Turismo e territorio
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Turismo e territorio riassunto
CAP. 1 – ASPETTI GENERALI
4 tappe evolutive del turismo (Battilani)
- prototurismo (dall’antichità alla rivoluz. Industriale). Solo aristocratici. ‘600: Grand Tour, viaggio di formazione per giovani. I viaggi non hanno motivazione di svago.
- turismo moderno (dalla rivoluz. Industriale al 1940). Anche ceti meno abbienti. Sviluppo turismo sociale e studentesco. Ricerca di servizi artigianali.
- turismo di massa (dal 1945 all’epoca neo-industriale). Coinvolge tutti i ceti. Standardizzazione di domanda e offerta.
- turismo globale turista è l’individuo, in tutte le sue forme.
Tendenze Attuali: destagionalizzazione, trasporto aereo, last minute, pacchetti personalizzati, internet.
Tipologie di “Nuovi” Turismi
- turismo residenziale: spostamenti per vacanza in appartamenti o residence in affitto o di proprietà.
- turismo enogastronomico: il gastronauta dà rilevanza centrale all’aspetto gastronomico, il foodtrotter al complesso di servizi + la gastronomia.
- turismo rurale: agriturismi, camping, taverne, osterie, escursionismo.
- ecoturismo: termine coniato dall’OMT. Viaggiare in aree incontaminate promuovendo la conservazione, coinvolgimento attivo delle popolazioni locali, ecc.. (nascita: 1970-80).
- ecomusei: accolgono tutto il patrimonio culturale, territoriale, ecc e non solo il “frammento”.
Organizzazioni Internazionali
- OMT/UNWTO: Organizzazione Mondiale del Turismo. Organizzazione intergovernativa delle Nazioni Unite, (1925). 150 paesi aderenti. Promuove un turismo responsabile, sostenibile, accessibile per lo sviluppo economico delle nazioni e per la pace.
- UNEP: programma delle Nazioni Unite per l’ambiente.
- UNESCO: organizzazione delle Nazioni Unite per l’educazione, la scienza, la cultura.
- ICCROM: conservazione e restauro beni culturali
- ECPAT: contro lo sfruttamento sessuale dei minori a fini commerciali
Azioni, Iniziative e Legislazioni in Materia Turistica
In Europa: L’Unione Europea manca di una specifica competenza in ambito turistico. L’organo competente è la DG Impresa.
In Italia: Legge Quadro sul Turismo n. 135/2001. Tutela e valorizza le risorse ambientali. Le funzioni e i compiti in materia sono svolti dal Ministero dei beni e delle attività culturali. Istituisce la CNT (Conferenza Nazionale del Turismo) che deve riunirsi almeno ogni 2 anni.
Enti Privati: TCI (Touring Club Italiano, 1894). Promuove lo sviluppo attraverso l’azione di enti locali. Attivi anche CISET, CTS, CTG.
Scomposizione del Settore di Offerta
a) Fornitori (ristorazione, trasporti, ecc)
b) Assemblatori (Tour Operatori). Assemblano un “pacchetto” all inclusive da presentare ai turisti.
c) Distributori (Agenzie di Viaggio). Oltre a presentare i pacchetti elaborati dai Tour Operator forniscono oggi anche la possibilità di far organizzare il viaggio ai consumatori in maniera personalizzata.
CAP. 2 – TURISMO E TERRITORIO
Modelli Organizzativo-Territoriali
Campbell, 1967.
Gli spostamenti di chi abita in città sono di 3 tipi:
- motivi di ricreazione
- motivi di vacanza/ricreazione
- motivi di vacanza
Lundgren, 1980.
Tipologie di mete raggiungibili:
- aree metropolitane (accolgono grossi flussi)
- periferie delle aree metropolitane (prevalgono gli afflussi)
- aree rurali
- ambienti naturali
Plog, modello psicografico, 1974
Lo sviluppo e la maturità di una destinazione sono valutabili sulla base della popolazione che ospita.
Miossec, 1977.
Fasi di scoperta e organizzazione di una destinazione turistica:
- fase 0: preturistica (nessuna stazione turistica, nessuna domanda turistica).
- fase 1: stazione pioniera (scoperta della località da poche persone in visita).
- fase 2: le iniziative si moltiplicano (iniziano a nascere stazioni turistiche).
- fase 3: organizzazione degli spazi.
- fase 4: specializzazione.
L’ultima fase è di saturazione (raggiungimento della capacità di carico), che può evolvere o in crisi della destinazione turistica, o in recupero.
Butler, 1980.
