Moda acconciature capelli donna e uomo

 


 

Moda acconciature capelli donna e uomo

 

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IL TAGLIO

 

Con il termine acconciatura, anche detta taglio o più raramente pettinatura si fa riferimento allo stile che viene fatto assumere ai capelli umani. La capigliatura umana sembra essere divenuta, con l'evoluzione, qualcosa di poca importanza, ma non è così!  I capelli conservano la fondamentale funzion e di farsi vedere e di essere visti. Da sempre, e in tutte le civiltà, la capigliatura ha rappresentato un elemento fondamentale della personalità, sostegno della bellezza, del fascino e della seduzione, talvolta del potere... e, ancora i giorni nostri, la capigliatura conserva un profondo valore simbolico.


Con l'acconciatura, i capelli permettono di modificare l'aspetto esteriore. Un taglio o un'acconciatura sbagliata può trasformarsi in una tragedia


In tutte le civiltà, la capigliatura ha rappresentato un elemento fondamentale della personalità, sostegno della bellezza, del fascino e della seduzione. La capigliatura conserva un profondo valore simbolico.

L'aspetto della donna che viene dato all'acconciatura fa parte del look della persona, e può dipendere dalle mode del momento, dal luogo, e dal contesto.
Sin dal periodo dell'antica Grecia, l'acconciatura era considerata molto importante e particolarmente curata, solo nel 300 a.C. cominciarono a comparire a Roma i primi barbieri provenienti dalla Sicilia, mentre per le donne si diffuse l'abitudine di annodare i capelli in trecce.


Nel XVII secolo venne lanciata la moda dei capelli corti e la capigliatura stretta e alta.
La moda del parrucchiere divenne molto famosa ed elaborata in Europa, soprattutto nella nobiltà francese.
Al mondo esistono molti tipi di taglio,i più conosciuti e usati sono : il taglio corto medio e lungo.

 

IL TAGLIO CORTO

 

I capelli corti sono comodi, facili da gestire e da pettinare. Molto tempo fa erano poco accettati nel mondo femminile ma oggi sono sicuramente una scelta vivace e dinamica per le donne che vogliono apparire moderne. I tagli corti sono molto comuni tra le donne di una certa età. Le donne mature prediligono di gran lunga capelli raccolti e composti intorno alla testa, è raro vedere lunghe ciocche e svolazzanti intorno al capo. Ciò può dipendere dal fatto che i capelli cominciano ad ingrigire e perdono parte del loro splendore giovanile, oppure da normali esigenze di praticità. Tuttavia, in questa scelta influisce anche la semplice idea che, per le signore, un taglio corto, che denota ordine e compostezza, sia più adatto di sensuali chiome fluenti, simbolo romantico di frizzanti epoche passate.

 

 

 

IL TAGLIO LUNGO

Il taglio capelli sicuramente più femminile è quello lungo. Mossi e lisci che siano. Ci sono molte varianti che danno sfumature di personalità davvero interessanti. I capelli lunghi possono essere indossati a qualsiasi età. I capelli possono essere lunghi a qualsiasi età e, addirittura, in qualsiasi momento. I trattamenti moderni ci offrono molta flessibilità in questo senso, basta pensare alle estensioni, grazie alle quali modificare repentinamente la lunghezza dei capelli oggi non è più così difficile. Come è noto, i capelli impiegano molto tempo per crescere e arrivare ad una certa lunghezza. Di solito i capelli sani crescono di un centimetro abbondante al mese e circa 15 centimetri all'anno. Ecco perché la decisione di tagliare i capelli corti è spesso così difficile. Si tratta di una scelta definitiva, che non consente ripensamenti. . Tuttavia, molte donne mature scelgono questa opzione per motivi di praticità: i capelli lunghi, a meno che non siano indossati da una ragazza molto giovane, necessitano di molta cura e, in una fase della vita durante la quale gli impegni quotidiani abbondano, ciò può rappresentare una inutile perdita di tempo.       

 

 

 

PETTINATURA DA SPOSA IN BASE ALLA FORMA DEL VISO

 

La cosa più importante per indovinare la pettinatura giusta é creare qualcosa di moderno mantenendo sempre una radice classica. É bene scegliere pettinature che stiano bene tanto il giorno delle nozze tanto nelle foto tra vent’anni.
Nel caso delle pettinature esistono alcune regole elementari che si devono tenere in conto. Al fine di evitare errori ed orrori, bisogna tenere in conto regole universali applicate alle corporature, tipo di viso e tipo di capelli che il professionista conosce.

