Storia Wikipedia
Storia Wikipedia
L’enciclopedia libera: il caso Wikipedia
Figura 1: pagina iniziale di Wikipedia
Wikipedia (vedi home page in figura 1) è un’enciclopedia online multilingue, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo dagli utenti volontari e sostenuta dalla Wikimedia Foundation, un’organizzazione non-profit con sede a Tampa, in Florida, creata da Jimmy Wales. È pubblicata in oltre 200 lingue differenti, tra cui vi sono addirittura dei dialetti italiani. Ovviamente la versione più ricca e sviluppata è quella inglese. Su Wikipedia si possono trovare sia quelle voci che si troverebbero su una qualsiasi enciclopedia sia voci che riguardano attualità, dizionari geografici, almanacchi, e quant’altro di più vario si possa mettere. Il suo scopo principale è quello di creare e distribuire un’enciclopedia internazionale libera, disponibile nel maggior numero di lingue possibili.
Wikipedia è già uno dei siti di consultazione più popolari del web, ricevendo circa 60 milioni di accessi al giorno; in totale contiene più di 5 milioni di voci. Così la definisce il sociologo Luciano Paccagnella: “Assunta recentemente agli onori delle cronache come modello esemplare di lavoro collaborativo sul web, offre numerosi spunti di riflessione per il sociologo della conoscenza, che può osservare “dal vivo” il risultato dell’incontro tra alcune delle dimensioni che caratterizzano la società contemporanea : tecnologia, cultura, proprietà intellettuale, reti, lavoro collaborativo” (L. Paccagnella, La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso di Wikipedia, pubblicato in “Rassegna italiana di sociologia” 4, 2007, p. 653-680).
Breve storia di Wikipedia
Figura 2: logo di Wikipedia
Le origini di Wikipedia (vedi logo in figura 2), nata formalmente il 15 gennaio 2001, devono essere fatte risalire al progetto di un’enciclopedia online creato nel marzo 2000 da James Wales (un imprenditore della New Economy, fondatore del portale di ricerca per musica pop, Bomis) e Larry Sanger. Tale enciclopedia, denominata Nupedia, si basava su un numero limitato di redattori esperti, scelti per le loro competenze in varie discipline e che avrebbero dovuto garantire, anche attraverso un complicato processo di revisione, l’autorevolezza e l’attendibilità delle voci.
Nello stesso periodo la Free Software Foundation lavorava alla GNUpedia, un’enciclopedia online decentralizzata (i contenuti si trovavano su server dislocati in tutto il mondo), anche se non ispirata al sistema wiki, nell’ambito del progetto GNU (vedi logo in figura 3) promosso da Richard Stallman, padre del free software e teorizzatore dell’Enciclopedia Universale Libera (1999). È infatti da questa teoria di Stallman che James Wales e Larry Sanger si ispirarono e avviarono così il progetto Nupedia.
La differenza principale tra queste due enciclopedie risiedeva nella tipologia di licenza: Nupedia adottava una licenza propria, la Nupedia Open Content Licence, mentre GNUpedia utilizzava la GNU Free Documentation Licence (GFDL). Entrambe le licenze permettevano la libera distribuzione dei contenuti delle voci enciclopediche a condizione però che venisse citata la fonte e che ogni copia del materiale, anche se modificata, venisse distribuita con la stessa licenza.
Nel gennaio 2001 ci fu un cambio di licenza da parte di Nupedia, che passò alla GFDL e che permise quindi ai due progetti di convergere e a Nupedia di ottenere il supporto della FSF (Free Software Foundation). Ma i requisiti per diventare editore di Nupedia rappresentavano una forte barriera all’ingresso che, unita al rigido meccanismo di revisione interno, rendevano lenta e complessa la pubblicazione degli articoli.
Successivamente il gruppo di lavoro di Nupedia si concentrò sulla possibilità di trasformare questo progetto in un’enciclopedia alla quale tutti potessero collaborare: il 15 gennaio 2001 nacque Wikipedia. Inizialmente era pensata come un supporto wiki al progetto principale ma ben presto rivelò le sue vere potenzialità, superando così il modello originale.
Anche tra queste due enciclopedie, nate dagli stessi creatori, sussistevano delle notevoli differenze. Nupedia doveva diventare un’enciclopedia libera, ma non aperta; mentre Wikipedia era nata come progetto complementare di Nupedia, aperto a tutti anche in scrittura, le cui voci migliori avrebbero potuto essere inserite in Nupedia dopo essere state verificate. Ma le cose andarono a finire in modo diverso, da una parte perché i redattori di Nupedia non approvavano la totale apertura di Wikipedia , dall’altra parte perché questa stava crescendo rapidamente, finendo così per offuscare il progetto principale originario, rallentato nelle produzione delle voci dai suoi complessi meccanismi di revisione e dal numero relativamente limitato di collaboratori. Il progetto Nupedia ebbe termine quindi nel 2003, mentre nello stesso anno Wikipedia aumentò in maniera esponenziale la sua diffusione e il numero di collaboratori coinvolti.
