Cosa sono i bans e i vari tipi
Cosa sono i bans e i vari tipi
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Cosa sono i bans e i vari tipi
bans
ovvero: tiri, stravaganze,
pazzie, forme irrecuperabili di
disfunzionamento psicomotorio
"bans" sono un ingrediente fondamentale delle attività espressive.
Essi costituiscono un momento fondamentale dell’animazione perché nella loro semplicitá mettono in atto una serie di meccanismi incredibilmente complessi ma simultaneamente semplici e realizzabili:
- i bans aggregano
- rallegrano l’ssemblea
- aiutano a superare certe paure
- si avvalgono di tutto le possiblitá
- espressive presenti nell’uomo
- non discriminano ma tendono a integrare nel gruppo ciascuno, anche i meno capaci
Non è importante conoscere migliaia di bans, ma saper usare il ban adatto al tempo giusto e nella giusta occasione, adattando quelli conosciuti al momento che si sta vivendo.
Nel vocabolario inglese alla voce "ban" (il cui plurale è bans) troviamo: "bando, interdizione, scomunica". C’è però chi sostiene che “ban” è un suono onomatopeico (deriva cioè da un rumore, quello di un urlo), per cui non è possibile avere il plurale “bans”. Chissà chi ha ragione…
I bans sono, allora, delle piccole attività che un animatore usa molto spesso tra un numero e l'altro per:
- applaudire quello appena finito;
- lanciare il successivo;
- attirare l'attenzione dei partecipanti;
- impedire di fare baccano, ma anche per creare un baccano organizzato, che l'animatore è in grado di interrompere quando vuole, tenendo sempre in mano la situazione;
- scaricare tensione da parte del pubblico o da parte dei partecipanti di un gioco;
- dare la carica a se stessi: provate a pensare ad una squadra di basket che prima di entrare in campo o al termine del minuto di sospensione lancia il proprio urlo;
- dare la carica: basti pensare ad una tifoseria organizzata che inventa bans adatti o modifica quelli esistenti, riuscendo spesso a coinvolgere un intero stadio;
- costiuire già per se stessi spettacolo, naturalmente ridotto per ciò che riguarda il tempo e la complessità;
- superare la paura e la vergogna: i bans aiutano a superare se stessi, a superare la timidezza e la vergogna di fare qualcosa di strano di fronte agli altri;
- aggregare: aiutano a creare il gruppo proprio perché si compiono gesti e suoni fuori un po’ stravaganti tutti insieme.
Poiché vari sono gli scopi dei bans, vari sono anche i tipi di bans, ognuno dei quali deve essere usato in quel determinato modo, tempo, adattamento, con quel determinato pubblico e nella occasione più opportuna.
Resta vero, e chi ne ha esperienza lo sa, che i bans hanno valore in sé... sono utili, fanno da intermezzo, aiutano a scaricare certe tensioni ma possono essere usati anche semplicemente - cosí come si sanno - come modo per stare assieme.
Proprio nel momento in cui sono eseguiti come qualcosa di totalemente gratuito acquistano un forte valore aggregativo dove il gruppo avverte che per stare assieme basta un pizzico di semplicità.
L’animatore: il direttore di orchestra
L’animatore di Bans é un direttore di orchestra!
Un Ban infatti tanto più é complesso sia dal punto di vista dei gesti che della musicalità tanto più esprime tutte le potenzialità insite in un ragazzo.
Un animatore che conosce i bans sa bene che ci sono luoghi e momenti in cui si può costruire una vera orchestrazione con ogni ragazzo. Si tratta di permettere in pochi istanti che ogni ragazzo metta in atto tutte le sue possiblitá espressive senza nessun problema di immagine, professionismo, ecc. ma semplicemente per il fatto che tutti possono intervenire così come sono capaci...
Un vero bans mette in atto le seguenti possibilitá:
Musicalitá + melodia + ritmo + armonia + canto.
Parola + gestualitá + coerografia + corporeitá.
Fantasia + stravaganza + scioltezza.
Unitá + coralitá
Si tratta di coinvolgere simunltanemente: gesti, ritmo, canto musica, gestualitá, coralitá di intenti e gesti ...
quindi di dirigere tutti questi aspetti come se fossero strumenti di una orchestra, cosí da suscitare senso di SINFONIA tra i ragazzi...
