Storia d' Italia in breve
Storia d' Italia in breve
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Storia d' Italia in breve
Storia-Schema generale
- abitata originariamente da civiltà tribali (autoctone) di cultura orale trasformazione in società stratificata in classi e cultura scritta ¬ colonizzazione greca (a partire dall‘ VIII secolo a. C.) e romana
- III – I secolo a. C. Roma unifica Appenninia e conquista Padania; cittadinanza romana ( = privilegi economici e politici) non estesa a valli alpine e isole ( = province)
- II secolo d. C. estensione della cittadinanza romana ai liberi dell’Impero
- III – IV secolo d. C. decadenza; declino demografico ed economico dell’Italia; declino del ruolo di Roma
- V secolo d. C. iniziano le dominazioni straniere
- dalla fine del VI secolo d. C. frammentazione dell’Italia regno longobardo / domini bizantini / conquista araba (Sicilia)
- XI – XIII secolo
civiltà comunale / rinascita delle città; Italia regno vassallo del Sacro Romano Impero; bizantini ed arabi espulsi dal Sud arrivano i Normanni che instaurano una grande monarchia feudale
controllo commerciale e finanziario del Sud da parte dai mercanti e banchieri delle città del centro Nord (Firenza, Pisa, Genova, ...) re ha bisogno dei soldi dei banchieri Sud diventa colonia economica del capitalismo delle città
sotto Federico II, re di Sicilia ed imperatore, il Sud assume un' enorme importanza culturale: l’imperatore fonda nel 1224 l’università di Napoli; fa l’ultimo tentativo (che fallisce) di restaurare l’autorità imperiale sui comuni definitiva vittoria del policentrismo
- XIV – XV secolo
epoca di carestie ed epidemie calo demografico, spopolamento delle campagne;
pietrificazione del capitale borghese/commerciale: primi palazzi nelle città e prime ville nelle campagne
Italia del Nord: stati regionali imperniati su Genova-Milano-Venezia-Firenze; sistema agrario fondato sulla mezzadria; egemonia economica delle cittá del Nord su tutta l’Italia;
Italia del Sud: stato feudale; sistema agrario fondato sul latifondo
crescita delle grandi capitali parassitarie Roma, Napoli, Palermo (tra le città più popolose d’Europa)
compaiono altre caratteristiche tipiche dell’Italia moderna: divario tra città e campagna, attaccamento alla piccola patria cittadina
- XVI – XVII secolo
in Italia del Nord e Toscana formazione dei Principati: classe dirigente mercantile si trasforma in patriziato nobiliare ( = acquisto di un possedimento terriero e costruzione di palazzo in città) processo di rifeudalizzazione delle campagne del Nord ed inurbamento dell’aristocrazia feudale
ingrandimento delle capitali segno di potere per i regnanti; ristrutturazione urbanistica (costruzioni di grandi strade per far passare le carrozze ¬ novità introdotta nel Cinquecento); contrasto nei centri urbani tra sfarzo edilizio (tra centro e mura) ed edilizia povera (nel centro) nelle capitali meridionali la produzione edilizia costituisce uno degli aspetti principali dell’economia cittadina
- XVIII secolo
processo di disurbanizzazione (attività economiche principali: agricoltura e manifatture rurali)
stati tradizionali fino all’epoca napoleonica costituiti da un limitato apparato amministrativo stato basato sulle corporazioni che agiscono autonomamente (istruzione dei ricchi è privata, quella dei poveri è nelle mani della Chiesa; mancanza di edifici pubblici, a parte edifici assistenziali); nel Settecento comincia a cambiare questo stato di cose: cominciano ad apparire edifici pubblici (teatri, biblioteche, ...); nei centri delle città vanno ad abitare i nuovi ceti borghesi (mercanti, funzionari, intellettuali)
l’età napoleonica provoca una profonda trasformazione delle società regionali italiane ammodernamento degli stati, delle istituzioni giuridiche (verso uno stato moderno di diritto con apparato amministrativo-burocratico) riassetto politico: formazione di uno stato ‚nazionale‘ italiano (vedi cartina!)
