Le crociate
Le crociate
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Le crociate
Quadro generale
Anno 1000
Islam => bacino mediterraneo meridionale
Mondo cristinao cattolico feudale europeo
L’impero bizantino cristinao ortodosso
L’Europa del 1000 è in una grande fase di espansione economica (che dura 3 secoli) dovuta alla ripresa agricola, demografica, commerciale e monetaria.
Villa à baratto à autosufficienza
C’è necessità di avere qualcuno con cui commerciare: l’Islam e Bisanzio. L’Occidente cattolico cerca di inserirsi in questi scambi tramite le città marinare italiane (Venezia, Genova, Pisa ed Amalfi).
La crisi di Bisanzio
Bisanzio invece sta entrando in crisi, soprattutto dal punto di vista militare. Aveva puntato molto sullla difesa navale, trascurando però la difesta terrestre.
Quando gli Arabi attaccarono all’inizio dell? VIII secolo, Bisanzio fu dimezzata (cartina pag. 513-553).
Dal 740 al 1000 i confini erano sicuri.
Dopo il 1071, inaspettatamente, vengono attaccati dai Turchi (pag. 666) selguidichi.
I Turchi vengono dal nord della Cina ed arrivano ai confini dell’impero islamico, contro cui perdono e si convertono all’Islam e quindi vanno contro l’Impero bizantino.
L’attacco del mondo cristiano
I Bizantini vengono poi anche attaccati dal mondo cristiano in espansione (crociate) per liberari i luoghi santi in Palestina.
Il mondo cristiano vuole ampliare i luogni di scambi e attaccare Bisanzio vuol dire controllare vie di commercio fondamentali. In più i Bizantini sono cristiani ortodossi e quindi in aperto contrasto con il papa.
I cattolici si sentono giustificati dal fatto che nel 1054 la Chiesa ortodossa ha proclamato la definitiva separazione da quella di Roma, facendo uno scisma, e quindi dichiarandosi apertamente in contrasto col papa.
Fonte: http://www.myskarlet.altervista.org/Scuola/Le%20crociate.doc
Autore: non indicato nel documento
Le crociate
LE TAPPE
DELLE CROCIATE
LA PRIMA CROCIATA
GLI EVENTI IN ORIENTE PRECIPITANO
1073-1085 Gregorio VII Papa. Riforma della Chiesa.
1074 Papa Gregorio VII medita una campagna in Oriente
1095 Pietro l’Eremita predica una crociata del popolo, appoggiato da Gualtiero Senza-averi.
Concilio di Clermont. Il 27-11 papa Urbano indice la crociata
1096 Partenza della crociata popolare. Massacri degli ebrei. I crociati popolari sono sterminati
in Asia Minore.
1097 Partenza della I crociata ufficiale. Conflitto fra i crociati e Alessio I. crociati penetrano in
Asia Minore.
1098 I Fatimidi prendono Gerusalemme. I crociati si impadroniscono di Antiochia. Fondano la
contea di Edessa e di Tripoli. Battaglia di Ascalona.
1099 Luglio: i crociati prendono Gerusalemme. Fondazione del regno franco di Gerusalemme,
guidato da Goffredo di Buglione.
1100 Venezia e il regno franco di Gerusalemme concludono un accordo commerciale.
1100-1118 Baldovino I re di Gerusalemme.
1101 Numerose spedizioni di rinforzo falliscono.
1102 Vittoria di Baldovino a Ramla. Presa di Cesarea.
1103 I crociati prendono Acri e Byblos. I turchi vincono ad Harran. I bizantini reclamano
Antiochia.
1106 Tancredi d'Altavilla prende Apamea. Kilij Arslan prende Melitene.
1107 Tancredi prende Laodicea.
1109 Presa di Tripoli e di Beirut. Fondazione della contea di Tripoli.
1110 Baldovino I conquista Sidone.
1112 Ruggero di Salerno succede a Tancredi.
1113 Progressi dei turchi. Baldovino I sconfitto a Tiberiade.
1115 I crociati si alleano con l'atabek di Damasco. Battaglia di Tell-Danith.Baldovino I prende
Moab.
1118-1131 Baldovino II re di Gerusalemme.
1119 Disfatta di Tell-Aqibrin. Ruggero di Salerno viene ucciso.
1124 I crociati prendono Tiro.
1126 Baldovino II raggiunge Damasco.
1128 Zinki diventa padrone di Aleppo.
1130 Zinki prende Hama e attacca Antiochia.
1131-1148 Folco I d'Angiò re di Gerusalemme.
1135 Zinki penetra nella contea di Tripoli.
1136 Raimondo di Poitiers principe di Antiochia.
1137 Folco capitola a Barin.
1138 Giovanni Comneno costringe Raimondo di Antiochia a riconoscere la sua supremazia.
1139 Folco e i damasceni si alleano contro Zinki.
1140 Zinki toglie l'assedio a Damasco.
1142 Zinki sconfigge i crociati sull'Oronte.
Fu bandita ufficialmente da Papa Urbano II, organizzata e composta da veri cavalieri, ben armati ed equipaggiati. Dopo una sosta a Costantinopoli, dove furono stipulati accordi politici, militari e logistici, i crociati si diressero in Asia minore. Misero d'assedio e conquistarono Nicea e Antiochia. Poi Edessa, dove fondarono il loro primo Stato; infine il 5 luglio del 1099 entrarono e si impossessarono di Gerusalemme. I massacri fatti in quest'ultima città, furono spaventosi.
I bizantini spaventati e quasi inorriditi, si dissociarono ben presto dalle imprese dei crociati: sia perché questi, durante il loro transito, avevano saccheggiato anche molte città cristiane ortodosse; sia perché l’idea di una "guerra santa", con tanto di vescovi, abati e monaci armati di tutto punto, era estranea alla loro mentalità; infine, i crociati non avevano nessuna intenzione di restituire all’imperatore i territori conquistati.