Le condizioni
Si tratta di una GRIGLIA di LETTURA che aiuta a intuire in maniera celere quale ban eseguire in determinati contesti. L’esecuzione di un ban è legata dal “DIRETTORE DI ORCHESTRA” ma anche dalle condizioni in cui si trova e vive l’ ORCHESTRA!
Ecco qui elencate le principali condizioni che determinano la scelta dei ban più opportuni:
- Luogo: è essenziale! L’ambiente favorisce o impedisce l’esecuzione di certi bans. All’aperto si possono fare molte cose, ma è necessario farsi sentire, avere a disposizione la possibilità di amplificare la voce.
- Tempo: quanto tempo ha a disposizione? Devo anche insegnare un ban? Vale la pena perdere venti minuti per un ban che dura pochi attimi? Se ho a disposizione molto tempo, possiedo mentalmente un lista di bans da eseguire subito evitando la figura di improvvisare?
- Disposizione: i ragazzi sono in una sala dove sono tutti seduti? Certi bans allora non si possono fare! Sono in cerchio,, o disposti in maniera assembleare? Sono comodi o in piedi, per terra? C’è abbastanza spazio per il movimento o si sta stretti?
- Età: qui entriamo in un problema spinoso! Spesso si ha a che fare con gruppi misti, per cui i più grandicelli si vergognano nell’esrecuzione di certi bans, a meno che non ci siani animatori furbi e capaci di entusiasmare con l’esempio i ragazzi che si vergognano di più! E’ bene tener presente l’età di coloro che abbiamo di fronte per non scadere in forme di stravaganza che diventano volgarità, o in forme di infantilismo che affievoliscono il “mordente” che ogni bans contiene...
- Quantità: quanti ragazzi ho di fronte? 100 o 10? Sembra una banalità, ma proprio le cose più evidenti son quelle che giocano brutti scherzi quando non sono prese in considerazione! Certi bans hanno effetto proprio perchè si è in tanti! Un urlo richiede una certa quantità di persone per assolvere a quelle finalità che ha!
Tipi di bans
Bans di applauso
Sono molto veloci; si eseguono al termine di ogni numero o gioco per applaudire gli attori di una scenetta o i vincitori di un gioco o di una sfida, o più spesso per applaudire tutti i partecipanti; esigono un conduttore che li proponga e che li faccia eseguire nel modo dovuto: poiché questo compito non è molto difficile si può incaricare un aspirante animatore, tenendo conto che, generalmente, i bans di questo tipo sono conosciuti da tutti.
Applauso normale.
Applauso alzandosi in piedi.
Applauso ritmato: si inizia lentamente e poi si accellera fino a fare un
applauso normale.
Applausi numerati: “un applauso!” (e tutti insieme si battono le mani una
volata); “due applausi” (si battono due volte) ecc.. si possono aggiungere dei particolari: “un applauso e mezzo!”; “piú di un applauso”; “un applauso alla rovescia” (ecc. con fantasia).
Bans di disapprovazione
Sono esattamente il contrario dei precedenti. Essi servono per disapprovare il numero fatto in precedenza o perché mal riuscito o per sottolineare la mancanza di buon gusto, mai per schernire gli avversari o perdenti.
Bans urlati
Hanno lo scopo di far sfogare l'energia trattenuta, di entusiasmare, di scuotere dal torpore.
Molto spesso si usano per prendere in pugno la situazione: possono essere un mezzo per interrompere un momento di disordine da parte del gruppo oppure per richiamare l'attenzione e per far fare silenzio.
Infatti, se in mezzo al baccano generale, voi lanciate un ban urlato, conosciuto da tutti, il pubblico lo seguirà dopo pochi secondi e al termine di esso avrete il più assoluto silenzio: in questo improvviso silenzio dovete inserirvi per introdurre il numero successivo o per fare un discorso.
Con cappello: viene lanciato in aria e i ragazzi devono urlare finché non cade, quando si posa a terra i ragazzi devono fare assoluto silenzio. Si puó fingere di lanciare il cappello, si puó tenere il cappello in alto, ecc..
Urlo di indiani: quello tradizionale sbattendo una mano davanti alla bocca per provocare un suono modulato. Si conclude con un forte “Yeh” dopo il quale deve seguire assoluto silenzio.