- XIX secolo
Italia della Restaurazione dominata da Austria e pedina nei giochi delle grandi potenze europee
restaurazione dell’ancient regime, ma ormai idea di nazione era penetrata e l’assolutismo doveva ormai fare i conti con le idee dell’Illuminismo e della Rivoluzione Francese (borghesia!); Italia nuovamente frammentata
nuove classi dirigenti formatesi durante l’epoca napoleonica si riuniscono nelle società segrete e poi nella Giovane Italia di Mazzini e si oppongono ai regimi assolutistici
Regno di Sardegna(-Savoia): lenta modernizzazione dello Stato a livello politico, amministrativo ed economico (Carlo Alberto, Vittorio Emanuele II, Cavour); ruolo guida del processo di unificazione (Cavour)
Regno delle Due Sicilie (Borboni): rifiuto del colloquio con le classi borghesi, stato assolutistico e di stampo antico, prassi autoritaria e poliziesca, svuotamento delle strutture amministrative
Stato della Chiesa: più o meno come sopra; speranze di innovazione con Pio IX, che però vengono ben presto deluse
Regno lombardo-veneto: sotto il diretto controllo austriaco; repressione poliziesca ma lo stato è efficiente e ci sono opere pubbliche
sviluppo (al Nord) della ferrovia
sviluppo urbanistico: i centri storici sono sedi di attività commerciali; abitazioni private attorno al centro
movimento nazionale scisso in partito democratico (Cattaneo, Mazzini) e moderato (Gioberti, Cavour, ...)
processo di unificazione attuato da una piccola minoranza intellettuale-borghese; la maggior parte della popolazione vi rimase estranea, subì l’unificazione
Italia 1861: 22 milioni d’abitanti riuniti dopo secoli di separazione non hanno quasi nulla in comune (a parte la lingua letteraria, ma non quella parlata !): estrema eterogeneità sociale, politica, culturale ed economica del nuovo stato come ostacolo
- Stato liberale / XX secolo d. C.
la borghesia liberale che governa il nuovo stato, preoccupata soprattutto di unificare (a tutti i livelli) l’Italia esistente e a conquistare le zone che ancora mancano, non tiene affatto conto delle esigenze diverse delle singole parti del nuovo regno centralizzazione assoluta del nuovo stato; questo fatto ebbe conseguenze disastrose sorpattutto nel Mezzogiorno; estensione a tutta l’Italia del modello di stato piemontese
Italia 1871: sesta grande potenza europea; 27 milioni di abitanti; 80 % analfabeti
triangolo economico Milano-Torino-Genova
incremento dei trasporti (ferrovia, navi)
inizio del processo di industrializzazione
lenta crescita delle metropoli Roma e Milano (solo nel 1931 superono 1 milione di abitanti)
rapporto Nord-Sud inizia nel modo peggiore:
sud annesso militarmente
repressione del brigantaggio (più morti che durante tutto il Risorgimento)
depauperazione demografica tra 1880 e 1960 / emigrazione
Sud non riesce ad acquisire una propria capacità di iniziative, sud perennemente ‚a rimorchio‘
fragilità del tessuto civile ha fatto sì che si perpetuasse il circolo vizioso di autoritarismo-familismo-clientelismo; al Sud è mancata l’esperienza di tradizione municipale che c’è stata nel corso dei secoli al Nord
- Fascismo
società italiana caratterizzata da forte coesione valori sono: la disciplina, tutela della famiglia, moralità
grande borghesia privata delle prerogative politiche, mantiene quelle economiche, anzi le vede rafforzate
processo di concentrazione industriale (Fiat, Montecatini, Pirelli, Edison Nordovest)
IRI
politica urbanistica: centro-storico = strutture amministrative/politiche/economiche; periferia = abitazione costruzione di insediamenti per categoria politica dei quartieri: nascono i quartieri periferici
politica centralistica che ostacolava ogni regionalismo e ogni forma di localismo (dievieto dei dialetti ! , mobilità dei dipendenti statali) nazionalizzazione
- Secondo dopoguerra
seconda guerra mondiale per l’Italia perdite umane moderate, gravi distruzioni alle infrastrutture e alle città
immigrazione dal Sud e dal Nordest a Roma e nelle grandi città del Nord
l’industria diventa il motore dello sviluppo
continua ad essere forte la presenza della piccola industria e dell’artigianato
