Baseball regole e storia
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Baseball regole e storia
Cenni Storici
Come in qualsiasi altro sport la data della nascita del baseball è molto incerta. Alcuni manoscritti francesi riportano alcune scene di un gioco simile al baseball, praticato da monaci francesi, in un manoscritto datato 1344 e scritto in Francia È risaputo comunque che lo sport probabilmente abbia preso origine in Nord America verso la prima metà del 1700 come variante di un gioco molto popolare in Gran Bretagna ed in Irlanda chiamato Rounders.
A partire dal 1830 negli Stati Uniti vi sono numerose fonti che argomentano l'esistenza di giochi con regole molto simili al baseball, la dinamica del gioco è simile anche se le regole rispetto alla forma attuale erano notevolmente semplificate. Del 1839 è la formazione della prima società organizzata i New York City's Knickerbockers club di cui un suo membro Alexander Cartwright si incaricò di codificare e regolarizzare le regole del baseball, regole che sono tutt'ora rispettate. Cartwright è ritenuto ufficialmente da parte del congresso degli Stati Uniti del 1953, l'inventore del moderno sport del baseball. Il primo incontro di baseball è datato 19 giugno 1846.
- DIVISIONE DEL REGOLAMENTO
- 1.00 Oggetto della partita, campo di gioco,
equipaggiamento
- 2.00 Definizione dei termini
- 3.00 Preliminari della partita
- 4.00 Inizio e fine della partita
- 5.00 Messa dalla palla in gioco, palla morta e palla viva
- 6.00 Il battitore
- 7.00 Il corridore
- 8.00 Il lanciatore
- 9.00 L’arbitro
- 10.00 Il Classificatore Ufficiale
Oggetto della partita
1.01 Il Baseball è un gioco tra due squadre di nove giocatori ciascuna, sotto la direzione di un manager, giocato in un campo recintato secondo le norme di questo regolamento, sotto la giurisdizione di uno o più arbitri.
1.02 Scopo di ogni squadra è vincere segnando più punti dell'avversario.
1.03 Il vincente dell'incontro sarà quella squadra che avrà segnato, in conformità con queste regole, il maggior numero di punti al termine di una partita regolamentare.
LA PARTITA
Una partita regolarmente dura cinque, sette o nove riprese a seconda della categoria. Ogni ripresa (inning) si divide in due tempi: nel primo, la squadra ospitante difende il campo dai tentativi dei battitori ospitati di giungere a punto; nel secondo, si invertono i ruoli, la squadra ospitata su schiererà in difesa e l'ospitante manda i suoi battitori all'attacco (ripresa completa di gioco).
Ogni "tempo" di un inning non ha una durata definita, ma continua finché la squadra in difesa riesce ad eliminare tre attaccanti avversari in uno dei modi descritti in seguito. È solo dopo tre eliminazioni che le due squadre possono invertire i ruoli in campo.
È quindi evidente che non si può definire la durata nel tempo di un incontro di baseball in quanto questo si protrae inning per inning per un tempo legato alla capacità delle rispettive difese ad eliminare tre battitori avversari.
Il punteggio finale è la somma dei punti segnati da ogni squadra durante il proprio turno di attacco in ogni ripresa completa.
Una partita non può finire in parità. In caso di parità fra le due squadre al termine degli inning regolamentari di gioco, l'incontro continua finché una delle due squadre passa in vantaggio.
IL CAMPO DI GIOCO
Il campo di baseball può essere rappresentato approssimativamente come un quarto di cerchio è delimitato da due linee perpendicolari, dette linee di foul. Per la sua particolare forma la parte racchiusa nel semicerchio di terra rossa è anche detta "diamante". Il regolamento ufficiale della FIBS (Federazione Italiana Baseball Softball) prevede che la dimensione minima del campo sia di 76,2m (250 piedi).
Il terreno esterno, oltre le linee di foul, è chiamato area di foul.
Le linee di foul proseguono idealmente in maniera infinita. Per questo motivo, giunte al limite esterno del campo esse si interrompono e sono sostituite da due pali (di lunghezza variabile tra gli 8 e i 12 metri) ad indicare l'ideale proiezione delle linee. Il terreno esterno al campo, ma all'interno di questa proiezione, è considerato zona valida di battuta.
Il campo di gioco può essere suddiviso in un settore interno, chiamato diamante, ed in uno esterno. Il diamante è costituito da un quadrato di lato 27,43 m (90 piedi) ai cui vertici sono poste quattro basi. La casa base, o piatto, deve essere di gomma ed avere forma pentagonale e larghezza di 43,18 cm (17 pollici) nella parte rivolta al lanciatore. Il vertice inferiore è posto al punto di convergenza delle linee di foul. Alla destra ed alla sinistra dei lati paralleli del piatto vengono segnati con il gesso anche due rettangoli detti box del battitore. La prima, la seconda e la terza base sono sacchetti quadrati di tela o plastica bianca di 38 cm (15 pollici) di lato, fissati saldamente al terreno.).