Elabora un modella del ciclo di vita delle destinazioni turistiche:
1) esplorazione (pochi pionieri “scoprono” il luogo.
2) coinvolgimento della popolazione autoctona.
3) sviluppo: inizia il turismo di massa.
4) consolidamento: la capacità di carico viene raggiunga, si arriva alla stagnazione, che può evolvere in declino della località oppure in recupero.
Lozato-Giotard, 1988.
Teorizza 3 tipi di spazi turistici, che possono essere:
- specializzati oppure polivalenti: in base numero di attività che svolte e quindi dell’importanza del turismo.
- mononucleari oppure polinucleari: (in base al numero delle localizzazioni turistiche).
- polarizzati oppure multipolari: (se esistono una o più attrazioni di tipo diverso).
Definizione Geografica degli Spazi Turistici
- Regione Turistica: spazio geografico in cui il turismo è uno dei principali fattori dell’organizzazione territoriale.
- Area Turistica: regione turistica potenziale
Definizione di Sostenibilità
La prima definizione è della WCED, nel 1987. La sostenibilità deve essere ambientale, socioculturale ed economica.
CAP. 3 – RAPPORTO TURISMO-TERRITORIO
Globalizzazione / Sviluppo Locale
Nella concezione più moderna una dimensione non esclude l’altra. 3 possibilità di approccio per creare un rapporto tra globale e locale:
1) Top Down: dal centro al locale. Si rischia di privilegiare solo attori già forti e non fare emergerne altri.
2) Glocale: ricerca dell’equilibrio, che tuttavia si squilibra sempre in favore del globale.
3) Bottom-up: dal locale al centro. Permette la valorizzazione del patrimonio locale.
Tipologie di Sistemi Locali
Sistema Locale Territoriale (SLoT): Sistema locale che coincidendo stabilmente con un determinato luogo, si caratterizza per gli specifici rapporti comuni che i soggetti costituenti intrattengono con certo ambiente.
Sistemi Turistici Locali (STL): Contesti turistici omogenei e integrati comprendenti ambiti territoriali appartenenti anche a regioni diverse, caratterizzati dall’offerta integrata di beni culturali, ambientali e di attrazione turistica, compresi i prodotti tipici dell’agricoltura e dell’artigianato.
Sistema Locale di Offerta Turistica (SLOT): Insieme di attività e fattori di attrattiva che, situati in uno spazio definito (sito, località, area) sono in grado di proporre un’offerta turistica integrata ed articolata, ossia che rappresentino un sistema di ospitalità turistica specifica che valorizza le risorse e la cultura locale. Le fasi di creazione di uno SLOT sono:
1) progettazione, 2) implementazione, 3) monitoraggio.
Definizione di Prodotto Turistico
Per la Domanda: Insieme specifico e spazialmente determinato di fattori di attrattiva in cui l’utilizzatore traduce la sua domanda specifica.
Per l’Offerta: Insieme dei fattori di attrattiva realizzati od organizzati a partire dal sistema di risorse per rispondere alla domanda del turista attuale o potenziale.
Relazione tra Domanda e Offerta
Esistono 3 possibili configurazioni in cui domanda e offerta si relazionano:
- configurazione “punto a punto”: ogni singolo attore dal lato dell’offerta opera indipendentemente da tutti gli altri, non c’è comunicazione né accordo prestabilito. Il cliente organizza il suo viaggio in libertà.
- configurazione “package”: l’offerta propone al cliente un pacchetto all inclusive, in cui tutto il viaggio è organizzato e chi ne usufruisce ha poco margine di scelta.
- configurazione “network”: l’offerta è organizzata in un network integrato, comunicante e coerente sulla base di scelte comuni. Il cliente ha grande margine di scelta ed in più beneficia della cooperazione esistente dal lato dell’offerta. Configurazione migliore.
CAP. 4 – METODI DI ANALISI DEI SISTEMI LOCALI DI OFFERTA TURISTICA
Analisi del Contest Territoriale
a) analisi dell’ambiente fisico
b) ambiente demografico-territoriale
c) ambiente socio-culturale
d) ambiente economico-produttivo
e) ambiente delle relazioni collaborative e delle progettualità locali
Analisi del Contesto Turistico
Analisi della Domanda: si incentra sull’analisi della provenienza, motivazione del viaggio, stagionalità, alloggio, tipo di organizzazione del viaggio, mezzo di trasporto, ecc…
Analisi dell’Offerta: si chiama analisi SWOT, si basa sull’analisi dei punti di forza/di debolezza e delle opportunità/minacce del territorio.