ruolo fondamentale svolto dai ceti medi (impiegatizi e professionali):
società italiana ristretta élite al vertice
grande classe media (¬ ceti impiegatizi / fasce inferiori delle professioni / lavoratori autonomi / microimprenditori ~ piccola borghesia / contadini / operai)
underclass semipovera e povera
classe media famiglia con casa di proprietà e risparmi in forma diversa; entrambi i coniugi lavorano; diminuzione del numero dei figli / classe di consumo / welfare
negli anni 80 e 90 è diventato più difficile accedere dalla ‚classe‘ bassa alla ‚classe‘ media
soglia ufficiale di povertà: 600.000 £ al mese; l’11% della popolazione è povero (al Nord 5%, al Sud 20%)
evoluzione: grande industria con molti impiegati (anni 50 e 60) diminuisce il numero degli impiegati; crescono sempre di più forme imprenditoriali autonome e di forme ristrette (nell’industria ma anche nel commercio, nel turismo e nei servizi) nascita e sviluppo dei distretti industriali nel nordest e nel centro sin dagli anni 70, formata da microeconomia diffusa e di agglomerazione (piccole e medie industrie dello stesso settore) che si basa su una plurisecolare tradizione rete urbana che offre una capillare presenza di servizi
opposizione nordovest con grande industria
nordest / centro con piccola e media industria
sud sottosviluppo e spesa pubblica
negli anni 70 e 80 aumenta il grado di differenziazione regionale già tipico della società italiana
fenomeno di disurbanizzazione delle grandi città a partire dagli anni 80 (però le statistiche non tengono presenti gli stranieri residenti) calo al centronord ma non al sud
1991: Milano 4.242.000
Roma 3.815.000
1994 prodotto medio per abitante 24 milioni di lire annue
Trieste 34,4 milioni
Agrigento 12,8 milioni
Nord: 33 province su 41 si collocano nella parte alta della graduatoria; le altre 8 province comunque sopra alla media nazionale
Mezzogiorno e isole: tutte le 30 province si trovano nella fascia più bassa (80-55% della media nazionale !)
reddito alto 1. area tra Milano e Bologna
2. zone intorno Genova-Savona
reddito medio-alto 3. Piemonte
4. Veneto-Friuli
5. Toscana / Roma-Latina / Ancona / Imperia
reddito medio 6. Lazio non metropolitano / Umbria / Abruzzo
reddito basso 7. Mezzogiorno e isole
tasso nazionale di disoccupazione 1995: 12 % Bolzano 3%, Napoli 29%, Enna 32%
Italia oggi
- 59.131.287 milioni di abitanti
- 189 abitanti per km2 (densità 5 volte superiore alla media mondiale)
http://www.istat.it/dati/catalogo/20070517_00/
Formazione dello stato nazionale
- movimento nazionale si delinea in età napoleonica
- processo di unificazione 1815-1860/70
Sviluppo economico
- 1860-1900 arretratezza; economia agricolo-mercantile (per altri Paesi europei invece è già prima età industriale)
- 1900-1955 decollo industriale solo nel Nordovest, alternarsi di fasi di sviluppo e di crisi
- 1955-1970 sviluppo industriale e sua diffusione su tutto il territorio (ma in modo discontinuo); crescita non omogenea; coesistenza di forme di produzione e consumo vecchie e nuove, rimodellamento della vita sociale
Caratteristiche geografiche
- Alpi + pianura padana continentale
- Penisola attraversata al centro degli Appennini mediterranea
- Isole (Sicilia e Sardegna) le più grandi isole del Mediterraneo
IL RISORGIMENTO
1820 |
MOTI LIBERALI A NAPOLI (Carboneria): |
1821 |
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1831 |
MOTI NEI DUCATI DI MODENA E PARMA E A BOLOGNA (Stato Pontificio): repressione da parte degli Austriaci |
1831-1846 |
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1846 |
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1847 |
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Gennaio 1848 |
RIVOLTA IN SICILIA (Francesco Crispi): la rivolta si estende a tutto il Regno. Re costretto a concedere la Costituzione (non può sperare sull'aiuto austriaco, perché il papa non concede all'esercito austriaco il passaggio sul proprio territorio) |
Febbraio-marzo 1848 |
COSTITUZIONE CONCESSA nello Stato Pontificio, nel Granducato di Toscana e nel Regno di Sardegna
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1848-1849 |