“Oggi Wikipedia, nelle sue oltre 200 versioni in lingua, contiene in totale più di 7 milioni di voci, 24 milioni di pagine e quasi otto milioni di utenti registrati. Figura stabilmente tra i primi dieci siti visitati del World Wide Web, al pari di colossi commerciali multinazionali come Microsoft, Yahoo o Google. Wikipedia in italiano è nata nel 2001, contiene oggi più di 300.000 voci e coinvolge 180.000 utenti registrati” (Paccagnella L., La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso di Wikipedia, pubblicato in “Rassegna italiana di sociologia”, A 48, 2007, pp. 653-680).
Caratteristiche principali di Wikipedia
Wikipedia è stata creata sulla convinzione che la collaborazione tra gli utenti possa nel tempo migliorare le voci, più o meno con la stessa ideologia con cui viene sviluppato il software open source; infatti gli autori delle voci non devono avere necessariamente alcuna competenza o qualifica sugli argomenti trattati; vengono però avvertiti che i loro contributi possono essere in qualunque momento modificati o cancellati da un altro utente.
Ma ritornando al concetto di open source, si può affermare che Wikipedia è un sistema la cui architettura principale si basa su software open source e le cui metodologie si ispirano a tale filosofia, sebbene vi siano alcune sostanziali differenze. Se è vero infatti che nello sviluppo del software di Wikipedia tutti hanno potenzialmente accesso al sorgente e possono apportare delle modifiche e creare nuove utilità, è vero anche che non è proprio automatico che queste vengano inserite nella distribuzione di MediaWiki.
“MediaWiki è il sistema attualmente utilizzato per la gestione di Wikipedia ed è un software open source (“Fase III” per i wikipediani), evoluzione curata da Brion Vibber di un software scritto appositamente da Magnus Manske nel 2002 (“Fase II”, gennaio 2002), sulla base di UseModWiki (“Fase I”, creato da Clifford Adams). Coerentemente con l’obiettivo di fare di Wikipedia un’enciclopedia libera, gratuita e a contenuto collaborativo, MediaWiki è rilasciato dal luglio 2002 sotto licenza GNU” (Ortolani C., Wikipedia, L’enciclopedia sul web, Ialweb, 2007, p.14).
Le principali caratteristiche che fanno di Wikipedia un progetto particolarmente interessante è che essa è un’enciclopedia aperta e libera. L’aggettivo aperta è usato in quanto essa si basa sui contributi inseriti da utenti volontari. Infatti a chiunque, anche a utenti occasionali, si dà la possibilità di inserire nuove voci o modificare quelle esistenti, senza alcuna verifica della loro identità e delle loro competenze. Nonostante sia prevista la possibilità di registrasi al sito ed esistano dei meccanismi tecnici di protezione di alcune voci da possibili atti di vandalismo, la totale apertura e la fiducia nello spirito collaborativo della collettività rimane un punto forte del progetto stesso, anche perché questa caratteristica lo differenzia da altre iniziative simili.
L’aggettivo libera è usato in quanto Wikipedia dà la possibilità di accedere pubblicamente ai suoi contenuti senza limitazioni e senza costi; inoltre essi possono essere liberamente riutilizzati ed essere inseriti in altri prodotti, anche per scopi commerciali. Bisogna aggiungere però che i contenuti di Wikipedia non sono privi di copyright, ma sono tutelati da una particolare licenza denominata GNU/FDL, che si affida proprio alla normativa sul diritto d’autore per garantire a tutti una libera consultazione. Ma questo argomento verrà approfondito in seguito.
Esistono altre caratteristiche altrettanto importanti che definiscono il sistema di Wikipedia. Come nota Paccagnella nel suo articolo: “In Wikipedia si intrecciano strettamente almeno tre dimensioni principali. In primo luogo quella tecnologica legata al software utilizzato, dotato di caratteristiche che lo rendono particolarmente adatto al sostegno di modalità di lavoro collaborative. In secondo luogo la dimensione giuridica, espressa attraverso il ricorso a strumenti di tutela della proprietà intellettuale ottenuti attraverso una revisione creativa della tradizionale legge sul diritto d’autore. Infine, la dimensione culturale legata all’etica hacker e alla condivisone della conoscenza, che si estende ben al di là dell’informatica e investe l’intero processo di riproduzione della società dell’informazione” (Paccagnella L., La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso di Wikipedia, pubblicato in “Rassegna italiana di sociologia”, A 48, pp. 653-680, 2007). Ora si cercherà di analizzare questi tre punti fondamentali.