Componenti Determinanti dell’Offerta
- Risorse Turistiche: Possono essere antropiche o naturali, riproducibili o non riproducibili (quando sono cioè elemento caratterizzante del territorio e non ripetibili altrove). Esempio risorsa naturale non riproducibile: cascate del Niagara. Esempio risorsa antropica riproducibile: parchi tematici. Le risorse antropiche riproducibili vengono sfruttate attraverso una strategia market oriented: sono orientate esclusivamente al guadagno economico e non si preoccupano di eventuali impatti ambientali. Le risorse naturali non riproducibili vengono sfruttate con strategia resource based, che promuove la conservazione del territorio e la sostenibilità del turismo.
- Fruibilità delle Risorse: fruibilità primaria: soddisfacimento dei bisogni di base. fruibilità secondaria: relativa all’efficienza di servizi di supporto al turismo, come trasporti, sanità, ecc…
- Accessibilità: fisica (distanza), economica (costo del trasporto, ecc) culturale (il luogo deve essere percepito come località turistica, dipende dall’istruzione del cliente, ecc).
- Immagine: l’immagine che si dà del territorio, la pubblicità che se ne fa, la congruenza della presentazione che ne viene fatta con la realtà, ecc…
Tipologie di Sistemi di Offerta
1) Autarchico: assenza di coordinamento tra gli operatori dell’offerta.
2) Autocratico: aggregazione verticale degli operatori, il potere è detenuto da un soggetto forte (ad esempio un Tour Operator) che organizza l’offerta sottoforma di package.
3) Collaborativo: l’offerta è strutturata in network.
Benchmarking
Il Benchmarking è una strategia comparativa utilizzata dalle imprese per misurare la loro posizione competitiva.
CAP. 5 – POLITICHE DEGLI SPAZI TURISTICI
Europa
- OMT – Organizzazione Mondiale del Turismo
- Libro Verde sul Ruolo dell’Unione nel Turismo (1995)
Nelle politiche dell’Unione Europea il turismo ha comunque uno spazio minimo rispetto ad altre iniziative.
Italia
- Legge n. 135/2001 e valorizza le risorse ambientali. Le funzioni e i compiti in materia sono svolti dal Ministero dei beni e delle attività culturali. Istituisce la CNT (Conferenza Nazionale del Turismo) che deve riunirsi almeno ogni 2 anni.
- APQ: Accordi di Programma Quadro
Livello Locale
Leggi di settore coerenti con la legge n. 135/2001, formulazione di un Piano Regionale di Coordinamento.
CAP. 6 - DISTRETTI TURISTICI TRA SVILUPPO LOCALE E COOPERAZIONE INTERREGIONALE
Progettazione dei Distretti Turistici (DT)
I Distretti Industriali (DI) costituiscono un modello per lo sviluppo turistico e per l’individuazione dei Distretti Turistici (DT).
L’Aci-Censis (2001) ha avviato una ricerca per individuare possibili DT in Italia, con la progettazione di una mappa dove i DT sono definiti come “possibili e auspicabili sistemi di aggregazione di un’area più o meno ampia, cioè reti potenziali in grado di formarsi inizialmente per la loro prossimità geografica”.
Potenziali DT
Finora sono stati individuati 3123 comuni con potenzialità turistiche, distinti in:
- Nuclei (comuni singoli con capacità di attrattiva turistica leggera)
- Magneti (comuni singoli con forte capacità attrattiva e trend positivo)
- Distretti (4 o più comuni che ruotano attorno ad un comune forte)
Tipologie di Politiche Agenti sugli STL
- esogene rispetto al sistema turistico
- che agiscono su servizi indivisibili
- che agiscono sulla domanda turistica
- industriali a favore del turismo
CAP. 7 – CULTURAL HERITAGE: TRA AZIONE LOCALE PARTECIPATA E PRATICHE INNOVATIVE PER IL TURISMO
Cultural Heritage = Identità Culturale.
Secondo la definizione data dall’UNESCO , Identità Culturale è “ciò che contiene tutti i segni che documentano le attività e i risultati dell’azione umana nel tempo”.
Temi inerenti il patrimonio culturale:
- restauro e conservazione
- diversità
- risultato degli atti creativi
- sintesi estetica
- ambiente, nella sua accezione più ampia
Difesa del Cultural Heritage
Nell’azione di difesa e conservazione dell’identità culturale di un territorio, prendono il via 2 processi:
- New Planning Turistico-Culturale, in cui il turismo viene riprogettato nella forma di un turismo anzitutto sostenibile e orientato a scoprire il patrimonio culturale del luogo di destinazione senza intaccarlo, e apprezzare la diversità in quanto tale e come momento di arricchimento personale.
