Storia antica
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Storia antica
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Nella storia europea, il Rinascimento mostra che si può risalire al passato per trovarvi le ultime vestigia di una civilizzazione antica, e rivenirne portatori di luce.
1– Preistoria
Si distinguono il Pleistocene (1.6Mil=>10.000 anni fa), con numerose glaciazioni, e l’Oligocene (fino a oggi).
Gli australopitechi, a posizione eretta, appaiono qualche milione di anni fa – Lucy (Etiopia 1974) ha tre milioni di anni.
L’uomo habilis si diffonde dall’Africa in Asia ed Europa (Homo Erectus). Gli ci vorrà ancora 1 Mil di anni per diventare Homo Sapiens, o di Neanderthal (80-40000 anni fa).
Poi si estingue e viene rimpiazzato dall’uomo Sapiens-sapiens, o di Cro-Magnon, che tra 40.000 e 10.000 anni fa popola tutte le terre emerse, fino in Indonesia, Australia e America.
In base agli utensili di pietra, si distinguono il Paleolitico (2.4 Mil =>10000 anni fa), il Mesolitico e il Neolitico (10000-5000 anni), seguiti dall'età del rame (calcolitico), del bronzo, e del ferro.
L'età storica comincia 6000-4000 anni fa (la scrittura risale a 3000 anni).
Molti resti di utensili in pietra sono stati trovati in Francia, come pure pitture rupestri (30000 anni fa).
Più tardi una paleo - civiltà si sviluppa tra l’VIII e il VI millennio in Asia Minore, nella ‘mezzaluna fertile’.
Il cane accompagna l’uomo da 10000 anni, e diventa specializzato circa 5000 anni fa.
2-Egitto (3500-332 a.C.)
L'Egitto è naturalmente protetto dal mare Mediterraneo, dal Mar Rosso, dal deserto occidentale libico e dal deserto Nubiano, oltre al deserto arabico.
La civiltà egizia si sviluppa nella valle del Nilo (che e` lungo 7000 chilometri in totale; Omero lo chiamò il fiume caduto dal cielo). A Khartum (Sudan) il Nilo bianco si riunisce al Nilo azzurro, e dopo sei cateratte corre per circa 1200 chilometri fino al delta; ramo di Rosetta a est, ramo di Damietta a Ovest.
Verso il 3000, si formano due regni: alto Egitto e basso Egitto, riuniti da re Menes (1a dinastia).
Durante l'antico regno (2350-2190) la capitale è Menfi. La Nubia è conquistata (schiavi e avorio); Vengono costruite le grandi piramidi (IV dinastia).
Nel Medio Regno (2052-1750) la capitale è Tebe. Sesostri III conquista Palestina e Fenicia.
Il popolo degli Hyksos conquista il Basso Egitto, fino alla XVII dinastia (Amosis, Tutmosi III, 1480-1450).
Amenofi IV tenta di ridurre il potere dei sacerdoti con una riforma religiosa, fallita. Durante la XIX dinastia Tutankamen, Seti I, Ramses II combattono gli Ittiti (1279).
Nella bassa epoca (715-332 a.C.) il potere centrale, indebolito dallo strapotere dei sacerdoti, soccombe a invasioni Assire, Perse e infine di Alessandro Magno.
A parte la struttura statale e amministrativa, si hanno notizie di navigazioni su lunghe distanze (via il Mar Rosso). Meno sfruttati i trasporti terrestri.
Credono in un'anima immortale (mummificazione).
L'architettura e l'arte egizia non hanno bisogno di commenti (avevano inventato anche le murrine).
Nutrita la letteratura (scrittura a geroglifici e demotica), l'aritmetica e geometria (libri di esercizi). Testi di anatomia e medicina.
Le donne non studiano. I giovani studiano al tempio per circa dieci anni .
Misurano il tempo con gnomoni e orologi ad acqua.
Dividono l'anno in tre stagioni (inondazione, semina e raccolto), ognuna di quattro mesi di 30 giorni.
Distinguono le stelle fisse (imperiture, ad es. la stella polare) da quelle mobili della fascia equatoriale (instancabili).
Il carro a ruote viene introdotto da stranieri in periodo tardo (nuovo regno 1570-715).
Il babilonese è la lingua diplomatica.
3 - Sumeri, Accadi, Babilonesi (3200-1100 a.C.)
La Mesopotamia è il paese tra i due fiumi Tigri ed Eufrate, che scendono dai monti dell' Armenia e si gettano insieme nel golfo Persico (Shatt-el-Arab).
Fu popolata dai Sumeri nel 3500 a.C. Agricoltori, dettero origine a città-stato (bassa Mesopotamia); a nord vivevano gli Accadi (Semiti).
Nel 2000 a.C. gli Amorrei, del Libano, si stanziano a Babilonia (primo impero babilonese, codice di Hammurabi). Le città babilonesi sono poi abbandonate per secoli, per ragioni oscure.
Nel 1500 invasione di Cassiti (?) e Ittiti, indi si ha il secondo impero, con Nabucodonosor (1137).
Infine sottomessi dagli Assiri.
4 - Gli Ittiti (2000 - 1200 a.C.)
Scesi dalle steppe dell'Asia, si stabiliscono in Anatolia (Turchia centrale).
Fondano un primo impero Ittita (1640 - 1380), seguito da un predominio del vicino regno di Mitanni, e da un secondo impero Ittita (1380 - 1200).
Altri potentati sono l'Egitto, la Babilonia, e gli Achei. La guerra con l'Egitto finisce con un accordo (Ramses III) e gli Ittiti stabiliti in Babilonia .
Nel 1200 l'invasione dei popoli del mare (Achei) pone fino all'impero.
Gli Ittiti conoscono e temprano il ferro, annotano i fatti della loro storia, hanno leggi tolleranti.
I popoli assoggettati sono in pratica confederati. L'apparato burocratico e amministrativo è importante. Palazzi e templi sono costruiti con grossi blocchi di pietra.
5 - Civiltà Minoica (2600-1500 a.C.)
Nel III millennio a.C. fiorisce a Creta una civiltà (re Minosse) che costruisce grandi palazzi (Cnosso, Festo, Mallia), che sono centri politici, economici e religiosi.
Comunica, via le altre isole, con la Grecia continentale, Asia minore, Sicilia ecc.
Conoscono il bronzo. Commerciano materie prime e prodotti dell'artigianato.
Nel 1650 i palazzi vengono distrutti (esplosione di Santorini?) e ricostruiti; nel 1450 l'isola è invasa dai Greci.
Inventano una scrittura dapprima ideografica, poi fonetica (lineare A, poi lineare B), adottata in Grecia Micenea).
Divertimenti: la tauromachia (uomini e donne), i salti acrobatici, il pugilato.
6 - Civiltà micenea (2500-1150 a.C.)
La Grecia antica, o Ellade, non comprende la Macedonia e la Tracia.