In primo luogo, Wikipedia si basa principalmente su una famiglia di software chiamata wiki (da cui, infatti, deriva il nome Wikipedia). Si tratta di programmi informatici ideati per gestire siti web in modo dinamico, semplice e collaborativo (questo argomento è ampliamente trattato nella prima parte). Inoltre la piattaforma software per il funzionamento di Wikipedia è interessante anche perché tutti i programmi sono legati strettamente al principio del software libero. Come afferma Paccagnella: “si tratta di una scelta dettata da motivazioni a un tempo tecniche, etiche e politiche, che conferma Wikipedia come luogo in cui si intrecciano dimensioni diverse e cruciali. Da un punto di vista tecnico, attraverso la disponibilità del codice sorgente, il software libero permette l’indipendenza da singole società commerciali nello sviluppo di nuove versioni e nella correzione dei malfunzionamenti di quelle esistenti. La scelta del software libero è però anche e soprattutto coerente con la visione complessiva della conoscenza come bene pubblico di cui l’intero progetto si fa portatore. L’idea di un’enciclopedia aperta e libera può essere considerata essa stessa un’estensione dei principi ispiratori del software libero verso altri ambiti di conoscenza” (Paccagnella L., La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso di Wikipedia, pubblicato in “Rassegna italiana di sociologia” A 48, 2007, pp. 653-680).
In secondo luogo, collegandoci a quanto detto sopra, il software libero non è giuridicamente privo di tutela, ovvero non è privo di copyright (come potrebbe essere invece un software di dominio pubblico), ma al contrario il software open source è tutelato dalla legge sul diritto d’autore. Infatti il copyright in questo caso viene utilizzato per proteggere la libertà del software stesso, piuttosto che per impedire la sua riproduzione non autorizzata. A questo scopo viene utilizzata la licenza GNU/GPL (General Public Licence), che prevede il diritto degli utenti di copiare, redistribuire e modificare il software, con l’unica clausola però di rilasciare a loro volta le eventuali versioni derivate dal programma originale sotto le stesse condizioni.
Essendo la licenza GNU/GPL inadeguata tecnicamente ad elaborati testuali, è stata prodotta un’ulteriore licenza, la GNU/FDL (Free Documentation Licence), che in origine venne creata per i manuali di utilizzo che accompagnano il software libero. Questa è la stessa licenza che attualmente protegge i contenuti testuali di Wikipedia. Tutti i testi, quindi, pubblicati su Wikipedia devono essere rilasciati in accordo con la GNU/FDL, che assicura così la libera distribuzione di Wikipedia; se così non fosse il progetto verrebbe in un qualche modo snaturato. Quindi tutte le voci che compaiono su Wikipedia possono essere copiate liberamente, modificate (a patto però che venga mantenuto il nome dell’autore), con l’unico vincolo che la versione modificata (o tradotta in un’altra lingua) venga distribuita a sua volta sotto la medesima licenza. Inoltre, l’aspetto interessante di questa licenza è quello di permettere la collaborazione di più autori ad un unico progetto; è dunque la forma di licenza ideale in contesti nei quali la collaborazione è un elemento decisivo.
Per quanto riguarda, invece, i grafici, le fotografie, i filmati e le registrazioni audio presenti su Wikipedia esistono forme diversificate di protezione giuridica, a patto però che sia sempre garantita la libertà di usare, ridistribuire e modificare i contenuti. Tra le licenze esistenti nel campo multimediale si trovano quelle del progetto Creative Commons, promosso dallo statunitense Lawrence Lessig. La filosofia che sta dietro questo progetto è che sia l’autore stesso a scegliere se ed a quali diritti di utilizzo rilasciare l’opera alla collettività.
In terzo luogo, si può affermare che le radici culturali e etiche di Wikipedia sono le stesse che hanno alimentato la diffusione dei software open source e di progetti come il Creative Commons. Tali radici culturali derivano da quegli individui che vengono definiti hacker, intendendo con questo termine la sua accezione positiva, ovvero quegli utenti creativi e libertari che sono alla base dello sviluppo di internet e di molte altre tecnologie. Molto spesso il termine hacker è utilizzato più nella sua accezione negativa, ovvero come sinonimo di intrusore telematico abusivo o di colui che diffonde virus informatici. Attualmente però questa associazione è in via di superamento e al posto di hacker si tende ad usare il termine cracker, mentre la parola hacker tende ad assumere il suo significato originario.