- Local Empowerment: Responsabilità degli operatori presenti sul luogo, che devono adoperarsi affinché il turismo prenda davvero la forma di un turismo sostenibile. Coinvolge anche il Turismo Sociale, identificabile oggi come l’operato di organizzazioni non profit e non governative, ispirato da finalità socio-culturali e umanitarie.
Gestione sistematizzata del Cultural Heritage
- Contratto di Programma (investimento da parte di grandi imprese nel Mezzogiorno.
- Delibera CIPE: Istituisce i patti territoriali (volti alla realizzazione di investimenti industriali tra loro integrati) e il contratto d’area (volto ad ottenere certe condizioni nei contratti di lavoro e di credito.
- Società di Trasformazione Urbana (STU): Danno attuazione alle prescrizioni contenute negli strumenti di pianificazione, realizzando una convergenza tra interesse collettivo ed effettiva realizzazione del piano (opere pubbliche, rivitalizzazione delle aree produttive dismesse, ecc…)
CAP. 8 – MARKETING TURISTICO E DESTINATION BRANDING
Destination
La Destination è un’offerta spazialmente determinata che si fonda su un aggregato di risorse, attività e attori, il cui funzionamento deve interpretarsi come un sistema.
Ha il suo fondamento nel concetto di sistema locale di offerta turistica.
Destionation Management
Azione di coordinamento tra risorse e stakeholder.
Si può anche definire come l’insieme degli stakeholder che partecipano alla definizione dell’offerta turistica integrata e come l’insieme delle attività che consentono di realizzare il processo gestionale di una destinazione.
Destination Branding
E’ il principale strumento del Destination Management, che pone in luce l’importanza che la marca riveste nelle dinamiche competitive, promuovendo un’immagine unica e condivisa che esprime le caratteristiche della destionation.
Il potenziale generativo di valore del brand ha 4 componenti:
- potenziale di differenziazione (inimitabile nelle destinazioni concorrenti).
- potenziale di relazione (concretizza le relazioni tra tutti gli attori del sistema di offerta, che si adeguano al brand).
- potenziale di estensione (agisce come fattore moltiplicativo delle possibilità di sviluppo).
- potenziale di apprendimento (consente lo scambio di informazioni fra offerta e domanda).
Destination Branding Management
E’ il processo con cui il management crea e valorizza una marca.
1) identificazione dei valori della marca (qualità, caratteristiche, esclusività e peculiarità, ecc…)
2) definizione architettura della marca (la forma in cui il brand si presenta. Casa di marche: grande marca principale. Sottomarche: marche con identità specifica che seguono però le direttive della marca principale. Sottomarche garantite dalla marca principale. Marche indipendenti dalla marca principale.
3) strategia di posizionamento nel mercato, attraverso l’identificazione di un target.
4) pianificazione programmi di comunicazione (pubblicità, televisione, giornali, ecc…)
5) misurazione e interpretazione delle performance della marca.
Grandi casi di successo dell’applicazione del Destionation Management sono la Nuova Zelanda (che ringiovanisce l’immagine del proprio territorio), il Galles (che sfata dei “miti” negativi soprattutto diffusioni in Inghiliterra, e la sua non identificazione come località turistica) e l’Australia Occidentale.
CAP. 9 – FATTORE DI COESIONE TERRITORIALE IN ITALIA
Definizione di Coesione
E’ la capacità delle molteplici componenti (antropiche, naturali, istituzionali) di un territorio di cercare di trovare compattezza e proposte unificanti, pur in presenza di spinte centrifughe.
I caratteri della coesione sono riconducibili a 3 ambiti: integrazione, coerenza, sostenibilità.
Minacce alla Coesione
Criminalità organizzata, illegalità diffusa, concorrenza sleale, lavoro sommerso.
Indicatori di Coesione
- strutturali (effettuano confronti per diverse aree territoriali tra Italia, UE e altri paesi industrializzati)
- territoriali (raccolgono dati relativi all’Italia, sia regionali che provinciali)
- di competitività (settoriali, relativi ai singoli interventi).
Fonte: http://gatcunisalento.altervista.org/joomla/attachments/article/59/Geografia%20del%20turisto%20-%20Bencardino,%20Prezioso.doc
Sintesi completa del libro "Geografia del Turismo" di F. Bencardino e M. Prezioso. Studio del processo dello sviluppo turistico e sue conseguenze sull'ambiente e sull'uomo.
Sito web : http://gatcunisalento.altervista.org/joomla/index.php/riassunti/67-geografia-del-turismo-d-viterbo/59-geografia-del-turisto-bencardino-prezioso
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