Consiste della Grecia centrale (a sud dell'Epiro), del Peloponneso (unito dall'istmo di Corinto, 6 km), delle regioni Eolide, Ionia e Doride nell'Asia minore, delle isole Cicladi, Sporadi, Ioniche e Creta.
Tra il 2500 e 1850 a.C. la regione viene invasa dai Pelasgi. Segue l'età del bronzo e una civiltà comune che corrisponde alla Minoica antica di Creta.
Tra il 1850 e 1700 a.C. altra invasione, degli Achei, e ha inizio la civiltà micenea (da Micene, centro principale): sono fondate Tirinto, Argo, Tebe, ecc.
I villaggi diventano città, i pastori si trasformano in navigatori (pirati o colonizzatori), invadono Creta nel 1450, distruggono Troia verso la metà del XIII secolo, sconfiggono gli Ittiti nel 1200, ma vengono bloccati da Ramses III nel 1165.
L'invasione dei Dori pone fine alla civiltà micenea e segna l'inizio di un medioevo Ellenico.
Le sedi Micenee sono palazzi ciclopici, retti da consigli di guerriglieri con ire di diritto ereditario. Usano una scrittura lineare B (derivata dalla cretese), poi perduta durante il medioevo.
Notizie sulla vita degli Achei ci sono state tramandate dai poemi Omerici (Iliade e Odissea), peraltro successivi di secoli ai fatti riportati. Negli stessi poemi si trovano nozioni di anatomia, traumatologia, ecc., nomi di medici (figli di Asclepio della Tessaglia), nonché pratiche di vita comune.
7 - Assiri e II impero babilonese (2000 500-539 a.C.)
La caduta degli Ittiti e degli Achei consente l'espansione degli Assiri, ostacolata solo dall'Egitto (che non utilizza però il ferro).
L'apice è raggiunto nel 700 a.C. con Sargon II, e il figlio Sennacherib. Babilonia, Israele, ecc. sono conquistati.
Assurbanipal conquista anche l'Egitto, e Tebe.
Rifanno poi capolino i babilonesi (II impero) che distruggono la capitale assira Ninive. Nabucodonosor II distrugge Gerusalemme e ne deporta gli abitanti.
Nel 539 Balthassar viene sconfitto dai persiani di Ciro.
8-I Fenici (1200-573 a.C.).
La Fenicia (Libano?) è lunga 200 km e larga 20-50 km lungo la costa mediterranea. Viene occupata nel 1200a.C. dai popoli del mare (?), che fondano città-stato (Sidone, Tiro, Biblo).
I fenici collaborano con Assiri, Israele, Egitto (re Salomone). Armano flotte comuni.
Fino al IX secolo navigano in mediterraneo orientale, poi, ostacolati dei greci, nel mediterraneo occidentale (Sicilia, Sardegna, Iberia fino a Cadice e fino in Inghilterra; forse intorno all'Africa).
Sono occupati dai babilonesi (dal 670 al 570 a.C.), finché con i persiani tornano a forme di collaborazione.
I Fenici detenevano il segreto della produzione della porpora e, per lungo tempo, del vetro.
Diffondono l'uso dell'alfabeto (22 segni di consonanti tratti dai geroglifici egiziani, cui i greci aggiungeranno le vocali).
Divulgano le conoscenze di tutti i popoli con cui vengono in contatto, ma li scoraggiano dal seguire le loro orme, con storie terribili di navigazione.
La stella polare era detta anche stella Fenicia.
9 - Gli Ebrei (2000-539 a.C.)
La Palestina o terra di Canaan ( = promessa) è a sud della Fenicia (monti del Libano); è un'arida regione di altipiani e colline, intorno al lago di Tiberiade, al fiume Giordano e al Mar morto. A Ovest ha il Mar mediterraneo, a Sud la penisola del Sinai, a Est il deserto dell'Arabia.
La storia degli ebrei, tramandata oralmente dai sacerdoti, è contenuta nei 24 libri della Bibbia o Antico Testamento.
La più antica versione scritta (papiri del Mar morto) è del primo secolo a.C..
Dal 2000 al 1600 a.C. organizzazione patriarcale. Abramo con altri Semiti arrivano da Ur, oltre il Giordano (Habiri = ebrei, che vengono dall'altra parte).
1650-1250 a.C.: Giacobbe conduce gli ebrei in Egitto, dove divengono prigionieri. Mosè attraverso il Mar rosso, il Sinai e abbattendo Gerico (Giosuè) li riporta in Palestrina (da Pelishtin, Filistei o popoli del mare).
Tra il 1200 e il 1000 a.C. si ha una confederazione di 12 tribù e il periodo dei giudici (Sansone).
Tra il 1030 e il 930 l'epoca dei re: Saul, David, Salomone.
Poi la separazione in regno di Israele (cap. Samaria) e regno di Giuda (Gerusalemme).
Nel 722 a.C. Israele e` conquistato dagli Assiri (profeta Ezechiele).
Nel 587 a.C. Giuda è conquistato dai Babilonesi (distruzione e deportazione).
Con Ciro, re dei persiani, rientro in Palestrina e sottomissione.
10 - Medioevo Ellenico (Età buia) 1200-900 a.C.
Nel 1150 vari popoli, tra due tra cui i Dori (dalla Grecia del nord) invadono tutta la Grecia continentale, il Peloponneso e le Cicladi.
Le città Micenee sono distrutte. Eoli, Ioni, ecc. emigrano verso la costa turca e le isole prospicienti (prima colonizzazione).
Solo l'Attica e l'Eubea sono risparmiate.
Regresso politico, economico, culturale coincidente con lunghi periodi di siccità.
La scrittura viene dimenticata (!); resta la tradizione orale (Aedi).
Il commercio navale passa ai Fenici.
Nobili e latifondisti dominano i minuscoli stati.
Non c'è documentazione scritta di questo periodo.
Vengono costruiti i primi templi (ma non più palazzi).
11- Il mondo dal 3000-1000 a.C.
Gli Indoeuropei dalle pianure a nord del Mar Nero e Mar Caspio muovono verso l'Anatolia (Ittiti), la Grecia (Pelasgi), i Balcani, la Scandinavia e Isole Britanniche, la Germania e dintorni; verso il 1400 a.C. giungono in Italia.
Conoscono il bronzo, hanno carri tirati da cavalli.
In Asia, una antica civiltà dell'Indo, abbastanza avanzata, è sommersa nel 1500 a.C. dagli invasori indoeuropei. Si stabilisce fra invasori e vinti un sistema di classi (=> caste).
In Cina, lungo i grandi fiumi, regnano per secoli grandi dinastie (Shang, ecc.). Scrittura ideografica, bronzo verso il 1000.
In Giappone, non si sa nulla prima del 1500 a.C.; fino al III secolo a.C. nessuna civiltà interessante.
In America centrale, civiltà Indie e Maya costruiscono templi e statue, sanno calcolare (con lo zero) e hanno calendari lunari.
Non conoscono il cavallo fino all'arrivo degli spagnoli (1500 d.C.)