Nei territori conquistati, i crociati conservarono e accentuarono gli ordinamenti feudali esistenti: i contadini (arabi e siriani), già servi della gleba, dovevano pagare al proprietario delle loro terre una rendita che toccava il 50% del raccolto; mentre quelli liberi furono sottomessi con la forza. Nelle città costiere dei loro stati, il commercio era in mano ai mercanti genovesi, veneziani e marsigliesi, che avevano ottenuto il privilegio (pagando i nuovi "padroni") di poter insediare delle colonie.
I crociati non furono in grado di apportare alcun elemento di novità nella vita economica dei paesi conquistati, semplicemente perché in quel periodo le forze produttive, la ricchezza materiale e culturale dell’Oriente, era di molto superiore, a quella occidentale. Molti crociati, senza scrupoli (in mezzo c'erano anche ignoranti, contadini e delinquenti di ogni genere) si comportarono soltanto come ladri e oppressori: di qui la costante lotta con la popolazione locale, che all’oppressione feudale turca o bizantina, si era vista aggiungere quella straniera senza riguardo.
Sul piano politico il sovrano dello stato latino aveva un potere limitato dall’assemblea dei più grandi feudatari. Gli stati erano divisi tra loro e sostanzialmente senza rapporti con quello bizantino. Sul piano religioso i sovrani cercavano di sostituire coi loro vescovi il clero bizantino e arabo locale.
Dunque, dal 5 al 15 luglio del 1099 Gerusalemme ritornava cristiana. A più di quattro anni dal discorso con cui papa Urbano II aveva sollecitato l’Occidente a liberare i Luoghi Santi, l’esercito crociato, provato da moltissime sofferenze, espugnò la Città Santa e riconsacrò i santuari della cristianità.
LA SECONDA CROCIATA
1144 Zinki occupa la contea di Edessa.
1146 Norandino succede a Zinki. San Bernardo di Chiaravalle predica la seconda crociata a
Vézelay. La dirigono Luigi VII re di Francia e Corrado III imperatore di Germania.
1147 I normanni di Ruggero II si impadroniscono di Corfù.
1148 L'assedio di Damasco non porta a nulla. Corrado e Luigi ritornano in Europa.
1149 Norandino prende Apamea e uccide Raimondo di Poitiers.
1153 Baldovino III prende Ascalona.
1154 Norandino prende Damasco.
1155-1156 Renaud de Chatillon saccheggia Cipro.
1159 Antiochia riconosce la sovranità di Manuele. I franchi alleati con i bizantini assediano
Aleppo. Bisanzio tratta la pace con Norandino.
1160 Renaud de Chatillon prigioniero di Norandino.
1162 Amalrico I, successore di Baldovino III.
1164 Norandino prende Harim.
1167 Shirkuh in Egitto. Amalrico I prende Il Cairo.
1168 Fallimento di Amalrico I in Egitto. Norandino prende Il Cairo.
1169 Saladino visir in Egitto.
1171 Saladino mette fine al califfato fatimide in Egitto.
1174 Morte di Norandino e di Amalrico I. Avvento di Baldovino IV. Saladino conquista il
potere in Siria.
1177 Baldovino IV batte Saladino a Montgisard.
1179 Saladino guida una spedizione contro Tiro.
1180 Tregua tra Saladino e Baldovino IV.
1182 Saladino attacca Nazareth, Tiberiade, Beirut.
1183-1184 Saladino prende Aleppo e devasta la Samaria e la Galilea.
1185 Il fanciullo Baldovino V re di Gerusalemme. Morirà ben presto e gli succederà Guido di
Lusignano.
1187 Disfatta dei crociati ad Hattin a opera di Saladino. Saladino prende Gerusalemme.
La SECONDA CROCIATA (1147-1187) fu dunque causata dalla caduta di Edessa (avvenuta nel 1144). Papa Eugenio III, riuscì a convincere il re di Francia Luigi VII e l’imperatore germanico Corrado III a muovere contro i turchi. In autunno i crociati tedeschi e francesi attraverso l'Ungheria e la Bulgaria raggiungono Costantinopoli. Ridotto l'esercito a un branco di delinquenti affamati vengono commesse sul territorio bizantino numerose rapine e violenze, fino al punto che l'imperatore Commeno, facendo il doppio gioco, chiede di nascosto aiuto addirittura al sultano dei turchi per difendersi da questi teppisti.
I crociati già consumati dalla stanchezza e dalla fame, con questi ambigui appoggi (erano veri e propri atti di sabotaggi e ostilità) riservati a loro dai bizantini, disgregati soprattutto dalle discordie interne, decimati da epidemie, subirono prima un attacco in ottobre a Dorilea, poi dopo una ininfluente affermazione a Laodicea, furono presto sconfitti dai turchi presso i monti di Cadmus nel dicembre 1147. Asserragliatisi nei pressi di Damasco, pur con l'arrivo di rinforzi, soprattutto con contingenti di templari e giovanniti, il successivo anno, nel 1149, furono annientati. Nella fuga trovò rifugio a Costantinopoli il malaticcio Corrado III, con il nipote Federico già duca di Svevia dopo la morte del padre. (Morto poi Corrado nel '52, sarà lui a ereditare dallo zio l'impero con quel nome che diventerà famoso per circa 40 anni, sconvolgendo mezza Europa, l'intera Italia, ma che poi morirà annegato nella successiva crociata: Federico detto il BARBAROSSA).
Commeno come contropartita chiede a Corrado di aiutarlo a riconquistare la Sicilia in mano ai normanni di RUGGERO II. Ma non ha l'esito sperato, oltre che andare incontro a un fallimento, i normanni hanno già stretto alleanza con i Guelfi tedeschi ostili proprio a Corrado che offrono appoggio al Re di Sicilia normanno, convincendo Serbi e Ungheresi ad attaccare per indebolire da nord l'impero bizantino.
LA TERZA CROCIATA
1187 L'arcivescovo di Tiro indice la terza crociata. Rispondono all'appello di papa Clemente
III l'imperatore Federico Barbarossa, il francese Filippo Augusto e l'inglese Riccardo
Cuor di Leone.