 

PER I VISI ROTONDI

 

Se si tratta di un viso rotondo, fare un semi raccolto che lascia leggermente scoperta la nuca. In questo modo si affinano le gote, si ingrandiscono gli occhi e si allunga il collo, ottenendo un effetto sfilato. Se invece la sposa ha il viso rotondo però é magra e bassa, la cosa migliore é pulire il viso, guadagnando in altezza.
Lo chignon é una delle opzioni più eleganti, anche se é un’arma a doppio taglio per le ragazze rotondette. Un errore comune per questo tipo di viso é fare delle pettinature molto tirate perché non fanno altro che togliere luce al viso e chiamare l’attenzione sulla parte del volto che invece si vuole nascondere.

 

 

PER I VISI OVALI

Per i visi affilati a forma di cuore, le specialiste raccomandano piccole ciocche sottili che servono ad equilibrare le spigolosità del viso. Vanno bene anche le pettinature semi raccolte che lasciano i laterali scoperti a cui bisogna dare il volume che manca nelle gote e sollevare gli occhi. Se si vogliono ampliare gli occhi, si può lasciare che i capelli cadano in onde grandi.
La cosa da non fare mai é coprire il viso alla sposa, però si che si può lasciare che qualche ciocca cada in modo da dissimulare qualche difetto o dare un’aria più fresca ad una sposa rigida.
Anche le trecce vanno bene per questo tipo di viso, sempre che la sposa abbia orecchie belle e una buona mandibola. Questa é una delle poche pettinature che non richiede grande lavoro, giacché con alcuni fiorellini o perle lo si completa tranquillamente. Una buona soluzione per quelle spose che preferiscono qualcosa di leggero senza rinunciare a qualche dettaglio.

 

 

 

 

Fonte: http://www.andreacerottini.it/ispe/TERZA%20A/SONIA%202.doc

sito web: http://www.andreacerottini.it/ispe/

Autrice : Sonia

 

Le acconciature

Non si può parlare di bellezza senza fare un cenno alla cura dei capelli, oggetto prezioso per chi li possiede e un po’ meno per chi invece no!


Gli uomini
La calvizie era un problema assai sentito, in particolar modo dagli uomini, i quali spesso cercavano rimedio con misture di laudano e mirra.
Plinio consiglia una buona ricetta per far ricrescere i capelli, indicando di "strofinare con della soda la parte dove i capelli sono caduti, quindi applicare un infuso di vino, zafferano, pepe, aceto, laserpizio e sterco di topo". I Romani inoltre rimediavano spalmandosi sul cranio calvo delle pomate colorate o utilizzavano diverse parrucche e toupet.
Anche Caio Giulio Cesare fu torturato dal problema della calvizie, infatti non riuscendo mai a consolarsi di essere calvo, la nascondeva portando avanti i radi capelli o portando sempre una corona d'alloro".

 

Le donne
Leggendo tutti gli scritti che ci sono pervenuti sull'argomento delle acconciature, ci rendiamo conto che sono pochissime le cose che i romani non sapevano o che usavano nei confronti dei nostri giorni.
La cura dei capelli delle matrone romane era affidata ad ancelle, le "ornatrix", le quali ogni giorno avevano il compito di pettinarle con cura e attenzione, tra impalcature di riccioli, trecce, nastri e spilloni. Nei secoli le mode cambiavano all’ordine del giorno, tanto che le donne romane sfoggiavano sempre diversi tipi di acconciatura, da quella con i capelli semplicemente tirati all'indietro e aderenti alla nuca a quella divisi in ciocche gonfie a quella che raccoglieva i capelli in fascio alla sommità della testa ed in forma di cono. In seguito si passò ad acconciature alte sul capo e ridondanti di riccioli ottenuti arricciando i capelli con un ferro rovente, il "calamistrum", riscaldato sulla cenere; alle volte però quest’ultimo provocava danni insieme alle tinture, e per rimediarli si ricorreva all’uso delle parrucche, le quali erano molto elaborate . Qualche volta la parrucca era una mezza parrucca, un toupet, una coda, una corona a treccia sulla fronte ecc; addirittura i ritratti marmorei potevano avere le parrucche. A partire dal II secolo d.c., le donne romane ornavano le loro capigliature con nastri, diademi, e spilloni in oro, avorio o argento, appuntiti e sottili a tal punto che potevano anche essere usati come arma di difesa e di offesa; oppure le ornavano con una reticella di oro, la quale poteva trattenere l'intera chioma e poteva assomigliare ad un cappellino trasparente d’oro. La donna che usava questo oggetto sicuramente ne sfoggiava altri più comuni quali anelli, bracciali, collane, orecchini, spille ecc. Un altro oggetto originale e simpatico era una spiralina di metallo, d'oro o d'argento, che scendeva dalle tempie  di formando un boccolo. Si usava molto anche un grosso fermaglio che si posizionava sulla fronte con una gemma o diadema dal quale partivano piume colorate.