In Cile esiste una civiltà andina, con grandi insediamenti sulle coste.
In Africa, nel Sahara, culture preistoriche con pitture rupestri sfociano nella civiltà egizia (1900 a.C. - l'Africa è considerata la culla dell'umanità).
Esiste già una separazione tra Africa bianca è Africa nera, con notevoli differenze culturali.
L'Oceania viene popolata da navigatori indonesiani in epoche remote. Si nota uniformità artistica e culturale. Più isolati invece gli australoidi, (16000 a.C. =>), da sempre organizzati in piccoli gruppi autonomi.
12 - Gli etruschi e l'Italia arcaica (1000-500 a.C.)
Il nome Italia(da vitulus, vitello) designò prima il sud Calabria, e più tardi tutta la penisola (escluse le isole).
Nel nord-ovest fino al Rodano vivono i Liguri.
Nel nordest i Reti (trentino), Euganei, Veneti, ecc.
Il centro-sud è occupato dagli Etruschi e da Piceni, gli Italici (Latini e altri), Indoeuropei del secondo II-I millennio. In Puglia gli Japici ('sciavi').
Arrivano poi in successione i Sabelli (Umbri, Volsci, Sanniti, Lucani). Siculi e Sardi sono di origini incerte.
Verso il 1000 a.C. si sviluppano le culture Villanoviana (Bologna), di Golasecca (Varese), Atestina. La Villanoviana forse evolve nella civiltà etrusca; I greci li chiamano Tirreni, i latini Tusci o Etruschi.
Nel 616 a.C. impongono i loro re a Roma fino al 509 a.C., e si espandono a Ovest fino a Marsiglia, a nord fino a Mantova, a sud in Campania. Fondano Adria (da cui Adriatico).
Nel 450aC la civiltà etrusca declina: gli Osci invadono il sud, i Celti il nord e l'Emilia-Romagna (Insubri, Boi, Senoni).
Gli etruschi vivevano organizzati in città-stato (12?) fortificate e circondate da vaste necropoli. Governate da un re (lucumone), più tardi da caste di nobili.
Agricoltura, allevamento, sfruttamento minerari, commercio e artigianato pregiato. Arco a volte con chiave, urbanistica a pianta ortogonale.
Buoni navigatori, disputano a Greci e Cartaginesi il dominio del Tirreno. Inventano l'ancora e forse il rostro.
La loro civiltà determina molti usi e costumi romani (auspici, aruspici, ecc.).
13 - Origini di Roma e monarchia (753-509 a.C.)
I Latini occupavano il territorio a sinistra del basso Tevere, i colli Albani e la fascia costiera fino al Circeo (Lazius Vetus). Roma, l'urbs, possedeva circa 1000 kmq. E` nota la leggenda sulle origini di Roma (Enea, Lavinia, ...Romolo e Remo).
Un proto-villaggio sorge sul Palatino, e più tardi sul Capitolino, in corrispondenza del guado dell'isola Tiberina, all'incrocio della via del sale (Tirreno-interno dell'Italia) e della congiungente Etruria-Campania,.
Il Quirinale e il Viminale accoglievano delle necropoli. La depressione tra Palatino e Campidoglio fungeva da foro Boario, luogo di riunioni e di traffici.
Un primo centro urbano nasce da una federazione tra Latini e Sabini, ma la città vera e propria, cinta di mura, è organizzata dalla stirpe dei Tarquini, che determinano molti usi amministrativi e religiosi e forniscono gli ultimi tre dei sette re di Roma (616-509 a.C.L'ultimo re, Tarquinio il Superbo, viene cacciato a furor di popolo, e Roma diventa repubblica).
Vengono fondata Ostia, annessa Alba Longa (Orazi e Curiazi), prosciugate le paludi. La Cloaca Massima e la pavimentazione del Foro sono l'opera di architetti etruschi. Anche la pianta della città è di tipo etrusco.
Il re è assistito nel governo dal Senato, la popolazione è divisa in patrizi (discendenti dai patres, proto-latini ), e plebei. I primi posseggono le terre e servono nell'esercito. Ci sono 10 curiae (distretti di reclutamento), donde i comizi curiati. Ogni curia fornisce all'esercito 100 uomini (centurie). Ognuna delle tre tribù gentilizie fornisce 100 cavalieri.
Quando anche i plebei devono servire nell'esercito, la popolazione viene divisa per classi di censo, le centurie aumentano di numero, e nascono i comizi centuriati.
Il mezzo di scambio è il bestiame (Hercules da cui pecunia). La via Salaria è già documentata nel 450 a.C.
L'alfabeto latino è di origine greca, con mediazione etrusca.
14 - Grecia arcaica e colonie (800-500 a.C.)
All'inizio del VIII secolo a.C. la penisola greca, le isole dell'Egeo e le coste dell'Asia minore sono frantumate in una miriade di città-stato: le polèis, quasi tutte di modesta dimensione. Atene con 2600 chilometri quadrati (~ provincia di Milano) e Sparta (territorio ~ all'Umbria), sono eccezioni.
Tra l' VIII e VI sec. a.C. (periodo arcaico) le siccità in Grecia costringono molti greci a emigrare sulle coste del Mediterraneo e del Mar Nero.
Vengono colonizzate la penisola calcidica, l'isola di Taso e tutta la costa Tracia fino alla regione degli stretti, dove Bisanzio, sul Bosforo, controlla l'accesso al Mar Nero (detto Ponto Eusino, ossia 'mare ospitale').
Il mediterraneo orientale e` precluso dalla presenza dei fenici; un emporio Ellenico è tollerato sul delta del Nilo, un altro (Cirene) sulla costa Libica.
Nel mediterraneo occidentale, i greci fondarono colonie in Spagna e in Gallia ma soprattutto in Italia meridionale e Sicilia (non colpite dalla siccità).
In questo periodo il mondo Ellenico non è interessato da nuovi movimenti o incursioni di popoli e, a parte molti conflitti locali, nessuna guerra importante sconvolge il paese.
Il progresso politico, sociale e culturale porta allo sviluppo della Polis e alla colonizzazione. La Polis nasce nella Asia minore, ma presto si diffonde nella penisola greca, sia sulle rovine delle antiche città Micenee (Argo, Tebe, Atene) che con nuove fondazioni in luoghi favorevoli all'agricoltura, ai traffici interni o alla navigazione.
Contemporaneo è il fenomeno della seconda colonizzazione: Mileto per es. fonda numerose altre colonie.
La colonizzazione in occidente viene promossa soprattutto da Corinto e Megara, che hanno porti da una parte e dall'altra dell'istmo di Corinto, e traggono notevoli profitti dalle merci trasbordate.
I corinzi fondano sulle coste dell'Epiro e dell'Illiria Leucade, Apollonia ed Epidamno, e poi Siracusa in Sicilia, che sarà a lungo la colonia greca più fiorente.
I megaresi fondano altre colonie quali Selinunte, l'ultimo avamposto greco prima degli stanziamenti fenici in Sicilia occidentale (Mozia e Ponormo, ossia Palermo).