1188 Saladino ha in mano tutto il territorio franco, tranne Tripoli, Tiro e Antiochia.
1189 Guido di Lusignano assedia Acri.
1190 Federico Barbarossa arriva in Asia Minore, prende Konia ma in un banalissimo bagno nel
fiume Selef il 10 giugno muore annegato, lasciando l'esercito allo sbando.
1191 Arrivano in Terrasanta Filippo Augusto e Riccardo Cuor di Leone. Questi prende Cipro,
San Giovanni d'Acri e sconfigge Saladino ad Arsuf.
1192 Guido di Lusignano re di Cipro. Corrado di Monferrato, signore di Tiro, designato re di
Gerusalemme viene ucciso da un adepto della setta degli assassini. Enrico II di
Champagne re di Gerusalemme. Riccardo Cuor di Leone batte Saladino a Jaffa ma
fallisce davanti a Gerusalemme e torna in Occidente.
1193 Morte di Saladino.
1194 Amalrico di Lusignano re di Cipro.
1197 Morte di Enrico di Champagne. I franchi riprendono Beirut.
La TERZA CROCIATA (1189-1192) fu bandita da Gregorio VIII, appena salito sul soglio alla morte di Urbano III, ma vi rimase nemmeno due mesi, gli successe Clemente III. La motivazione era la caduta di Gerusalemme (1187) per opera del grande condottiero turco Saladino, che aveva con una serie di strepitose vittorie già esteso la sua signoria sull’Egitto e sull’Arabia occidentale. A differenza dei crociati, il Saladino non effettuava stragi nelle città vinte ai cristiani: questi anzi avevano la possibilità di andarsene pagando un riscatto (un uomo 10 denari, 5 la donna); chi non pagava era fatto schiavo. Ma poi Saladino abolì anche richiesta per chi voleva andarsene, né costrinse a fare gli schiavi chi restava. Anzi, mise perfino una milizia per proteggere da alcuni fanatici musulmani la minoranza cristiana.
Sebbene alla crociata partecipassero i re d’Inghilterra Riccardo Cuordileone e di Francia, Filippo II, nonché l’imperatore germanico Federico Barbarossa, i risultati furono irrilevanti (l’imperatore addirittura vi morì, lasciando un esercito allo sbando). Troppe erano le discordie interne: francesi, inglesi, tedeschi e italiani, si combatteranno a vicenda per il possesso di alcuni territori conquistati. Ma il più ambiguo rapporto si creò tra il re di Francia e il Re d'Inghilterra fino a rompere il sodalizio e ritornare il primo in Francia a combinare guai e a seminare zizzania: Gerusalemme, in sostanza, restava in mano turca, anche se i cristiani residenti avevano libertà di accesso alla città santa.
Riccardo Cuor di Leone dopo i dissidi con il re di Francia rientrato in patria con ben altri obiettivi, preferì invece di combatterlo, fare una pace con Saladino. Ma al ritorno pur scampando a un naufragio, fu fatto prigioniero, poi consegnato a Enrico VI. Sul trono salì il fratello Giovanni Senzaterra, messo in soggezione proprio dal Re di Francia Filippo Augusto. Ritornato libero, Riccardo perdonerà il fratello, affronterà Filippo, riconquisterà il trono, ma nel '99 nell'assedio di Chalus in combattimento perderà la vita. Tornerà a regnare il fratello più volte in conflitto con l'avido re di Francia, Filippo.
LA QUARTA CROCIATA
1198 Papa Innocenzo III chiama alla crociata dei poveri
1199 Il ventiduenne nobile francese Teobaldo di Champagne e Bonifacio di Monferrato
prendono la croce e raccolgono un esercito
1201 Morte di Teobaldo di Champagne
1202 Bonifacio II di Monferrato e Baldovino IX di Fiandra conducono la quarta crociata. Una
delle più drammatiche e infide spedizioni. L’esercito parte da Venezia su navi
noleggiate presso la città medesima e ai crociati, non essendo in grado di pagare le
spese di trasporto, viene proposto dal doge veneziano, per estinguere il debito, di
andare a riconquistare la città cristiana di Zara.
1203 (inizio) La crociata viene deviata su Costantinopoli.
1203 (aprile) Partenza per Costantinopoli, nonostante le forti opposizioni in seno all’esercito. 1204 I crociati prendono e saccheggiano Costantinopoli, l’ imperatore Alessio III fugge e si
reinsediano Isacco II e il figlio Alessio IV.
1204 (gennaio) Isacco II e AlessioIV vengono assassinati prima che abbiano pagato il debito
crociato.
1204 (aprile) Secondo assalto e conquista della città. Devastazione e saccheggi.
1204 (16 maggio) Baldovino IX di Fiandra incoronato imperatore di Bisanzio in Santa Sofia.
Fondazione dell'Impero latino d'Oriente (1204-1261).
La QUARTA CROCIATA (1202-1204) - Alla fine del XII sec., Papa Innocenzo III bandì la quarta crociata, cercando di approfittare della morte di Saladino (1193). Alla spedizione, diretta non solo verso Oriente, ma anche verso i paesi baltici, parteciparono i feudatari francesi, italiani e tedeschi (questi ultimi furono i soli quelli del Baltico). Essi decisero di partire da Venezia per servirsi della sua flotta: l’intenzione era quella di conquistare Gerusalemme dopo aver occupato l’Egitto. Ma Venezia, che aveva ottimi rapporti commerciali con gli egiziani, riuscì a dirigerli con l’inganno contro la rivale Bisanzio. I crociati, infatti, che non avevano denaro sufficiente per pagare il viaggio, accolsero la proposta di prestare aiuto ai veneziani per la conquista della città di Zama, appartenente al re cattolico d’Ungheria.