La pettinatura tipica delle spose nel giomo delle nozze è la seguente: i capelli venivano divisi in sei parti e venivano legati da nastri colorati; lo sposo, con la punta di una lancia, divideva i sei ciuffi dei capelli. La testa della sposa veniva poi coperta con un velo di color roso oppure giallo che copriva anche il volto.
Le pettinature più usate erano i capelli tirati su, quelli con la riga in mezzo e raccolti in testa, quelli con i riccioli sulla fronte e sul collo e con coda di cavallo o pigna.


La più bella acconciatura presenta una lunga treccia arrotolata a mo' di toupet alla nuca, mentre sulla fronte scendono da un alto ciuffo una miriade di piccoli riccioli.
Le capigliature corvine erano rinvigorite da coloranti minerali ed i capelli rosso tiziano si ottenevano con la polverizzazione delle foglie della pianta Lawsonia inermis, l’henna; la pozione per rendere biondi i capelli, invece, veniva ricavata da grasso di capra e cenere di faggio, che uniti insieme davano vita ad una sostanza chiamata sapo. Producevano un biondo brillante grazie ad una sostanza che proveniva dalla città germanica Mattium, la pila mattiaca.
Plinio consiglia il seguente rimedio per i capelli bianchi: dopo aver rasato per bene la testa era necessario, rimanendo all'ombra, spalmare il capo con un uovo di corvo sbattuto in un vaso di rame; l'unico effetto collaterale del trattamento, dotato di potere scurente, fosse quello di tingere anche i denti e per evitare di ritrovarsi con una dentatura apparentemente devastata dalla carie, sempre Plinio consiglia di tenere in bocca dell'olio fino a che la testa non si sia asciugata.


Colori più eccentrici, come il turchino e soprattutto il rosso carota, erano appannaggio riservato alle donne di facili costumi: per questo le prostitute venivano solitamente chiamate "rufae", rosse; il blu e il giallo carota, inoltre, erano colori che si addicevano alle cortigiane.
Dall'utilizzo delle tinture per capelli, infine, non sono immuni nemmeno gli uomini.

BIBLIOGRAFIA
AAVV Moda costume e  bellezza nella Roma antica – Electa Mondadori 2004
SITOGRAFIA
http://www.italiadonna.it/public/percorsi/01052/0105224a.htm
http://www.tibursuperbum.it/ita/note/romani/MatronaRomana.htm
http://www.donnamed.unina.it/

 

fonte: http://www.centrumlatinitatis.it/chisiamo/Aquileia/iter/documenti/acconciature.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 


 

Moda acconciature capelli donna e uomo

LA STORIA DELL’ACCONCIATURA

  • IN ITALIA

 

Le donne avevano spesso una lunga treccia, detta coazzone, questa treccia era fatta con lunghi capelli.

 

Dopo il XVI secolo, le acconciature femminili e maschili divennero sempre più vistose: le parrucche divennero un inevitabile complemento di eleganza. I capelli erano raccolte con code decorate da nastri ad incorniciare il viso, annodate e poi piatte sulla nuca. La rivoluzione francese elimina l’uso di acconciature sfarzose ed esagerate; i capelli femminili vengono raccolti in un nodo sulla nuca e spesso coperti da una cuffia, come facevano le donne del popolo.Passato il neoclassicismo ritorna la moda delle pettinature ispirate all’antica Grecia, per tutto quel secolo le donne preferiranno acconciature ricche e artificiose, con lunghi boccoli che partono dalle tempie fino alle spalle, altre volte fuoriescono da uni chignon fermato sulla nuca. Con l’invenzione della permanente torna la moda dei riccioli. Le ragazze di tutto il mondo, in quel periodo, avevano sempre la coda di cavallo. Negli anni successivi le signore e ragazze chiedevano alle parrucchiere capelli a caschetto, quelli cotonati o con le mèches. Nel ‘68 chiedevano invece lunghe chiome decorate con fiori. Il 1968 fu un anno determinante, nascerà la moda unisex ed i capelli degli uomini si allungheranno come quelli femminili.