Calcide, nell'Eubea, fonda in Sicilia nel 750 a.C. Zancle (Messina) e poco dopo Catania e Leontini (Lentini); più tardi e` la volta di Cuma, in Campania, dove i calcidesi vengono bloccati dagli etruschi che aspirano anch'essi alle fertili terre campane; i Cumani fondano allora nel VII secolo a.C. Neapolis, la città nuova che sostituisce l'antica Partenope.
Anche Rodi e Creta fondano in Sicilia Gela e Akragas (Agrigento).
Le coste del golfo di Taranto e quelle tirrenica della Calabria fino a Posidonia (la romana Paestum), sono occupate da stirpi greche meno progredite culturalmente delle genti corinzie, calcidiche o megaresi, eppure è proprio questa la Magna Grecia, che mantiene lo spirito, i principi e la cultura della madrepatria.
Taranto, fondata dagli spartani, dai quali si stacca completamente, è uno dei maggiori centri economici; Locri e` colonia dei Locresi; Metaponto, Sibari e Crotone sono invece fondazioni Achee. Ciò non impedisce a Crotone, nel 510 a.C., di distruggere Sibari, che dai traffici con l'attiva Mileto ha tratto ricchezze leggendarie.
Sulle coste Tirreniche i nuovi arrivati devono competere non solo con Etruschi e Fenici, ma anche con i Celti della Gallia, che non permettono la penetrazione all'interno, ma che consentono alle colonie della costa come Messalia (Marsiglia) dei Focesi, di svolgere un attività commerciale.
Nel 540 a.C. i Fenici di Cartagine alleati agli etruschi battono la flotta dei Focesi ad Alalia (Corsica).
I Focesi sono così costretti a interrompere i contatti già in corso con le altre terre oltre le colonne d'Ercole (Guadalquivir); i Cartaginesi ottengono il controllo della Sardegna e gli etruschi quello della Corsica e dell'Elba.
15 - Sparta (900-100 a.C.)
Nell' XI secolo a.C. alcune tribù doriche si stabiliscono in Laconia (Peloponneso S-E), sottomettendo gli Achei e fondando Sparta (riunione di villaggi, non fortificata).
In una serie di conflitti, espandono il loro territorio, sottomettendo i Messeni a Ovest, gli Arcadi e Argo a nord.
Gli spartani restano un nucleo di circa 9000 (massimo 15000) guerrieri, che non si mescolano e non si sposano con gli altri popoli. Preferiscono fondare una lega militare (Peloponnesica) che raggiunge gli 800.000 abitanti, e che avrà notevole peso militare.
Gli Spartiati servono lo stato da 7 a 62 anni, hanno l'obbligo di sposarsi (le donne piuttosto libere), fanno coltivare dagli iloti (ex Achei) le terre che restano proprietà dello stato, assegnate secondo la primogenitura. Il perieci sono dorici delle città circostanti.
Sono governati dai 28 geronti (> 60 anni), 5 Efori a carica annuale, designati dalla Apella (assemblea dei maggiori di trent'anni), e due re eletti. Questo regime non cambia per secoli.
Sono autosufficienti, non commerciano e non navigano. Niente letteratura, arte o scienza. Fanno sono la guerra, vivono di bottino e tributi..
16-Atene (900-500 a.C.) e
L'Attica, abbastanza vasta, comprende la pianura con Atene, la costa (~ inospitale), l'interno montuoso. Atene possedeva anche l'isola di Salamina, un paio di isole dello Egeo (Delo) e un paio di basi sull'Ellesponto, che controllavano il traffico verso il Mar nero. Sfuggí all'invasione dei Dori.
La leggenda parla di sette re (Egeo, Teseo, ... Codro) rimpiazzati poi da un'oligarchia di nobili (Eupatridi) che eleggevano nove arconti (ministri), eletti dapprima ogni dieci anni e poi ogni anno.
Dopo il mandato, gli arconti entravano nell'Areopago (consiglio degli anziani).
Verso il 600 a.C. le classi medie premono per condividere il potere. Dracone mette per iscritto le leggi che valgono per tutti (essenzialmente legge del taglione).
Solone nel 594 a.C. vara una riforma volta a ridistribuire il potere in base al censo (4 classi, timocrazia), ma per vari decenni funziona male e ci sono disordini.
Nel 561 a.C. Pisistrato prende il potere assoluto e fino al 528 a.C. promuove lo sviluppo economico e territoriale della città (Polis).
Gli succede il figlio Ippia, inviso tutti. Una congiura di nobili fuoriusciti (famiglia degli Alcmenidi), con l'aiuto di Sparta, riporta al potere i nobili, il cui capo designato, Clistene, promuove nel 508 una riforma di tipo democratico: il territorio è suddiviso in dieci tribù, e ognuna in tre distretti (trittie): della pianura, della costa e dei monti. Le Trittie sono divise in Demi (comuni).
Per ogni tribù vengono sorteggiati 50 pritani, che partecipano al Bule` o consiglio dei 500, con presidente sorteggiato giornalmente.
Viene introdotto l'ostracismo (seimila votanti?).
Ogni tribù fornisce 1000 soldati armati, controllati da dieci strateghi eletti dall'Ecclesia (assemblea dei cittadini liberi).
I cittadini maschi vanno a scuola da 7 a 14 anni. Dai 18 ai 20 servizio militare (efebía). Ogni cittadino è tenuto ad accettare gli incarichi militari o civili che gli vengono conferiti. Le donne stanno invece a casa, e si sposano quando decide il padre.
Schiavi e metechi (cittadini non ateniesi) popolano la regione. L'economia è agricola e artigianale (molto import, export, ceramica, marmi).
Costruzione di navi da guerra (lunghe: 7:1) con 50 rematori, poi disposti in due ranghi (biremi), e da trasporto (corte: 4:1), con pittura al minio sullo scafo.
Il bianco era il colore del lutto.
17- Medi e Persi (VII-IV secolo a.C.)
I confini dell'impero persiano erano vastissimi: a est fino all'Indo, a nord Caucaso e Turkestan, a sud l'Egitto, a ovest la Turchia.
I Medi, di origine indoeuropea, sottomettono i Persi e gli Assiri, e cominciano a espandersi a Ovest.
Verso il 550 a.C. Ciro II di Persia conquista la Lidia di Creso, con alcune colonie greche, le terre a Est fino all'Himalaya, Babilonia (di Balthassar) liberando i prigionieri ebrei. Il figlio Cambise sconfigge gli egizi, e rioccupa la Lidia.
Dario I occupa Tracia e Macedonia (500 a.C.), ma poi il figlio Serse viene sconfitto dai greci nel 479 a.C..
L'impero vacilla, e nel 331 a.C. verrà sconfitto definitivamente da Alessandro Magno.
L'amministrazione, molto ben organizzata, è gestita da un visir, da satrapi locali e ispettori imperiali.