RIVOLUZIONI IN TUTTA ITALIA -PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA
Carlo Alberto -spinto dai liberali- dichiara guerra all'Austria Þ PRIMA GUERRA DI INDIPENDENZA:
Agosto 1849: tornano gli Austriaci
Maggio 49: intervento degli Austriaci, ritorno di Leopoldo II
Luglio 1949: truppe francesi - alle quali il papa aveva chiesto aiuto - assediano Roma e la riconquistano REPRESSIONE IN QUASI TUTTI GLI STATI ITALIANI |
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REGNO DI SARDEGNA |
1848 |
Carlo Alberto abdica. Re Vittorio Emanuele II: vuole diventare guida liberale d'Italia |
1850 |
Legge Siccardi (eliminazione dei privilegi ecclesiastici) |
1852 |
Cavour primo ministro |
1855 |
GUERRA DI CRIMEA : Regno di Sardegna accanto a Francia/Inghilterra. Conferenza di pace a Parigi: Cavour mette sotto accusa l'Austria e fa presente la situazione italiana |
1856 |
SOCIETA' NAZIONALE fondata da Cavour e presieduta da Garibaldi e Manin Þ unificazione sotto la guida piemontese, motto "Italia e Vittorio Emanuele", Cavour vuole legare al suo progetto anche le forze più radicali (per questo chiama Garibaldi) |
1857 |
SPEDIZIONE DI SAPRI (Pisacane) per far sollevare il sud. Azione fallisce |
1858 |
Attentato a Napoleone III da parte di un repubblicano italiano. Francia accusa il Regno di Sardegna di favorire i repubblicani, Cavour prende le distanze da Mazzini, Francia soddisfatta Þ PATTI DI PLOMBIERES (Napoleone III e Cavour): Francia si impegna ad intervenire accanto al Regno di Sardegna in caso di un attacco da parte dell'Austria (in caso di vittoria Francia otterrebbe Savoia + Nizza; Regno di Sardegna otterrebbe Lombardo-Veneto+Emilia) |
1859 |
CACCIATORI DELLE ALPI (Garibaldi) corpo fondato da Cavour per provocare l'Austria, Austria dà un ultimatum, Regno di Sardegna lo respinge Þ
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1860 |
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ITALIA |
1861 |
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1864 |
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1864 |
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1866 |
ALLEANZA ITALIA-PRUSSIA contro l'Austria Þ III GUERRA D'INDIPENDENZA Þ pace di Vienna Þ annessione del Veneto all'Italia
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1867 |
Governo italiano incoraggia azione di Garibaldi per liberare Roma Þ proteste francesi Þ governo italiano sconfessa Garibaldi e lo fa arrestare. Garibaldi fugge e ci riprova Þ garibaldini sconfitti e sterminati alle porte di Roma dai francesi
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1870 |
Conflitto franco-prussiano: la Francia è occupata e non si può interessare alle sorti dello Stato Pontificio: le truppe italiane entrano a Roma: annessione di Roma
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1871 |
Roma capitale d'Italia
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PROBLEMI DELL'ITALIA UNITA
- Unità realizzata da classi dominanti (Þ corte piemontese, imprenditori/nobili del nord/latifondisti del sud) e non nata da rivoluzione popolare Þ i moti popolari del Risorgimento furono sempre iniziati e guidati da patrioti borghesi o nobili.
- L' Italia unita è fortemente disomogenea, presenta realtà radicalmente diverse tra loro (diversi sistemi legislativi, fiscali, giudiziari)
- La forma migliore di governo per affrontare tale problematica sarebbe stata quella federale (come voleva Cavour). Il governo piemontese invece non tenne affatto conto di ciò Þ
- Piemontizzazione dell'Italia: allargamento del sistema politico piemontese a tutta la penisola Þ
- In questo modo le profonde differenze tra nord e sud si acutizzano a scapito del Sud
Þ nasce la questione meridionale
- fenomeno del brigantaggio (1861-65). Grandi rivolte contadine al Sud - fomentate dai Borboni e dal papa. Rivolte anarchiche dei contadini sbandati e resi ancora più poveri dall'Unità (fine del protezionismo borbone, tasse più alte). Lo Stato italiano reagisce con estrema durezza: leggi eccezionali, sanguinosa repressione della rivolta. Il brigantaggio di massa viene stroncato, rimane però il problema del Sud arretrato e latifondista.
