Salti
Salti
Questo sito utilizza cookie, anche di terze parti. Se vuoi saperne di più leggi la nostra Cookie Policy. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie.I testi seguenti sono di proprietà dei rispettivi autori che ringraziamo per l'opportunità che ci danno di far conoscere gratuitamente a studenti , docenti e agli utenti del web i loro testi per sole finalità illustrative didattiche e scientifiche.
Le informazioni di medicina e salute contenute nel sito sono di natura generale ed a scopo puramente divulgativo e per questo motivo non possono sostituire in alcun caso il consiglio di un medico (ovvero un soggetto abilitato legalmente alla professione).
Salti
Tutti i salti consistono in balzi spiccati con un solo piede, dopo una rincorsa. Si possono suddividere in:
- salti in estensione: salto in lungo e salto triplo
- salti in elevazione: salto in alto e salto con l’asta.
Tutti comprendono quattro distinte fasi: la rincorsa, lo stacco, il volo, l’atterraggio ( o arrivo ).
Generalmente, le gare comprendono una fase di qualificazione, in cui è necessario raggiungere una misura minima, e una finale tra i qualificati.
Salto in lungo
Si esegue su una piattaforma composta da una corsia lunga 45 m e larga i,22 m, seguita da una fossa lunga 9 m e larga come minimo 2,75 m, ripiena di sabbia, inumidita e livellata. Sulla corsia, alla distanza di 1 m dalla fossa, è incassato nel terreno un asse di stacco, il cui lato verso la fossa delimita la linea di stacco. Subito dopo l’asse e la linea di stacco si trova una striscia di plastilina che, grazie all’impronta del piede lasciata dal concorrente, prova l’infrazione commessa, poiché staccare sulla o dopo la linea di stacco rende il salto nullo. Se non si è commessa l’infrazione, la misurazione viene effettuata in modo perpendicolare a partire dal segno più vicino, lasciato con qualsiasi parte del corpo dell’atleta sulla sabbia, alla linea di stacco. La misurazione è approssimata al cm per difetto.
Il salto è controllato da quattro giudici: il primo, all’inizio della corsa, chiama gli atleti, altri due sono in prossimità della linea di stacco, uno ha il compito di controllare i salti nulli, e per questo fa uso di due bandierine, una rossa e una bianca ( rosso/nullo, bianco/valido ); l’altro, assieme a un quarto giudice posizionato vicino alla fossa, effettua le misurazioni. Se i partecipanti alla gara sono meno di 8, ogni atleta ha 6 tentativi a disposizione. Se sono più di 8, tutti gli atleti possono fare 3 prove in un primo turno, i migliori 8 superano il turno e hanno ancora tre prove a disposizione per tentare di migliorare la misura ottenuta.
La rincorsa per il salto in lungo si esegue in progressione , per raggiungere la corretta velocità e varia generalmente ( in funzione delle caratteristiche degli atleti ) dai 14 ai 18 passi. Gli ultimi due passi della rincorsa servono per preparare lo stacco e hanno caratteristiche diverse. Nel terz’ultimo appoggio la falcata si allunga con una decisa azione di spinta in avanti, che si trasforma nel penultimo appoggio, con un abbassamento del bacino, che permette una sorta di “ caricamento “. Da questo scaturisce l’ultimo passo, più corto ma anche il più veloce dei tre, radente al suolo, con l’arto che avanza disteso. Queste modificazioni dell’assetto di corsa consentono di trasformare l’inerzia orizzontale della corsa in uno slancio verticale, con un effetto “ a molla “ che permette lo “ stacco “, determinato dal contatto del piede con tutta la pianta nell’ultimo appoggio. L’energia della corsa così trasformata determina la fase di volo, in cui il corpo è completamente staccato dal suolo. La fase di volo può essere di due tipi: il veleggiamento, in cui il concorrente si chiude portando le gambe in avanti o la tecnica dei passi, che possono essere un passo e mezzo o due e mezzo, dove si eseguono dei passi, quasi a simulare una camminata in aria. Al volo segue l’atterraggio , in cui si ritrova il contatto con il terreno e che avviene con i talloni, il corpo proiettato in avanti, per evitare qualsiasi tipo di segno precedente a quello dei piedi sulla sabbia.
Salto in alto
Si svolge su una piattaforma che si apre a settore circolare con un raggio di 15-25 m; nella parte più stretta si trovano i ritti, posti a 4,02 m di distanza tra loro e che sostengono l’asticella alle varie altezze. Dietro ai riti vi è uno spesso tappetone che serve ad assorbire l’impatto della caduta, largo 5 m e lungo 3 m. L’atleta deve scavalcare l’asticella orizzontale, che viene alzata ad ogni turno, seguendo una progressione stabilita dai giudici. La giuria è composta da 3 giudici che controllano che il tappetone e l’attrezzatura siano regolari e i salti corretti. I salti sono considerati nulli se si stacca con due piedi, se l’atleta tocca qualcosa oltre l’asticella prima d’averla superata, se l’asticella cade. Dopo tre salti nulli, il concorrente è eliminato dalla gara.
Fonte: http://www.caioplinio.it/Materiale_didattico/dispensa%20Educazione%20Fisica.doc
Autore del testo: non indicato nel documento di origine
Parola chiave google : Salti tipo file : doc
Salti
Visita la nostra pagina principale
Salti
Termini d' uso e privacy