L'impero è molto tollerante, e ai soggetti richiede solo tributi e soldati. Il nucleo dell'esercito sono i 10.000 immortali compagni del re.
Il commercio si fa per via di terra (la via regia tra le città di Sardi e Susa è lunga 2700 km).
Si usano la moneta, sistemi unificati di pesi e misure; fioriscono l'astronomia, I lavori pubblici, (irrigazione), l'amministrazione.
18 - Il mondo dal 1000 al 500 a.C.
In Europa una civiltà di Hallstatt (originaria del bacino del Danubio) occupa tutta l'Europa orientale. È ricca e strutturata (aristocrazia guerriera).
In Asia si confermano le caste (quasi 3000), mentre i sacerdoti si tramandano oralmente quattro raccolte di libri sacri (i veda).
In Cina compare il ferro (1800 anni dopo che in Europa), e si formano una ventina di regni separati spesso in conflitto. Confucio e Lao-Tse (taoismo) formulano regole etico-religiose.
Nel centro America gli Olmechi vivono in villaggi agricoli dove costruiscono templi monumentali.
Nel Sud America cominciano a delinearsi le Civiltà andine e peruviane.
Ovunque l'agricoltura è progredita per varietà dei prodotti e utensili, e si vive in villaggi organizzati dai sacerdoti o da potenti locali.
19 – Roma: La repubblica (509-272 a.C. i)
Dal Lazio originale, Roma si espande a nord fino al confine Rimini - Pisa e a sud fino a Messina, attraverso una serie di guerre. I fatti sono raccontati (abbelliti) da Polibio (200/120aC), Livio (59/17 d.C.) o Catone (230/149 a.C.).
Roma si batte con:
- Chiusi (Etrusca, Porsenna) (Orazio Coclite, Muzio Scevola, Clelia)
- La lega delle città latine (Coriolano, Cincinnato)
- Veio (etrusca) che controlla le foci del Tevere (Furio Camillo)
- i Galli Senoni di Brenno (Roma è invasa)
- i Sanniti e la lega latina (forche caudine, in Puglia).
- Tre guerre puniche(?).
- Taranto (greca) che chiama in aiuto Pirro, re dell'Epiro, che conquista la Sicilia ma è sconfitto a Benevento.
Il governo (patrizio) è assicurato da Senato, comizi centuriati (soldati) e comizi curiati. Due consoli, pretori (giustizia), censori (censo e costumi), edili curuli, questori (finanze).
Gradualmente i cittadini ricchi, e poi la plebe, (tribuni della plebe con diritto di veto) ottengono diritti sanciti dalla costituzione (12 tavole di bronzo nel foro, con le leggi Licinie e Sestie: almeno un console dev'essere plebeo), e Hortensia (che sancisce i plebisciti e l'assemblea della plebe).
Le città italiane e greche sono municipi (con o senza suffragio), città federate o colonie (con cittadinanza).
L'esercito non è permanente: la legione conta 3-6000 uomini (scelti).
Non avendo accesso al mare Roma passa accordi con gli Etruschi prima, I Cartaginesi dopo.
Scienza e tecnica delle città greche non sono capite dai romani, che si preoccupano piuttosto di importanti lavori di ingegneria civile (strade, ponti, acquedotti).
Dopo il sacco di Brenno, Roma viene cinta di nuove mura.
20 - Guerre greco persiane (500-478 a.C.)
Nel 500 Aristagora, tiranno di Mileto, dà inizio a una rivolta contro i Persi dominatori, con l'aiuto di Atene, ma non di Sparta, che e` in lotta con Argo.
I Persi (Dario) reagiscono, riconquistano la regione (isole e Asia minore), e spediscono un esercito (Mardonio) di 25.000 uomini contro Atene, aiutati anche dal fuoruscito Ippia.
Milziade, fuggito da una delle isole occupate e diventato generale (stratega) ateniese, ferma i Persi con 10.000 uomini della lega Peloponnesica, ma nel 489 a.C. viene esiliato e muore.
Ad Atene Aristide (conservatore) e Temistocle (popolare) propongono politiche diverse: Temistocle vuole allearsi con Sparta e rafforzare Atene sul mare (il Pireo => porto militare).
Nel 480 a.C. Serse passa con 100.000 uomini l' Ellesponto, seguito da una flotta con compiti di approvvigionamento; sconfigge re Leonida e gli spartani alle Termopili, distrugge Atene.
Ma Temistocle sbaraglia la flotta persiana nello stretto di Salamina. I persiani fuggono. Mardonio sverna in Tessaglia (tradizionalmente avversa ad Atene).
L'anno successivo Mardonio e` sconfitto e ucciso da Pausania (spartano) e Aristide (ateniese).
Atene, ritiratasi Sparta, continua a riprendersi le sue colonie in Asia minore.
Gerone di Siracusa nello stesso periodo sconfigge sia i Fenici (vassalli dei Persi) che gli etruschi.
Gli ateniesi dominano il Mediterraneo orientale con loro flotta di triremi (170 rematori più 30 opliti).
La vita culturale comincia a riprendersi con Anassagora ed Eschilo ad Atene, Empedocle di Agrigento, la scuola medica di Cnido (Ctesia è medico di Antaserse).
21 - Egemonia di Atene (478-445 a.C.).
Nasce la lega Delio-Attica, che riunisce Atene e le colonie dell'Egeo.
La flotta è potente. Temistocle pensa di sottomettere Sparta, ma viene esiliato (470 a.C.). Dopo un periodo conservatore (Cimone, figlio di Milziade), a favore di Sparta, Efialte e Pericle continuano la lotta contro Sparta e contro i persiani allo stesso tempo. Ma nel 445 a.C. devono concludere con Sparta la pace dei trent'anni.
La Grecia è divisa in due blocchi: la lega Peloponnesica (Sparta) e la lega Delio-Attica (Atene).
Pericle democratizza lo stato, permettendo a tutti i cittadini di partecipare al governo (indennità di funzione).
Aspasia, un'etera sua compagna, è tra le rare donne che conducono vita pubblica.
Viene edificata l'acropoli, urbanizzato il Pireo (dagli architetti Ictino, Callicrate, Fidia, Ippodamo); Mirone e Fidia eseguono famose sculture.
Eschilo, Sofocle, Euripide scrivono tragedie quasi insuperate. Erodoto (495-425) scrive la storia delle guerre persiane.
I sofisti (Protagora, Gorgia, Ippia) tengono scuole a pagamento.
La scuola pitagorica sviluppa geometria e astronomia (Ippocrate di Chio).
A Cos, Ippocrate fonda una scuola medica basata su concetti ancora attuali: contatto col malato, diagnosi, prognosi, terapia.
Il livello di vita ad Atene, grazie ai contributi delle città della lega, è elevatissimo, e attira intellettuali e artigiani da tutto il mondo.
I giovani imparano a leggere, a scrivere, a suonare, a calcolare e a memorizzare i versi di Omero.
Il tutto è integrato da esercizi sportivi, dibattiti e spettacoli pubblici.