5. Arretratezza dell'Italia rispetto alle grandi potenze nazionali europee:
- Italia Paese soprattutto agricolo, agricoltura non con metodi moderni
- Poca industria, soprattutto di carattere artigianale
- Mancanza di infrastrutture come strade, ferrovie, scuole, banche o loro presenza solo discontinua
- Analfabetismo (nelle isole raggiunge il 90%)
STRUTTURA DEL NUOVO STATO
- Statuto albertino esteso a tutta l'Italia
- Classe politica/Parlamento eletti dal 2% della popolazione maschile sulla base del censo (minimo 40 lire di tasse annue) e a partire dall'età di 25 anni
- Legislazione civile e penale dello Stato piemontese estesa a tutta l'italia
- Servizio militare obbligatorio per tutti Þ si toglie così alle famiglie contadine del Sud la forza lavoro più valida
- Organizzazione amministrativa centralizzata
REGNO D'ITALIA 1871-1914
1871 |
LEGGE DELLE GUARENTIGIE: regola i rapporti con la Chiesa Þ indipendenza del papato, separazione Stato-Chiesa, il papa è sovrano nel mondo cattolico, Vaticano, Laterano e Castelgandolfo appartengono allo Stato della Chiesa, il clero è indipendente.
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1874 |
BOLLA PAPALE ("non expedit"): Pio IX non riconosce la legge delle guarentigie, non riconosce lo Stato italiano e anzi invita i cattolici a non partecipare alla vita politica del nuovo regno Þ frattura all'interno della borghesia italiana cioè dell'elettorato
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DESTRA MODERATA AL GOVERNO. Primo obiettivo è la costruzione del nuovo Stato:
di trasporti e infrastrutture (soprattutto al Nord)
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1876-1887 |
SINISTRA MODERATA AL GOVERNO (Depretis):
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1887-1914 Si alternano al governo - a parte brevi interruzioni - :
Francesco Crispi (monarchico e militarista; per una politica reazionaria e nazionalista; imperialismo; repressione dei malcontenti sociali)
Giovanni Giolitti (politica moderata e liberale; contro la repressione delle proteste politico-sociali)
1878-1900 Umberto I re d'Italia + Margherita (atteggiamento autoritario, megalomania, bellicismo)
Fenomeni principali che caratterizzano questo periodo:
- Questione sociale
- Questione meridionale
- Imperialismo
- Crescita industriale
1887-1891 |
Crispi al governo:
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1892-93 |
Giolitti al governo:
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1893-96 |
Crispi al governo:
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1896-1903 |
Si succedono vari governi:
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1903-1914 |
Giolitti al governo:
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1914-15 |
Governo Salandra:
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IL PRIMO DOPOGUERRA: L'AVVENTO DEL FASCISMO
- Governi liberali in crisi
- Prima fase del regime fascista (mantenimento apparente delle strutture dello stato liberale)
- Dittatura fascista
IL PRIMO DOPOGUERRA: LA DITTATURA FASCISTA
Squadrismo = le squadre d'azione fascista compiono azioni punitive contro istituzioni (partiti, sindacati, associazioni) o persone dell'area di sinistra o cattolica. I latifondisti agrari, la grande industria e ambienti politici e governativi appoggiano lo squadrismo Þ paura del comunismo, illusione (Giolitti) che gli opposti estremismi si neutralizzassero da soli.