Molto usato in quegli anni, facile da portare, il carré mette in risalto zigomi e occhi, lasciando scoperto il collo. La lunghezza è affidata alle proporzioni, se il collo è lungo i capelli possono arrivare alle spalle, ma possono anche essere in linea con il mento se è corto. Inoltre, con qualche variazione durante la messa in piega si può passare da un carré sbarazzino a un taglio raffinato, adatto per la sera.

 

 

Lunga o corta, asimmetrica o piena la frangia, oltre a sottolineare lo sguardo caratterizza con forza anche il taglio più chic.

Negli anni 60’ e 70’ erano di moda i capelloni e le donne sfoggiavano frange, caschetti maliziosi e ciuffi. Il Punk è la moda del gusto degli ultimi decenni, tra nostalgiche rivisitazioni e ricerca del nuovo, aprirà possibilità mai immaginati, i capelli si coloreranno di ogni colore e i tagli svariate forme. La scelta della pettinatura diviene espressione d’integrazione o di disagio sociale. Questa sintesi, sulla nascita dell’acconciatura e delle motivazioni, dovute sia alla moda, che alla religione o allo stato sociale della storia dell’uomo, vuole far conoscere l’importanza che da sempre hanno avuto i capelli nella nostra società. Tutto questo, è un modo per far conoscere, i retroscena di una professione, le cui origini sono nate con la storia dell’uomo, ma oggi viene abbandonata dai giovani, che sempre meno si accostano a quella che si può definire una delle ultime arti artigiane.

 

 

 

  • IN SICILIA

Maria Grazia Cucinotta è un attrice siciliana, nata a Messina nel 1968.

 

I suoi capelli sono di media lunghezza, leggermente scalati, mossi, senza frangia o ciuffo e di un colore castano scuro.
È conosciuta in tutto il mondo per la sua partecipazione ad alcuni film molto importanti; negli Stati Uniti è nota anche per le sue esperienze come produttrice.

 

  • CHIGNON

 

Lo chignon è un popolare tipo di acconciatura, principalmente femminile.
La parola chignon proviene dalla frase francese chignon du cou, con la quale si indica la nuca. Lo chignon viene realizzato raccogliendo i capelli in un nodo sulla nuca, ma esistono molte varianti di stile. È un tipo di acconciatura indossata per occasioni speciali, come matrimoni o balletti, ma la base dello chignon viene usata anche per l'abbigliamento sportivo quotidiano.
I primi chignon risalgono all'epoca della Grecia antica, dove le donne ateniesi lo utilizzavano comunemente, fermandolo con fermagli di avorio o d'oro. Anche nella civiltà cinese lo chignon era molto diffuso. In tempi più recenti, lo chignon ha acquisito nuova popolarità durante l'era vittoriana, e di nuovo negli anni quaranta, durante la seconda guerra mondiale. È famosa l'acconciatura che Oscar Wilde sfoggiò nel 1884 alla fondazione della Fabian Society. Pare che tale acconciatura contribuì alla condanna per omosessualità che lo scrittore subì.
Lo chignon è l'acconciatura tipica delle ballerine di danza classica, delle ginnaste ritmiche e delle pattinatrici su ghiaccio.

 

Procedura per fare lo chignon:

  • Spazzolate i capelli sia dietro che davanti e applicate un olio lucidante o lisciante. Con il phon o la piastra lisciateli ciocca per ciocca dalla radice alle punte, e così per tutta la chioma.
  • Fate una coda di cavallo, alta o bassa e più o meno allentata a vostro piacimento e fissatela alla base della testa con un elastico che dovrà rimanere invisibile, dunque dello stesso colore dei capelli.
  • Avvolgete la coda su se stessa, fissando man mano le ciocche con delle forcine. Se volete potete lasciare fuori di proposito qualche ciuffo, per creare un look studiatamente spettinato.
  • Fissate il tutto con una lacca a tenuta forte e se volete personalizzare il look, aggiungete un fermaglio prezioso e brillante, oppure giocate sulla decorazione delle forcine, scegliendole di forme originali o intonate al vestito o agli orecchini.