22 - Guerre del Peloponneso e Tebane (445-362 a.C.).
Atene, con la lega Delio-Attica, domina il mare, ma sulla terraferma è costretta tra la Beozia al tatto e la zona di influenza di Sparta a Ovest (il Peloponneso, l'Acaia, e Argo). Donde la rivalità con Sparta.
Le stesse divisioni si ritrovano tra le colonie della Magna Grecia.
Pericle, nel 433 a.C., conduce una politica ostile a Corinto e Megara (alleate di Sparta) e scoppia la guerra archidamica (431-421 a.C., da Archidamo re di Sparta).
Gli ateniesi lasciano Sparta devastare l'Attica, per condurre la guerra sul mare; nel 429 pero` scoppia una pestilenza tra gli ateniesi rifugiati al il Pireo; Pericle muore.
Dopo i dieci anni di alterne vicende, si giunge a una pace di compromesso (Nicia).
Nel 419 Alcibiade (nobile ateniese) tende a riprendere le ostilità. Ma una spedizione per mare contro Siracusa e Selinunte si risolve in un disastro.
Gli strateghi Nicia e Lamaco ci lasciano la vita, mentre gli equipaggi ateniesi vengono condannati ai lavori forzati nelle Latomie di Siracusa. Anche una spedizione di soccorso condotta da Demostene subisce la stessa sorte.
A sua volta Alcibiade, accusato dall'Ecclesia di sacrilegio proprio prima della spedizione, passa in campo spartano.
Il disastro siciliano segna la fine di Atene e del suo impero. Gli alleati, a lungo sfruttati, colgono l'occasione per defezionare.
Le città della Ionia vengono cedute da Sparta ai persiani, in cambio di aiuto sul mare.
Nonostante il richiamo di Alcibiade (407 a.C.) gli ateniesi subiscono sconfitte anche sul mare (a Nozio e nell'Ellesponto, 405 a.C.).
Nel 404 Atene si arrende e deve abbattere le lunghe mura e rinunciare alla flotta.
Crizia e Lisandro impongono un governo conservatore, " dei 30 tiranni ", cacciato l'anno dopo da una insurrezione. Sparta invia Pausania a mediare la pace fra le fazioni.
In Persia Ciro il giovane (401 a.C.) tenta senza successo di spodestare il fratello Artaserse. Il contingente ausiliario greco, guidato da Senofonte, deve attraversare l'Armenia e la Asia minore per tornare in patria (marcia dei diecimila).
Antaserse tenta allora di rimpadronirsi delle città elleniche della Ionia, ma deve scontrarsi con Sparta, il cui re Agesilao conduce tra il 399 e il 394 a.C. una serie di spedizioni vittoriose in Asia minore.
La Persia, cercando di alimentare in Grecia l'opposizione a Sparta, sostiene una coalizione tra Atene, Tebe, Argo, e Corinto che accende nel 395 a.C. la guerra Corinzia.
Una flotta persiana comandata dall'ammiraglio ateniese Conone sbaraglia a Cnido la flotta spartana, mentre Agesilao, richiamato dall'Asia minore, sconfigge le forze alleate in Beozia.
Atene tenta di ricostituire una lega navale e di riedificare le lunghe mura, ma la sua parziale ripresa mette in allarme l'alleato persiano e, che decide di trattare con Sparta.
Nel 337 a.C. Antaserse impone a Sparta, Atene, Tebe e Corinto la pace del Re (o pace di Antalcida): le poleis dell'Asia minore passando sotto il dominio persiano mentre le città greche ottengono l'autonomia, ma sotto la sorveglianza di Sparta.
Sparta continuò ad appoggiare con forza la restaurazione dei regimi oligarchici nelle città greche.
Nel 332 a.C. un presidio spartano occupa Tebe, ma tre anni dopo i fuoriusciti tebani rifugiati ad Atene, guidati da Pelopida ed Epaminonda abbattono il governo filo-spartano di Tebe e cacciano il presidio nemico; tutte le polèis della regione si riuniscono allora nella lega beotica, mentre Atene raccoglie 60 città nella seconda lega Delio-Attica (377 a.C.), nella quale ogni confederata, a differenza di quanto era caduto nella prima lega, ha uguali diritti.
Ben presto però gli ateniesi si sentono minacciati più della nascente potenza Tebana che dall'immobilismo di Sparta.
Una conferenza di pace nel 371 a.C. fallisce quando Tebe rifiuta di sciogliere la lega beotica. Un esercito spartano invade la Beozia. Ma, contro ogni previsione e tra lo stupore di tutta la Grecia, i Tebani di Epaminonda sconfiggono gli spartani a Leuttra (361aC): si impone così per un breve periodo l'egemonia di Tebe su tutta la Grecia.
I tebani intervengono in aiuto dei Tessali contro il regno di Macedonia, e li assoggettano; si urtano con Atene, e provocano la rivolta contro Sparta delle città della Messenia, dell'Elide e dell'Arcadia, che insediano governi democratici e filo-tebani.
Quando nel 379 a.C. Tebe allestisce una propria flotta, Atene si allea apertamente con Sparta, ma nel 362a.C. i Tebani battono i nemici coalizzati a Mantinea, in Tessaglia; purtroppo la morte di Epaminonda in battaglia getta lo scompiglio tra le sue truppe ed i Tebani non riescono a sfruttare la vittoria.
Termina così l'egemonia Tebana che, senza offrire una reale alternativa politica, aveva solo la potenza spartana e ostacolato la rinascita ateniese.
Le città della Grecia escono da questo periodo di guerre indebolite, disgregate e vulnerabili, mentre a nord si affaccia minacciosa una nuova potenza: il regno di Macedonia.
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Dopo la morte di Pericle, il conflitto Sparta-Atene non è più solo la lotta tra le due leghe che fanno capo alle rispettive città, ma anche, all'interno delle singole colonie, una continua contesa tra i partigiani della democrazia (filo-ateniesi) e i fautori dell'oligarchia (filo-spartani ).
Anche Atene subisce il dominio dell'oligarchia, quando nel 411 a.C. viene instaurato il consiglio dei 400, che concede il diritto di partecipare all'assemblea a soli 5000 cittadini abbienti; e` ancora nulla in confronto al regime dei 30 Tiranni, imposti dai presídi spartani. Stragi, confische, e condanne arbitrarie costringono molti ateniese a rifugiarsi nelle poleis vicine, persino nelle nemiche Corinto, Megara e Tebe, indignate dal nuovo corso politico favorito dagli spartani.
Quando Trasibulo restaura ad Atene la democrazia, il nuovo governo, che non si sente sicuro, eccede nel controllo sulla sicurezza interna e sulla lealtà dei cittadini, giungendo a condannare a morte persino Socrate (399 a.C.), accusato di corrompere i giovani.