Il ban urlato è anche quello che una squadra usa per darsi la carica o può servire nei giochi come "grido di guerra". Generalmente si eseguono a coro: il conduttore lancia il grido e gli altri rispondono; devono essere molto brevi, possono durare al massimo mezzo minuto; devono essere ben conosciuti dal pubblico e assolvono al compito desiderato solo se eseguiti bene: richiedono un conduttore di discreta esperienza.
Evitate di inserirli in luoghi inopportuni o in ore strane se siete in un luogo pubblico; fate attenzione a non abusarne perché si può cadere nell'infantilismo; se ne inventate di nuovi, evitate il cattivo gusto o l'offesa, cose che spesso sono frequenti negli stadi.
Bans cantati
Alcuni bans hanno un brevissimo ritornello, molto facile, da ripetere più volte. Servono come applauso o disapprovazione, come stacco per intercalare un numero dall'altro, come saluto ad un ospite. Anch'essi devono essere ben conosciuti; per eseguirli basta l'attacco giusto da parte di una persona intonata.
Bans mimati
Sono essi stessi dei numeri di intermezzo e richiedono un pubblico che partecipi eseguendo o imitando i gesti proposti dal conduttore che, in questo caso, deve essere abbastanza esperto. Hanno bisogno di una brevissima spiegazione iniziale.
Bans racconto
Questi sono dei numeri veri e propri: l'animatore propone un racconto che coinvolge con gesti, parole, brevi ritornelli e urli il pubblico presente. Il questo caso occorre che l'animatore sia molto esperto, che conosca bene il racconto, senza usare foglietti, che sia in grado di coinvolgere gli astanti, modificando, allungando o abbreviando il racconto per seguire le sensazioni e le emozioni del pubblico.
Anch'essi richiedono una breve spiegazione iniziale e un paio di prove, molto veloci, rendono più probabile una perfetta riuscita.
Ippodromo: (si esegue sbattendo alternativamente le mani sulle gambe) prima di partire salutare i parenti, e la suacera; partire e seguire vari passaggi:
curva a destra e a sinistra, sciepe e doppia sciepe, sciepe con fango, sul ponte, guado, pioggerellina, pioggia grandine, tifo, popolino, distinti, fanfara, ecc... arrivo e saluti iniziali.
Bans a cori o a settori
Si divide il pubblico a settori, generalmente da due o quattro; si affida a ciascun settore un canto o un urlo ben definito, facendoli provare; in caso di necessità affidare ciascun settore a un capocoro che sia in grado di dirigerlo seguendo, però, le indicazioni del conduttore che deve essere molto esperto.
Seguendo gli ordini del conduttore, ogni settore eseguirà il proprio compito nel momento indicato. Può essere anche cantato: in questo caso sono i settori che devono stare molto attenti alle indicazioni del conduttore, per introdursi nel momento giusto senza lasciare spazi vuoti.
Eurovisione: riprodurre la musica dell’Eurovisione con vari suoni di animali a seconda dei gruppi presenti.
Generalmente i gruppi devono eseguire il proprio numero in modo contrapposto, cioè uno risponde all'altro cercando di fare ciò nel modo migliore o più forte o più simpatico; a volte devono eseguirlo tutti insieme diventando:
Bans di baccano
In cui, sempre seguendo le indicazioni del conduttore, le voci dei singoli settori si sovrappongono creando un macello indescrivibile.
E' molto importante il gesto di fine: esso deve essere ben definito e ben visibile da parte di tutti: deve ottenere l'assoluto silenzio.
Far ripetere il ban due o tre volte finchè il gesto finale sortisce l'effetto desiderato.
Generalmente è un ban urlato che si traduce in un baccano organizzato.
Spesso è di tipo onomatopeico: l'insieme di tutte le voci dei settori dà un suono o un rumore particolare.
Avvertimenti
Prima di concludere è bene tenere presente alcune regole generali per l'esecuzione:
- siano inseriti nella scaletta;
- siano ben preparati, designando il conduttore;
- siano ben presentati e provati;
- evitate di ripetere sempre gli stessi;
- evitate gli infantilismi e il cattivo gusto;
- individuare subito chi ha vergogna e aiutarlo a superare le paure del ban.
Fonte: http://www.acbrescia.it/sito/settori/acr/libreria/DISPENSA%20SU%20BANS.DOC
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