In mezzo al diamante, si trova il monte di lancio, un piccolo dosso circolare alla cui sommità viene fissata la pedana del lanciatore costituita da una lastra rettangolare di gomma bianca di 60x15 cm. La distanza tra il piatto di casa base e la pedana del lanciatore deve essere di 18,44 m (60 piedi e 6 pollici). A completare l'impianto di gioco nella zona di foul vengono poste le aree riservate ai suggeritori della squadra in attacco, ai battitori in attesa del proprio turno di battuta e le panchine delle squadre.
I RUOLI
si suddividono in base al fatto che i giocatori siano nella fase di difesa o nella fase di attacco.
I ruoli difensivi
In difesa la disposizione dei giocatori è tale da coprire più terreno di gioco possibile, vengono chiamati solitamente "interni" o Infielders i quattro giocatori limitrofi alle basi (tranne il lanciatore e il ricevitore) ed "esterni" o Outfielders i tre giocatori più lontani da casa base, situati nel campo esterno. (I numeri sono quelli usati nella classificazione per le statistiche).
lanciatore, L (pitcher), 1
ricevitore, R (catcher), 2
prima base, 1B (first baseman), 3
seconda base, 2B (second baseman), 4
terza base, 3B (third baseman), 5
interbase, IB (shortstop), 6
esterno sinistro, ES (left fielder), 7
esterno centro, EC (center fielder), 8
esterno destro, ED (right fielder), 9
lanciatore: si dispone sul monte di lancio, al centro del diamante;
2 - ricevitore: si pone dietro al piatto di casa base;
3 - prima base: sta vicino al cuscino di prima base;
4 - seconda base: vicino al cuscino di seconda;
5 - terza base: vicino al cuscino di terza;
6 - interbase: tra la seconda e la terza base;
7 - esterno sinistro: difende la zona sinistra (rispetto al ricevitore) del territorio esterno;
8 - esterno centro: difende la zona centrale del campo esterno;
9 - esterno destro: deve raccogliere le palle battute a destra nel territorio esterno.
Ogni squadra può, a gioco fermo, sostituire i propri giocatori in campo o cambiare la posizione (e il ruolo) o cambiarli con gli atleti in panchina. In quest'ultimo caso, i giocatori sostituiti escono dal terreno di gioco e non possono più essere utilizzati durante la partita.
All'inizio della partita i manager delle due squadre presentano all'arbitro un foglio nel quale sono elencati i nomi di tutti i giocatori della squadra presenti, i nome dei nove giocatori che costituiscono la squadra in campo ed i rispettivi ruoli difensivi.
L'attacco
Per aumentare il punteggio della propria squadra il battitore deve cercare di colpire la pallina lanciata dal lanciatore. Se la pallina battuta cade in territorio buono il battitore deve correre verso la prima base. Se il battitore batte lungo può cercare di arrivare anche alle basi successive, con l'obbligo però di toccarle nella corsa. Il battitore che arriva "salvo" su una base viene da quel momento definito corridore e nel box di battuta andrà un suo compagno di squadra (il prossimo dell'ordine di battuta). Un'ulteriore battuta farà avanzare il corridore verso le basi successive fino a raggiungere la casa base e segnare così un punto. Su una base può fermarsi un solo corridore. Nel caso un battitore colpisca la palla e la mandi oltre la recinzione, ma nello spazio tra la proiezione delle linea di foul sinistra e destra, viene assegnato un fuoricampo (home run). Egli avrà diritto a fare il giro delle basi e segnare un punto (senza che la difesa possa intervenire) così come i corridori presenti in quel momento sulle basi. Il battitore può battere indifferentemente nel box di battuta alla sinistra o alla destra del piatto di casa base
La difesa
Il ruolo principale della squadra in difesa è sicuramente quello del lanciatore. Il tiro del lanciatore dà il via all'azione di gioco. Egli deve cercare di lanciare la palla all'interno dell'area di strike del battitore, cioè di quel rettangolo immaginario situato sopra il piatto di casa base e che in altezza va dalla parte bassa delle ginocchia fino al petto del battitore.
Se ci riesce e il battitore non colpisce la palla, viene contato uno strike. Lo stesso accade quando:
- la palla lanciata non passa per l'area di strike e il battitore gira la mazza senza colpirla (swinging and miss), oppure
- il battitore colpisce la pallina, ma la manda in territorio di foul. Va precisato, però, che il foul viene conteggiato come strike fino al secondo strike. Dopodiché, il battitore può teoricamente continuare a battere foul all'infinito, senza che questo porti alla sua eliminazione.
Al terzo strike, che non si assegna appunto nel caso 2), il battitore è eliminato.
Se il lancio non passa per la zona di strike e il battitore non gira la mazza, viene contato un ball. Al quarto ball il battitore ha diritto ad andare in prima base ricevendo una base ball (walk), spingendo in seconda il corridore che la sta eventualmente occupando.
