesso meridiano.
Il giorno solare è l'intervallo di tempo compreso fra due passaggi consecutivi del Sole sullo stesso meridiano. Il giorno solare è un po' più lungo. Tale ritardo sta nel fatto che mentre la terra ruota, è soggetta anche al moto di rivoluzione attorno al Sole 
Si parla di giorno solare medio poichè il giorno solare non è una misura costante, ma è un po' più lungo in inverno e un po' più corto in estate, poiché varia la velocità del moto di rivoluzione della Terra. 

 

CONSEGUENZE DELLA ROTAZIONE

Alternanza notte-giorno. A causa dell'atmosfera tale passaggio non è brusco, ma graduale (alba, crepuscolo).

Moto apparente degli astri sulla volta celeste.

Spostamento dei corpi in caduta libera. Nel 1791 G.B. Guglielmini ottenne la prova fisica della rotazione terrestre osservando la deviazione a S-E della verticale di un grave in caduta libera (78 m) nel vano interno della Torre degli Asinelli a Bologna.

Deviazione apparente corpi in movimento sulla superficie terrestre.  Fenomeno conosciuto anche con il nome di Effetto Coriolis. Tale fenomeno fu studiato da dal fisico francese Gaspard-Gustave Coriolis nel 1835 L'effetto Coriolis è dovuto alle differenti velocità di rotazione dei punti lungo la superficie terrestre. 

Abbiamo le seguenti possibilità:
1) Spostamenti lungo i paralleli (Est- Ovest oppure Ovest- Est) NON SI VERIFICA ALCUNA DEVIAZIONE
2) Spostamenti lungo i meridiani nell'emisfero nord (Dal Polo Nord all' Equatore oppure dall'Equatore al Polo Nord) DEVIAZIONE VERSO LA DESTRA DELL'OGGETTO CHE VIAGGIA
3) Spostamenti lungo i meridiani nell'emisfero sud (Dal Polo- Sud all' Equatore oppure dall' Equatore al Polo Sud) DEVIAZIONE VERSO LA SINISTRA DELL'OGGETTO CHE VIAGGIA
Esempio: un aereo in volo mantiene per inerzia la velocità di rotazione del punto dal cui è partito: se saliamo con un aereo dall'Africa all'Islanda (Rotta Equatore- Polo Nord) andremo incontro a punti della superficie terrestre che si muovono a velocità sempre minori e saremo in anticipo rispetto ad essi quindi ci troveremo deviati verso EST (deviazione verso la destra del viaggiatore ) vedi l'animazione .
Il pendolo di Foucault è un esempio dell'azione della forza di Coriolis associata alla rotazione della Terra

 

MOTO DI RIVOLUZIONE E CONSEGUENZE

E' il moto orbitale che la terra compie attorno al Sole in  365,25 giorni (anno sidereo), e che avviene secondo una traiettoria di forma forma di ellisse chiamata eclittica. La distanza della terra dal sole varia da un massimo di 152 milioni di km (afelio) e ad un minimo di 147 milioni di km (perielio).

In un anno descrive un'orbita di 940 milioni di km alla velocità di 30 km al secondo.

L'anno tropico (dal greco tropos, rotazione) o anno solare, è il tempo impiegato dal Sole per tornare nella stessa posizione, vista dalla Terra, lungo l'eclittica, che ha come punto zero il punto vernale o equinozio di primavera.

La lunghezza dell’orbita terrestre è di quasi 938.900.000 km, e la Terra la percorre alla velocità di 106.000 km/h.

In accordo con la seconda legge di Keplero, la velocità della Terra non è costante in tutti i punti dell’orbita ma è massima al perielio e minima all’afelio.

L’asse terrestre è inclinato di 66° 33’ sul piano dell’eclittica e il piano dell’orbita è inclinato di 23°27’ sul piano dell’equatore.

L’inclinazione dell’asse terrestre, assieme al moto di rivoluzione attorno al sole, sono la causa dell’alternarsi delle stagioni.

I moti terrestri non sono regolari, ma subiscono delle leggere variazioni che alla lunga, se non corretti, porterebbero ogni stagione ed il calendario a non corrispondere piu' con gli stessi fenomeni astronomici da cui dipendono.

 

MOTI SECONDARI

MOTO CONICO DELL'ASSE
L'asse terrestre, che a causa dell'attrazione gravitazionale esercitata sulla Terra dal Sole e dalla Luna, descrive nel tempo un movimento in senso contrario a quello orbitale, simile a quello di una trottola, disegnando appunto un cono di apertura di 23,5°.

 

CONSEGUENZE: 

  • migrazione del polo Nord celeste (attualmente rappresentato grosso modo dalla stella polare), che varia descrivendo un cerchio nell'arco di circa 26000 anni  puntando a stelle differenti.
  • lentamente, cambiano anche i punti equinoziali che ogni anno vengono raggiunti in anticipo dal nostro pianeta (20 minuti prima). Questo fenomeno è  detto anche precessione degli equinozi. La precessione fa sì che il ciclo delle stagioni (anno tropico) sia circa 20 minuti più breve del periodo necessario alla Terra di ritornare nello stessa posizione rispetto alle stelle (anno siderale). Questa differenza viene considerata nella compilazione di calendari e nelle regole per stabilire gli anni bisestili.
  • La costellazione dello zodiaco in cui è il sole nel momento dell'equinozio di   primavera cambia nel tempo. Attualmente l'equinozio di primavera si ha quando il sole è nella costellazione dei pesci, in precedenza avveniva quando il sole si trovava nella costellazione dell'ariete.
  • Il periodo nel quale la terra si trova al perielio (cioè più vicino al sole) cambia nel tempo. Attualmente la terra si trova al perielio in inverno (per l'emisfero boreale). A causa della  precessione degli equinozi,  fra circa 12.000, sarà al perielio durante l’estate boreale per cui si avranno l'estati più calde e inverni più freddi (terra all'afelio).