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Politica estera
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1924 |
Accordo con la Jugoslavia Þ annessione di Fiume
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1935-36 |
Aggressione all'Etiopia Þ condanna delle Nazioni Unite Þ sanzioni economiche contro l'Italia (applicate però in modo blando) Conquista di Addis Abeba Þ Impero dell'Africa Orientale Italiana (Etiopia+Eritrea+Somalia)
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1936 |
Asse Roma-Berlino Þ alleanza militare italo-tedesca
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1937 |
Italia entra nel Patto Antikomintern (Germania+Giappone) che voleva svolgere funzione antisovietica
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1938 |
Incontro di Monaco Þ smembramento della Cecoslovacchia
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1939 |
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Ordinamento corporativo dello Stato fascista
Politica economico-sociale
- Politica protezionista (a differenza dei primi anni):
- Difesa della lira : manovre monetarie + limitazione delle importazioni (grano/petrolio/minerali), politica dell'autarchia che si accentua a partire dal 1935 con le sanzioni economiche Þ incremento della produzione di cereali, sfruttamento dei giacimenti minerari nazionali Þ in entrambi i casi si tratta di manovre poco economiche (più alti costi di produzione quindi i prezzi dei prodotti nazionali molto alti, ne pagano le conseguenze le classi meno ricche)
- Rivalutazione della lira attraverso la compressione dei salari Þ diminuzione dei salari Þ diminuzione della quantità di moneta che circola Þ diminuzione della svalutazione Þ ma anche diminuzione dei consumi Þ quindi il ciclo produttivo rischia di chiudersi Þ per ovviare a questo problema lo Stato sostiene la domanda/la produzione con commesse pubbliche Þ commesse bellicheÞ necessità quindi di una guerra Þ guerra come logica conseguenza della politica economica del fascismo
- Viene fondato l'Istituto Mobiliare Italiano nel 1931 - dopo la crisi finanziaria del 1929 - . E' istituto di credito finanzaito dallo Stato che concede crediti all'industria (ma solo alla grande industria)
- Accellerazione del processo di concentrazione industriale Þ trust, industria monopolisticaÞ legge del 1933 che controlla l'apertura di nuove industrie: repressione della piccola industria, della libera concorrenza
- Nasce l' IRI (=Istituto Ricostruzione Industriale) nel 1933: sostiene l'industria siderurgica, cantieristica e meccanica
- L'Italia fascista è - dopo l'Unione Sovietica - il Paese con il maggior numero di industrie di Stato. A differenza dell'URSS però, qui la mano pubblica è utilizzata per difendere gli interessi privati dei grandi industriali
- Opere di bonifica Þ per ottenere più terre coltivabili e per combattere la disoccupazione ( la maggior parte di queste opere non ottengono l'effetto sperato - a parte la bonifica dell'Agro Pontino)
- Tra il 1929 e il 1934 viene dato impulso alle opere pubbliche Þ anche in questo caso per combattere la disoccupazione
- Politica sociale del fascismo:
- Paternalismo e demagogia, distruzione del sindacalismo
- La legislazione sociale fascista, che pure esisteva sulla carta , spesso non veniva rispettata
- Il fascismo fece molto per la maternità Þ politica demografica Þ Opera Nazionale per la Maternità e l'Infanzia (1925)
Opposizione al fascismo
- Nonostante la retorica fascista in Italia continua ad esserci una parte della popolazione che non aderisce al fascismo
- L'opposizione politica o va in esilio (Francia) o entra in clandestinità (soprattutto i comunisti) Þ infiltrazione nele associazioni fasciste con l'idea di redimere i fratelli in camicia nera)
- L'opposizione culturale all'interno è scarsa e sporadica Þ Croce
LA SECONDA GUERRA MONDIALE
1939 |
PATTO DI NON AGGRESSIONE tra GERMANIA e URSS Þ |
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1940 |
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1941 |
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1942-1943 |
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9-10 luglio 1943 |
SBARCO IN SICILIA DEGLI ALLEATI
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25 luglio 1943 |
il Gran Consiglio del Fascismo mette in minoranza Mussolini e chiede le sue dimissioni Þ Il re fa arrestare Mussolini (per proteggerlo!) e dà l'incarico di formare un nuovo governo al generale Badoglio
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8 settemb. 1943 |
il nuovo governo Badoglio stipula l' ARMISTIZIO CON GLI ALLEATI Þ Truppe tedesche occupano l'Italia, l' esercito italiano è sbandato; re e Badoglio fuggono a Brindisi (occupata dagli Alleati)
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10 sett. 1943 |
Liberazione di Mussolini da parte dei tedeschi Þ
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1 ottobre 1943 |
Liberazione di Napoli
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13 ottobre 1943 |
Italia dichiara guerra a Germania
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1944 |
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1945 |
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LA RESISTENZA IN ITALIA
- A partire dal 1943 (dopo l'armistizio) resistenza attiva, azioni di guerriglia, di disturbo, di boigottaggio.