Come sottolinea anche Paccagnella: “la cultura hacker diventa oggi parte integrante della società reticolare. Parte delle sue caratteristiche, come la flessibilità e il decentramento, hanno accompagnato la trasformazione del sistema produttivo industriale, mentre la sua componente più visionaria e libertaria ha dato origine ai movimenti open content e open knowledge. […] Alla cultura hacker si riconosce un’etica precisa, la cui relazione con la società dell’informazione è stata paragonata alla weberiane influenze dell’etica protestante sullo sviluppo del capitalismo. Centrata su valori come quello della passione, dell’apertura e della responsabilità, l’etica hacker sostiene una visione della conoscenza come frutto di lavoro collettivo e di conseguenza anche come inalienabile patrimonio comune” (Paccagnella L., La gestione della conoscenza nella società dell’informazione: il caso di Wikipedia, pubblicato in “Rassegna italiana di sociologia”, A 48, 2007, pp. 653-680).
Figura 3: logo del progetto GNU
Problemi relativi a Wikipedia
Le persone che partecipano allo sviluppo di Wikipedia, attraverso i loro contributi redazionali e le attività legate alla crescita del software, agiscono in spirito di gratuità e di collaborazione e in essi appare molto forte il desiderio di partecipare alla costruzione della conoscenza. Ciò che spinge queste persone a partecipare a questo progetto, dedicando energie e tempo, è costituito non solo dalla partecipazione ad un obiettivo comune, che è raggiungibile solo in gruppo, ma anche dalla conquista di reputazione, intesa come accettazione per il proprio contributo al lavoro di gruppo. Come sostiene anche Brioschi: “un simile processo di collaborazione, che possiamo definire di tipo open source, si autoalimenta e si auto sostiene: partecipare alla redazione di contenuti di Wikipedia o righe di software per migliorarne i sistemi genera una sorta di consenso tra gli altri collaboratori. Da questo consenso si ricavano nuovo stimoli per partecipare ancora”. (Brioschi F. e Mameli A., Il fenomeno Wikipedia. Dal WikiWikiWeb all’enciclopedia libera: tecnologia semplice e comunità virtuale per la diffusione del sapere. Atti XLIII Congresso Annuale AICA, 2005, pp. 347-358).
Riguardo a quanto è stato detto, sorgono spontanee alcune domande: quante persone dedicano in maniera assidua la loro collaborazione a Wikipedia? Chi finanzia questo progetto, visto che gli utenti partecipano in forma volontaria? E ancora, quanto sono attendibili queste fonti?
Per quanto riguarda le persone che collaborano con Wikipedia, è difficile risalire al numero esatto delle persone coinvolte attivamente, questo per diversi motivi. Innanzitutto perché gli interventi di modifica e di scrittura di nuove voci sono consentite anche agli utenti non registrati; poi perché il grado effettivo di coinvolgimento e l’importanza dei contributi individuali varia a livello di importanza. Infatti ci sono persone che danno uno sporadico contributo, mentre altre persone che dedicano ore con contributi sostanziali, sia a livello di contenuto che sul piano tecnico.
Attualmente Wikipedia si finanzia attraverso la già citata Wikimedia Foundation (vedi logo in figura 4), una società senza scopo di lucro, fondata nel 2003 da James Wales. Gli scopi della fondazione sono incoraggiare la crescita e lo sviluppo di progetti open content, basati sul wiki, e fornire gratuitamente e senza alcuna pubblicità i contenuti di questi. In aggiunta, oltre a Wikipedia, gestisce anche diversi progetti: c'è un dizionario multilingue e un thesaurus chiamato Wikitionary, un'enciclopedia di citazioni chiamata Wikiquote, una collezione di risorse e-book dedicate specificatamente agli studenti chiamato Wikibooks, uno spazio dedicato esclusivamente all'attualità, ovvero l'agenzia di stampa Wikinotizie, e anche raccolte di opere di autori celebri su Wikisource. La Fondazione inoltre gestisce le operazioni del progetto Nupedia (che non è wiki ma è open content). La Wikimedia Foundation ed il suo consiglio direttivo si riservano tutte le decisioni finali in caso di controversie su Wikipedia e sugli altri progetti della fondazione, controllando di fatto la proprietà dell’infrastruttura tecnologica e cercando di mantenere una funzione di orientamento sugli sviluppi generali dei progetti.
Anche in Italia è nata nel 2005 un’associazione affiliata alla Wikimedia Foundation, la Wikimedia Italia, con funzioni e organizzazione molto simili alla fondazione statunitense. La cosa interessante è che entrambe le associazioni basano le proprie entrate economiche su donazioni da parte di privati e di aziende.
