Storia moderna 1492 - 1815

 


 

Storia moderna 1492 - 1815

 

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Storia moderna 1492 - 1815

 

Storia moderna

Periodizzazione
Età moderna (dal 1492 al 1815)
Concetti chiave:

  • Stati moderni
  • Capitalismo
  • Scoperte geografiche
  • Riforma protestante
  • Rivoluzioni (scientifica, industriale e politiche)

Per età moderna s'intende il periodo storico di tre secoli - Cinquecento, Seicento e Settecento - che convenzionalmente va dalla scoperta dell'America (1492) alla conclusione della Rivoluzione francese e dell'età napoleonica (Congresso di Vienna, 1815).
Nella nostra ricostruzione, questo lasso di tempo è un periodo caratterizzato dai seguenti elementi:

  1. l'affermarsi, dalle ceneri del sistema feudale, degli Stati moderni in Europa (gli Stati moderni hanno un lungo periodo di formazione che va dall'affermarsi degli Stati nazionali nel tardo Medioevo, agli Stati assoluti del '500-'600-'700, all'esperienza parlamentare inglese, al regime napoleonico, fino ai contemporanei Stati rappresentativi)
  2. l'evoluzione delle forme dell'economia: si impone una progressiva estensione planetaria degli scambi e, parallelamente al crescere dei commerci, si sviluppa quel nuovo modo di produrre definito comunemente capitalismo moderno. La prima fase del capitalismo va fatta risalire al tardo Medioevo e interessa soprattutto i commerci (capitalismo commerciale), mentre dopo la rivoluzione industriale (nella seconda metà del Settecento) esso vive una nuova fase legata allo sviluppo delle industrie e della produzione su larga scala.
  3. il verificarsi di un vero e proprio passaggio antropologico con le scoperte geografiche, che costringono a ridefinire il concetto di uomo, fino ad allora "eurocentrico".
  4. analogo è il passaggio che si verifica in campo religioso con la Riforma protestante che rompe l'unità della cristianità e pone il problema della convivenza tra confessioni religiose differenti.
  5. l'età moderna è anche l'età delle rivoluzioni, i cui effetti però si faranno avvertire meglio nel periodo successivo, cioè nell'età contemporanea (ed è per questo che alcuni storici fanno iniziare l'età contemporanea con le rivoluzioni):
    • nel corso del '600 si ridefiniscono alcuni concetti essenziali come quello di natura e di scienza e si produce quel complesso fenomeno che va sotto il nome di rivoluzione scientifica.
    • sul versante tecnologico, a partire dalla metà del '700, si impone la rivoluzione industriale che trasformerà il volume della produzione e degli scambi, incidendo sulle forme sociali e politiche (società di massa, rivendicazioni operaie, ecc.);
    • sul versante politico, con le due rivoluzioni inglesi del '600 si assiste alla nascita di un nuovo regime politico (la monarchia costituzionale) che avrà molta importanza per la vita politica dei secoli successivi
    • sempre sul versante politico, la rivoluzione americana e la rivoluzione francese segneranno delle trasformazioni profonde in campo politico e sociale.

Il Cinquecento

4. La cultura del Rinascimento
La nascita del mondo moderno

  • I nuovi mondi

Il XV secolo fu un periodo di enormi trasformazioni negli equilibri mondiali: antichissime civiltà caddero, nuovi imperi sorsero, popolazioni che non si erano mai conosciute entrarono in contatto, e per alcune di esse si trattò di un incontro destinato a produrre conseguenze distruttive.
La nascita dell'impero ottomano, dopo la conquista di Costantinopoli da parte dei turchi, spinse gli europei a cercare nuove vie di comunicazione con l'Oriente: cominciava l'epoca delle scoperte geografiche. Diaz doppiò il Capo di Buona Speranza, Magellano portò a termine la prima circumnavigazione del globo, Colombo scoprì l'America.
Con lo sbarco in Messico di Cortés (1519) cominciò l'epoca della conquista delle terre del Nuovo Mondo, che ospitavano alcune civiltà molto evolute dal punto di vista economico e politico, benchè tecnologicamente parecchio arretrate (gli Aztechi in Messico, i Maya nello Yucatàn). L'impatto con la civiltà occidentale fu devastate (lavoro coatto, malattie, crollo demografico). Gli Europei scoprirono il "selvaggio", verso il quale ebbero un atteggiamento di totale rifiuto.
Approfondimento - I popoli dell'America precolombiana: Aztechi, Maya, Incas
Tabella - Il colonialismo dal 1400 al 1900