Indignato, Innocenzo III scomunicò i crociati, ma subito dopo concesse il perdono nella speranza che muovessero contro i turchi. I crociati così si diressero verso Costantinopoli, ma qui incontrarono la resistenza della cittadinanza, che non ne voleva sapere dei latini. L’imperatore deposto venne rimesso sul trono senza spargimento di sangue, poiché il fratello usurpatore era fuggito dalla città. Ma i crociati pretesero che accanto all’imperatore fosse nominato con lo stesso titolo anche il figlio, il quale naturalmente aveva intenzione di mantenere fede agli impegni contratti a Zara. Soprattutto con Dandolo, l'ultranovantenne doge veneziano, che aveva fornito a credito il nolo delle navi per il viaggio, pattuito una somma ben precisa e stabilito precisi privilegi.
I crociati per motivi commerciali decisero di vendicarsi: irruppero nella città e per tre giorni la saccheggiarono orrendamente, proclamando l’Impero latino d’Oriente, dimenticandosi del tutto la spedizione contro Gerusalemme.
L’impero latino inizia a crollare del tutto nel 1261, sotto l’urto dei Bulgari e degli Slavi oltre che degli stessi ultimi incapaci governanti bizantini; questi ultimi aiutati dai genovesi, ma anche dai barbari che prima combattevano.
Bisanzio in seguito. si libererà dei latini, sopravviverà per altri 200 anni, ma non tornerà più al suo antico splendore. I Turchi oltre che conquistarla, ne faranno la capitale del loro Stato.
LA QUINTA CROCIATA
Condotta da Giovanni di Brienne, re di Gerusalemme, e Andrea II, re di Ungheria.
1217 (settembre) Federico II parte per la crociata, alla quale si era impegnato fin dal 1215;
ammalatosi a bordo se ne torna indietro e il papa lo accoglie con la scomunica.
1217 Fallimento dei crociati al Monte Tabor.
1218-1219 I crociati prendono Damietta.
1221 Spedizione disastrosa dei crociati verso Il Cairo. Perdita di Damietta.
La QUINTA CROCIATA (1217-1221), bandita da Papa Innocenzo III, la vinse la piena del Nilo. I cristiani ne furono sommersi. I sopravvissuti in cambio di Damietta ottennero dal sultano di ritirarsi liberamente. In questa spedizione ci fu l'ingenuo tentativo di san Francesco d'Assisi di "convertire" il sultano.
LA SESTA CROCIATA
1225 Federico II sposa Isabella di Brienne e diventa re di Gerusalemme.
1228 Benché scomunicato, Federico II parte in crociata e impone la propria sovranità a
Cipro.
1229 Mediante il trattato di Jaffa, concluso con Al-Malik Al-Kamil, sultano d'Egitto,
Federico II ottiene la restituzione di Gerusalemme per dieci anni. Vi si incorona re e
torna in Europa.
1230 Finisce ufficialmente la crociata e a Federico II viene annullata la scomunica. 1244 I musulmani (turchi khwarizmiani) riprendono definitivamente Gerusalemme.
1247 I turchi khwarizmiani riprendono Tiberiade e Ascalona.
La SESTA CROCIATA (1227-1229) é la più anomala. Fu bandita da papa Gregorio IX e quasi imposta a un Federico II poco voglioso a partire, temendo che il papa durante la sua assenza - cosa come poi in effetti avvenne - approfittasse per invadere l'Italia meridionale; per questo temporeggiare fu scomunicato. Fu costretto alla fine a partire, ma giunto a destinazione la "crociata" fu presto conclusa attraverso un pacifico accordo con il sultano. Non ci fu dunque nessun fatto d'arme di rilievo. Le armi tacquero. Il diplomatico Federico II, concluse la trattativa col sultano d'Egitto (trattato di Jaffa) che garantiva Gerusalemme, Betlemme e Nazareth ai cristiani. Il Papa scandalizzato (ma cercava un qualsiasi prestesto) per aver concluso questo trattato di pace con gli infedeli gli lancia l'"interdetto", chiede la disubbidienza dei sudditi, gli invade il suo regno. Federico s'imbarca, rientra in Italia, sconfigge le truppe pontificie e costringe il papa a togliergli la scomunica.
LA SETTIMA CROCIATA
1248 Luigi IX parte per la crociata e sverna a Cipro.
1249 Riprende la crociata e decide di conquistare la Terra Santa attraverso l’Egitto. Luigi
IX prende Damietta.
1250 Luigi IX resta quattro anni in Palestina governando quello che resta del regno.
1260-1277 Baibars, sultano dei mamelucchi.
1260 Baibars ferma l'avanzata dei mongoli.
1261 Fine dell’Impero Latino d’Oriente.
1265 Baibars prende Cesarea e Arsuf.
1268 Baibars prende Jaffa e Antiochia.
La SETTIMA CROCIATA (1248-1254). E' quella del Re Santo, Luigi IX re di Francia. L'armata fu decimata prima da una tempesta, ciononostante i crociati riconquistano Damietta. Ma nel 1250 la battaglia ricomincia, Luigi fu fatto prigioniero. Liberato con un riscatto nel '54 s'imbarcò per ritornare in Francia.
LA OTTAVA CROCATA
1270 Luigi IX il Santo muore appena giunto a Tunisi.
1274-1275 I mamelucchi saccheggiano la Cilicia.
1277 Carlo d'Angiò pretendente alla corona di Gerusalemme. Si impadronisce di Acri.
1282 Enrico II di Cipro assume il titolo di re di Gerusalemme ma regna solo su Cipro.
1287 Il sultano d'Egitto Qalawun prende Tripoli.
1291 Il sultano al-Ashraf, figlio di Qalawun, prende Acri. I franchi sono espulsi dall'Oriente.
La OTTAVA CROCIATA (1269 ) è l'ultima (ufficialmente). Tramonta il sogno cristiano; é la definitiva disfatta europea. Guida la spedizione Giacomo I d'Aragona, ma già a Barcellona, subito dopo la partenza, una tempesta affonda buona parte della potente flotta. Solo poche navi raggiunsero la meta, ma inutilmente perchè Acri era assediata dai turchi. Senza mezzi, disorganizzati, ridotti di numero, rinunciarono ad una offensiva quasi suicida e se ne tornarono in patria.