Figura 4: logo della Fondazione Wikimedia
L’attendibilità delle fonti in Wikipedia non viene verificata attraverso una commissione di esperti, come può avvenire invece nelle riviste e nei convegni scientifici, ma attraverso l’azione congiunta di tutta la comunità di Wikipedia. Infatti ogni contributo inserito viene esaminato dagli utenti più attivi della comunità, che valutano la grammatica, la sintassi e il contenuto. Brioschi afferma che: “i limiti di questo metodo sono la sua non sistematicità e la certificazione dei revisori. La comunità wikipediana, conscia di questi limiti, dopo l’entusiasmo iniziale in cui si preoccupava più della quantità degli articoli che della loro qualità, sta attualmente valutando metodi alternativi per riuscire a definire una linea di condotta ed eventuali forme di protezione tale da garantire maggiore affidabilità dei contenuti” (Brioschi F.e Mameli A., Il fenomeno Wikipedia. Dal WikiWikiWeb all’enciclopedia libera: tecnologia semplice e comunità virtuale per la diffusione del sapere. Atti XLIII Congresso Annuale AICA, 2005, pp. 347-358).
La questione dell’attendibilità di Wikipedia si è posta in modo evidente in occasione di alcuni episodi, tra i quali ne spicca uno in modo particolare: la scoperta nel 2005 della falsificazione della biografia di John Seigenthal, un giornalista molto conosciuto negli USA. L’episodio suscitò accesi dibattiti circa le capacità della comunità di Wikipedia di tenere sotto controllo l’evoluzione dell’enciclopedia al crescere esponenziale della notorietà del progetto e del numero di utenti occasionali che contribuiscono a modificarne il contenuto.
Rimanendo sempre negli Stati Uniti, molte scuole americane bandiscono l’utilizzo di Wikipedia come possibile fonte di ricerca, perché la giudicano una fonte inattendibile i cui contenuti rischiano di generare faziosità e propaganda. Naturalmente chi consulta abitualmente Wikipedia sa che questi problemi si possono verificare; infatti l’enciclopedia è in continua trasformazione, cresce, si completa, si sbaglia, si corregge, proprio come la conoscenza. Wikipedia è una “coscienza collettiva” ed è questo il suo punto di forza, insieme alla semplicità di navigazione e alla reperibilità delle informazioni. Inoltre bisogna aggiungere che Wikipedia è stata valutata da Nature più attendibile dell’autorevole Enciclopedia Britannica.
Un altro problema relativo a Wikipedia è quello dell’oggettività delle informazioni, problema che la stessa comunità di Wikipedia ha avvertito come cruciale. Come nota Ortolani: “insieme con il vandalismo, l’oggettività figura a tutt’oggi tra i “problemi aperti”, quelle criticità cioè che non hanno ancora trovato una soluzione” (Ortolani C., Wikipedia, L’enciclopedia sul web, Ialweb, p.52, 2007). L’oggettività, che figura tra i cinque pilastri di Wikipedia, è una delle linee guida dell’enciclopedia libera e prevede che tutte le voci siano trattate da un punto di vista neutrale (in Wikipedia si parla di “Neutral Point of View, o si trova l’acronimo NPOV), presentando tutti i punti di vista di rilievo in maniera equa, proporzionata e senza pregiudizi. Secondo le idee del fondatore Jimbo Wales, il punto di vista neutrale è una regola assoluta e non discutibile. Questo è un concetto molto importante, perché prevede che nessun utente di Wikipedia possa assumere alcuna posizione, né di condivisione, né di rigetto di alcuna interpretazione di ciò che descrive. Non è naturalmente sempre possibile ottenere un consenso unanime su tutti i temi trattati; differenze ci sono e ci saranno sempre. È però possibile effettuare un’attenta valutazione degli argomenti trattati, in modo che i concetti esposti possano essere considerati da tutti i lettori come un’oggettiva ed affidabile base di considerazione. Quando una voce non rispetta le indicazioni di oggettività viene evidenziata con un’apposita icona (vedi figura 5), che segnala la necessità di intervenire sulle informazioni in essa contenute: chiunque può segnalare le pagine che si pensano essere non neutrali.