VARIAZIONE DELL'ECCENTRICITA' DELL'ORBITA
L’attrazione esercitata dai pianeti appartenenti al sistema solare fa sì che l’orbita della terra, nei millenni, si discosti dalla forma circolare, assumendo diversi valori di eccentricità (ellissi più o meno schiacciate).

Altri moti minori che interessano il nostro pianeta sono:
  

  • NUTAZIONE: l'influenza gravitazionale della Luna comporta un andamento ondulatorio della traiettoria dell'asse terrestre nell'ambito del moto di precessione con un periodo che è pari a quello di rotazione dei nodi lunari, e perciò di 18,6 anni.
  • MOTO DI TRASLAZIONE cioè movimento che la Terra compie insieme a tutto il sistema solare attorno al centro della galassia a circa 19 km al secondo, mentre, assieme alla galassia viaggia 270 km al secondo.

 
Curiosità = Etimologicamente, solstizio significa "il Sole si ferma", perché la sua posizione allo zenit non sembra cambiare da un giorno all'altro. La parola "equinozio" significa "notte uguale" cioè stessa durata del giorno e della notte..

 

Fonte: http://89.97.218.226/web1/science/scienze_file/moti_terra.doc

 

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 


 

Moti movimenti della terra rotazione e rivoluzione

 

La Terra

I movimenti della terra sono due: rotazione girando su se stessa e rivoluzione girando intorno al sole.
Il movimento di rotazione determina l’alternarsi del giorno e della notte.
La terra ci mette 365 giorni e 6 ore per fare un giro intorno al sole.
Le ore in più vengono recuperate negli anni bisestili, nel mese di Febbraio.

L’asse terrestre è un asse immaginaria che passa da un Polo all’altro la terra. La terra girando su se stessa ci impiega 24 ore, cioè un giorno.

La terra è a forma di sfera schiacciata ai poli.

I poli sono situati in parti opposte e indicano il nord e il sud.
Il polo nord e il polo sud coincidono con un solo punto con il parallelo più lungo.

L’equatore è una linea immaginaria che circonda la terra e si trova alla stessa distanza fra i due poli.

L’equatore divide la terra in due emisferi, a nord c’è l’emisfero settentrionale o Boreale, a sud l’emisfero meridionale. Nell’emisfero nord ci sono il Circolo polare artico e il tropico del cancro. Nell’emisfero sud ci sono il Circolo polare antartico e il tropico del capricorno.

I paralleli sono linee di diversa lunghezza che circondano orizzontalmente la terra.

Fra l’equatore e i poli ci sono altri paralleli importanti che servono per distinguere le zone climatiche della terra.

I meridiani sono linee che collegano il polo nord al polo sud dividendo la terra in spicchi uguali della stessa lunghezza.

Il meridiano fondamentale prende il nome di Greenwich, perchè passa da un sobborgo di Londra con questo nome.

L’alternarsi delle stagioni è dovuto al fatto che l’inclinazione dell’asse terrestre durante il moto di rivoluzione rimane invariato.

Le stagioni sono quattro: Primavera, Estate, Autunno, Inverno.

La Primavera inizia il 21 marzo con l’equinozio di primavera.
Equinozio vuol dire che il giorno dura lo stesso numero di ore della notte. Il sole in questa stagione è perpendicolare e i suoi raggi arrivano inclinati.

L’estate inizia il 21 giugno con il solstizio d’estate, giorno in cui la luce dura più a lungo.
Solstizio significa il sole si ferma, infatti il sole ha raggiunto il punto più alto nel cielo.
Il sole arriva a noi con raggi diretti e quindi fa caldo.

L’autunno comincia il 23 settembre. succede come in primavera solo che la luce diminuisce e i raggi del sole arrivano più inclinati.
L’inverno comincia il 22 dicembre con il solstizio d’inverno. I raggi del sole arrivano molto inclinati e perciò fa freddo.

La luna è il satellite della Terra e ruota intorno al nostro pianeta. E’ 50 volte più piccola della terra.

La sua superficie è formata da crateri che si sono formati a causa della cadute di meteoriti. La luna non ha atmosfera.

Dove c’è luce c’è molto caldo, circa 110° mentre nelle zone d’ombra c’è molto freddo -150°.

La luna ha tre movimenti:
di rotazione (intorno al suo asse per 29 giorni)
di rivoluzione (intorno alla terra in 29 giorni mese lunare)
di traslazione intorno al sole insieme alla terra.

La luna non emette luce ma è illuminata dal sole.
Le fasi lunari sono determinate dalle diverse posizioni rispetto ai raggi solari.

Il novilunio o Luna nuova è quando la luna si trova fra la terra e il sole e noi non la vediamo perchè è in ombra.

Plenilunio o Luna piena è quando la faccia della luna è verso la terra illuminata dal sole.

Quando la parte illuminata sta crescendo è luna crescente

quando sta diminuendo è Luna calante.

Le eclissi di Luna succedono quando sole terra e luna sono perfettamente allineati.

 

L’eclissi di sole, invece, quando la luna nuova si allinea tra sole e terra nascondendo il sole.

Fonte: http://digilander.libero.it/ProntoSoccorsoScuola/Scienze/I%20movimenti%20della%20terra%20sono%20due.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

 

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