- Diverse formazioni di diverso colore politico:
Brigate Garibaldi (comuniste)
Brigate Matteotti (socialiste)
Brigate Autonome (di diverso/misto orientamento)
GAP (=Gruppi di Azione Patriottica), piccoli nuclei - spesso comunisti - che agivano soprattutto nelle città compiendo azioni di grande pericolo.
- La Resistenza fu coordinata - nei limiti del possibile - dai CLN (=Comitati di Liberazione Nazionale), costituiti dai rappresentanti dei diversi partiti Þsintonia sugli obiettivi immediati (sconfitta/liberazione dal nazifascismo) ma divergenze profonde sul futuro politico dell'Italia.
- Collaborazione - nei limiti del possibile - con gli eserciti alleati.
CONSEGUENZE DELLA GUERRA - ASSETTO MONDIALE DOPO LA GUERRA
- La guerra è costata la vita a 40 milioni di persone (nella I Guerra 9 milioni di morti!), di cui più di 4 milioni furono ebrei e 4 milioni oppositori politici.
- La II Guerra Mondiale è stata - in modo ancor più grande della I Guerra - una guerra totale: dal punto di vista geografico-militare (si combatte dappertutto, combattono eserciti regolari e gruppi partigiani, è guerra tra diverse nazioni ma anche guerra civile Þin Italia e Francia); dal punto di vista delle armi impiegate e da quello della popolazione direttamente coinvolta nella guerra (bombardamenti).
- Gli Stati Uniti escono dalla guerra rafforzati politicamente ed economicamente (la guerra non ha toccato i loro territori e - grazie alla produzione bellica - ha contribuito a ridurre la disoccupazione). Gli USA confermano ed amplificano il loro primato sul mondo occidentale.
- L'Unione Sovietica ottiene attraverso la guerra un grande prestigio internazionale Þha sconfitto in prima persona il nazismo. L'armata russa, avanzando verso Berlino, libera i Paesi satelliti dell'Europa dell'Est e vi esercita dopo la guerra la propria influenza Þche in molti casi si trasformerà in vero e proprio potere diretto. Riprende lo stalinismo.
- Egemonia mondiale USA-URSS Þ blocchi
Þ Guerra Fredda.
- Giappone diviene il baluardo occidentale-capitalistico in Oriente contro il comunismo cinese.
- 1949: formazione in Germania di due Stati che simbolicamente rappresentano la divisione del mondo in 2 blocchi: la RFT (BRD) e la RDT (DDR).
- 1949: istituzione del COMECON e della NATO Þ alleanze difensive dei due blocchi.
- La Guerra Fredda diventa guerra vera e propria in zone "periferiche" Þ Guerra di Corea (1950-53), Guerra del Vietnam (1957-1975), crisi cubana.
- 1948: viene fondato lo Stato d'Israele Þ conflitti con il mondo arabo.
- 1945: viene fondato l'ONU (=Organizzazione delle Nazioni Unite) per garantire la legalità nel mondo Þ nazioni grandi e piccole godono di uguali diritti; promozione della collaborazione internazionale e del progresso socio-economico delle nazioni; difesa della pace; sanzioni punitive comuni nei confronti dei Paesi che violano la sovranità di/che aggrediscono un altro Paese . Il suo statuto venne approvato da 50 Paesi. L'ONU è formato da un'Assemblea Generale (nella quale sono rappresentati tutti i Paesi membri) e da un Consiglio di Sicurezza (formato solo da 15 membri: 5 di diritto - USA/URSS/Inghilterra/Francia/Cina - e con diritto di veto, e 10 eletti dall'Assemblea): già nella sua struttura gerarchica contraddice i principi teorici del proprio statuto!