 

Autrici :Giulia Ganini, Marta Santovito, Chiafullo Donatella e Noci Letizia.

 

Fonte: http://www.andreacerottini.it/ispe/PRIMA%20A/Letizia_donatella_marta_giulia.doc

Sito web :http://www.andreacerottini.it/ispe/

 

I bigodini

 

STORIA


Karl Nessler, nel 1909, un signore inglese cambiò il corso della storia inventando i bigodini per i capelli. Grazie a quelle barrette di metallo, riusci' a perfezionare la sua precedente invenzione: la permanente, nata nel 1906. I bigodini venivano arroventati su una fiamma e poi infilati nei capelli trattati con un composto chimico a base di idrossido di sodio. L'incendio assicurava l'ondulazione permanente dei riccioli.
Le prime tracce di una tecnica per arricciare i capelli risale all’Impero Egiziano, nel 2000 A. C.  Sono state infatti trovate prove che le donne egiziane arricciassero i capelli su bastoncini di legno, ricoprissero i capelli di fango e li facessero ‘cuocere’ al sole. 
Nel periodo delle dinastie greco-tolemaiche e durante l’Impero Romano, i capelli ricci rappresentavano un simbolo importante di status sociale . Le acconciature più sofisticate venivano realizzate arricciando i capelli su bigodini primitivi e facendo bollire in acqua i capelli.
Nel Medioevo non sembra che i riccioli artificiali fossero di gran moda, perché i capelli erano prevalentemente portati lunghi e naturali. Tuttavia, con il Rinascimento, i riccioli tornarono fortemente di moda. Durante questo periodo, i capelli venivano arricciati usando ferri bollenti di forma piatta.
All’inizio del 20° secolo fu introdotto un sistema per arricciare i capelli con una pasta a base alcalina. Questa veniva applicata sui capelli arricciati a spirale dalla base alle punte e avvolti su bigodini e fermati con un nastro. Il calore veniva applicato tramite l’utilizzo di ferri specifici. Questo sistema fu utilizzato in diversi modi fino a dopo la seconda guerra mondiale, anche se l’invenzione dell’elettricità portò questo processo ben più efficace.
La prima permanente a base alcalina fu prodotta nel 1934. Si trattava di una permanente a caldo, che come tutte le altre, sviluppava riccioli crespi.
Al 1946 risale la prima permanente a freddo.


GLI STRUMENTI
Diversi sono gli strumenti disponibili sul mercato. La scelta dipende dalla tecnica e dal prodotto che si applicano. Alcuni sono specifici per prodotto o marca, ma la maggior parte sono in materiale plastico in modo da non reagire con le sostanze chimiche contenute nei prodotti e in modo da garantire una facile e semplice pulizia. Di seguito ne descriviamo alcuni.

Il Bigodino Tradizionale

Il bigodino è disponibile in diverse misure e larghezze e può essere usato in diversi modi, per creare riccioli piccoli o larghi. La maggior parte presenta un elastico da fissare per tenerlo. Alcuni presentano una spugna all'interno per proteggere i capelli. Altri hanno dei fori per facilitare una distribuzione uniforme della soluzione per permanente.
In generale, si preferisce un bigodino diritto per creare un ricciolo standard, in quanto in questo modo si riesce ad avvolgere la ciocca in modo uniforme con una tecnica a croquinole. Esistono anche bigodini riscaldabili, largamente diffusi per l'uso domestico.

Bigodini flessibili

I bigodini flessibili presentano una parte esterna morbida e possono essere piegati in diverse forme per creare la forma desiderata e per tenere i capelli in posizione. Possono essere legati insieme alle estremità. Questi sono particolarmente utili per le tecniche a spirale dove l'obiettivo è creare riccioli solo sulle punte. Sono disponibili in diversi diametri.

 

Bigodini Allungati

 

Questi bigodini sono molto più lunghi di quelli standard. Si utilizzano per la tecnica a spirale e per produrre cascate di boccoli su capelli medio-lunghi.
Cartine

Le cartine si applicano in diversi modi sulle punte prima dell'avvolgimento. Sono essenziali per proteggere le punte dei capelli. Le cartine sono disponibili pre-tagliate o in fogli più ampi; sono in carta assorbente, porosa per coadiuvare la penetrazione della soluzione della permanente all'interno della cuticola.
Possono essere applicate anche sui capelli lunghi quando questi vengono avvolti sui bigodini. Questa tecnica protegge i capelli facendo in modo che le ciocche rimangano ben separate e non influiscano sullo sviluppo del ricciolo. Questa procedura rende l'avvolgimento sui bigodini più semplice, in particolare quando si lavora su capelli scalati o di lunghezza diversa. Esistono tipologie di cartine non porose, specifiche per proteggere determinate aree della capigliatura che non devono essere trattate, per esempio, quando si esegue una permanente sulla ricrescita.