Figura 5: immagine che segnala una voce non neutrale in Wikipedia
Parlando del concetto del punto di vista neutrale, si è accennato al fatto che in Wikipedia sono presenti cinque pilastri che definiscono le caratteristiche dell’enciclopedia e su cui si basano tutte le sue linee guida. I cinque pilastri sono:
- Wikipedia è un enciclopedia. Il concetto di enciclopedia, che qui viene espresso, si riferisce alle enciclopedie generiche, alle enciclopedie specialistiche e agli almanacchi. Ma esclude tutti quei mezzi che possono essere definiti come fonte primaria di informazione, come i dizionari, i saggi o i giornali. Sono inoltre esclusi i forum di discussione, le ricerche originali, la propaganda, le cronache di attualità e le autobiografie promozionali;
- Wikipedia ha un punto di vista neutrale. Il concetto, che è già stato espresso precedentemente, è quello che non si deve esprimere un singolo punto di vista all’interno delle voci, ma utilizzare un linguaggio il più possibile chiaro e imparziale;
- Wikipedia è libera. Tutti i testi sono tutelati dalla licenza GNU/FDL che ne assicura la libera diffusione; inoltre a chiunque è permesso aggiungere e creare voci o modificarle e ridistribuirle alla comunità. Non si può inserire però materiale protetto da copyright o da licenze in contrasto con la GNU/FDL;
- Wikipedia ha un codice di condotta. Le interazioni tra gli utenti della comunità sono regolate da un insieme di norme (la cosiddetta wikiquette). In generale, viene consigliato di evitare qualsiasi attacco personale contro un altro utente, anche quando non si è d’accordo con lui, di presumere la buona fede degli interlocutori, di non abusare della possibilità di ripristinare versioni precedenti delle voci, annullando le modifiche apportate da altri utenti. Per questa ragione è stato coniato il termine wikilove (vedi figura 6), che si riferisce ad “un generale spirito di collegialità e mutua comprensione” che dovrebbe regnare nella comunità. Come si può leggere su Wikipedia: “Se teniamo ben in mente questo obiettivo comune, questo amore per la conoscenza, se ci concentriamo per raggiungere un punto di vista neutrale anche quando ciò risulta difficile, se proviamo veramente a comprendere ciò che "gli altri" hanno da dire, allora possiamo raggiungere lo stato di "Wikilove". Se non riusciremo a raggiungere il "Wikilove" ne soffrirà solo questa enciclopedia nel suo insieme. Continue discussioni senza scopo allontanano nuovi possibili autori, voci faziose allontanano i lettori ed entrambe le cose possono danneggiare, nel lungo termine, la nostra reputazione e la nostra attendibilità”. (Si veda sul sito http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:WikiLove).
- Wikipedia non ha regole fisse (eccetto i cinque principi elencati). La comunità di Wikipedia invita l’utente a non essere timido “nel modificare le voci, perché il piacere di contribuire non richiede per forza di raggiungere la perfezione. Non ci si preoccupi eccessivamente di fare eventuali pasticci: tutte le versioni precedenti di una voce vengono salvate, per cui è impossibile danneggiare Wikipedia in maniera irreparabile. Ma ci si ricordi che, allo stesso modo, tutto ciò che si scrive sarà conservato per i posteri”. (Si veda il sito http://it.wikipedia.org/wiki/Wikipedia:Cinque_pilastri).
Il sistema normativo, che deriva da questi cinque pilastri, rispecchia sostanzialmente il più generale sistema normativo in uso nella comunicazione mediata dal computer: la cosiddetta netiquette; ciò si può notare sia nella struttura del sistema normativo di Wikipedia che in buona parte anche nei suoi contenuti.
Figura 6: logo del concetto di Wikilove
I progetti Wikimedia
Sono molti i wikiprogetti, gestiti dalla Wikimedia Foundation, che affiancano Wikipedia nel tentativo di creare un archivio del sapere universale. Essi sono aperti come Wikipedia e multilingue ed occupano gli spazi complementari al progetto principale, assegnando una precisa collocazione a tutto ciò che non è possibile trovare tra le voci dell’enciclopedia.
Ecco qui elencati i progetti paralleli.
Figura 7 Logo del progetto Wikizionario
Wikizionario (vedi logo in figura 7). “BenvenutinelWikizionario, il dizionario multilingue libero, in stile wiki” (Si veda il sito http://it.wiktionary.org/wiki/Pagina_principale). Una delle regole che l’utente di Wikipedia apprende è che essa non è un dizionario (è specificato nei cinque pilastri). Non a caso, uno dei progetti paralleli all’enciclopedia libera è il Wikizionario, nato nel 2002, come progetto collaborativo per produrre un dizionario online libero e in tutte le lingue, con significati, etimologie e pronunce. Si può quindi definire come il compagno lessicale di Wikipedia. Come afferma Ortolani: “è interessante notare che, come si conviene ad un dizionario redatto in stile wiki, tra le prime serie di voci compare una lista di abbreviazioni in uso nella chat o negli sms, acronimi quali FAQ (Frequently Asked Questions), tvb (ti voglio bene), o contrazioni quali xché (perché) e cmq (comunque); seguono poi altri acronimi e abbreviazioni e varie liste tra cui quelle di animali, colori, calendari, città, cognomi, giorni della settimana, numeri, unità di misura, ecc., oltre a un Glossario di botanica e uno di enologia. Oltre ai forestierismi, c’è anche un Libro di frasi italiane, dove si trovano frasi tipiche in diversi ambienti tradotte in molte lingue, utili a creare un ottimo spazio per imparare le lingue” (Ortolani C., Wikipedia, L’enciclopedia sul web, Ialweb, 2007, p.14).