LA NONA E LA DECIMA CROCIATA
La NONA CROCIATA (1270) - Ci riprova Re Luigi IX, il Santo; è lui a promuoverla. Si risolse in un disastro totale. Appena sbarcato in Tunisia, negli accampamenti scoppiò una tremenda epidemia di peste, che portò alla morte lo stesso Luigi. Chi sopravvisse se ne tornò in fretta e furia a casa.
La DECIMA CROCIATA (1271-1272) - Preparata dal Re d'Inghilterra Enrico III, la guida suo figlio Edoardo, ma é subito sconfitto. I cristiani perdono anche Krak, il leggendario castello dei cavalieri. A Edoardo non gli resta altro che fare con il sultano un trattato di pace.
Nel 1289 c'è ancora un ultimo proclama, ma senza seguito. Le ultime resistenze cristiane in Terrasanta sono definitivamente sconfitte dai musulmani nel 1291 con la Caduta di S. Giovanni d'Acri. Una grande città abitata da crociati, ma divisa in quartieri, in perenni liti e dove ognuno pensava a difendere il proprio "orticello" più dagli "amici" cristiani che non dai nemici turchi. Andarono così incontro al disastro.
LE ALTRE CROCIATE
(QUASI CANCELLATE DALLA CRONOLOGIA UFFICIALE PER IL TRISTE ESITO)
Oltre quelle citate sopra, ci furono anche altre cinque spedizioni "non ufficiali", finite tutte tragicamente. Quella degli 80.000 "straccioni" di Pietro l'Eremita del 1095 che abbiamo citata sopra (che é in effetti la prima crociata). Poi ci fu quella dei "Tedeschi" del 1096, che iniziarono il viaggio saccheggiando e massacrando non gli "infedeli" che non raggiunsero mai, ma i tedeschi ebrei di Ratisbona, Worms, Spira, Colonia, Treviri, Magonza. Poi quando penetrarono in Ungheria furono loro massacrati. Nessuno arrivò in Palestina.
Nel 1100-1101 ci fu quella dei 100.000 lombardi diseredati, che diventarono lungo il cammino 200.000, e che avanzarono tra violenze e saccheggi. Giunti sul territorio turco, un terzo furono sterminati ad Amasia, un altro terzo a Iconio. Dei sopravvissuti, il 5 settembre del 1101 tra Isauria e Cilicia non ne rimase vivo nessuno.
Stessa sorte toccò a quella detta "dei bambini" guidata dal monaco Stefano de Cloies. Era il 1212. Il frate imbarcò a Marsiglia 30.000 giovani su sette navi. Due colarono a picco già alla partenza, le altre raggiunsero la Tunisia. Qui i proprietari delle navi per rifarsi dei danni subiti, vendettero come schiavi ai turchi i "bambini" scampati. Federico II quando vi sbarcò sedici anni dopo nel 1228 ne incontrò 700 che erano ormai trentenni.
Non meno sfortunati i "bambini" di un "profeta" anche lui "bambino", il tedesco Nicholaus di 12 anni, che assicurava i suoi fanatici coetanei che "avrebbe camminato sul mare". Raccolse 8000 adolescenti creduloni. Recatisi a piedi a Roma, il papa non concesse la benedizione, e li rimandò a casa. Nel riattraversare le alpi in pieno inverno morirono quasi tutti congelati in una bufera di neve.
Si aggiunse a questa, la "crociata dei pastorelli" del 1251, sotto la guida di un altro fanatico pseudo-monaco di nome Giacobbe; un vecchio pastore che si narra stregaa i giovani con un piffero da pecoraio (da questo episodio nacque probabilmente la famosa leggenda del pifferaio di Hamelin). Formò un esercito di ragazzini francesi. Nell'attraversare città e paesi devastavano le proprietà dei ricchi, massacravano ebrei, razziavano ogni cosa. Avanzando, nell'avvicinarsi alle città, gli abitanti li attesero al varco; furono uccisi tutti.
Autore: non indicato nel documento
Fonte: http://web.tiscalinet.it/helpscuola/crociate.doc
Le crociate
Per crociata si intende qualunque guerra contro nemici della cristianità e della Chiesa (eretici, infedeli, avversari politici); tuttavia il termine designa soprattutto le spedizioni del XII e XIII sec. in Terra Santa contro i Turchi selgiuchidi.
Le crociate regolari vengono indette o comunque benedette dai Papi e sono guidate da nobili; mentre le ‘crociate dei bambini’ (1212 e 1251) vengono tentate da adolescenti, spinti dal clima di fanatismo, che finiscono uccisi (anche prima di partire per i saccheggi cui si erano dati) o venduti come schiavi. Invece le ‘crociate popolari’ (XI-XII sec.) vedono masse male armate col seguito di donne e bambini muoversi verso Gerusalemme costituendo più un problema d’ordine pubblico che un aiuto alle crociate regolari.
Cause delle crociate: 1) desiderio di riconquistare la Terra Santa (Gerusalemme);
2) le repubbliche marinare vogliono portare avanti e sviluppare i loro commerci;
3) i grandi feudatari sperano di conquistare territori per il declino del loro potere e del feudalesimo;
4) molti sperano di fare fortuna o ottenere comunque qualche tipo di vantaggio.
Se le crociate su un piano politico-militare falliscono, su quello economico esse aprono i mercati orientali sottraendoli al monopolio arabo e bizantino. Pisa, Genova e soprattutto Venezia ne traggono vantaggio e fondano insediamenti (colonie) di tipo mercantile: ciò rappresenta un impulso per la borghesia (oltre che un esempio di espansione pre-coloniale) e un colpo al già declinante feudalesimo in favore di organizzazioni di tipo comunale.