 

COME SI METTONO
Prima di tutto è necessario lavare accuratamente i capelli. Prima di procedere con la messa in piega pettinare e districare delicatamente i capelli per eliminare i nodi ed applicare una lozione fissativa. La scelta della dimensione dei bigodini dipende dall’ampiezza del ricciolo che volete ottenere: più grande è il bigodino e più morbido sarà il ricciolo ottenuto. Procedete avvolgendo le ciocche abbastanza spesse nei bigodini. Partite con la cima della testa mettendo i bigodini in modo che i capelli residui siano paralleli al cuoio capelluto; avvolgete i capelli nei bigodini dall’alto verso il basso. Tutti i cilindri sono stati fermati con delle mollette. A questo punto si può procedere con l’asciugatura dei capelli con il phon a temperatura media per circa 50 minuti. Fate riposare l’asciugacapelli per circa 10 minuti e controllate se i capelli sono asciutti, se nella parte interna sono ancora umidi continuate ad asciugarli con cicli di 15 minuti con 5 di riposo. Quando i capelli sono completamente asciutti togliete i bigodini e pettinate le ciocche con le mani. Spruzzate uno spray fissante e date la forma che desiderate con le dita.

 

ACCONCIATURE  NEL ‘700

 


Nel XVIII secolo le parrucche ebbero la maggiore diffusione nel mondo occidentale. Queste venivano erano  profumate con varie essenze. La cipria poteva anche essere di colori diversi dal bianco. L'incipriatura dei capelli divenne essenziale per le occasioni formali durante tutto il '700. Col passare degli anni tuttavia, l'utilizzo di parrucche bianche in pelo di Yak venne preferita all'incipriatura delle parrucche dato l'alto costo della cipria. Negli anni 80 del '700 i giovani iniziarono a incipriarsi in maniera leggera direttamente i propri capelli raccolti usualmente in una coda di cavallo.

 

Fonte: http://www.andreacerottini.it/ispe/PRIMA%20A/Laura_laura_serena_francesca.doc

sito web: http://www.andreacerottini.it/ispe/
Autrici: Laura L. Laura O. Serena,Francesca I.

 

ACCONCIATURA: IL LAVAGGIO

 


MODERNO:

 

Il lavaggio dei capelli
Il capello sporco si presenta appesantito e opaco. Se i capelli sono sporchi cascano sulla pelle bloccandone la traspirazione; in questo modo si sviluppano i batteri che sono responsabili dello sviluppo dei cattivi odori e contribuiscono alla formazione della forfora.
Come lavare i capelli
Per lavare i capelli si utilizzano dei saponi specifici detti shampoo; essi sono miscele di detergenti e sono quindi molto sgrassanti. Per un corretto lavaggio occorre utilizzare poco shampoo, massaggiare solo i capelli e non frizionare lo shampoo sul cuoio capelluto, quindi sciacquare subito. Se lo shampoo viene massaggiato sulla pelle, come si vede fare nella pubblicità, si può creare una infiammazione (dermatite da d‘etergente) con prurito e forfora.

 


PRIMA                                                      DOPO
Di che cosa è fatto un capello
Il capello è formato da cellule in forma di lamelle adese l’una all’altra come le tegole di un tetto. Le lamelle sono fatte di CHERATINA la stessa proteina che forma l’unghia e lo strato corneo(lo strato più esterno, quello che vediamo e tocchiamo) della nostra pelle.


LA CADUTA DEL CAPELLO:

 

Il ciclo vitale del capello prevede l'alternanza di tre fasi, una di crescita, una di riposo, ed una di caduta. Il numero di capelli caduti durante la giornata è variabile e dipende da numerosi fattori quali:

  • il sesso (la caduta è maggiore negli uomini rispetto alle donne)
  • la stagione (in autunno e primavera la caduta aumenta)
  • condizioni di salute (l'utilizzo di certi farmaci e alcune malattie possono accelerare la caduta)
  • lavaggio e spazzolatura ( il trauma meccanico facilita il distacco dei capelli)
  • densità di capelli (più capelli si hanno e maggiore sarà la caduta in termini assoluti)

 

Tuttavia vi sono casi in cui la calvizie androgenetica colpisce omogeneamente una vasta area del  capelluto. Ludwig elaborò una scala a tre stadi per descrivere questo fenomeno, più frequente nei soggetti di sesso femminile.