Figura 8: logo del progetto Wikibooks
Wikibooks (vedi logo in figura 8). “Benvenuti su Wikibooks. Stiamo sviluppando e distribuendo libri di testo, manuali e altri testi educativi, a contenuto aperto rilasciato con licenza GNU/FDL, che anche tu puoi modificare” (Si veda il sito http://it.wikibooks.org/wiki/Pagina_principale). Questo progetto fu avviato nel 2003 e costituisce una raccolta di e-book gratuiti e dal contenuto libero, rivolti in particolare agli studenti, come libri di testo, manuali e libri commentati, di pubblico dominio. Esso mira ad aiutare l'istruzione sia di studenti che di insegnanti, per le scuole superiori e l'università. Il progetto fu attivato in seguito a una richiesta del wikipediano Karl Wick per avere un luogo dove iniziare a costruire dei libri di testo open content, ad esempio per la chimica organica o per la fisica, al fine di ridurre i costi ed altre limitazioni inerenti ai materiali di apprendimento. Alcuni dei primi libri erano completamente originali, mentre altri testi erano copiati da altre fonti libere scovate in rete. I contenuti del sito vengono rilasciati in GNU/FDL. I contributi rimangono proprietà dei loro creatori, mentre la licenza copyleft garantisce che i contenuti rimarranno sempre liberamente distribuibili e riproducibili.
Figura 9: logo del progetto Wikiquote
Wikiquote (vedi logo in figura 9). “Benvenuto in Wikiquote, l'antologia libera e multilingue di aforismi e citazioni che tutti possono consultare e migliorare”. (Si veda sul sito http://it.wikiquote.org/wiki/Pagina_principale). Wikiquote nasce nel 2004 e punta ad essere una “raccolta di citazioni degne di nota accurata e generalista”. Infatti, l’obiettivo del progetto è di produrre in modo collaborativo un'ampia raccolta di citazioni di persone famose, opere letterarie, cinematografiche, teatrali, musicali, memoriali, proverbi, epitaffi ecc., e di fornire approfondimenti su di essi. Anche Wikiquote naturalmente comprende pagine con le voci da migliorare o da tradurre, mentre tra le cose da non mettere su Wikiquote compaiono, accanto alle citazioni di persone non famose, per esempio frasi divertenti di conoscenti e familiari, che invece possono essere inserite nella propria pagina utente personale.
Figura 10: logo del progetto Wikisource
Wikisource (vedi logo in figura 10). “Benvenuti su Wikisource, la biblioteca libera! Stiamo creando una biblioteca libera e gratuita a cui tutti possono collaborare, che raccoglie opere e documenti di dominio pubblico o rilasciati nei termini della licenza GNU/FDL”. (Si veda il sito http://it.wikisource.org/wiki/Pagina_principale). Anche Wikisorce, nata nel 2003, fa parte della fondazione Wikimedia e appartiene ad un progetto multilingue collaterale di Wikipedia, teso a creare una enciclopedia a contenuto libero completa ed accurata. Lo scopo infatti era quello di creare una biblioteca digitale di pubblico dominio. A differenza del progetto Wikibooks, Wikisource non comprende manuali ma opere di narrativa, saggistica, poesia, insieme a documenti relativi a varie discipline, come ad esempio “la storia del diritto alla religione”. È importante aggiungere che tutti questi documenti devono essere rilasciati nei termini della licenza GNU/FDL e i testi che vengono ammessi nella biblioteca devono essere stati precedentemente pubblicati. Questo criterio piuttosto restrittivo si differenzia da quello scelto da Wikipedia, e da altri progetti-fratelli, in quanto non si accettano scritti propri da parte degli utenti, ma soltanto testi che siano passati attraverso un’edizione cartacea. La versione italiana di Wikisource nasce nel 2004 ma rimane in uno stato embrionale fino al 2005, quando inizia a prendere una forma definita.