  • Economia e società nel '500 - Lo sviluppo del capitalismo commerciale

Benché segnato dall’aumento dei prezzi e dalla diminuzione del potere d’acquisto dei salari (fenomeni entrambi riconducibili all'accrescimento della popolazione), il ‘500 fu un secolo di espansione economica, durante il quale gli imprenditori, i commercianti e i proprietari di aziende agricole realizzarono cospicue fortune.
L’Italia, soprattutto in Toscana e al Nord, svolse un ruolo centrale in questo quadro di sviluppo. Fu solo nei primi decenni del ‘600 che il periodo di crescita venne interrotto dal sopraggiungere di una crisi – la “crisi del ‘600”, per la quale vedi più avanti – che colpì tutti i paesi europei e particolarmente l’area mediterranea (Spagna e Italia).

La fine dell'unità religiosa

  • Lutero e la Riforma protestante

Le aspirazioni a una profonda riforma della Chiesa, già presenti nel mondo cristiano a partire dall’XI secolo, vennero riprese con nuovo vigore all’inizio del 1500 dal monaco agostiniano tedesco Martin Lutero.
La critica di Lutero ad alcuni princìpi teologici del cattolicesimo, la diffusione delle sue idee mediante la stampa ed il loro collegamento alla situazione politica tedesca determinarono la cosiddetta Riforma protestante, che ben presto si diffuse in tutta Europa, causando la fine dell’unità religiosa medievale.

Lutero a Worms
"A meno che non mi si convinca con attestati della Sacra Scrittura - poiché non credo né al papa né ai concili, essendo chiaro che si sono spesso sbagliati e contraddetti -, mi sento vincolato solo alle Scritture che ho citato e la mia coscienza è prigioniera della parola di Dio. Non posso né voglio ritrattare nulla, poiché non è né sicuro né onesto agire contro la propria coscienza."
(Risposta di Lutero all'avvocato imperiale, nella dieta di Worms).

  • La Riforma cattolica e la Controriforma

Agli sconvolgimenti religiosi dovuti al diffondersi della Riforma protestante, la Chiesa cattolica reagì, tra il 1550 e il 1660, con una serie di provvedimenti cui gli storici danno il nome di Controriforma.
Stato moderno e assolutismo in Europa

  • Le guerre d'Italia e l'Impero di Carlo V

Le guerre d'Italia sono un lungo periodo di conflitti tra la Francia e la Spagna, apertosi nel 1494 e conclusosi nel 1559 con la pace di Cateau-Cambrésis, che segna la vittoria e l'egemonia della Spagna sulla nostra penisola.
Nel quadro delle Guerre d’Italia s’inserisce il discorso su Carlo V d’Asburgo, re di Spagna, anch'egli in lotta con la Francia per il dominio dell'Italia.
Carlo V, per una serie di circostanze fortunate unì sotto il suo dominio i possedimenti degli Asburgo d’Austria e di Spagna, diventando sovrano di un regno sul quale – come diceva lui stesso – “non tramonta mai il sole”. Egli perciò cercò di far rivivere, in un’epoca segnata da profonde divisioni politiche e religiose, il mito medievale dell’impero come realtà universale e unificante all’insegna della fede cristiana. Si rese conto però che questo sogno era ormai anacronistico e abdicò.

  • L'età di Filippo II e di Elisabetta I
    Spagna, Inghilterra e Francia nel ‘500: Filippo II, Elisabetta I, Enrico IV

Filippo II, figlio di Carlo V, divenne re di Spagna e delle sue colonie in seguito all'abdicazione del padre. Fautore di una politica accentratrice e campione della Controriforma, il nuovo sovrano spagnolo mirò ad affermare il predominio degli Asburgo e della Chiesa in Europa, ma non vi riuscì.
L’Inghilterra di quest’epoca, invece, conobbe uno dei periodi di più intenso sviluppo economico e culturale della sua storia con la sovrana Elisabetta I. Ed anche la Francia, che pure fu dilaniata dai conflitti religiosi, riuscì ad uscirne pacificata e con una monarchia rafforzata.
Approfondimento: Le guerre di religione in Europa tra la metà del '500 e la metà del '600

Il Seicento

Crisi e rivoluzioni nel '600 europeo

  • La crisi del '600 e la guerra dei Trent'anni

Il ‘500 era stato un secolo di espansione economica, ma nei primi decenni del ‘600 ebbe inizio una crisi che colpì tutti i paesi europei e particolarmente l’area mediterranea (Spagna e Italia).
Venne così ridisegnato in modo quasi definitivo il quadro dell’Europa moderna, determinando quello squilibrio tra Nord e Sud del continente che ancora oggi fa sentire il suo peso.