 

SHAMPO:
Lo shampoo è un prodotto per la cura dei capelli utilizzato per rimuovere unto, sporco e particelle di pelle, inquinamento ambientale e/o altre particelle inquinanti che gradualmente si formano sui capelli. La sua funzione è rimuovere la formazione indesiderata delicatamente senza rendere i capelli incontrollabili.
L’ingrediente attivo nella maggior parte degli shampoo è il laurilsolfato di sodio (sodium lauryl sulphate,ssl),un agente sgrassante utilizzato nel campo dell’ingegneria industriale per pulire gli interni delle locomotive,i cuscinetti a sfera ecc .Lo shampoo,quando entra in contatto con l’acqua,diviene un tensioattivo anionico,che,mentre deterge i capelli la cute,rimuove il sebo che lubrifica,a sua volta,il gambo del capello .Dopo lo shampoo di solito è uso utilizzare del balsamo per capelli che aumenta la agevolezza nel pettinare e definire i capelli.

 

Balsamo:

 

Il balsamo per capelli è un prodotto per la cura dei capelli umani e utilizzato per aumentarne la consistenza.
L'uso di un balsamo, in inglese "condizionante", si rivela necessario in seguito all'eccessiva asportazione di sebo dopo lo shampoo: al balsamo si chiede in sostanza di espletare le funzioni del sebo naturale (ridurre l'elettricità statica, aumentare la brillantezza del capello ecc.) senza apportare le caratteristiche negative del sebo. La sostanza più frequentemente utilizzata nei balsami è il silicone.
Il capello può essere danneggiato da numerosi traumi relativi al trattamento cosmetico del capello stesso. Il balsamo aumenta la trattabilità del capello, diminuendone la elettricità statica, aumenta l'aderenza della cuticola al fusto e mantiene la giusta struttura a strati sovrapposti favorendone la maneggevolezza. Può servire a trattare le anomalie cosmetiche del pelo, comprese le doppie punte.

 

Fonte: http://www.andreacerottini.it/ispe/PRIMA%20A/melissa-francesca-lis-debora.doc

sito web: http://www.andreacerottini.it/ispe/
Autrici : Melissa Francesca Lis e Debora

 


I riccioli alti


I riccioli alti si possono fare in diversi modi:
• con i bigodini
• con cosmetici
• ferro/phon
• con le dita
Il modo che ci hanno insegnato è e quello con le dita.
Per fare i riccioli alti servono poche cose:
• becchi
• una modella oppure una testina
• un casco
• una retina
Per inizio bisogna bagnare i capelli ogni tanto con uno spruzzino in modo da far rimanere la ciocca di capelli sempre umida. Una volta finito questo passaggio bisogna pettinare in modo accurato i capelli,e fare un rettangolo e pettinare i capelli attorno. Finito di pettinare bisogna arrotolare la ciocca di capelli attorno alle dita,e mettere un becco x fermare i capelli.
Una volta finita la testina mettere la retina e posizionarla sotto il casco,a 35°circa,e aspettare 20 minuti circa.
Una volta asciutti,aspettare che i capelli raffreddino, e iniziare a togliere i becchi partendo dai più bassi.

Storia
Gli uomini egiziani arricciavano I loro capelli in ondulazioni orizzontali in contrasto con l’arricciatura verticale della barba ; le donne invece raccoglievano alla sommità del capo in pettinature spesso complicate,ornate con diademi d’oro , argento e pietre dure.
Assai eleganti sono le pettinature che i cretesi ci esibiscono negli affreschi di cosso e festa,le donne arricciavano i capelli e gli appuntivano sulla nuca intrecciati con nastri e perline, o li lasciavano sulle spalle, come facevano anche gli uomini in lunghi riccioli.
In Grecia, nell’epoca arcaica, le acconciature delle donne non erano diverse da quelle degli uomini: riccioli corti e piatti sulla nuca e sul collo, lunghi boccoli ottenuti artificialmente con spirali di metallo o corone di figlie.
Nell’Italia pre-romana , tra gli etruschi gli uomini portavano ai lati del viso lunghi riccioli trattenuti sulla fronte da un cerchio metallico e lasciavano ricadere il resto della chioma ondulata morbidamente sulle spalle. Le donne oltre ai riccioli sulla fronte e a 2 lunghi boccoli laterali, sollevavano sulla nuca il grosso della chioma in una treccia lunga anche fino a terra oppure in un mazzo di molte trecce sottili.
Oggi la scelta della pettinatura diventa espressine di integrazione o di disagi sociale, e tra le acconciature molto bon ton e le creste punk sono riconoscibili le variegate multicolori sfaccettature di una società molto più diversa e forse insoddisfatta