I modi più usuali in cui la squadra in difesa può eliminare i giocatori avversari sono i seguenti:
- il lanciatore realizza il terzo strike (strikeout o più semplicemente "K");
- la pallina battuta viene presa al volo da un difensore, cioè prima che tocchi terra (fly out);
- dopo una battuta in territorio valido (che ha toccato terra), un difensore che ha conquistato il possesso della palla tocca una base prima che il battitore o uno qualunque dei corridori la raggiungano (ground out), oppure tocca con il guantone contenente la palla o la palla stessa il corridore (tag).
PALLA BUONA - È una palla battuta in territorio buono, cioè all'interno delle linee di foul.
PALLA VIVA - PALLA MORTA - La palla viva è la palla regolarmente in gioco; essa rimane tale finché diventa palla morta per uno dei seguenti, principali, motivi:
- chiamata di "tempo" da parte dell'arbitro;
- la palla battuta, lanciata o tirata esce dal campo;
- la palla battuta foul non è presa al volo da un difensore;
- viene commessa un'interferenza;
- il lanciatore interrompe il movimento di lancio o, lanciando, colpisce il battitore;
- per altri motivi che verranno esaminati in seguito. Quando la palla è morta, non si svolgono azioni di gioco.
PRESA - È l'atto con il quale un difensore prende sicuro possesso di una palla battuta o lanciata e la trattiene saldamente nel guanto o in mano.
TOCCATA - È l'azione del difensore che, tenendo la palla saldamente nel guanto o in mano, tocca con essa un giocatore avversario. Prende lo stesso nome l'azione di un difensore che, in sicuro possesso della palla, tocca con una parte del proprio corpo una delle basi.
GIOCO FORZATO - Quando un corridore deve avanzare per lasciare la propria base ad un nuovo corridore che sta avanzando, il primo è "forzato" nel suo gioco.
SMORZATA (BUNT) - La palla viene dal battitore anziché essere battuta e viene smorzata in una zona del diamante scelta dal battitore stesso in relazione all'azione di gioco che si sta svolgendo.
Le principali regole di gioco che bisogna conoscere per dar vita al gioco del baseball riguardano
- il lancio della palla da parte del lanciatore verso l'area dello strike;
- il comportamento del battitore nel box di battuta e appena diventa corridore;
- l'azione del corridore sulle basi.
Un esame di queste regole permette anche di capire la funzione dei diversi ruoli difensivi durante le azioni di gioco.
QUALE E‘ L’ ATTREZZATURA NECESSARIA PER GIOCARE A BASEBALL?
La palla da baseball è formata da un nucleo di sughero pressato, con attorno due rivestimenti di gomma e due avvolgimenti di lana; all'esterno un avvolgimento finale di fili di cotone; il tutto è rivestito da due strisce di pelle di cavallo cucite strettamente. La palla regolamentare da baseball deve avere un peso compreso fra 142 e 149 grammi ed un diametro di circa 7 cm.
La mazza da baseball è costruita in legno di frassino, alluminio, plastica o fibra di vetro. Anche in questo caso forma dimensioni e peso sono fissate dal regolamento, anche se peso e lunghezza possono variare in intervalli abbastanza ampi per meglio adattarsi alle esigenze di ogni singolo giocatore.
I guanti da baseball servono per ricevere la palla, lanciata o tirata da un compagno, proteggendo la mano; sono costruiti in cuoio o in plastica e sono di tre tipi diversi: il guanto da ricevitore, massiccio e ben imbottito, il guanto da prima base, grande e morbido, il guanto a 5 dita per tutti gli altri giocatori.
Le scarpe da baseball sono simili a quelle usate per il calcio, ma nella pianta e nel tallone sono corredate di lamine a taglio vivo sagomate in modo da migliorare la "presa" sul terreno durante la corsa; le lamine si chiamano spikes. Recentemente si fa sempre più spesso uso delle normali scarpe da calcio con i tradizionali bulloni.
II berretto da baseball è una delle note più caratteristiche della divisa da baseball per la sua forma a cupola degradante e l'ampia visiera, studiata per riparare al meglio gli occhi dalla luce e da ogni riverbero.
La divisa da baseball è una delle più pittoresche e belle divise che un atleta possa indossare. Studiata per dare la massima libertà di movimenti, ha subito continue modifiche nella foggia e nei materiali a seconda del continuo sviluppo dell'industria tessile, in grado di fornire tessuti sempre nuovi e sempre più funzionali.
Completano l'attrezzatura da baseball la maschera, gli schinieri e la corazza del ricevitore e gli elmetti con paraorecchie obbligatori per il battitore e per i corridori sulle basi.
JOE DIMAGGIO
- Nato da un famiglia di origine sicilianaemigrata negli Stati Uniti – il padre, Giuseppe Di Maggio e la madre, Rosalia Mercurio sono originari di Isola delle Femmine (PA)[1] – DiMaggio si interessa fin da bambino al baseball. Esordisce nel 1931 con la squadra dei San Francisco Seals dove rimane per quattro stagioni. Il 21 novembre 1934 viene ceduto ai New York Yankees[2] con cui giocherà per tutta la sua carriera, prima con la maglia numero 9, poi con quella numero 5.
Fonte: http://www.liceoxxvaprile.it/docenti/materiali-docenti/costagli/BASEBALL.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
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