L'imperialismo ateniese è sostenuto dalla ricchezza commerciale della città, e anche le ripetute invasioni dell'Attica da parte di Sparta non la preoccupano, perché la città, protetta dalle lunghe mura, ha libero accesso al mare; l'erario inoltre dispone di un'ingentissima somma raccolta con i tributi pagati dai confederati.
La voglia di imperialismo ateniese subisce una prima battuta d'arresto con la peste del 429 a.C. e e poi col fallimento della spedizione siciliana, con cui inizia il declino di Atene; col protrarsi della guerra, l'economia della città si arresta.
Il recupero dell'Ellesponto, effettuato da Alcibiade, consente agli ateniesi di risollevarsi economicamente grazie al tributo del 10% di tutte le merci in transito.
Ma l'entrata in campo dei persiani, alleati di Sparta, costringe Atene a dare fondo a tutte le sue riserve. Durante la guerra corinzia Atene, Tebe, Corinto e Argo ottengono finanziamenti dei persiani, ma quando Atene costituisce la seconda lega Delio-Attica 'perde il favore di Antaserse e vede bloccarsi il rilancio della sua economia.
Sparta, che non si è mai dedicata ai commerci, vive sicura dei propri prodotti in una regione toccata solo marginalmente dal conflitto; le ricchezze che affluiscono dopo la vittoria su Atene, sotto forma di bottino di guerra e tributi, le sono paradossalmente quasi dannose perché, andando contro le antiche leggi di Licurgo, minano le basi della sua società.
La supremazia tebana è troppo effimera per avere serie conseguenze economiche; la discesa nel Peloponneso di Epaminonda, che libera gli iloti dalla secolare schiavitù spartana, mette in ginocchio l'economia agricola di Sparta, ma apre anche le penisola al caos e alle devastazioni.
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Nonostante i rovesci politici, Atene mantiene il ruolo di scuola dell'Ellade, benché altri centri di cultura siano le città della Sicilia e della Magna Grecia, molte con istituzioni democratiche.
La filosofia dei sofisti ha un tenace oppositore in Socrate (479-399 a.C.) che, dopo aver combattuto nella guerra del Peloponneso, porta il suo libero pensiero nelle strade di Atene, attirandosi sul capo la condanna a morte. Il suo discepolo Platone (427-347 a.C.), intorno al 337 a.C. fonda l'Accademia, il primo istituto superiore di cultura della storia.
Nei suoi dialoghi (fra i quale Apologia di Socrate, Fedone, Simposio, Repubblica, Timeo) Platone contrappone alla mutevolezza e alla fallacia dei fenomeni del mondo la stabilità dell'Essere trascendente, dove le idee, archetipi eterni, garantiscono la stabilità della conoscenza.
Nato a Stagira nella penisola calcidica, Aristotele (384-322 a.C.) frequenta l'accademia di Platone, poi si trasferisce a Pella e diviene maestro di Alessandro.
Aristofane (445-335 a.C.) tratta nelle sue commedie I grandi temi civili: la guerra, la pace, il sistema politico e la corruzione, e irride politici, intellettuali e persino gli dei.
Il poeta tragico Euripide (Corfù 135-406 a.C. ) cui vengono attribuite 92 tragedie, vive staccato dalla politica frequentando sofisti e filosofi.
Sofocle (496-406 a.C.) invece partecipa attivamente alla vita politica ateniese; gli vengono attribuiti 132 drammi, nei quali introduci innovazioni fondamentali sia per il coro gli attori.
Tucidide (455-400 a.C.) scrive in otto libri la storia della guerra del Peloponneso, in cui ha combattuto.
La sua opera viene continuata da Senofonte (430-354 a.C.), che scrive le Elleniche, storia della Grecia dal 410 a.C. alla fine dell'egemonia Tebana, l'Anabasi, il racconto della marcia dei diecimila da lui guidata.
Tra gli oratori giudiziari si distinguono Lisia e Iseo.
L'arte figurativa annovera artisti quali Prassitele, l'autore del celebre Ermes di Olimpia, e Scopa, che lavora al più celebre monumento del tempo, il mausoleo eretto in onore di Mausolo re della Caria.
Della pittura conosciamo i nomi di Zeusi e Parrasio, mentre nell'arte vascolare e continuano a prevalere i vasi attici a figure rosse.
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Matematica e geometria diventano parte fondamentale dell'insegnamento dell'accademia di Plutone, mentre geologia, botanica, zoologia e biologia iniziano a svilupparsi.
Tutte le opere di medicina dell'età di Ippocrate sono raccolte nel Corpus Hippocraticus, una raccolta di circa 60 scritti.
Il fondamento del Corpus e` la teoria degli umori: la salute è frutto dell'armonia dei quattro umori (sangue, flegma, bile gialla, bile nera), corrispondenti ai quattro elementi di Empedocle,
Nella terapia viene privilegiata la dieta rispetto ai farmaci.
I trattati di chirurgia riguardano principalmente la terapia delle fratture e delle lussazioni, per cui si ricorre all'impiego di apparecchiature.
L'influenza del Corpus durerà fino al Rinascimento: per es. la teoria che collega patologia e ambiente; ma la concezione etica della professione (il giuramento di Ippocrate) si ritrova anche nella medicina odierna.
Negli anni tra il 429 e il 425 a.C. si abbatte sul paese una terribile pestilenza, nella quale un terzo della popolazione Attica morte. La situazione è drammatica ad Atene dove si sono rifugiati migliaia di profughi da tutta l'Attica.
24 - Età ellenistica (323-129 a.C.)
Alla morte di Alessandro (323 a.C.), in attesa della nascita del figlio concepito con la moglie battriana Rossane, l'impero viene provvisoriamente diviso tra il generale Perdicca, a cui Alessandro ha consegnato il sigillo imperiale, e Antipatro, un generale di Filippo II lasciato a governare la Macedonia durante la spedizione di Alessandro.
Ma i grandi dell'impero (Diadochi), che già controllano per incarico di Alessandro le varie province, scatenano una lotta (321-231 a.C.) che vede in campo, oltre a Perdicca e Antipatro, Antigone della Frigia, Eumene dell'Asia minore (Cappadocia), Tolomeo dell'Egitto e Lisimaco della Tracia, mentre altre figure minori si impossessano di territori più ristretti.
Tutti i pretendenti diretti alla successione (il figlio di Alessandro IV, la moglie Rossane, il fratello deficiente Filippo Arrideo, la madre Olimpia) e i generali Perdicca, Antipatro, Antigono, ecc. vengono successivamente soppressi, e i diadochi, caduta la finzione della reggenza, assumono nei rispettivi territori il titolo di re.
Rimangono così in piedi tre monarchie: la Macedonia, la Siria e l'Egitto.
Il regno di Egitto, sotto la sovranità di Tolomeo I, comprende anche Cirene, parte della costa assiro-palestinese, Cipro e alcune isole Egee.
Il regno di Siria è in mano a Seleuco, che inizia la dinastia dei Seleucidi. Comprende Babilonia, l'Assiria e altre satrapie orientali, ma da esso si distaccano il regno di Bitinia, quello di Pergamo sotto la dinastia degli Attalidi, che assorbirà poi anche la Tracia, quello di Cappadocia e le province orientale che vanno a formare il regno dei Parti.