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anni |
protagonisti |
avvenimenti principali |
I |
1096-99 |
Goffredo di Buglione (1061-1100) |
conquista di Gerusalemme e fondazione degli Stati Latini d’Oriente (piccoli stati feudali per la difesa della città santa) |
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II |
1147-49 |
Corrado III imperatore (1138-1152) |
sconfitte dei crociati che solo ritardano la riconquista del Saladino (1187) |
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III |
1189-91 |
Federico Barbarossa (1152-1190) |
esiti scarsi: conquista di San Giovanni d’Acri e libero accesso al sacro sepolcro |
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IV |
1202-04 |
Enrico Dandolo doge di Venezia (1107-1205) |
per riparare ai fallimenti precedenti, si dirige a Costantinopoli saccheggiandola invece di andare a Gerusalemme. Si forma l’Impero Latino d’Oriente (1204-61) |
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V |
1217-21 |
Andrea II re d’Ungheria (1205-1225) |
diretta contro l’Egitto, ma senza risultati e con gravi perdite |
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[VI] |
1228-29 |
Federico II imperatore (1215-1250) |
non vengono usate le armi, ma la diplomazia, ottenendo dal sultano d’Egitto la cessione di Gerusalemme per 10 anni |
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VII |
1248-54 |
Luigi IX re di Francia (1226-1270) |
presa Damietta, i crociati sono sconfitti e il re è fatto prigioniero (riscatto in oro) |
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[VIII] |
1269 |
Giacomo I re d’Aragona (1208-1276) |
caduta Antiochia, molte navi partite rientrano a Barcellona per una tempesta |
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IX |
1270 |
Luigi IX re di Francia (1226-1270) |
la peste decima i crociati in Tunisia; muore lo stesso Luigi IX |
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X |
1271-72 |
Edoardo I Plantageneto re d’Inghilterra (1239-1307) |
pace e accesso a San Giovanni d’Acri, riconquistata dagli arabi 20 anni dopo |
Fonte: http://www.mcurie.com/admin/fckeditorDocenti/userfiles/245/file/Le%20crociate.doc
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Le crociate
Le crociate – spedizioni militari tenutesi nei primi secoli dopo il Mille, volte a liberare il Santo Sepolcro dal controllo musulmano – derivano dall’incontro tra lo spirito militare germanico e l’ideale cristiano. Si tratta infatti di una forma di guerra santa, la cui iniziativa viene dal papa, che promette indulgenza plenaria per i peccati a coloro che si recheranno a combattere per la liberazione di Gerusalemme portando il segno della croce sul proprio abito. Come scrive un autore dell’epoca, “Perfino l’uomo più corrotto e di minor valore può ottenere l’assoluzione purché se ne vada, crociato, nella terra promessa”.
Il dibattito degli storici, però, mostra come le crociate siano un fenomeno ben più complesso, irriducibile alle sole motivazioni religiose. E se alcuni sostengono che esse furono importanti per la rinascita delle relazioni tra l’Oriente e l’Occidente, altri invece ne ridimensionano fortemente la portata negando che abbiano conseguito risultati cospicui e duraturi.
Che cosa sono le crociate
Le crociate sono delle spedizioni organizzate fra l’ XI e il XIII sec. (convenzionalmente si fissano le seguenti date: dal 1096 al 1270) da parte dei cristiani d’occidente, per la conquista della città di Gerusalemme che si trovava sotto il controllo musulmano. In seguito si designò con questo termine ogni lotta ispirata dai pontefici contro quanti (pagani, eretici, nemici politici) fossero ritenuti pericolosi per la vita e la libertà della chiesa.
Le principali spedizioni condotte da eserciti regolari per la riconquista di Gerusalemme vengono individuate dagli storici in otto (sette se si considerano la V e la VI come un’unica crociata). Accanto alle spedizioni “ufficiali” ve ne furono altre, spontanee, dette “crociate popolari”, come quella di Pietro l’Eremita (detta “la crociata degli straccioni”, dispersa lungo il cammino) o la crociata dei bambini. Venne poi bandita (1208-29) da Innocenzo III una vera e propria crociata contro gli eretici catari che abitavano nella città di Albi (Linguadoca). Infatti, nel Concilio Laterano del 1215, il pontefice promise, a tutti coloro che avessero preso le armi per sterminare gli Albigesi, il perdono di tutti i peccati, con un atto di indulgenza analoga a quella “donata a coloro che avevano portato aiuto in Terrasanta”.
Le singole spedizioni
Prima di soffermarci nella descrizione delle singole spedizioni, è utile fare il punto sulle caratteristiche che aveva assunto all’epoca delle crociate il dominio islamico.
Quando i crociati arrivarono in Terrasanta esso si era ormai indebolito e frammentato in una serie di Stati separati. Ricordiamo infatti che, dopo Maometto, si aprirono delle dispute sulla successione alla guida dell’Islam, che si conclusero con l’insediamento al potere dei primi quattro califfi (“successori”), che uno dopo l’altro allargarono, dal 632 al 661, il dominio musulmano conquistato da Maometto. Ai primi quattro califfi seguirono quelli della dinastia omayyade (661-750) e poi di quella abbaside (750-1258; con gli abbasidi il califfato assunse sempre più connotazioni orientali: ne fu segno lo spostamento della capitale da Damasco a Baghdad). Ne nacque un enorme dominio che dalla Spagna attraversava il Magreb e la penisola arabica fino al Pakistan. Un impero dunque vastissimo (che comprendeva popolazioni differenti: persiani, turchi, curdi, aramei, berberi, spagnoli) e difficile da tenere sotto controllo. Non sorprende perciò che intorno al 1000 il potere degli abbasidi si fosse indebolito e che il controllo dei domini musulmani fosse passato nelle mani di popolazioni berbere a occidente e turche a oriente.
Quando perciò, al momento delle crociate, si parla di domino islamico bisogna tenere presente che non abbiamo più a che fare con un domino esclusivamente arabo ma con un impero multietnico in cui la religione islamica e la lingua araba, in cui è scritto il Corano, agivano come elementi unificanti e del quale differenti popolazioni, talvolta in conflitto tra loro, avevano assunto il controllo.
Gerusalemme, città considerata santa dalle tre grandi religioni monoteistiche, a partire dal 634 venne dunque a trovarsi all’interno dell’impero islamico. Si pose perciò il problema di come regolare l’accesso ad essa da parte dei fedeli delle altre religioni. Cosa che non avvenne sempre in modo pacifico.