Figura 11: logo del progetto Wikispecies
Wikispecies (vedi logo in figura 11). “Wikispecies è libero. Perché la vita è nel pubblico dominio!”. (Si veda il sito http://species.wikimedia.org/wiki/Pagina_principale). Wikispecies è un progetto il cui scopo è quello di diventare un catalogo aperto e libero di tutte le specie viventi. Il progetto fu proposto da Benedikt Mandl nel 2004. Attualmente, il progetto contiene 118.000 pagine. Il progetto esiste in 131 lingue e, come altri progetti Wikimedia, il contenuto è rilasciato sotto licenza GFDL. A oggi il sito comprende i regni di animali, piante, funghi, batteri, archaea, protisti e tutte le altre forme di vita che gli utenti inseriscono.
Figura 12: logo del progetto Wikinotizie
Wikinotizie (vedi logo in figura 12). “Benvenuto su Wikinotizie. Fonte di notizie a contenuto aperto che anche tu puoi scrivere”. (Si veda il sito http://it.wikinews.org/wiki/Pagina_principale). Con il progetto Wikinotizie, la cui edizione italiana è nata nel 2005, la Wikimedia Foundation si dota di una comunità speciale che tratta di attualità ed è aperta ad ogni forma di collaborazione. Questo progetto infatti può essere visto come complementare a Wikipedia, dove le notizie e gli avvenimenti attuali non rientrano tra gli articoli ammessi nell’enciclopedia libera. Ecco qui i principi basilari su cui si fonde Wikinotizie. “Wikinotizie parla di notizie. I nostri articoli riguardano eventi recenti, noi non abbiamo intenzione di scrivere libri di storia o lemmi enciclopedici. Se una storia si protrae per più giorni, allora è necessario scrivere più articoli sull'argomento in questione. Wikinotizie è precisa. Cioè, per rendere la notizia chiara al lettore, le storie si concentrano su eventi singoli o fenomeni che avvengono in tempi brevi. Wikinotizie è scritta con un punto di vista neutrale. Dovunque possibile, tutti i punti di vista dovrebbero essere presentati, sempre che siano referenziati ed in argomento, specificando quanto il punto di vista sia supportato. Wikinotizie parla di fatti. Gli articoli dovrebbero riguardare solo fatti e le loro conseguenze verificabili. Non ci devono essere né congiunture né opinioni personali degli autori. Wikinotizie è rilevante. Le storie di Wikinotizie riflettono eventi che hanno impatto sulle persone e devono spiegare perché dovrebbero interessare al lettore. Wikinotizie è sia globale che locale. Essendo globale e basata su Internet, le storie dovrebbero essere scritte con l'intento di essere sia informative che interessanti ai lettori internazionali. Wikinotizie è collaborativa. Una storia su Wikinotizie non deve essere un reportage di un singolo autore, ma tutti sono invitati a migliorare, modificare o riscrivere gli articoli per migliorarne il contenuto” (Si veda il sito http://it.wikinews.org/wiki/Wikinotizie:Che_cosa_è_Wikinotizie).
Figura 13: logo del progetto Wikimedia Commons
Wikimedia Commons (vedi logo in figura 13). “Se sei un bravo fotografo, contribuisci pure pubblicando i tuoi scatti più belli; se sei un grafico o un disegnatore, guarda quali sono i disegni e le animazioni di cui abbiamo più bisogno; se sei un musicista o un attore del teatro o del cinema, puoi contribuire pubblicando le tue interpretazioni di opere libere su questo sito”. (Si veda il sito http://commons.wikimedia.org/wiki/Commons:Benvenuto). Wikimedia Commons è un archivio multimediale creato e gestito da volontari, non da professionisti retribuiti. Il nome "Wikimedia Commons" deriva da Wikimedia, il progetto generale cui fanno capo tutti i progetti della Wikimedia Foundation, e dalla parola "common" (comune) che lo identifica come patrimonio comune di tutti i progetti Wikimedia. Nato nel 2004, si tratta di un archivio centralizzato di immagini fotografiche, disegni, grafici, animazioni, brani audio, video ed altri file multimediali con licenza libera e utili ad uno o più progetti Wikimedia. Wikimedia Commons usa la stessa tecnologia wiki impiegata da Wikipedia, che consente a chiunque di modificarne direttamente i contenuti attraverso il browser web senza richiedere conoscenze tecniche avanzate. Wikimedia Commons è diverso dagli archivi di file multimediali tradizionali perché il suo contenuto è libero. Chiunque può copiare, usare o modificare liberamente le opere presenti su questo sito, a condizione di citarne la fonte e gli autori e di porre le riproduzioni e le opere derivate nelle stesse condizioni di libertà delle opere originali. L'archivio di Wikimedia Commons in sé e i testi contenuti sono rilasciati con licenza GNU/FDL.
fonte documento http://140.105.112.3/ttnm/Documenti%20condivisi/wiki/terzo%20capitolo/il%20caso%20wikipedia.doc
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