Nel regno di Macedonia, che comprende anche la Grecia e il regno di Epiro, si afferma Antigono Gonata, fondatore della stirpe degli Antigonidi.
Nel 280 a.C. Mitridate I si stacca dai Seleucidi e fonda sul Mar nero, il regno del Ponto. Dal regno dei Seleucidi si stacca nel 163 a.C. anche di regno di Pergamo, sotto il dominio degli Attalidi. Nel 133 a.C. Attalo III muore lasciando il regno in eredità ai romani, che nel 129 a.C. ne fanno la provincia d'Asia.
Tutti questi regni finiranno col cadere in epoche diverse sotto dominio di Roma (il Ponto nel 64 a.C.; l'Egitto nel 30 a.C.).
La Macedonia, dopo ben tre guerre, divenne provincia romana nel 148 a.C.
Le città della Grecia, che unite nella lega achea attentano tentano di sollevarsi contro Roma, vengono sconfitte e annesse alla provincia di macedonia nel 145 a.C.
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Con il termine ellenismo si intende la diffusione della civiltà greca nel mondo orientale, seguita alle imprese di Alessandro, e la sua fusione con elementi delle diverse civiltà locali.
In realtà, i due mondi rimangono abbastanza separati e la civiltà ellenistica (detta anche alessandrina dato che Alessandria è il centro culturale più importante) continua la civiltà greca classica.
Il pensiero filosofico perde la spinta verso vasti e rigorosi sistemi e tende a concentrarsi sui problemi etici dell'individuo, e la ricerca della felicità interiore (scuola epicurea fondata da Epicuro di Samo, 342-270 a.C., e scuola stoica fondata da Zenone di Cizico, 332-264 a.C.).
Pirrone di Elide (360-270 a.C.) invece fonda la scuola scettica, che riconoscendo l'inconciliabilità delle varie teorie sulla conoscenza, sostiene la necessità di sospendere il giudizio per raggiungere la pace.
Ma i sovrani ellenistici mostrano diffidenza verso la filosofia, poco compatibile con una concezione assolutistica del potere, e preferiscono appoggiare le discipline specialistiche, non legate a problemi politico-morali.
Le capitali ellenistica diventano quindi centri di ricerca scientifica e letteraria, e tra tutte si distingue Alessandria, dove i Tolomei fondano due biblioteche con un totale di 700000 volumi.
La letteratura fiorisce. Il commediografo Menandro opera ad Atene, ma molti poeti si trasferiscono ad Alessandria. Teocrito scrive gli Idilli. Callimaco di Cirene bibliotecario di Alessandria, autore di elegie, epigrammi e del poema celebrativo La chioma di Berenice. Apollonio Rodio scrive il poema etico Le argonautiche.
In questo clima di ricerca erudita si sviluppano la storiografia, e la filologia, a cui si accompagna lo studio teorico della lingua e la compilazione dei testi per l'insegnamento. Dionisio Trace pubblica intorno alla metà del II secolo a.C. L'arte grammatica (che verrà usato nelle scuole fino a Rinascimento). Aristarco di Samotracia redige edizioni commentate di classici.
Le grandi biblioteche di Alessandria e di Pergamo sorgono in concomitanza al diffondersi del libro e alla crescente alfabetizzazione del ceto medio.
Opere famose di scultura: Galata morente, la Nike di Samotracia (circa 196 a.C.) che celebra la vittoria su Antioco III di Siria; il pugile di Olimpia; la celeberrima Venere di Milo (circa 150 a.C.), rinvenuta nel 1820 nelle Cicladi.
All'imbocco del porto di Rodi viene posta (290 a.C.) la gigantesca statua bronzea di Helios: e` il Colosso di Rodi, distrutto da un terremoto nel 224 a.C..
L'architettura nei suoi elementi fondamentali rimane legata alla tradizione greca, mentre nell'urbanistica prevale la razionalità della pianta di Ippodamo di Mileto, con strade che si tagliano ad angolo retto e fortificazioni adatte a sostenere l'attacco delle macchine d'assedio.
Ad Alessandria i Tolomei fondano il Museo, un istituto di ricerca dove gli studiosi vivono e lavorano in comune, a spese dello stato.
Teofrasto (372-237 a.C.) succede ad Aristotele alla direzione del Liceo di Atene; autore di opere mineralogia, meteorologia, e botanica.
Eratostene di Cirene (380-200 a.C.) calcola, quasi con esattezza, la lunghezza del meridiano terrestre, e traccia anche una prima carta delle coste mediterranee.
Aristarco di Samo (320-250 a.C.) elabora una concezione eliocentrica dell'universo, che rimarrà ignorata fino a Copernico e Galileo, mentre Ipparco di Nicea (190-120 a.C.) scopre la precessione degli equinozi, registra le eclissi, cataloga le stelle, e calcola la durata dell'anno in 365 giorni e sei ore.
Euclide ad Alessandria (III sec. a.C.) e Archimede a Siracusa (ucciso dai romani durante l'assedio della città nel 212 a.C.) sono i maggiori matematici dell'antichità. Il primo, nei suoi Elementi, formula i celebri postulati e assiomi ai quali viene ricondotta tutta la geometria; il secondo definisce il concetto di peso specifico e pone le premesse del calcolo infinitesimale. Ipparco di Nicea e` anche fondatore della trigonometria.
Erone (I sec. a.C. i) progetta meccanismi azionati dal vapore.
Ctesibio (III sec. a.C.) realizza una pompa antincendio che rimane in uso, quasi senza modifiche, fino all'800.
La scuola medica di Alessandria fonde la tradizione clinica Ippocratica con quella sperimentale aristotelica.
Erofilo di Calcedonia (III sec. a.C.) è il primo medico a praticare la dissezione dei cadaveri, e forse anche la vivisezione; riesce così a gettare le prime basi dell'anatomia.
Egli descrive gli apparati gastroenterico, urogenitale e nervoso (i termini prostata e duodeno, per es., sono stati coniate da lui), e sostiene l'importanza dell'esame del polso per la diagnosi.
Anche Erasistrato di Cos (III sec. a.C.) pratica autopsie ed elabora una teoria sulla fisiologia della circolazione sanguigna molto vicina al vero. Inoltre, collega l'insorgenza di date malattie con la presenza di alterazioni anatomiche.
Verso la metà del III sec. a.C. prende il sopravvento la scuola empirica: gli studi anatomici e fisiologici decadono, in quanto per gli empirici " conta sapere ciò che scaccia il malanno, e non ciò che lo produce". L'accento si sposta quindi sulla farmacologia, e lo studio delle sostanze tossiche assume carattere sperimentale.
Fonte: http://hist.science.free.fr/conferences/DocsDistrib/VersioniIt/StoriaAntica.doc
sito web: http://hist.science.free.fr/
Autore del testo: F.S.
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