Quanto in particolare ai musulmani ed ai cristiani, si può osservare che vi furono dei momenti di tolleranza, durante i quali i pellegrinaggi cristiani ai luoghi santi erano permessi. Così accadde ad esempio nel periodo immediatamente successivo alla conquista araba o sotto il regno del quinto califfo abbaside, Harun ar-Rashid (si ricordi che Harun ar-Rashid, quanto a fama e prestigio, è stato per l’oriente quello che Carlo Magno è stato per l’occidente nello stesso periodo storico; egli si può definire un amico di Carlo Magno, anche se vi fu tra loro solo uno scambio di ambascerie).
In altri momenti storici, tuttavia, i rapporti ebbero carattere meno pacifico e i musulmani impedirono l’accesso dei cristiani ai luoghi santi. Così avvenne pure quando i turchi selgiuchidi si impadronirono del dominio islamico.
I selgiuchidi, detti così dal nome del loro capostipite, Selgiuk, erano una dinastia turca – appartenente ad una popolazione di origini mongole – che era penetrata nell’impero come forza militare al servizio del califfo. Si era poi islamizzata ed aveva assunto sempre più potere giungendo a controllare il dominio islamico: nel 1055 i turchi avevano infatti preso Bagdad, capitale del califfato, e nel 1077 avevano conquistato Gerusalemme, impedendone l’accesso ai cristiani.
L’imperatore d’oriente Alessio Comneno chiamò allora i cristiani d’occidente in aiuto di quelli d’oriente. Il papa Urbano II accolse la sua richiesta e con i concili di Piacenza e di Clermont-Ferrand (1095) invitò tutti i cristiani alla guerra santa promettendo in cambio indulgenza per i peccati commessi. Era l’inizio delle crociate.
Dopo la prima crociata, che fu l’unica a conseguire un effettivo risultato, Gerusalemme venne conquistata ed affidata alla custodia di ordini monastici cavallereschi; si costituirono inoltre dei piccoli Stati cristiani in oriente. Tuttavia, poiché il dominio musulmano andava riorganizzandosi (in particolare in Egitto e Siria, con il sultano curdo Saladino), Gerusalemme cadde di nuovo ripetutamente in mano agli “infedeli” e perciò vi furono altre lotte che si conclusero nel 1270, con l’ultima crociata, senza che i crociati riuscissero a riprendere il controllo dei luoghi santi.
Vediamo cosa avvenne in ciascuna delle otto crociate.
1. La prima crociata (1096-99) – Si concluse con la conquista di Gerusalemme e con la creazione in oriente di piccoli Stati cristiani. La difesa del Santo Sepolcro venne affidata a ordini religiosi militari, ovvero ad associazioni di monaci guerrieri sorte appunto nel XII secolo per la difesa dei luoghi santi, l’assistenza ai pellegrini e la lotta agli infedeli. Tra i più noti, l’ordine dei Templari, l’ordine dei cavalieri di Malta e l’ordine dei cavalieri teutonici.
2. La seconda crociata (1144-49) – Servì a difendere a malapena ciò che restava degli Stati cristiani, che nel frattempo erano stati circondati e insidiati dai musulmani. I quali, guidati dal sultano d’Egitto e di Siria, conosciuto in occidente col nome di Saladino, ricostituivano la propria egemonia nella regione contrastando i Turchi.
3. La terza crociata (1189-92) – Fu organizzata dopo la presa di Gerusalemme da parte del Saladino. Vi parteciparono l’imperatore Federico Barbarossa, il re d’Inghilterra Riccardo Cuor di Leone e quello di Francia Filippo Augusto.
4. La quarta crociata (1202-1204) – Voluta dal papa Innocenzo III, venne però condizionata soprattutto dagli interessi politici e commerciali dei veneziani (è detta anche la crociata dei Veneziani), che guidarono il saccheggio di Costantinopoli. I veneziani, infatti, avevano fornito le proprie navi ai crociati in cambio del loro aiuto nella riconquista di Zara, una città della Dalmazia ribellatasi al dominio veneziano. Giunti a Zara, però, i crociati vennero chiamati in aiuto, con promessa di ricompensa, dall’imperatore di Costantinopoli il cui trono era stato usurpato dal fratello. La crociata si trasformò così nella presa e nel saccheggio di Costantinopoli. Abbattuto l’impero bizantino, i crociati crearono al suo posto l’impero latino d’Oriente, che però non durò a lungo: nel 1261 venne infatti riconquistato dai bizantini che restaurarono il proprio potere.
5. La quinta crociata (1217-21) – Per colpire i domini musulmani, i crociati si diressero verso l’Egitto, dove attendevano l’imperatore Federico II per ripartire alla volta di Gerusalemme. Ma lo scoppio di una pestilenza fece andare a monte il progetto e l’imperatore non partì per la crociata, scontentando il papa cui aveva promesso di farlo. Alla crociata partecipò anche S. Francesco d’Assisi che venne ricevuto con grande cortesia dal Sultano dal quale si recò per tentare di mettere fine pacificamente allo scontro, ma non venne ascoltato.
6. La sesta crociata (1228-29) – Viene considerata una prosecuzione della precedente, tanto che alcuni storici uniscono la quinta e la sesta in un’unica crociata. Fu una crociata essenzialmente pacifica: Federico II si recò a Gerusalemme e, risoluto ad utilizzare la diplomazia, prese accordi con i Turchi per la cessione dei luoghi santi. Per questo scontentò ulteriormente il papa che non approvava che si prendessero accordi con gli “infedeli”.
7. La settima crociata (1248-54) – Venne condotta dal re di Francia Luigi IX (poi fatto santo) che cercò di colpire il cuore dei possedimenti musulmani dirigendosi contro l’Egitto, essendo la città del Cairo la capitale della dinastia fondata dal Saladino. Luigi IX, però, fu fatto prigioniero e dovette pagare una somma favolosa per il riscatto.