La guerra dei Trent'anni, che insanguinò l'Europa dal 1618 al 1648, segnò il fallimento del tentativo di egemonia asburgica coltivato da Vienna e da Madrid e sancì l'ascesa della Francia quale principale potenza europea.
Il conflitto viene considerato anche il momento conclusivo delle guerre di religione iniziate con la Riforma protestante: la pace di Westfalia (1648) sancisce il riconoscimento definitivo di tre confessioni religiose in Europa (cattolica, protestante e calvinista).

Situazione dei singoli paesi nell'età della guerra dei Trent'anni:

    • La storia della Spagna di questo periodo, registra dunque una fase di decadenza.
    • La Francia del ‘600 è dominata dalla personalità del cardinale Richelieu.
    • L’Olanda è la massima potenza commerciale dell’epoca, ma sarà soggetta ad una crisi politica e religiosa, imperniata sulla lotta tra Gran Pensionario e Stadhouder.
  • La rivoluzione inglese (o le due rivoluzioni inglesi: 1649, 1689)

Nel 1600 in Inghilterra avvengono vicende di grande importanza, che gli storici denominano “la rivoluzione inglese” (o meglio “le due rivoluzioni inglesi”: 1649 e1688), grazie alle quali nascerà la forma politica della monarchia costituzionale, in cui il re è affiancato stabilmente nell’opera di governo da un parlamento.
La ricchissima eredità di idee della rivoluzione inglese rivivrà nelle rivoluzioni americana e francese e il modello parlamentare nato da essa sarà alla base dei moderni regimi politici liberali.

  • Situazione di altri stati europei nel '600
    La Francia di Mazzarino, la Spagna di Filippo IV e delle rivolte antispagnole

Nella stessa epoca in cui in Inghilterra vi era la rivoluzione, in Francia morì Richelieu ed il suo posto venne da preso da Mazzarino, che inasprì la pressione fiscale per far fronte alla guerra contro la Spagna (guerra dei Trent’anni e sua continuazione) e ciò causò l’opposizione dei parlamenti (Fronda parlamentare) e poi della nobiltà, avversa allo strapotere di Mazzarino (Fronda dei principi). Alleatosi con Cromwell, Mazzarino riprese la guerra contro la Spagna, che venne sconfitta (Pace dei Pirenei).
In Spagna invece, il sovrano Filippo IV e il primo ministro Olivares cercarono, senza successo, di realizzare un progetto assolutistico.
Nei domini spagnoli in Italia scoppiarono delle rivolte contro il malgoverno spagnolo (Masaniello).
Tabella - Il colonialismo dal 1400 al 1900
L'Italia barocca

  • Identità e decadenza dell'Italia

2*, tomo 1
Il Settecento 

1. Un secolo di lotte per l'egemonia mondiale

  • L'Europa nell'età di Luigi XIV Il Re sole

1643-1715: è il lunghissimo periodo di regno del "Re Sole". La Francia sperimenta una forma compiuta di assolutismo regio e impone, anche grazie all'attivismo del suo sovrano, la propria supremazia in Europa.

    • Schema generale: Guerre tra '600 e '700
    • Mappa 1: Le guerre di Luigi XIV
    • Mappa 2: Le guerre di equilibrio nel '700
    • Tabella - Il colonialismo dal 1400 al 1900 - La decolonizzazione (1947-'62)
  • Pietro il Grande e la nascita della Russia come potenza moderna ed europea

 

  • Guerre ed egemonia in Europa tra '600 e '700

Le principali potenze cercano si scongiurare la possibilità che uno Stato si affermi sugli altri. Si consolida così in Europa una situazione di equilibrio tra Francia, Austria, Inghilterra, Prussia e Russia.