IL SECONDO DOPOGUERRA
- I Repubblica.
Egemonia politica della D.C. (=Democrazia Cristiana Ü Partito Popolare)
1994- II Repubblica
1943-48 |
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1948-1962 |
GOVERNI DI CENTRO (DC, PRI, PLI = Partito Liberale Italiano, PSDI) a guida democristiana (De Gasperi)
Þ raddoppio del reddito nazionale Þ trasferimento della forza lavoro dall'agricoltura all'industria e ai servizi Þ l'Italia diventa un Paese industrializzato Þ crescita delle esportazioni (settore trainante dell'economia) che suppliscono alla carenza di domanda interna Ü salari bassi Þ nascita delle aziende a partecipazione statale: 1) siderurgia nazionale a ciclo completo (si produce tutto in Italia da materia prima a prodotto finito) (Oscar Sinigaglia) 2) settore petrolifero: Enrico Mattei, AGIP, ENI (=Ente Italiano Idrocarburi) Þ ricerca di giacimenti in Italia, trattative dirette con i Paesi produttori di petrolio
Þ piena occupazione, crescita dei salari (Ü sindacati più forti) Þ Þ espansione dei consumi Þ aumento delle importazioni, anche dei generi alimentari Þ Þ destabilizzazione della bilancia commerciale con l'estero
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1962-1976 |
GOVERNI DI CENTRO-SINISTRA sempre a guida DC (+PLI, PRI, PSDI, PSI)
STATUTO DEI LAVORATORI Þ leggi di tutela dei lavoratori
battuta di arresto nella creazione di infrastrutture; emigrazione selvaggia dal Sud al Nord del Paese Þ Sud spopolato, Nord sovraffollato Þ sottoproletariato urbano sradicato e degradato
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1976-1979 |
GOVERNI DI SOLIDARIETA' NAZIONALE sempre a guida DC (+ PLI, PRI, PSDI, PSI e appoggio esterno del PCI).
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1980-1983 |
GOVERNI DI CENTRO-SINISTRA (come sopra) Þ dissidi nella maggioranza Þ il PSI vuole più potere, vuole la presidenza del governo Þ per la prima volta nel 1981 un governo è guidato da un non democristiano (Spadolini, PRI)
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1983-1992 |
GOVERNI PENTAPARTITO (DC, PSI, PRI, PSDI, PLI), quindi gli stessi partiti di sempe ma senza più l'egemonia della Dc, ora infatti i governi sono caratterizzati dal bipolarismo DC-PSI. Il PSI mantiene la presidenza del Consiglio dei Ministri (Craxi) fino all'89. Il PSI non introduce però un diverso modo di amministrare lo Stato, si adegua anzi perfettamente al sistema clientelare della Dc
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1992-1994 |
GOVERNI TECNICI (D'Amato, Ciampi) Þ crisi economica, crisi dei partiti e delle istituzioni
(cosiddetto Mattarellum)
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1994-2007 |
Elezioni politiche del 27 marzo 1994Þ inizio della II Repubblica Þ il Parlamento eletto secondo la nuova legge elettorale maggioritaria. Vittoria del Polo delle Libertà (FI + AN + CCD + Lega) Þ 1994-1995: Governo Berlusconi I 1995: Governo Dini 1995: inizia il processo per mafia ad Andreotti aprile 1996: elezioni Þ vittoria dell'Ulivo Þ 1996-1998: Governo Prodi 1998-1999: Governo D'Alema I 1999: Carlo Azeglio Ciampi presidente della Repubblica 1999-2000: Governo D’Alema II 2000-2001: Governo Amato 2001-2005: Governo Berlusconi II 2005-2006: Governo Berlusconi III Modifica della legge elettorale in senso proporzionale con premio di maggioranza (cosiddetto Porcellum) 2006- : Governo Prodi
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Fonte: http://www.sz.uni-erlan-gen.de/intern/templates/course1/gadondol/download/course3/Storia_Italia%20in%20breve.doc
Sito web da visitare: http://www.sz.uni-erlan-gen.de
Autori del testo:
Storia d’Italia: P.Cesaroni
Modifiche e aggiornamenti: G.Dondolini
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