8. L’ ottava crociata (1270) – Venne guidata sempre da Luigi IX che ritentò l’impresa sbarcando in Tunisia, da dove avrebbe dovuto organizzare una spedizione contro l’Egitto. Qui però morì di peste e la crociata si arrestò.
Crociata |
Periodo |
Cause |
Meta |
I |
1096-99 |
Conquista di Gerusalemme e creazione di Stati cristiani |
Gerusalemme |
II |
1147-49 |
Contro il Saladino che sta riorganizzando le forze musulmane contro gli Stati cristiani. |
Gerusalemme |
III |
1189-92 |
Contro il Saladino |
Gerusalemme |
IV |
1202-04 |
La crociata dei Veneziani. Creazione dell’impero latino d’Oriente |
Costantinopoli |
V |
1217-21 |
Promossa da Federico II, vi partecipa anche S. Francesco d’Assisi |
Egitto |
VI |
1228-29 |
Continuazione della precedente. Federico II usa la diplomazia per risolvere il conflitto. |
Gerusalemme |
VII |
1248-54 |
Guidata da Luigi IX, che però viene fatto prigioniero. |
Egitto |
VIII |
1270 |
Secondo tentativo di Luigi IX, anch’esso fallito. |
Tunisi |
Altre crociate: |
Significato delle Crociate
Le crociate incarnano l’ideale della guerra santa, che si può inquadrare nell’incontro tra lo spirito militare germanico e l’ideale cristiano e che si può far risalire in particolare ad alcuni elementi tipici del medioevo:
- L’istituzione della cavalleria, che era nata nel mondo feudale, come fenomeno tipico dei figli cadetti che si davano al mestiere delle armi e che si mettevano al seguito di un altro signore, desiderosi di bottino; nell’XI e XII sec. la Chiesa aveva cristianizzato tale istituzioni infondendole ideali conformi ai propri (difesa della giustizia, dei deboli, ecc.).
- L’istituzione degli ordini monastici cavallereschi, che nascono dalla stessa mentalità: l’uso delle armi è considerato legittimo solo in quei casi che sembrano conformi al messaggio cristiano
- L’idea teocratica del governo del mondo, ovvero l’idea che esisteva un ordine delle cose terreno voluto da Dio e che la Chiesa e l’impero non avessero altro scopo che assicurarne il trionfo. La guerra santa contro gli infedeli andava in questa direzione.
Cause
Le crociate furono un fenomeno molto complesso – originatosi sotto la spinta della Chiesa, nel clima di rinnovamento spirituale diffuso in Europa dopo il Mille –, in cui si può trovare un po’ di tutto: motivazioni autenticamente religiose, cause economiche, motivi politici. Certo, in alcune crociate domina l’aspetto religioso, in altre quello politico ed economico.
Cerchiamo di elencare tutte queste motivazioni:
- l’esuberanza demografica dell’occidente in cerca di nuove terre
- il desiderio di espansione commerciale
- la volontà dei cadetti delle grandi famiglie feudali di crearsi uno stato [ricordare istituto del maggiorascato]
- il desiderio dei feudatari minori (specialmente francesi e fiamminghi) di ritagliarsi in Oriente quello spazio che in patria era loro precluso
- l’aspirazione delle masse dei diseredati a cercar fortuna oltremare
- il desiderio di avventura e di preda caratteristico dei normanni
- l’espansionismo commerciale delle repubbliche marinare italiane, ansiose di mettere le mani sui fiorenti mercati orientali evitando l’intermediazione degli arabi e dei bizantini
Problemi interpretativi
a) Furono un fenomeno esclusivamente religioso?
Le crociate sono un fenomeno storico multiforme e complesso, che non manca ancora oggi di suscitare dibattiti. In particolare, si discute se esse siano state solo l’espressione di motivazioni economico-politiche oppure anche di una genuina ispirazione religiosa. Probabilmente la verità sta nel mezzo.
Affermare infatti che esse siano state causate esclusivamente da un disinteressato spirito religioso è inesatto perché in Oriente i crociati trovarono anche una ricca terra da saccheggiare o in cui insediarsi. Tuttavia, vedere alla base delle crociate una motivazione soltanto economica sarebbe riduttivo per queste ragioni:
- nel medioevo il potere e l’economia si intrecciavano sempre strettamente con elementi religiosi e morali;
- la chiesa seppe mobilitare i crociati non solo verso la Terrasanta da conquistare ma anche per ragioni strettamente spirituali, come accadde per le crociate contro i movimenti ereticali europei, dai quali evidentemente non si poteva ricavare alcun utile economico;
- i grandi signori partivano per le crociate anche perché a chi fosse partito era garantita la remissione dei peccati e a chi fosse morto combattendo era stato promesso il paradiso;
- infine, le crociate furono anche un fenomeno di massa: a livello popolare esaltarono l’immaginazione collettiva, tanto che vi furono crociate che partivano spontaneamente senza armi né organizzazione (ad es., la crociata degli straccioni).
b) Ebbero effetti realmente importanti?
Discussioni esistono tra gli storici anche intorno agli effetti che le crociate ebbero.
Secondo alcuni esse ebbero indubbi effetti positivi:
- contribuirono alla ripresa dei commerci con l’oriente
- contribuirono ad allargare i confini dell’Occidente in cerca di nuove terre
- contribuirono ad allargare la mentalità occidentale perché in Europa arrivarono da Bisanzio molti codici che fecero rifiorire la cultura.
- Altri storici, come Le Goff, sostengono invece che il bilancio è negativo:
- dal punto di vista politico la conquista dei Luoghi santi non fu definitiva (durò meno di un secolo)
- la rinascita culturale non fu dovuta alle crociate, ma ai centri di traduzione come la Spagna, la Sicilia, Bisanzio
- la ripresa commerciale non va fatta risalire alle crociate, ma era già in atto da tempo.
Le Goff, che ama molto i paradossi, sostiene che l’unico frutto riportato dall’Occidente nelle crociate fu l’albicocca.
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