    • Mappa 1: Le guerre di Luigi XIV
    • Mappa 2: Le guerre di equilibrio nel '700
    • Tabella - Il colonialismo dal 1400 al 1900 - La decolonizzazione (1947-'62)
  • Europa e il mondo tra '600 e '700 (La formazione degli imperi coloniali)

Nell'età moderna, le potenze europee allargarono la loro influenza anche a estese aree dei continenti americano, africano e asiatico. Tale influenza ben presto si trasformò in un autentico dominio politico e militare.
Le origini della supremazia europea, che sarebbe durata fino allo scoppio della Prima guerra mondiale, si posero fra il '600 ed il '700 e vanno individuate principalmente in tre ordini di fattori: 1) lo sviluppo di un mercato libero e del capitalismo commerciale; 2) la tutela dei diritti di proprietà; 3) la superiorità tecnologica.
In questo stesso periodo, inizia la decadenza dell'impero ottomano e si verificano importanti trasformazioni in India (nasce l'impero moghul), in Cina ( inizia la dinastia Ming), e in Giappone (inizia la dinastia Tokugawa).
La situazione delle colonie europee nel mondo in questo periodo è la seguente: presenza commerciale in Asia di Portoghesi e Olandesi e Inglesi; Spagna e Portogallo in America latina (afflusso di metalli preziosi e commercio triangolare); Francia e Inghilterra in America del Nord.
Tabella - Il colonialismo dal 1400 al 1900

 

2. La società di "ancien régime"

  • Società ed economia nell'Europa pre-industriale I tre ceti

Con "ancien régime" (antico regime) si indica il sistema politico esistente in Francia prima della rivoluzione del 1789. Coniata dagli stessi rivoluzionari francesi, l'espressione è divenuta sinonimo di società preindustriale, tradizionale, anteriore cioè a tutti i fenomeni di modernizzazione apportati dalla rivoluzione industriale e dalla rivoluzione francese

3. Nuova scienza e nuova politica

  • La rivoluzione scientifica

La scienza e le concezioni politiche moderne trovarono origine nei vasti mutamenti che, nel corso del XVII secolo, coinvolsero tutti i campi del sapere: si ridefinirono, allora, alcuni concetti essenziali come quello di natura e di scienza e si produsse quel complesso fenomeno che va sotto il nome di "rivoluzione scientifica".

 

  • Illuminismo e riforme Federico II con Voltaire

La vita culturale del XVIII secolo fu dominata da un grandioso movimento intellettuale, che a partire dagli anni '30 coinvolse tutta la società colta europea e che, in omaggio al ruolo rischiaratore assegnato alla ragione, è stato chiamato "Illuminismo".
Ne nacque un vasto movimento di rinnovamento che coinvolse molti Stati e che si tradusse in una serie di riforme politiche e sociali.
“La libertà consiste essenzialmente nel non poter essere forzati a fare una cosa che la legge non ordina; e si è in tali condizioni solo quando si è governati da leggi civili: noi siamo dunque liberi, perché viviamo sotto leggi civili”.
da: Montesquieu, Esprit des lois (1777), XXVI, 20.

 
4. L'età delle rivoluzioni

  • La nascita degli Stati Uniti (La rivoluzione americana)

Con la rivoluzione americana, le tredici colonie inglesi d'America danno vita a quella che, nell'arco di poco più di un secolo, sarebbe divenuta la principale potenza mondiale.

 

  • La rivoluzione francese

Il definitivo, radicale superamento dell'Antico Regime e di un assetto politico di stampo assolutistico. Il trionfo di un profondo disegno di riforma della società, all'insegna delle idee illuministiche. Questo, in sintesi, il significato della Rivoluzione francese.

 

  • Napoleone

L'ascesa di Napoleone rappresenta l'evoluzione, e in parte anche l'involuzione, dei princìpi rivoluzionari del 1789. Il primo Impero napoleonico dà vita a un programma assolutistico che afferema temporaneamente la supremazia della Francia in Europa.

 

5. La rivoluzione industriale

  • La prima rivoluzione industriale (1780-1870)

Attorno alla metà del '700 si manifesta in Inghilterra il fenomeno della cosiddetta "prima Rivoluzione industriale". Esso modifica in profondità i modi della produzione manifatturiera, ponendo le premesse per l'avvento della grande industria.

    • Schema: Rivoluzione industriale 1 - le tre fasi
    • Schema: Rivoluzione industriale 2 - la rivoluzione agraria
    • Schema: Rivoluzione industriale 3 - le cause

 

Fonte: http://digidownload.libero.it/davide.cantoni/Filosofia%20e%20storia/Storia%20ANTICA%20E%20MEDIEVALE%20(2).zip

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