Ricci con il ferro



Come fare i ricci con il ferro?
1) Spazzolare bene i capelli
2) Separare bene l’area di frangia;i lati e l’area di nuca
3) Prendere piccole ciocche
4) Spruzzare appena di lacca
5) Avvolgere la ciocca nel ferro,tenerla per 5 secondi e lasciarli scendere in modo naturale

 

Ricci con la piastra dimostrazione

1) Accendere la piastra, aspettare che si riscaldi
2) Prendere una ciocca di capelli e pettinarla
3) Prendere la ciocca e arrotolarla attorno alla piastra
4) Scendere lentamente senza aver fretta
5) E poi voilaaaaaaaaà


riccioli con la piastra


http://www.youtube.com/watch?v=qh9SWTEPRXE
Ricci con i bigodini

1) Lavare i capelli e non asciugare del tutto
2) Pettinare
3) Una volta fatta questo avvolgere i bigodini dalla parte bassa
4) Chiuderli con una forcina
5) Una vota finito applicare la lacca e mettere una retina sui capelli
6) Fateli rimanere per circa 3-4 ore ( senza casco)
riccioli con i bigodini
http://www.youtube.com/watch?v=bOX7GV0Cbww


Riccioli con i cosmetici

 

Dopo aver lavato i capelli, avvolgeteli per un po’ nell’asciugamano, in modo da asciugarli finemente. Quando sono umidi, applicate un gel o un prodotto per lo styling, modellando e “stropicciando” bene le ciocche. Dopodiché, prendete una vecchia maglietta di cotone e appoggiatevi al centro tutti i capelli, chiudeteli sulla estremità della testa, e per fissare meglio la maglietta uguale al di turbante, arrotolate le maniche in due code e fissatele dietro la testa. A questo punto i capelli saranno tutti in cima alla testa e non si muoveranno più. Tenete il turbante per almeno 2/3 ore, per fissare bene la piega, e quando lo toglierete i ricci saranno ben definiti e soprattutto morbidi.

Fonte:http://www.andreacerottini.it/ispe/PRIMA%20A/simo%20valeria%20e%20rahela.doc

Sito web: http://www.andreacerottini.it/ispe/

Autrici : Simo, Valeria e Rahela

 

ACCONCIATORE

 

DESCRIZIONE:

  1. Finalità del profilo: l’acconciatore è una figura che, operando nell’ottica di soddisfazione del cliente, deve garantire trattamenti e servizi volti a modificare, migliorare e proteggere l’aspetto del capello e l’immagine della persona. E’ in grado di proporre in modo originale e innovativo prestazioni conformi e funzionali alle caratteristiche e all’aspetto del cliente secondo i canoni delle mode e del costume. Esegue correttamente i vari tipi di piega, colorazione e colpi di sole, permanente e stiratura, decolorazione con i prodotti adeguati, tagli base maschili e femminili nel rispetto delle norme igieniche e di sicurezza. Collabora alla gestione della contabilità, nell’utilizzo di strategie di marketing, predispone la logistica e la struttura dell’ambiente di lavoro nel rispetto della normativa di tutela della salute e della sicurezza. Sa sviluppare la propria autonomia professionale aggiornandola costantemente, sa comunicare con i riferimenti tecnici, gli informatori e i media.
  2. Descrizione dei prerequisiti:
  3. Tendenze evolutive:
  4. Contesti lavorativi possibili: l’acconciatore presta la sua opera in qualità di dipendente presso le imprese di acconciatore o in forma autonoma

 

fonte: http://www.certiskills.net/Vproduct/CD1/it/doc/dizionari/Acconciatore.doc

Autore del testo: non indicato nel documento di origine

 

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